Tre anni di legge 40

A tre anni dall’entrata in vigore della legge 40, si chiarisce l’impatto delle norme sulle tecniche di fecondazione assistita nella vita quotidiana di medici e pazienti. I primi dati, parziali, ma significativi, relativi al 2006, arrivano da quattro tra i più importanti centri milanesi, che effettuano complessivamente non meno di 5.000 cicli l’anno: l’ospedale San Raffaele, la clinica Mangiagalli, la clinica Humanitas e l’ospedale Sacco. Una buona proiezione dei risultati regionali dei 28 centri lombardi e anche una anticipazione parziale dei 276 centri censiti dal Registro nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità, a cui andranno aggiunti i 54 centri del Lazio, a oggi non ancora certificati dall’amministrazione regionale: i centri lombardi, infatti, rappresentano il 25,3 per cento delle coppie italiane e il 24,3 per cento dei cicli totali.
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Fonte: galileo.it

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12 commenti

Nikky

La legge 40 uccide la sperimentazione scientifica e la speranza di molte coppie.

Liberale Liberista Libertario

La legge 40 è la legge più illiberale e liberticida della CDL

mauro cassano

E’ una legge non solo di sapore medievale, ma purtroppo un indigesto pasticcio giuridico.
Essa solleva e solleverà problemi gravi in sede interpretativa ed attuativa perché riconosce la soggettività giuridica al concepito nel suo articolo 1 e ciò contraddice il dispositivo dell’articolo 1 comma 1 del codice civile che sancisce che la capacità giuridica, l’idoneità dunque a divenire titolari di situazioni giuridiche soggettive attive e passive, si acquista al momento della nascita.
Riconoscere questa titolarità significa dare de jure della persona fisica al concepito, il che consentirebbe di includere l’aborto nei delitti contro la persona e dunque di qualificarlo con il nomen juris di omicidio volontario punibile ex art. 575 del cod. pen. mettendo eziandio in grave pericolo la tenuta della legge 194/1978 che disciplina l’interruzione volontaria della gravidanza.
Essa non soltanto dunque è restrittiva verso la ricerca scientifica giusta e doverosa sulle cellule staminali embrionali (che si ricavano non da embrioni, ma da blastocisti umane), non solo assurdamente vieta la diagnosi preimpianto e viola la donna nei suoi diritti più elementari obbligandola al simultaneo impianto di tre oociti fecondati, ma è anche il fallimento di una tradizione giuridica di lunga esperienza che non accorda lo status di persona a ciò che precede la nascita. Ora cosa faranno i difensori dell’embrione: gli riconosceranno il diritto di succedere mortis causa o di essere gratificati con una donazione (violando così il secondo comma dell’art. 1 del cod. civ.)?

Hanmar

E purtroppo ancora in vigore… Come del resto tante altre “leggi” della cdl.
Alla faccia dei centro giorni, etc etc…

Saluti
Hanmar

Hanmar

E purtroppo ancora in vigore… Come del resto tante altre “leggi” della cdl.
Alla faccia dei cento giorni, etc etc…

Saluti
Hanmar

Hanmar

Scusate il doppio post.
Volevo correggere “centro” con “cento” ovviamente.

ALESSIO DI MICHELE

Facciamocene una ragione: siamo un paese di decine di milioni di decerebrati, che acquisiscono la realta’ solo da Michele Cucuzza o da Maria de Filippi. Un popolo che non ha opinioni sulla legge 40. Se al referendum avessi votato solo io per l’ abrogazione e altri 25 milioni per tenere la l. 40 sarebbe meno grave. Qua, invece, meno di una persona su 3 e’ andata alle urne: che questo sia avvenuto per ordine della cei o di chissa’ chi e’ assolutamente secondario: semplicemente non c’ e’ un’ opinione sul problema (e sui corollari: ad esempio il sabotaggio della ricerca obblighera’ anche i figli dei non votanti a laurearsi per poi servire i panini da Mc Donald’ s),

Vassilissa

Oltre alle cose dette da Mauro, ho letto anche che questa legge ha creato proprio quello che diceva di voler evitare e cioè l’accumulo di embrioni congelati quando questi vengono, giustamente, rifiutati dalle madri.
Insomma è servita solo a fare un po’ di grancassa alle posizioni vaticane e cielline, e a creare ancora più disagio e dolore.
Come la legge sulla sepoltura dei feti, con gli ospedali che non sanno cosa farne.

mauro cassano

@ Vassilissa

certamente, così come è un fatto che in Italia ci siano centri di ricerca che studiano e sperimentano utilizzando linee di staminali prodotte all’estero. in un numero di Newton risalente all’anno scorso c’era un articolo dedicato alla ricercatrice Elena Cattaneo (peraltro cattolica! e favorevole ai quattro sì ai quesiti posti dal referendum sulla legge 40!!) che si occupa di trovare possibili terapie contro la Corea di Huntington studiando linee di staminali embrionali donate dalla comunità scientifica australiana all’università milanese presso cui ella opera.

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