Commenti alle dichiarazioni di Prosperini

Oreste Pivetta commenta su L’Unità l’intervista rilasciata da Pier Gianni Prosperini al Giornale:

[…] Ieri il Prosperini ha occupato un’intera pagina del Giornale della famiglia Berlusconi (con richiamo in prima) per dare il meglio di se stesso. Il “meglio” che in dosi varie distribuisce nell’arco della settimana (da decenni ormai) in dibattiti pubblici, sedi istituzionali e soprattutto durante le tribune di varie televisioni locali e persino in uno spazio proprio (a pagamento) che ha intitolato con felice sintesi “Nordestra”, perchè cresciuto alla politica dentro il Movimento sociale, Prosperini lo lasciò quando vinse Rauti («Troppo a sinistra. Più a sinistra di Bertinotti, avversava la proprietà privata…») per abbracciare Bossi, poi lasciò anche Bossi, un altro comunista (come Maroni), quando Bossi annunciò che avrebbe voluto bruciare il tricolore e tornò così al vecchio amore, per coniugare le simpatie mussoliniane, l’amore di patria e un sano orgoglio padano contro i terùn, al fianco di Ignazio La Russa, compagno di partito, e Roberto Formigoni, presidente regionale, che si tureranno il naso ma che continuano a sopportarlo, perchè il Prosperini porta voti (ventimila preferenze alle ultime regionali). Il che francamente mette paura, non tanto per l’esito elettorale quanto perchè rivela tragicamente lo stato dell’elettorato lombardo. […]

Chi lo conosce, non si stupisce, ma non può evitarlo. Prosperini è un’autorità pubblica, un assessore, ex alpino paracadutista “sempre presente”. […]

Non lo si faccia un bruto senza cultura. Il curriculum accademico è imponente: laurea in medicina e chirurgia, specialista in dermatologia e venereologia, specialista in idrologia medica, laurea in lingue e letterature straniere, maturità classica. Non si conoscono i testi. Vanta la conoscenza di inglese francese, tedesco e spagnolo. Preferisce il dialetto: milanese (anche se è nato dalle parti di Vicenza).

Se non fosse l’assessore che è e non temessimo la querela gli daremmo semplicemente del “pirla”. Lui ci capisce.

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14 commenti

Joséphine

Ma come, il 10% degli italiani trattati così??
Torquemada in azione:-)

civis romanus sum

Di milanese lo aspetta un cappio appeso a piazzale loreto …

Gio

Prosperini dovrebbe piantarla con la sua xenofobia e omofobia, altrimenti farà una brutta fine… e io non piangerò di certo.

Vico

Se non ci fosse, uno così bisognerebbe inventarlo. Recintate il suo ufficio e chiamate il wwf. E’ uno degli ultimi esempi di fanfarone spaccamontagne ma è innocuo e dopo i primi grappini potrebbe rivelarsi persino meno razzista e omofobo di quello che sembra. (Se non fa il ministro e sfodera magliette in tv caso in cui combina grossi casini) . I nemici veri sono meno pittoreschi, più freddi e spietati, e purtroppo anche più intelligenti.

Wirtak

Mi è capitato di incontrarlo in ascensore e quelli sono stati i secondi tra i più brutti della mia vita, fu di una volgarità spaventosa :-o.
Ricordo che si esibì in uno sproloquio osceno contro un tizio. Eravamo in quattro/cinque e io ero l’unica donna, se lo poteva risparmiare.

Romolo Tamburrini

Un curriculum tanto ricco per una testa tanto vuota. Non mi sorprende dato che un fascista è tale anche perché per tutta la vita avrà bisogno di un ‘padre’ che pensa e agisce per lui.

Liberale Liberista Libertario

Bello l’articolo, davvero divertente. Un pò meno lo è sapere che parla di una persona reale.

enzo

Non lo avete mai visto insieme a quella ‘bruta legia’ della De Albertis nel loro spot a pagamento?!?!20 anni fà certe cose non si pensavano(GIUSTAMENTE!)neanche:da voltastomaco!!!!

CARLO

prosperini andrebbe studiato, una squadra di psicologi e psichiatri dovrebbe cercare di capire come è possibile che esistano simili scherzi della natura.

Carlo

Questo personaggio mi inquieta sempre di piu’. Ma e’ ancora piu’ inquietante che esistano 20.000 (!!) persone in grado di votarlo. Lui e’ il tipico fascistello spaccamontagne e fanfarone, ma a quei 20.000 io toglierei il diritto di voto. Lo so che non e’ democratico, ma sono degli idioti pericolosi.

Stefano

E come fa uno così ad evere tutti quei titoli accademici? Li ha comprati?!

anonimo

peccato che abito alconfine della provincia di milano…altrimenti saremo stati 20.000 e uno

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