I miti possiederanno la Terra

La predica che padre Raniero Cantalamessa ha tenuto ieri per Benedetto XVI (cfr. sito Zenit) era tutta incentrata su un passaggio del “Discorso della montagna” (Mt 5,5): “Beati i miti, perché possiederanno la Terra”.

Un caso più unico che raro in cui, lo riconosco, una profezia di Gesù si è avverata: il mito cristiano, il mito islamico, il mito induista, il mito buddhista e compagnia orante, in effetti, possiedono la Terra. E ne sono anche molto gelosi, a ben guardare.

10 commenti

salvatore

Beati nel senso che godranno di ogni privilegio, evidentemente…

ah, noialtri scettici sempre convinti che le profezie non si avverino mai 😀

zumpappa

Bé se a possedere la terra saranno i violenti, allora io non voglio possedere niente. Lascio tutto a voi.

Gio

“I miti possederanno la Terra”.
Cavoli… e invece comanda Ratzinger!!!

kvm

Mi viene in mente la scena del discorso della montagna nel film “Brian di Nazareth” dei Monty Python. In cui alcuni presenti, data la lontananza da Gesù, non riuscivano a capire le parole.
“Mi pare che ha detto: Beati i panificatori”
“Hai sentito? Beati i puri liquori! Perchè si berranno Dio.”

Gio

MAGARI la Terra fosse posseduta dai miti… e invece è posseduta dai Miti delle varie ideologie religiose… con guerre annesse e connesse…

E’ proprio il caso di dire che la profezia di gesù NON si è ancora avverata.. dato che su questo pianeta comandano i Bin Laden, i Ratzinger e gli Ahmadinejad…

Silvano

Bravo Raffaele! Mi hai tolto le lettere dalla tastiera, nel senso che leggendo il titolo avrei voluto commentare come hai fatto tu.

Raffaele Carcano

@ Bruna
No, parlavo proprio dei miti descritti nei testi sacri. Un aspetto che tutti i detrattori di Bibbia, Vangelo, Corano e Rgveda (anche Odifreddi, per restare all’attualità) a mio avviso sottostimano, è quello dell’impatto che l’irrazionalità di tali testi ha sulla vita di ogni giorno, sia dei credenti come dei non credenti. Forse solo Sam Harris ha colto questo aspetto che andrebbe proprio approfondito. Il suo “la fine della fede” è pervaso da questa sensazione di insensatezza che dai testi sacri si espande a tutta la società.
Scrive, ad esempio: «Immaginate un mondo in cui generazioni di esseri umani iniziano a credere che Dio in persona abbia realizzato alcuni film, o programmato un particolare tipo di software. Immaginate un futuro in cui milioni di nostri discendenti si uccidono l’un l’altro perché interpretano in modo diverso “Guerre stellari” o Windows 98. Potrebbe esserci qualcosa di più ridicolo? Eppure, ciò non sarebbe più ridicolo del mondo nel quale viviamo».
Portare alla luce l’irrazionalità dei testi sacri è tutto sommato semplice. Ma poi ci si presenta il compito di impedire che tale irrazionalità incida sulle leggi, sui comportamenti, sulla vita di miliardi di persone. E’ un salto di qualità che richiede uno sforzo enorme.

Bruna Tadolini

Caro Raffaele,

scusa ma ero andata a leggere il sermone del prete e fin dove ero arrivata ….parlava di mitezza e di bontà!

In questa nuova ottica mi meraviglio che vi meravigliate! Dovrebbe essere chiaro a tutti che siamo animali sociali, cioè ciascuno di noi fa parte di un gruppo che deve prevalere su altri gruppi nella lotta per la vita. Non ha importanza il motivo razionale o irrazionale per cui ci scanniamo, l’importante è il prevalere gli uni sugli altri! Vanno bene anche i Pokemon…

Non verrà mai detto abbastanza che sono i nostri istinti a controllare, nella maggior parte dei casi, la nostra apparente pseudiorazionalità. Persino nella vita quotidiana ci rendiamo poco conto di come il discutere che facciamo in continuo (calcio, moda, etica, politica) non è che un campetto per dimostrare che siamo meglio degli interlocutori!!! Evolutivamente l’individuo che prevaleva riceveva più stima dal gruppo, saliva nella gerachia sociale, si riproduceva di più….. e siamo tutti figli dei vincitori di quella/questa battaglia

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