Religione e istruzione: una miscela instabile?

Il ruolo positivo che le scuole cattoliche svolgono nella società è stato difeso con forza dall’Arcivescovo di Amragh, Sean Brady, in un suo recente intervento, pronunciato in occasione della Settimana della scuola cattolica, che si è tenuta dal 26 febbraio al 4 marzo nell’Irlanda del Nord.

“È ora di finirla con il luogo comune che le scuole religiose sono fonte di divisione”, ha affermato il Primate di tutta l’Irlanda, secondo un servizio pubblicato da CatholicIreland.net il 3 marzo scorso.

Secondo il servizio, vi sono circa 550 scuole cattoliche nell’Irlanda del Nord, frequentate da più del 45% di tutti gli alunni. L’Arcivescovo ha osservato che alcuni sono contrari alle scuole religiose, in quanto ostacolerebbero la pace e la riconciliazione. In risposta a tale tesi, l’Arcivescovo Brady ha affermato che l’educazione cattolica si basa esplicitamente sui valori del Vangelo e promuove la fede, la giustizia e la pace.

“L’impegno alla tolleranza, alla giustizia e al bene comune costituisce l’essenza stessa dell’impostazione cattolica dell’educazione”, ha insistito. […]

Un’educazione religiosa autentica, ha proseguito, è tesa ad aprire la mente dei ragazzi e ad invitarli ad amare il proprio prossimo. Inoltre, la formazione religiosa costituisce un necessario antidoto ad una cultura in preda al consumismo e alla superficialità, ha aggiunto il presule.

L’Arcivescovo Martin ha anche sottolineato l’inesistenza di prove che dimostrino che una società rigorosamente laica e neutrale dal punto di vista religioso costituisca il migliore contesto per favorire il dialogo tra le religioni. […]

Dibattito in Inghilterra

Ancora più forti sono le pressioni laiciste nella vicina Inghilterra, in cui alle scuole cattoliche e anglicane è stato chiesto, lo scorso anno, di ammettere un maggior numero di studenti non cristiani. In risposta alle pressioni del Governo, il Presidente della direzione didattica della Chiesa anglicana, il Vescovo Kenneth Stevenson, ha scritto al ministro per l’istruzione Alan Johnson, comunicando la propria disponibilità a riservare il 25% dei posti alle famiglie non cristiane, secondo quanto riportato dalla BBC il 3 ottobre.

Secondo il servizio, vi sono 4.646 scuole anglicane in Inghilterra. Le scuole cattoliche ammontano invece a 2.041. […]

“Nell’ambito di ciò che è stato definito come il ‘dibattito sulle scuole religiose’, si lascia intendere erroneamente che le scuole religiose siano un qualcosa da considerare con diffidenza, come se la colpa della scarsa coesione comunitaria debba essere attribuita alle scuole della Chiesa – nulla di più lontano dalla verità”, ha affermato il CES. “Le scuole religiose sono parte della soluzione per la società e non del problema”, aggiungeva la dichiarazione.

Contrario a questa posizione è Martin Samuel, un opinionista del Times. Lo scorso 17 ottobre Samuel ha scritto: “È folle allargare il numero delle scuole religiose, che fomentano le divisioni”. Inoltre, ha ammonito: “Stiamo tornando indietro nel tempo, ad un’epoca di fede cieca, intolleranza e superstizione”. […]

Il 24 dicembre, il Sunday Times ha riferito che l’ex ministro dell’istruzione Sam Galbraith ha accusato le scuole cattoliche di essere la “causa di fondo” del bigottismo fazioso in Scozia, ed ha detto che andrebbero eliminate. […]

Il testo integrale dell’articolo di John Flynn è stato pubblicato sul sito Zenit.org

Archiviato in: Generale

Tags:

19 commenti

Enrico Greco

“Stiamo tornando indietro nel tempo, ad un’epoca di fede cieca, intolleranza e superstizione”

Nulla da aggiungere…

Nikky

“leducazione cattolica si basa sui principi del vangelo”
Ecco perché non si impara un cavolo, ed è un ottimo motivo per non frequentarle.
Inoltre questa continua invocazione alla tolleranza secondo me fa più male che bene, la tolleranza è una condizione necessaria ma non è sufficiente, ci vuole il rispetto, rispetto che il cattolicesimo non ha mai avuto e che dimostra di non avere neanche oggi.

civis romanus sum

Grande lezione di cultura politica anglosassone da parte di Galbraith e del giornalista Samuel ai nostri piccoli politici , senza reticenza tengono salde le redini della laicità della loro nazione contro il neofondamentalismo religioso .

AQUALUNG

“Tolleranza”, che brutta parola! Mi da di “sopportare a stento”….

enzo

‘L’impegno alla tolleranza, alla giustizia e al bene comune costituisce l’essenza stessa dell’impostazione cattolica dell’educazione’…AH AH AH AH, le barzellette….

Gio

La religione è totalmente incompatibile con un’istruzione seria e neutrale.

Ernesto

Se non ci fosse l’indottrinamento religioso dei bambini nessuno ci crederebbe da adulto!

spuci

L’irlanda… terra di superstizioni in guerra tra loro… e mi vengono a fare la morale sulla tolleranza???

raphael

“È ora di finirla con il luogo comune che le scuole religiose sono fonte di divisione”

Che la religione divida è un dato storico inconfutabile (in Irlanda dovrebbero saperne qualcosa accidenti). Lo sono per estensione anche le scuole religiose già per il solo fatto di qualificarsi come tali

zumpappa

Nelle scuole l’unica voce che può gridare è quella dei comunisti. Gli altri devono parlare con cautela. Perciò istruzione e comunismo non sono compatibili.

Kaworu

ma per favore, che palle coi comunisti…

trovatemeli ‘sti comunisti in italia -.-

Il Filosofo Bottiglione

L’Arcivescovo Martin ha anche sottolineato l’inesistenza di prove che dimostrino che una società rigorosamente laica e neutrale dal punto di vista religioso costituisca il migliore contesto per favorire il dialogo tra le religioni.

Ha ragione: infatti il miglior dialogo tra le religioni è quello che non c’è, come negli stati a regime confessionale, quello a cui forse punta l’arcivescovo martin.

Il Rospo

zumpappa scrive:

19 Marzo 2007 alle 22:50
Nelle scuole l’unica voce che può gridare è quella dei comunisti. Gli altri devono parlare con cautela. Perciò istruzione e comunismo non sono compatibili.
———

Sei un CRETINO. Vai a dare del comunista a tua sorella.

emel

Zumpippo non hai mai pensato di farti visitare da uno specialista ? …che so’, se il valium non funziona piu’ potresti passare all’Haldol, giusto per provare eh.

“dottore, dottore, mi aiuti… vedo comunisti dappertutto, a scuola e’ pieno di comunisti, al governo e’ pieno di comunisti, al supermercato e’ pieno di comunisti… anche in chiesa, anche in chiesa e’ pieno di comunisti, sono tutti, tutti comunisti e nessuno che mi vuole credere… i comunisti ci stanno invadendo”

“Mah, veramente… sig, pippo zum il comunismo e’ morto con Breznev e Andropov…”

“anche lei !! anche lei e’ un comunista ! ”

Vedrai che poi ti ricovereranno in una clinica cattolica con una madre superiora che ti mette il cilicio la notte per farti passare la mania del comunismo…

Magar

@Zumpappa
Su Youtube hai visto video di insegnanti comunisti che mangiano i piccoli alunni, servendosi delle loro tre narici?
Parli delle scuole italiane come se fossero i pulpiti delle chiese negli anni ’50, cioè centri di indottrinamento ideologico. È solo una tua ossessione, evidentemente per te ogni insegnante che non censuri il libero pensiero degli ultimi tre secoli sta cercando di “comunistizzare” gli studenti.

Magar

Dimenticavo: per te chiunque neghi l’infallibilità del Papa è un comunista, vero?

Marco G.

Il maccartismo era già un’idiozia 50 anni fa, figuriamoci oggi…

ALESSIO DI MICHELE

Mi dispiace, ma in Inghilterra sbagliano, perche’:

1) la scuola e’ mia, ed ammetto chi mi pare;
2) il bambino non e’ ne’ cristiano, ne’ buddista, ne’ niente: lo sono i suoi genitori. Se loro lo coartano, leviamogli la potesta’ parentale, ma che c’ entra la scuola ?
3) se non vai bene come scuola, prima ti levo i fondi (se, orrore, te li do) poi ti levo l’ equiparazione: voglio proprio vedere quanti genitori manderebbero dei figli in una scuola che il giorno in cui ti diploma ti dice: “Bravo, ora pero’ a 18 anni devi andare in una scuola elementare seria”; un governo non dovrebbe mai pregare, ma governare.
4) quando si pregano i cattolici, prima o poi fanno i martiri (sono bravissimi) e poi te la fanno pagare ad interesse usurario.

Commenti chiusi.