Non solo Darwin day: le iniziative culturali dell’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti proseguono in diverse città di Italia, con incontri, conferenze e dibattiti su scienza e bioetica. Tra gli ospiti dei circoli Uaar, l’astronoma Margherita Hack e lo storico della medicina Giorgio Cosmacini a Varese, il bioeticista Maurizio Mori e il matematico Claudio Bartocci a Genova e l’etologo Danilo Mainardi a Venezia.
A Venezia, un mercoledì al mese alla Scoletta dei Calegheri, a S.Tomà, si terrà un ciclo di incontri su scienza, religione e laicità. Il primo appuntamento è per domani 14 marzo, con Danilo Mainardi, copresidente dell’Uaar ed ecologo comportamentale all’università Ca’ Foscari di Venezia, che terrà una conferenza dal titolo Menti umane e non umane. A seguire, sono previsti incontri sulla laicità delle istituzioni e su fede e escienza.
Anche a Varese si comincia domani. Ed è con Margherita Hack che apre i battenti l’iniziativa Storie di scienza, organizzata dall’Uaar insieme con l’Arci. L’inizativa varesina proseguirà fino al 28 aprile e prevede sette appuntamenti, tra astronomia, storia, matematica e scienze della Terra.
A Genova, in collaborazione con La Società degli amici del Museo civico di storia naturale Giacomo Doria, l’Uaar ha organizzato un seminario di bioetica in quattro incontri, dove si discuterà, tra l’altro, dei limiti della ricerca scientifica e del diritto all’autodeterminazione sui temi della qualità e della sacralità della vita.
Infine a Roma, dove venerdi 30 marzo si parlerà di laicità come garanzia per la democrazia e per la libertà di scientifica, insieme a Margherita Hack e allo storico della filosofia Piergiorgio Donatelli.
Tutte le informazioni sulle iniziative della Uaar si trovano sul sito internet, all’indirizzo www.uaar.it.
Comunicato stampa UAAR
Interessante
Uno dei grandi problemi degli atei e degli agnostici è la mancanza di indottrinamento! Non fraintendetemi.
Mentre le religioni ed in generale i movimenti “spirituali” hanno dei loro libri e dei loro ufficianti che si prendono la briga di indottrinare fin da tenera età i seguaci, questo agli atei ed agnostici manca. E a noi non manca solo l’organizzazione …. Purtroppo i nostri contenuti sono molti di più e molto più complessi di quelli presentati dalle religioni. Infatti, mentre per i seguaci delle religioni i contenuti sono atti di fede che quindi non richiedono comprensione, per noi i contenuti sono dati di fatti prodotti dalla ragione. Questi dati di fatto sono le acquisizioni della scienza che purtroppo/per fortuna è vasta e complessa e quindi è difficilissimo il nostro “indottrinamento”.
Questo nuovo corso di “scesa in campo della scienza” (che ha tanto da perdere pure lei!) sarà sicuramente un fondamentale aiuto per la laicizzazione della società
Beh qualche libro ce labbiamo anche noi, tutti quelli di Odifreddi sono ottimi dal punto di vista scientifico e non solo. Poi abbiamo anche Ferraris, Onfray, Pievani..
“sarà sicuramente un fondamentale aiuto per la laicizzazione della società”
Non mi sento così ottimista. Provando a parlare razionalmente con qualche credente si nota subito che la logica scalfisce solo la superficie. Se vogliamo provare a “svegliare” la società bisogna provare anche altre strade. Anzi, questo mi sembra un argomento per altri convegni con esperti di psicologia, psichiatria, malattie mentali … magari possono darci qualche dritta 🙂
salve a tutti…
innanzitutto vorrei dire che solo ieri ho saputo l’indirizzo di questo sito da un mio amico che ha fatto, a mio modesto avviso, la grande stronzata di sbattezzarsi…
lungi da me l’idea di aderire alle vostre idee, io sono ben convinto delle mie, studio anche medicina in cattolica quindi trovarne uno più convinto di me è quasi impossibile…
lungi da me anche il dirvi frasi del tipo ” brucerete all’inferno per l’eternità” ( cosa che in fondo al mio cuore, penso )
vorrei solo dirvi che mi sembra il caso che inquadriate il problema della religione a tutto tondo…
è facile criticare e basare le vostre tesi sulle miriadi di errori che la chiesa può aver fatto, in fondo essa è fatta da uomini come me e come voi quindi la possibilità di sbagliare è tanto nostra quanto loro pur se rappresentanti la chiesa…
è semplice dire che ciò che la chiesa sostiene è scientificamente indimostrabile ( non ci volevate voi a dirlo…)
cercate piuttosto di valutare anche tutto il bene che la chiesa ha fatto e continua a fare per i poveri ed i bisognosi, cercate di non soffermarvi sulla persona singola, sul singolo sacerdote o vescovo o cardinale che sia ma di guardare oltre, pensate a ciò che essi rappresentano…
e visto che faccio medicina, considerate quante guarigioni la vostra amata scienza non è stata in grado di dimostrare, situazioni in cui essa è stata costretta ad alzare le mani e a parlare di veri e propri miracoli…
cercate di applicare i principi di pace, lealtà, onestà e giustizia per cui la chiesa si batte e non soffermatevi sul caso singolo, sulla frase detta in una certa occasione, sul gesto singolo che anche un cattolico e fervente ma non bigotto credente come me potrebbe non condividere…
scoprirete così che il credere in DIO e l’affidarsi nelle sue mani è davvero la scelta migliore che si possa fare…
non fatevi prendere dalla rinocerontite di cui parla Ionesco, ossia non fatevi trascinare dalla massa, non rinunciate alla religione solo perchè oggi va di moda, non cercate di convincere con mezzucci discutibili coloro che magari si sono solo temporaneamente allontanati ma che in fondo al cuore sanno ancora di credere nella religione e nei suoi insegnamenti…
vi auguro davvero di riscoprire la bellezza, la serenità e la pace che provo ogni volta che entro in una chiesa, ascolto il vangelo, prego o canto per CRISTO semplicemente rivolgendo gli occhi al cielo con la consapevolezza che lassù c’è un DIO che mi ascolta, mi sostiene e illumina le mie giornate…
Ritengo utile occuparsi attivamente di “divulgazone atea”, cioè di esprimere i concetti dell’ateismo in forma semplice ed intellegibile a che a coloro che non hanno una seria formazione scientifica. Dovrebbe essere uno dei cardini dell’attività dell’UAAR. Purtroppo, su questo fronte difettiamo ancora parecchio.
Le donne e gli uomini di scienza richiesti e disponibili a collaborare con l’UAAR sono sempre più numerosi. Dimostrano di essere persone libere in questa Italia spesso ipocrista e opportunista. Non manca qualche giurista e qualche filosofo. Difettano, invece, gli economisti. Tra i più importanti, e vulnerabili, valori cattolici ci sono i valori economici e finanziari. Dopo lo scandalo Marcinkus-IOR, la finanza bianca è ripartita alla conquista del sistema bancario italiano ed è riuscita a collocare propri uomini al vertice delle più importante banche, con grandi ricadute di contributi e pubblicità per le istituzioni cattoliche. Le elargizioni ed i finanziamenti pubblici alla chiesa cattolica, in base a leggi nazionali e regionali e ad atti amministrativi di stato, regioni, province e comuni, raggiungono annualmente le dimensioni di una manovra finanziaria. Le esenzioni fiscali sono scandalose. Sembra che gli studiosi di economia, di scienza delle finanze, di statistica ecc. non abbiano interesse a studiare e divulgare questo fenomeno. Forse, l’UAAR potrebbe tentare di stanarli e di sollecitarli, invitandoli a conferenze, a tavole rotonde, a convegni.
Tutti i soldi dati o non fatti pagare alla chiesa cattolica sono discriminazioni nei nostri confronti.
Quella degli economisti potrebbe essere una buona idea, sicuramente i vari scandali (in particolare quello dei preti pedofili) sono serviti ad aprire gli occhi a qualcuno. Però sono convinto che serva davvero curare l’aspetto psicologico dei messaggi che vogliamo dare.
Se ad una persona togli la religione, insieme a quella porti gli via parte di ciò che è, o che crede di essere, perchè cambia il rapporto con l’ambiente, le persone e le tradizioni con cui e cresciuto.
E’ vero che ottiene un pò di Verità in cambio di un mucchio di fandonie, ma mi sembra che la maggior parte della gente non lo consideri un buon affare … il che naturalmente è sconsolante.
Concordo pienamente con Emilio.
La cosa difficile e’ proprio scalfire la superficie, come dice DavideM perche’ purtroppo l’indottrinamento e’ molto profondo e si e’ instaurato PESANTEMENTE nel subconscio di ognuno.
Se poi aggingiamo la paura e il senso di colpa che lavorano profondamente ed in sinergia con il potere politico che il vaticano continua ad esercitare…..
Ci vuole un impegno non indifferente e ci vorranno dei decenni.
L’importante e’ non darsi per vinti
Con tutti i credenti con cui ho discusso non ho ottenuto buoni risultati. Il fatto è che dopo che gli dimostri che luniverso può benissimo fare a meno di un dio, gli demolisci tutte le “prove”, ti rispondono: ma dio deve esistere!
Ciò significa che non possono fare a meno di credere in qualcosa, potenzialmente la gente non è stupida ma gli fa comodo credere, di veri cattolici che credono ai dogmi non ce ne sono, ma credono perché hanno bisogno di certezze, di sentirsi protagonisti e non frutto del caso.
A tal proposito Stirner diceva che la religione è lidealizzazione dell egoismo umano e x me aveva perfettamente ragione.
Per non parlare di coloro che hanno bisogno di credere perché incapaci di autocontrollarsi e devono pensare a un dio castigatore..
Per salvare il salvabile da questo scontro tra religione e scienza bisogna far capire alla gente che esse operano su due campi distinti e separati .
La scienza studia e tenta di spiegare la natura e i suoi fenomeni fisici e naturali cioè tutto l’esistente ; non è suo compito spiegare dio , suo compito è farci vivere meglio e di progressi nonostante le continue interferenze religiose ne ha fatti moltissimi.
La religione si occupa di spiegare il soprannaturale e i suoi fenomeni cioè l’inesistente , dovrebbe spiegare dio ma non ci riesce ed è ancora ferma ad un libro scritto tremila anni fa da pecorari arabi semianalfabeti .
Quando si sentono religiosi che dicono che la scienza non riesce a spiegare tutto , la causa prima o dio , bisogna rispondere che alla scienza non interessa la questione perchè non è il suo campo di studio e dovrebbe aspettarsi il medesimo rispetto da parte della religione che opera su un altro livello e che deve rimanere distinto e separato senza interferenze di sorta.
In conclusione bisogna far capire alla gente che spiegare l’inspiegabile non è compito della scienza ma compito della religione .
@Nikky:
“credono perché hanno bisogno di certezze”
Sono convinto che le certezze di cui hanno bisogno (di cui probabilmente tutti abbiamo bisogno) non abbiano nulla a che fare con l’universo, le cause prime o l’etica.
Penso piuttosto al bisogno di appartenenza al gruppo, alla comunità, con tutti i necessari simboli e valori condivisi. Forse anche l’istintiva tendenza a trasformare l’abitudine in rito gioca un ruolo nella fede. Per alcuni -penso pochi – forse anche per un valore consolatorio rispetto ai problemi della morte, del dolore, etc… Niente che abbia a che fare col pensiero conscio, secondo me.
Non sempre, alcuni si rendono conto, a posteriori, di non aver perso nulla. Non dimentichiamo che esiste una grossa fetta della popolazione che è sostanzialmente indifferente alla dottrina cattolica.
Non sono d’accordo, sei troppo buono. Quando tu dici che la religione si occupa di spiegare il soprannaturale fai un grossissimo favore direttamente a B16 (e non solo: maghi, cartomanti, astrologi e ciarlatani vari), concedi spazio all’idea che le fantasie religiose possano spiegare qualche cosa. La verità è che “spiegare il soprannaturale” è un autentico ossimoro, non si può fare per definizione!
(Se non lo conosci fatti un giretto sul sito del CICAP…)
E’ il concetto di non falsificabilità, sono d’accordo.
@Damiano:
“esiste una grossa fetta della popolazione che è sostanzialmente indifferente alla dottrina cattolica”
Però i politici stimano che sia una fetta piccola, visto quanto si danno da fare per compiacere il resto della “torta”. Comunque sia, potrebbe essere estremamente utile trovare il modo di:
1. misurare/stimare/censire in modo credibile quanti effettivamente siano gli indifferenti/non-credenti/anticlericali
2. portare al centro della discussione politica i risultati
Non che questo alteri il valore dei principi, ma perlomeno non si dirà più che la quasi totalità degli italiani sono cattolici.
P.S. Ovviamente il secondo punto è di gran lunga il più difficile.
Non ne sono convinto, è solo mancanza di coraggio politico, la maggior parte della classe politica è compiacente col clero, questo significa che non ha importanza come la pensa il paese, nessuno (tranne eccezioni) si arrischia a proprorre una chiara e inequivocabile alternativa laica, hanno tutti paura di cadere giù dal treno e di rimanere isolati, è un po’ come la storiella dei due gelatai di Odifreddi. Devo dire che su questo punto sono in disaccordo coi radicali, il bipolarismo ha fatto un gran brutto servizio a questo paese, avrà pure allungato la vita media dei governi, ma ad un caro prezzo in termini di rappresentanza politica: molti italiani sono costretti a “votare in difesa” per ciò che rappresenta il male minore, e molti politici hanno il terrore di scostarsi dal mainstream per paura di rimanere isolati (o per mero opportunismo…).
Il risultato è una classe politica che non rappresenta nessuno, entrambi i poli agitano i soliti luoghi comuni (come le promesse di riduzione delle tasse, i valori, la famiglia, la paura del comunismo…) come quando si lancia un osso al cane.
Pura utopia, basta vedere le trasmissioni politiche per rendersene conto, persino quando si tratta di economia i numeri non sono numeri ma sono “opinioni”…
A proposito di zi’ Piergiorgio
http://www.cesnur.org/2007/mi_03_02.htm
Ah ecco dove ti hanno convinto che Einstei era credente… il buon vecchio CESNUR e la (santa?) Alleanza Cattolica.
“Tutti cretini?”
No, ma quasi…
Odifreddi dove avrà imparato la storia di Israele? Forse nei libri da colorare coi Carioca.
@Bruna Tadolini
la questione che hai sollevato è centrale. la risposta si chiama divulgazione scientifica.
se ci pensi, tutti ti saprebbero parlare di adamo ed eva, ma non tutti conoscono la storia “dell’uomo che deriva dalle scimmie”. poi nessuno crede ad adamo ed eva, ovviamente, ma tutti conoscono quella storia.
tutti sanno cosa è il “peccato originale”, ma pochi saprebbero spiegare cosa si intende con la parola “evoluzione”.
questo perchè la religione è sempre stata attenta (e continua ad esserlo) su come raccontare ai bambini (dottrina e scuola) le proprie verità (le proprie favole) in modo semplice ed accattivante.
certo è facile: sono favole e sono semplici, mentre la scienza è una costruzione necessariamente complessa.
in realtà esiste da sempre un impegno per la divulgazione scientifica ai più vari livelli (di età e di cultura) che oggi va più che mai affinata e rinforzata, anche coinvolgendo i docenti scolastici.
più di una voce si è alzata in questi giorni per mettere in dubbio, partendo da un ambito metafisico, consolidate conquiste scientifiche. sordide congiure sono in atto per relegare la scienza a mero strumento di dominio della tecnologia.
fare scienza è invece il migliore metodo di confronto delle conoscenze fra l’intera comunità umana. il metodo scientifico è metodo filosofico e questo ancora oggi da fastidio a molti.
Resta da capire come mai in filosofia si possa concludere tutto e il suo contrario, a differenza della scienza sperimentale…
@teo pafundi
Da agnostico razionalista, ho l’impressione che spesso fra molti atei prevalga una valutazione anticlericale non strutturata epistemologicamente.
I corrotti ed le persone in gamba esistono al di là degli orientamenti ideali e delle convinzioni.
Ci sono suore e preti immensamente più onesti e socialmente utili di moltissimi atei.
Ma più o meno la stessa cosa può dirsi dei credenti.
Personalmente non mi sento anticlericale.
Anzi, penso che la Chiesa abbia tutto il diritto di esprimersi.
La questione andrebbe posta, più correttamente, su un differente livello dialettico.
Ti dico solo questo: per quanto (comprensibilmente) difficile, cerca di accettare la scelta del tuo amico.
Ciò dico da laico non credente.
Il solito giochetto … fate quel che dicono non fate ciò che fanno, beh senti se sono tanto umani abbiano almeno la compiacenza di abbassarsi al livello di noi comuni mortali, vadano a lavorare invece di farsi mantenere, e non pontifichino oggi verità assolute che rinnegheranno domani.
Che discorso ipocrita! vorresti che noi, come babbei, chiudessimo gli occhi di fronte alla multinazionale più potente della terra e ci facessimo distrarre da quei pochi esempi che la chiesa coltiva e propaganda come “faccia presentabile”? Il giochetto non funziona, te lo dice uno che ha uno zio missionario che rispetta, ma che non può fare a meno di constatare di persona quanto diversa sia la faccia presentabile della chiesa da quella reale.
E poi che cosa mai “rappresenterebbero”? E tutti quelli che si danno da fare senza avere la divisa da prete che cosa sono, poveri fessi?
Dammi un link di una pubblicazione scientifica dove si concluda con un ricorso al miracolo. Il resto sono solo stranzate da ciellino, siete ridicoli…
Pace: La chiesa non ha avuto una posizione che somigliasse lontanamente a quella sull’aborto per la pace nel mondo, anzi ha teorizzato la legittimità morale della guerra e della pena di morte.
Lealtà Onestà: La chiesa italiana percepisce in modo diretto e indiretto quasi 9 Miliardi di Euro all’anno, di questi solo du o trecento milioni finiscono dove lei vorrebbe far credere : in carità (che poi sarebbero gli stipendi dei preti in missione).
Giustizia: Bell’esempio di giustizia morale, cocedere i funerali ai potenti e ai ricchi (Pinochet e al capobanda della Magliana) e negarli ai poveracci come Welby, proprio un bellissimo esempio da seguire, non c’è che dire, devi avere le fette di prosciutto spesse 2 cm davanti agli occhi per non fare queste semplici constatazioni.
Per non parlare poi dell’atteggiamento di B16 nei processi di pedofilia… ha mostrato proprio un elevatissimo senso di giustizia.
Pensi che non abbia “assaporato” la sensazione? sonostato “educato” come la maggior parte degli italiani medi e devo dire che sto MOLTO meglio dove sono adesso, libero da stronzate inventate di sanapianta per poveri imbecilli. Il peccato è e l’inferno (in cui tu ancora credi) non è atro che la versione per adulti dei “babau” o dell’ “uomo nero”.
Ecco bravo, continua pure a prendere la tua droga, ti chiedo solo di rompere i coglioni a chi non la vuole (e dillo anche al tuo capo visto che ci sei).
Io invece ti auguro che ti si sciacqui il cervello, ne ha bisogno.
@Claudio:
No, non è possibile, non con questa chiesa che pretende il “diritto di farsi ascoltare”, questo è un atteggiamento fascista, non esiste dialettica possibile, siamo di fronte a gente che afferma candidamente che “se questo non va bene per me allora non va bene nemmeno per gli altri”: in questi casi l’anticlericalismo e una legittima difesa.
Credo che siano due i punti di cui stiamo discutendo senza renderci conto che sono due.
Il primo è il significato delle religione per il bene dell’uno ed il secondo è gli strumenti che la religione usa per il fine del primo punto.
Già Darwin ipotizzò che la religione sia il prodotto finale di un processo evolutivo che è “iniziato” con lo spiritualismo (spiriti per spiegare il mondo incomprensibile e uso degli spiriti da parte dell’uomo per controllare il mondo incomprensibile). In quest’ottica (prodotto evolutivo) la religione ha sicuramente fatto del bene, altrimenti la selezione naturale l’avrebbe eliminata, invece l’ha selezionata positivamente tanto è vero che TUTTI siamo spiritualisti (leggi almeno superstiziosi). E’ poi passata per la spiritualità cioè dare connotazioni morali allo spiritualismo. Anche in questo caso è stata utile perchè è stata uno strumento per cui il comportamento secondo morale in ossequio alla legge divina è uno strumento di coesione sociale e quindi evolitivamente vincente. Tutto bene quindi?
Per ottenere tutto questo, che è in accordo con il fine della vita, si seguono le leggi della vita che sono “l’individuo non conta nulla!”. Peccato che l’uomo abbia avuto l’intelligenza, come effetto collaterale dell’evoluzione, e con questa ha costruito di tutto compresa la cultura e …. il rispetto della dignità umana (concetto ignoto alla natura)… la dichiarazione dei diritti dell’uomo.
La religione è quindi uno strumento evolutivo naturale che però, a mio parere, ha delle basi irrazionali e delle conseguenze che contrastano con gli interessi dell’uomo moderno. Per fare capire questo è quindi necessario 1) capire l’origine “scientifica” naturale della religione e … 2) capite le cause…
Per questo dicevo che è fondamentale l’approccio scientifico al mondo: per spiegare come nasce la religione. Nel mio sito c’è il libro che ho scritto “Dal Big Bang a Dio. Il lungo viaggio della vita” che è liberamete e gratuitamente scaricabile e in cui, appunto si parla ci questo percorso.
@Damiano:
“pura utopia”
Vero, come aspettarsi qualsiasi altra cosa sensata in questo clima politico. Comunque noi dobbiamo essere _propositivi_ in questa situazione, discutiamone e troviamo idee per agire, ma agiamo!
@teo pafundi:
“considerate quante guarigioni la vostra amata scienza non è stata in grado di dimostrare”
La scienza si ama soprattutto perchè c’è sempre la possibilità di verificare come stanno le cose senza dover credere a nessuno: la verifica sperimentale è uno strumento efficace e crudele.
Se vuoi guardare ai fatti con onestà intellettuale, non ti conviene basare le tue convinzioni su osservazioni fatte in un campo ancora così poco conosciuto come la medicina. Si obietta facilmente che le cosidette “guarigioni” sarebbero avvenute per cause naturali e, per la natura stessa dei fenomeni, senza che sia possibile controllare al 100% le condizioni al contorno.
Invece per convertire la totalità degli atei del pianeta basterebbe UNA SOLA EVIDENZA. Una sola, in condizioni controllate, senza trucco e senza inganno. Per esempio una di queste:
– moltiplicazione di una briciola di pane
– trasformazione di una goccia di acqua in tavernello
– stop del moto del sole (?) per qualche micro-secondo
– estrazione di acqua dal granito
Perchè oggi queste cose non avvengono?
Se invece sei convinto che si possano fare mettiamoci d’accordo: io mi ci gioco i miei soldi 10 a 1 o anche 100 a 1 se preferisci …
@Damiano:
Hai paura di chi la pensa diversamente da te? e perché mai? Vero che la Chiesa da sempre gioca su due tavoli, quello metafisico/spirituale e quello temporale/fisico. Vero anche, purtroppo, che l’Italia non é una democrazia laica modernamente intesa.
Ma la responsabilità é nostra, ossia lo Stato siamo noi.
Mi spiego meglio: il problema é la fragilità dello Stato che non sa farsi rispettare, non del Papa, che fa il suo “mestiere” …