La religione, una bussola per la società inquieta

Quattro anni dopo, il Dio degli italiani sembra meno “relativo”. È ciò che suggerisce l’indagine sul rapporto fra gli italiani e la religione, condotta da Demos-Eurisko, sulla traccia di un sondaggio realizzato nel 2003.

Le persone disposte a considerare le differenze religiose come espressioni diverse di una medesima fede, infatti, oggi sono il 58%. La maggioranza. Ma quasi 10 punti percentuali in meno rispetto al 2003. Parallelamente, è cresciuta la quota di quanti affermano la verità “assoluta” del loro credo religioso. […]

Gli italiani, quindi, dimostrano maggiore ascolto e maggiore attenzione verso le indicazioni della Chiesa. Anche se ciò non riflette una parallela crescita della religiosità in Italia. L’Italia, infatti, continua ad essere un Paese nel quale “non ci si può non dire cristiani”. In particolare (quasi 9 italiani su 10), “cattolici”. Ma la partecipazione ai riti e la frequenza sacramentale riguardano una componente molto più ridotta. Circa uno su quattro (a parole. Nella realtà sono di meno). […]

Gli italiani, quindi, sono cattolici, ma senza troppo impegno. Senza vocazione (i seminari sono sempre più vuoti). Continuano, però, ad aderire in massa alla religione perché la ritengono un cemento sociale. Ma anche una bussola, che dà orientamento in una società disorientata. Un’ancora, che tiene saldo il legame con la tradizione comune. In forma quasi ereditaria. […]

Oggi, la Chiesa appare, a un quarto della popolazione, “vicina al centrodestra”. Quasi nessuno, invece, la considera “amica” del centrosinistra. E solo una minoranza dei cattolici praticanti, d’altronde, dichiara che oggi voterebbe per l’Unione.

Anche questo è un segno dei tempi nuovi. Nella storia repubblicana, fino ad oggi, la Chiesa non era mai apparsa “di parte”. Fra destra e sinistra, stava al centro. Nei momenti migliori: in alto.

Il testo integrale dell’articolo di Ilvo Diamanti è stato pubblicato sul sito de La Repubblica.

Archiviato in: Generale

28 commenti

Enrico Greco

“Continuano, però, ad aderire in massa alla religione perché la ritengono un cemento sociale. Ma anche una bussola, che dà orientamento in una società disorientata. Un’ancora, che tiene saldo il legame con la tradizione comune. In forma quasi ereditaria.”

Tipico dei pecoroni che non ragionano e vanno solo dove il pastore tedesco dice di andare.

“Nella storia repubblicana, fino ad oggi, la Chiesa non era mai apparsa “di parte”. Fra destra e sinistra, stava al centro. Nei momenti migliori: in alto.”

La chiesa è sempre stata di parte, nè a destra nè a sinistra, ma dalla SUA parte. Per questo in parlamento ci ritroviamo sempre persone che ci ostacolano, senza differenze di coalizione…

Daniela

come già ho detto oprima non è vero che anche i non credenti seguano i dettami della chiesa

Chiara P.

Sono notizie davvero tristi se questa è veramente la tendenza d’opinione degli Italiani. Mi chiedo: cos’è cambiato oggi rispetto a prima? La Chiesa diceva sempre le stesse cose.
Ho paura che tutto ciò sia dovuto ai continui interventi della Chiesa nel dibattoto politico. Quindi, a forza di ripetere le solite cose sono riusciti a farle entrare in testa a molti!

Speravo che, sentendo continuamente parlare il Papa, la gente avrebbe capito meglio cos’è la Chiesa e se ne sarebbe allontanata. Invece no. In questo paese si da retta a un imprenditore sorridente che promette di arricchire tutti e si da retta a un vecchietto dagli occhi infossati che dice di parlare con Dio e promette il paradiso…

Marja

COME PUO’ NASCERE UNA RELIGIONE
A proposito del modo in cui può nascere una religione è interessante il caso registrato nei tardi anni ‘50 da tre ricercatori dell’Università del Minnesota (Festinger L., Riecken H. W., Schachter S.(1956), When profecy fails, University of Minnesota press, Minneapolis):
Si tratta del caso di una setta millenaristica di ispirazione cristiana localizzata nella Chicago dei tardi anni ‘50, studiato da tre ricercatori dell’università del Minnesota infiltratisi all’interno del gruppo in veste di collaboratori. La setta inizialmente aveva una trentina di adepti ed era guidata da un uomo e una donna di mezza età. La donna che era a capo della setta iniziò a ricevere dai “guardiani”(entità spirituali extra-terrestri), dei messaggi da lei raccolti mediante scrittura automatica. I messaggi dei guardiani, vagamente ispirati alla tradizione cristiana(poi uno dei guardiani, di nome Sananda rivelò di essere l’incarnazione attuale di Gesù), diventarono il nucleo centrale delle credenze del gruppo. Le trasmissioni dei Gaurdiani, oggetto di grande discussione ed esegesi, improvvisamente iniziarono a predire una catastrofe imminente, un nuovo diluvio che sarebbe cominciato nell’emisfero occidentale e avrebbe finito con il travolgere il mondo intero. I nuovi messaggi assicuravano però che chiunque si fosse attenuto alle lezioni impartite dalla donna capo della setta sarebbero stati salvati, prima del diluvio, a bordo di dischi volanti. I tre ricercatori osservando i preparativi durante la settimana precedente la data del diluvio, notarono due aspetti significativi nel comportamento degli adepti:
a)la ferma convinzione induceva molti di loro a compiere scelte drastiche ed irreversibili in vista della partenza dalla terra che avrebbe dovuto essere distrutta, affrontando grossi conflitti con le famiglie e gli amici e sfidando anche la minaccia di azioni legali per l’interdizione o la decadenza dalla potestà genitoriale, lasciando il lavoro e gli studi, in qualche caso liberandosi anche di cose di proprietà che non sarebbero servite più a nulla. Erano persone convinte di possedere la verità e disposte per questo a sopportare enormi pressioni sociali, economiche e legali. Il loro credo veniva rafforzato da queste rinunce e da queste prove estreme.
(b)nonostante fossero così convinti della validità del proprio credo facevano poco o nulla per diffonderlo. All’inizio avevano reso pubblica la profezia, ma non cercavano di fare proseliti, anzi bruciarono le copie delle lezioni in soprannumero e si impose il segreto a tutti i membri della setta. I giornalisti venivano ignorati e allontanati.
Il giorno della partenza e dell’inizio del diluvio gli adepti si riunirono tutti nella casa dei due predicatori, in attesa che a mezza notte arrivasse l’astronave per prenderli tutti e portarli in salvo. La scena descritta dai ricercatori sembra una piece teatrale tragi-comica. Persone per il resto normali(casalinghe, studenti, un giornalista, un medico, un commesso di ferramenta con sua madre)prendevano ordini dai due capo-setta che erano costantemente in contatto con i guardiani: ai messaggi di Sananda si aggiunsero infatti quella sera le istruzioni del creatore, inviate attraverso la bocca di una ex-estetista in trance. Tutti ripassavano con cura le battute che dovevano dire per salire sull’astronave.
Discussero seriamente se la telefonata ricevuta da un certo Capitan Video fosse da interpretare come una burla o come un messaggio in codice degli alieni soccorritori. In obbedienza all’ordine ricevuto dai guardiani di non portare nulla di metallico a bordo, portavano abiti disfatti per eliminare anche i più minuti pezzetti di metallo( occhielli delle scarpe, ganci e sostegni di reggiseno e busti, cerniere lampo di pantaloni, che erano retti da pezzi di corda anziché da cinture e bretelle). Il fanatismo su questo punto raggiunse il culmine quando, 25 minuti prima di mezzanotte, uno dei ricercatori(che si fingeva adepto)annunciò di aver dimenticato di togliere la lampo dai pantaloni. Questa notizia produsse una reazione di panico tra i presenti, il capo setta spinse il finto adepto in camera da letto dove, lanciando occhiate febbrili alle lancette della sveglia, tagliò via la lampo con due rasoiate e strappo i gancetti con un paio di cesoie. All’avvicinarsi della mezzanotte gli adepti si raccolsero in muta attesa. Ma quando suonati i rintocchi della mezzanotte non accadde nulla la disperazione iniziò ad impadronirsi progressivamente del gruppo. Verso le quattro del mattino la moglie del capo-setta crollò scoppiando in lacrime. Tra i singhiozzi disse che sapeva che ora qualcuno degli adepti avrebbe cominciato a dubitare, ma che il gruppo doveva irraggiare la sua luce su quelli che più ne avevano bisogno(cioè su coloro che dubitavano) e doveva restare unito. Alle quattro e mezza quasi tutti parlavano apertamente del mancato arrivo dell’astronave, molti persero il contegno, arrivarono sull’orlo del pianto. Il gruppo sembrava prossimo alla dissoluzione. Ma ecco che alle cinque meno un quarto la moglie del capo-setta registra, sempre con il sistema della scrittura automatica, un messaggio idoneo a salvare la situazione. In sostanza il messaggio conteneva la spiegazione del mancato arrivò dell’astronave dei salvatori:il piccolo gruppo, riunito da solo tutta la notte, aveva diffuso tanta luce da indurre Dio a ripensarci, rinviando ad altro momento la distruzione del mondo(sic!). Tuttavia, inizialmente, questa spiegazione non fu accolta con persuasione dai membri del gruppo, anzi uno di loro si alzò e se ne andò via. Ma anche altri adepti iniziarono a diventare insofferenti, insomma, era chiaro che la situazione stava precipitando. Ma proprio al culmine della crisi ecco che la moglie del capo-setta riceve un altro messaggio dai Guardiani(una sorta di angeli), consistente nell’ordine di dare pubblicità a quella spiegazione attraverso i mezzi di comunicazione. La “veggente” si affrettò a comporre il numero di telefono di un giornale per comunicare la notizia. Peraltro, interrogata se fosse la prima volta che si rivolgeva alla stampa per rendere pubblica una comunicazione dei guardiani, la donna rispose di sì, che era la prima volta. Il suo comportamento fu imitato dagli altri adepti, che iniziarono a turno a chiamare i giornali, le stazioni radio e i quotidiani per diffondere la “buona notizia”. Osservano i ricercatori che assistettero all’evento “ Nel desiderio di diffondere il verbo rapidamente e con risonanza svelavano cose che finora erano state segretissime. Mentre poche ore prima avevano evitato i cronisti e provato fastidio per l’attenzione della stampa, ora cercavano avidamente la pubblicità”. R. B. Cialdini(Influence. The psycology of Persuasion, Quin Wiliam Morrow and Company, Inc., New York, 19841)nel dare una risposta al quesito sul perché nello spazio di poche ore questa setta era passata dalla custodia chiusa e settaria del verbo(atteggiamento esoterico), alla massima apertura e diffusione del verbo(atteggiamento essoterico), arriva alla seguente conclusione:
“stranamente non era stata la loro precedente certezza ad indurli al proselitismo, ma invece un senso di incertezza che si impadroniva di loro: se le predizioni sul diluvio e l’astronave erano sbagliate, probabilmente lo era tutto il sistema di credenze su cui poggiavano, una possibilità che deve essere sembrata spaventosa al gruppo(…) Ormai si erano spinti troppo avanti, si erano privati di troppe cose per le loro convinzioni e non potevano permettersi di vederle crollare: la vergogno, i costi economici, il ridicolo sarebbero stati troppo grandi. E tuttavia quelle credenze avevano appena subito un colpo spietato dalla realtà fisica: nessun disco volante, nessun astronauta, non era in vista nessun diluvio, non era successo niente secondo le profezie. Dato che l’unica forma accettabile di verità era stata messa in crisi dalla riprova del mondo fisico, c’era una sola via d’uscita: il gruppo doveva trovare un altro tipo di riprova della validità delle sue credenze, la riprova sociale. Così si spiega allora l’improvvisa trasformazione da cospiratori in gran segreto a zelanti missionari. (…) Se riuscivano a diffondere il Verbo, informare gli ignoranti, persuadere gli scettici, operare conversioni ecco che le loro credenze minacciate ma insostituibili sarebbero divenute più vere. Il principio della riprova sociale suona così: quanto maggiore è il numero di persone che trova giusta una qualunque idea, tanto più giusta è quell’idea. Il compito che stava davanti al gruppo era chiaro: dato che non si potevano cambiare le dimostrazioni fisiche, bisognava disporre di dimostrazioni sociali. Convincete e sarete convinti”
Peraltro, in questo caso, fortunatamente, gli adepti fallirono totalmente nel tentativo di fare proselitismo, non ottennero neppure una conversione. Di fronte al duplice fallimento della conferma fisica e di quella sociale, la setta si dissolse rapidamente. La rovina tuttavia non è toccata in sorte a tutti i gruppi apocalittici cristiani. Quando tali gruppi sono riusciti a costruirsi una riprova sociale delle loro credenze, attraverso un’opera di efficace proselitismo, sono riusciti anche a crescere e a prosperare. R. B. Cialdini cita il caso degli anabattisti olandesi, che dopo il mancato verificarsi dell’apocalisse, prevista per l’anno 1533, si dettero con passione alla ricerca di nuovi adepti. Un loro missionario, provvisto di particolare eloquenza, Jakob von Kampen, si dice che riuscì a battezzare in un solo giorno oltre 100 persone. Questa del resto può essere stata anche la storia delle prime comunità cristiane, per intenderci quelle guidate da Paolo e da Pietro. Soprattutto in Paolo l’accentuazione della volontà di proselitismo può essere dovuta alla necessità di trovare una riprova, una conferma sociale di un messaggio(quello della seconda venuta del Cristo Redentore e dell‘instaurazione del suo regno) di cui né lui, né il suo entourage di fedeli originari, iniziarono ad essere tanto sicuri, via via che trascorrevano gli anni.

Stefano

Non sono dati tanto strani, d’altra parte il mondo mediatico genera un’influenza senza pari ed in questo caso il tam tam religioso mediatico ha generato la suddetta influenza.
Basterebbe solo vedere cosa sanno tutte quelle persone che si sono dichiarate cattoliche, della religione cattolica o di quella cristiana in generale. Quasi sicuramente niente a parte forse la trinità.
Se i media ed in particolare i telegiornali smettessero di occuparsi dell’argomento, la gente troverebbe automaticamente atre vie di aggregazione, come lo sport, la musica ecc.

Per riassumere tutto quello che ho scritto in una parola: PECORE (e sennò perchè il gruppo di fedeli si chiamarebbe gregge??)

Nicola

Non confondiamo le sette coi primi cristiani.
La maggior parte degli apostoli si è fatta uccidere pur di non rinnegare la fede in Gesù: ciò vuol dire che erano davvero sicuri di risorgere prima o poi; quindi erano anche sicuri che la resurrezione di Gesù fosse avvenuta realmente.
E’ evidente che quando nei testi del Nuovo Testamento gli apostoli descrivono le apparizioni di Gesù essi non mentono, altrimenti non sarebbero andati incontro alla morte con tanta lucidità.

Bruna Tadolini

La religione, una bussola per la società inquieta

e non può che essere così! lo spiritualismo e la religione sono strumenti evolutivi che sono inculcati nella struttura del nostro DNA esattamente come l’amore!
L’amore è uno strumento che permette che il giusto sperma incontri il giusto ovulo e che i proprietari dei suddetti accudiscano alla prole. Tutti pensiamo che l’amore sia un’ottima cosa. Perchè lo pensiamo? Perchè siamo evolutivamente programmati per pensarlo!
Lo stesso vale per la spiritualità (l’inclinazione dell’individuo e della collettività ad avere sentimenti morali ed elevati) che permette il rafforzamento dell’istinto all’altruismo proprio delle specie sociali. Tutti pensiamo che la spiritualità sia un’ottima cosa. Perchè lo pensiamo? Perchè siamo evolutivamente programmati per pensarlo!
E per questo geneticamente/istintivamente “facciamo quadrato” in difesa di ciò che supporta l’amore e la spiritualità, in pratica di ciò che supporta la sopravvivenza della società umana.

L’evoluzione culturale ha evoluto la spiritualità in diverse forme religiose sempre finalizzate alla sopravvivenza del gruppo umano che le aveva prodotte. Ma la società umana sostenuta dalle religioni è quella di decine di migliaia di anni fa, quando l’uomo era ben diverso da quello odierno, quando i diritti e la dignità individuale non avevano e non potevano avere spazio e considerazione. Il mondo è cambiato! La religione va ancora bene solo se rinneghiamo la dichiarazione dei diritti dell’uomo.

Ma ciascuno di noi, istintivamente, cerca di salvare capra e cavoli

Marja

invece sono andati a morte proprio per auto-convincersi della propria fede, se uno accetta qualcosa di estremo in nome di una idea, non la può più mettere in dubbio, gli apostoli erano dei visionari, quelli che li seguivano erano come gli adepti delle sette odierne. Soltanto che all’epoca nel popolo c’era più ignoranza, abboccava più gente di quanti oggi riescano a pescare i Testimoni di Geova o Scientology.
Anche i membri della setta di Chicago erano assolutamente convinti, in buona fede, di essere in contatto con emissari di Dio e di Gesù. Il fatto che una o più persone siano convinte di una cosa, non ci autorizza a desumere che questa cosa sia vera.

Lazarus Long

Per prima cosa nessuno ha ancora dimostrato che gli apostoli siano esistiti veramente; almeno nel senso di discepoli di un certo Gesù, anch’egli non storicamente certo. Secondariamente alcune di quelle che vengono considerate sette ogni tanto organizzano qualche bel suicidio di massa. Ciò le rende forse depositarie della verità?

Bruna Tadolini

Ho sentito dire che lo Stato del Vaticano non ha sottoscitto la dichiarazione dei diritti dell’uomo, e come avrebbe potuto!
Una organizzazione come quella cattolica basata sull’obbedienza, che limita i diritti individuali, senza parità fra i sessi… Non hanno neppure abolito la pena di morte

Forse è per questo che non stanno nell’ONU

archibald.tuttle

“E’ evidente che quando nei testi del Nuovo Testamento gli apostoli descrivono le apparizioni di Gesù essi non mentono, altrimenti non sarebbero andati incontro alla morte con tanta lucidità.”

che gran ragionamento. i 20 iddioti dell’11 settembre allora ci dimostrano che maometto e’ volato in cielo con dei cavalli alati? che aspetti a convertirti all’islam?

civis romanus sum

Ed infatti la vera storia degli apostoli di cristo è la storia di una setta di esaltati che lottava contro l’imperialismo romano … tale e quale ad oggi … coi talebani ed il loro profeta binladin che si fanno esplodere in nome di allah …

Nicola

@archibald

La differenza è che gli apostoli non erano idioti né esaltati come ciascuno può constatare leggendo le loro varie “lettere” e gli Atti degli Apostoli.

Lorenzo

“…Il fatto che una o più persone siano convinte di una cosa, non ci autorizza a desumere che questa cosa sia vera.”

Il ben noto principio della “riprova sociale”. Che vale anche per la giustizia o meno di questa cosa.

Liberale Liberista Libertario

Io non dò molta retta ai sondaggi.

“E’ evidente che quando nei testi del Nuovo Testamento gli apostoli descrivono le apparizioni di Gesù essi non mentono, altrimenti non sarebbero andati incontro alla morte con tanta lucidità.”
Non fà una grinza, a parte quella di non convincere nessuno (a meno che uno non ne voglia essere convinto).

Quoto archibald.tuttle

Nikky

“la differenza è che gli apostoli non erano idioti ne esaltati come ciascuno può constatare leggendo le varie “lettere” e gli Atti degli Apostoli”
Sono daccordo non erano idioti ma iddioti, daltronde che ti vuoi aspettare da chi crede alla verginità della madonna, alla sua ascensione, allimmacolata concezione, a gesù figlio di dio, alla resurrezione..
Ops ma neanche loro ci credevano, la maggior parte dei dogmi sono “clausule” inventate a tavolino 🙂

Marco G.

“Le persone disposte a considerare le differenze religiose come espressioni diverse di una medesima fede, infatti, oggi sono il 58%. La maggioranza. Ma quasi 10 punti percentuali in meno rispetto al 2003”

Comprensibile, quando l’unica esperienza che gli italiani hanno di una religione “diversa” è l’Islam

“Gli italiani, quindi, dimostrano maggiore ascolto e maggiore attenzione verso le indicazioni della Chiesa”

L’unica che parli la loro lingua

“E solo una minoranza dei cattolici praticanti, d’altronde, dichiara che oggi voterebbe per l’Unione.”

Confortante, significa che nel centrosinistra ormai i laici sono la maggioranza

UDM

……………………..Roma
piú non trionfa.
Piú non trionfa, poi che un galileo
di rosse chiome il Campidoglio ascese,
gittolle in braccio una sua croce, e disse
– Portala, e servi. –

Giosuè Carducci

roberto tempestini

CREDERE IN COSA ??? SE DIO CE’ NON E SICURAMENTE CATTOLICO.
VISTO COSA HANNO FATTO NEI SECOLI ,POI MI SORGE UN DUBBIO
PER LORO ,NON PER ME HEE ; DUNQUE AI GIORNI DI ABRAMO,
DIO AVEVA UN NOME MI PARE JHEOVA, A MOSE QUELLO CHE GLI DIEDE I TAVOLONI
DI PIETRA SCRITTI, DISE IO SONO JHAVHE’ , IL TUO UNICO DIO
NO ADORERAI NESSUNA IMMAGINE E NESUN IDOLO., ALL’INFUORI DI ME .
AI TEMPI TRA LA NACSITA DI CRISTO SEMPRE CHE SIA ESISTITO NON CI SONO PROVE CERTE,LO CHIAMAVANO ADONAI GLI EBREI MI RIFERISO A LORO SEMPRE ,
ORA QUALE DEI TRE E’ DIO ??? E POPERCHE’ SE DOVEVANO RISPETTARE
IL NON ADORARE STATUE E FETICCI VARI ” ”’???? OGGI PAGANAMENTE PARLANDO SI GENUFFLETTONO A STATUE E QUADRI VARI, ADORANO DI TUTTO SEMBRANO
LA PEGGIORE SETTA PAGANA DELLE TRIBU’ SELVAGGE TRA VIRGOLETTE CHE ESISTANO.
INCREDIBILE COME SI FA’ A CHIEDERE FAVORI A STATUE E QUADRI VARI ???
SMETTETELA EMINENZE , NON CE LA FARETE PIU’ A FERMARE LA SCIENZA ;COME AVETE FATTO PER SECOLI SIETE CONDANNATI ALLA ESTINZIONE . PRIMA HO POI .
MEGLIO PRIMA CHE PO DICO IO

roberto tempestini

CSUSA GLI ERRORI DI ORTOGRAFIA NON RIESCO CON GLIO OCCHIALI A BATTERE LA TASTIERA BENE FO’ SEMPRE UN PO’ DI CASINO MA TANTO SI CAPISCE LO STESSO
CREDO

Ely

Nico’ ma che dici? Mai studiato i falsi storici, sai quanti ce ne sono, i vangeli poi sono scritti devozionali, mica delle cronache. Cmq gli apostoli erano le guardie del corpo (armate) del leader degli esseni, tale Youshua dettro “Gesù”. Iscariota, ad esempio, deriva da “sicario”, i sicari erano assassini di professione assoldati dall ediverse fazioni politiche dell’allora Palestina, ai tempi non c’era distinzione tra politica e relgione, i leadre politici erano al contempo leader religiosi, colui che oggi chiamiamo Gesù fu uno di essi, catturato dai romani e giustiziato con la pena che si infliggeva ai rivoluzionari che bramavano contro il potere imperiale: la crocifissione.
Molti degli apostoli erano esseni e sicari, la vicenda dell’apostolo che taglia l’orecchio a una dell eguardie che stava arrestando Gesù è emblematica, gli apostoli erano armati e loro dovere era difendere il leader.

Ely

Apostoli: guardie del corpo di tale Gesù.
Gesù: nome con cui oggi identifichiamo un leader esseno.
Iscariota: “sicario”, venivano assoldati dai diversi gruppi politici (e quindi religiosi, non c’era differenza) che all’epoca si scontravano per il potere in Giudea.
Crocifissione: pena di morte che i romani infliggevano a coloro che si ribellavano all’impero (esseni, maccabei, sadducei).

gienne

è inutile fare tanti discorsi o scrivere libri da duemila anni su gesù…lui è l’unico che ha detto: IO SONO LA VIA LA VERTA’ LA VITA…
c’è da fare solo una cosa credergli o no!
io, naturalmente, ci credo

Artemia82

Come dice anche il mio più grane idolo, Odifreddi, “come si possono credere affermazioni che non si possono capire?…il dogmatismo su cui fonda il cattolicesimo rende incompatibile la concezione di dignità umana conquistata politicamente attraverso le rivoluzioni e filosoficamente dall’illuminismo… il cattolicesimo si impicca con la sua stessa corda.”

Magar

@gienne
Se vuoi, lo dico anch’io, così “Lui” non è più l’unico: IO SONO LA VIA, LA VERITÀ, LA VITA!
Adesso bisogna solo scegliere se credermi o no…
Io naturalmente mi credo. 😉

Commenti chiusi.