Scienza e Vangelo

Si intitolava «La coscienza cristiana a sostegno del diritto alla vita» il congresso internazionale tenutosi lo scorso 23 e 24 febbraio nell’Aula nuova del Sinodo, in Vaticano, organizzato dalla Pontificia Accademia per la vita. […]

Tema del confronto, appunto, la coscienza, ossia l’importanza e le modalità di una sua retta formazione per affrontare i nuovi nodi bioetici. Coscienza che può voler dire, all’occorrenza, anche obiezione di coscienza. Questo, come ricordato dal presidente della Accademia pro vita, monsignor Elio Sgreccia, per quanto riguarda «l’estensione dell’aborto, in ospedale e con intervento chirurgico, all’aborto chimico: pillola del giorno dopo e Ru 486, e in altre forme con intercettivi: adesivi, strumenti meccanici o vaccini». […]

[Il papa] ha ricordato anche che «la formazione di una coscienza vera, perché fondata sulla verità, e retta, perché determinata a seguirne i dettami, senza contraddizioni, senza tradimenti e senza compromessi, è oggi un’impresa difficile e delicata, ma imprescindibile».

Il testo integrale dell’articolo di Andrea Galli è stato pubblicato sul sito di Avvenire

6 commenti

Steve

Chiariamo una cosa. La pillola del giorno dopo è un contraccettivo di emergenza, perché ha l’effetto di impedire che l’ovulo fecondato raggiunga l’utero e vi si impianti. Nella metà dei casi impedisce la stessa fecondazione.

Il concetto di gravidanza accettato dalla nostra giurisprudenza è quello dello sviluppo del feto impiantato nell’utero.

Quindi il Norlevo (pillola del giorno dopo) agisce prima della gravidanza.

Poiché la legge 194 parla di obiezione di coscienza solo per le interruzioni della gravidanza è illegittima l’obiezione di chi si rifiuta di prescrivere la pillola del giorno dopo o di somministrarla o di distribuirla.

Chi lo fa incorre nei reati di interruzione di pubblico servizio e omissione in atti di ufficio, oltre al risarcimento dei danni in caso di gravidanza indesiderata

Gio

Il cattolicesimo, da ideologia seminatrice di ignoranza quale è, fa credere alla gente che la pillola del giorno dopo sia una pillola abortiva. In realtà è un contraccettivo.
Ah già, ma la chiesa cattolica è contraria ad entrambe le cose…

Marco G.

Un medico cattolico può fare obiezione di coscienza anche quando si tratta di fornire preservativi ad assistiti dei quali sa che hanno rapporti sessuali con diversi partner?

Joséphine

Ci sarebbe da aggiungere, che gli ormoni non sono acqua fresca, e non sono stati studiati
in modo esaustivo.
Un dosaggio giusto e non nocivo nel lungo periodo non è ancora stato stabilito.

Ritengo che le donne dovrebbero stare attente a non sottovalutare l’impatto degli ormoni sulla loro salute, e preferire altri tipi di contraccezione disponibili sul mercato.

Commenti chiusi.