Caccia alle streghe anti-Islam negli atenei tedeschi

Oggetto: «Attentati islamici in territorio federale». Alta priorità. Alla vista di quella mail i dipendenti dell’università Ludwig-Maximilians di Monaco saranno saltati sulla sedia. Il mittente, Matthias Hüttenhofer, è un alto funzionario dell’amministrazione universitaria che raccomanda la massima allerta nei controlli all’interno dell’università, in special modo verso gli studenti musulmani.
Letteralmente la mail invita a «prestare attenzione a segnali, studenti, collaboratori o frequentatori degli ambienti universitari che attraverso comportamenti insoliti – come un cambiamento repentino dello stile di vita, disposizione alla violenza, interesse per la letteratura radicale – mostrino simpatie per il fondamentalismo islamico». Si prega, concludeva il testo inviato alle direzioni delle facoltà, di comunicare immediatamente i sospetti al mittente.
Comprensibile la rabbia degli studenti per il sospetto generalizzato che la mail diffonde. Secondo Thomas Honesz, presidente dell’associazione studentesca Asta, il problema non sarebbe solo nell’università quanto nell’atteggiamento del governo conservatore bavarese che tende a diffondere un clima di diffidenza generale contro i musulmani. Di vera e propria «caccia alle streghe», attacca la presidentessa dei Verdi Claudia Roth.
La comunicazione è stata inviata lunedì scorso, subito dopo il video intimidatorio in cui un gruppo radicale islamico minaccia esplicitamente Germania e Austria per la loro presenza in Afghanistan.
Per riparare ai danni della mail peregrina, il rettore dell’università bavarese, Bernd Huber, è stato costretto a convocare una conferenza stampa nella quale ha preso le distanze dal funzionario: il messaggio, secondo Huber, contiene «formulazioni equivoche» che diffondono «un’atmosfera di controllo subdolo» non adeguato al ruolo dell’università.
Ma non si tratta di un’iniziativa estemporanea di Hüttenhofer. Tra l’Ufficio federale per la tutela della costituzione e le università bavaresi intercorre un patto finora inedito. Secondo quanto riferito da Thomas May, direttore amministrativo della Ludwig-Maximilians al settimanale der Spiegel, recentemente si è tenuto un incontro tra il presidente regionale dell’Ufficio federale per la tutela della costituzione e gli amministratori delle università bavaresi proprio sull’allarme terrorismo.
Durante la riunione, i funzionari dell’Ufficio hanno chiesto alle università di nominare un referente interno per le questioni di sicurezza, considerando anche il fatto che alcuni attentatori dell’11 settembre avevano contatti con l’ambiente accademico. Un ruolo affidato alla Ludwig-Maximilians proprio Hüttenhofer. La collaborazione, ha confermato il portavoce dell’Ufficio per la difesa della costituzione, procede già dal 2001. E Hüttenhofer si sarebbe incontrato con un funzionario solo un paio di giorni prima della controversa mail.

Fonte: ilManifesto.it

6 commenti

Emilio Gargiulo

i sembra che invece parli di quanto subdola sia la propaganda terroristica autogenerata.
Terrorismo vuol dire far paura alla gente per spingerla a comportarsi diversamente dal normale.
Spaventare gli studenti universitari, incutendo paura e diffidenza verso i diversi, gli islamici, i terroristi, è terrorismo bello e buono. Ed è anche istigazione al razzismo.
Non si tratta di difendere l’islam, si tratta di difendere noi stessi dal terrorismo bianco, che sfrutta le vittime dei precedenti attentati per fare ulteriore terrorismo, a costo zero di vittime.

Joséphine

Fanno benissimo i tedeschi.
Andate a visitare la Germania, prima di dire fesserie.
C’è un’invasione islamica di dimensioni bibliche.
Le pizzerie, una volta italiane, sono in mano agli islamici. E ce n’è una ogni 50 m nelle periferie. Integrazione: quasi zero, (se non per i sussidi gli lo stato tedesco elargisce loro). Gli islamici se la tirano troppo, e sputano nel piatto dal quale mangiano.

(Stesso discorso per gli altri paesi del Nordeuropa, tipo Olanda, Danimarca e Belgio)

Essere buonisti con gli islamici e attaccare la religione cristiana è idiota e implica un suicidio di massa dell’Europa.

Joséphine

Che gli islamici chiedano infrastrutture, università, strade e ospedali ai governi dei loro paesi di origine, che preferiscono spendere a prostitute e champagne i soldi incassati per il Petrolio. Soldi che sarebbero di tutti.

Invece tacciano di prostitute le donne nordeuropee, perchè la libertà agli islamici fa schifo.

Joséphine

Questa è caccia al terrorismo,e non alle streghe.

Qualcuno ha forse dimenticato gli attentati di Madrid e Londra??

Quelli erano morti europei!! Europa in piedi, una e libera!

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