Flamigni: legge 194, dilaga l’obiezione di coscienza

Secondo l’Ordine dei medici, l’80% dei ginecologi si dichiara obiettore di coscienza. E questa situazione sta mettendo seriamente a rischio l’applicazione della legge 194 in diverse parti d’Italia.

Per Carlo Flamigni, membro del Comitato nazionale di Bioetica e co-presidente UAAR, “questo dilagare dell’obiezione di coscienza è soltanto in pochissimi casi dettato da reali convincimenti etici o religiosi. La verità è che fare gli abortiè considerato un lavoro minore, che non aiuta nella carriera, magari non è ben visto dai vertici sanitar, e così, per assicurare alle donne un diritto, gli ospedali devono prendere medici esterni e personale precario. Sarò provocatorio ma vorrei che tutti questi obiettori fossero costretti ad utilizzare il tempo che si rifiutano di ‘concedere’ alla legge 194 per fare promozione alla cultura della contraccezione”.

7 commenti

civis romanus sum

E così per merito illustre del pretume si ritornerà alle “mammane”.

Kaworu

alle mammane o alle mazzette, civis 😉

come da sempre si fa in italia 😉

Mauro

Se un’infermiera dice che non vuole pulire merda perche’ le fa schifo la licenziano perche’ non svolge i suoi compiti. Invece se un medico non vuole eseguire aborti perche’ e’ contro la sua coscienza va tutto bene (soprattutto per lui).

Stefano

Purtroppo la legge che consente l’obiezione di coscienza non credo che l’aboliranno mai , quindi l’unica sarebbe che tutte quelle madri che sono diventate tali contro la loro volontà perchè nessuno gli ha prescritto per tempo la pillola del giorno dopo o perchè nessuno ha consentito loro di interrompere la gravidanza per tempo, denuncino il Ministero della Sanità per non aver preso i dovuti provvedimenti e per non aver quindi consentito l’applicazione di una legge dello stato. Di conseguenza le madri involontarie dovrebbero chiedere sostanzialmente gli alimenti per il mantenimento del figlio e tutte le spese sanitarie gratuite soprattutto se sono figli portatori di handicap!

Enrico Greco

Il problema non è l’obiezione di coscienza, ma la strumentalizzazione che se ne fa.
Unita al fatto che non si fa promozione della contraccezione (un primo passo concreto sarebbe quello di distribuire i profilattici nelle scuole, ma siamo lungi da quest’obiettivo) e dall’incentivo da parte della chiesa alla proliferazione.. un esempio sono le numerose “sette” paracattoliche nelle quali ogni membro ha come minimo 5 figli, anche se non può mantenerli.

Enrico Greco

UNA DOMANDA: un farmacista può essere obiettore per la vendita di profilattici, contraccettivi o pillola del giorno dopo (regolarmente prescritta)?

Gio

Obiezione di coscienza?? Ma stiamo scherzando???
I medici facciano il loro DOVERE senza tante storie!!!

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