Battaglia legale tra lesbiche per l’eredità Ibm

L’erede del fondatore dell’Ibm è stata querelata dall’ex amante lesbica, da lei adottata anni fa, che ha scatenato una battaglia legale per entrare in possesso di una fetta del patrimonio della sua facoltosa famiglia. Secondo gli addetti ai lavori, l’esito della lite è destinato ad influenzare il futuro dei diritti dei partner gay, in caso di «divorzio».
La vicenda si consuma nel Maine molto ricco ed esclusivo, abitato da antichi clan «wasp» quali i Bush, du Pont, Rockefeller, Cabot e Watson. Qui vive Olive Watson, discendente del fondatore dell’Ibm Thomas J. Watson. Una donna ricchissima, ma con un cruccio: non poter sposare Patricia Prado, sua partner da 14 anni, perché il Maine non riconosce le nozze tra donne.
Desiderosa di garantire una sicurezza finanziaria all’adorata compagna, nel 1991 Olive decide di «adottarla», (la legge dello stato consente ad un adulto di adottare un altro adulto) diventando così, a 43 anni, «madre» di una donna che aveva un anno più di lei. Ma sedici anni dopo l’amore tra le due donne è finito. La 59enne Olive, che nel frattempo ha adottato due maschietti con la sua nuova compagna, si ritrova una figlia adottiva di 60 anni, non più desiderata, che però le ha scatenato contro una furiosa battaglia legale per entrare in possesso di una fetta del patrimonio che, dice, le spetta. […]
La famiglia Watson ha cercato di ottenere in tribunale l’annullamento della adozione di Patricia, sostenendo che era viziata fin dall’inizio. «I rapporti tra Olive e Patricia non erano quelli tradizionali tra madre e figlia», spiega Stephen W. Hanscom, legale di Olive. Ma per ottenere un annullamento la famiglia deve provare che qualche forma di frode è stata commessa.
I legali delle associazioni per i diritti dei gay stanno seguendo con grande interesse il caso che, dicono, illustra a quali estremi devono ricorrere le coppie per vedere riconosciute, sotto il profilo delle protezioni finanziarie, le loro unioni. «Il caso di Olive e Patricia non è unico – spiega Arthur S. Leonard, docente di giurisprudenza alla New York Law School -. Altre coppie gay hanno fatto ricorso allo stesso stratagemma per garantire l’eredità al partner». […]

Fonte: Corriere.it

5 commenti

ALESSIO DI MICHELE

Evviva ! L’ equiparazione si sta perfezionando: anche gli omosex si comportano a membro di cockerino esattamente come gli etero !

JSM

“anche gli omosex si comportano a membro di cockerino esattamente come gli etero ”

già!

anteo

anche Gabriele Albertini è stato adottato dal conte Litta Modigliani…

ovviamente ogni riferimento è puramente casuale

Hanmar

Beh, se si parla di una fetta consistente del patrimonio IBM mi comporterei pure io a “membro di cockerino” 😛

Saluti
Hanmar

alfy

tutto qst perche nn sono riconosciute nel MAINE le unioni civili , in caso contrario nn ci sarebbe stato bisogno di ricorrere ad espedienti come l adozione

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