CEI, il primo atto di Bagnasco

Si discuterà di una nota pastorale a riguardo della famiglia fondata sul matrimonio, e delle unioni di fatto”. Così un comunicato, diffuso dall’Ufficio comunicazioni sociali della Cei, ribadisce quanto già anticipato poche settimane fa dal cardinale Camillo Ruini: il Consiglio episcopale permenente, convocato a Roma dal 26 al 29 marzo prossimi, vedrà all’ordine del giorno, tra i vari argomenti, anche la nota sui Dico. Il Consiglio, il primo sotto la presidenza di monsignor Angelo Bagnasco, si aprirà con la prolusione dell’arcivescovo di Genova, scelto lo scorso 7 marzo da Papa Benedetto XVI a succedere al cardinale Ruini alla guida dell’episcopato.

Ad anticipare i termini della discussione era stata una lettera, scritta da monsignor Ruini, inviata circa dieci giorni fa a tutte le parrocchie di Roma e Firenze insieme a una nota del cardinale di Firenze, Ennio Antonelli, e parte, di fatto, dell’offensiva del Vaticano contro il ddl sui Dico. […]

Il testo integrale dell’articolo è stato pubblicato sul sito di Repubblica

8 commenti

Nikky

Ma discutono su cosa?! Loro non devono discutere proprio su niente, ma chi sono i nuovi parlamentari dello stato italiano???

alfy

cambia il presidente nn cambia il leit motiv
poveri noi che pensavamo di esserci liberati del amico ruini!!!!!
amq ascolteremo in religioso silenzio le loro argometazioni e alla fine di queste rispondere cn un bel fischio alla pecorara , che ne dite??’
fa un pò bucolico no? del resto si sta parlando di pecore e greggi !!!!

Damiano

Non sto più nelle pelle…

Non mi stanno più nelle palle… (perchè sono piene) Ormai quando sento la parola “pastorale” mi vengono i conati di vomito (stile esorcista… 😆 ).

roberto tempestini

si abbiamo deciso io e mia moglie ci siamo rotti i coglioni siccome consideriamo tutte le persone che vivono insieme eguali a chi e ‘ sposato per fare un atto di giustizia sociale
e un dispetto alla chiesa cattolica che dispreziamo profondamente per le loro ide chiuse e medievali abbiamo deciso di divorziare e convivere dopo il divorzio . devono capire che siamo italiani e non vaticani europei non pontifici . e ripeto sono siamo sbattezzati con gioia noi non apparteniamo piu’ a codesta fede . e speriamo che tutti quelli come noi che sono tanti fracciano cosi ‘ sbattezzatevi sbattezzatevi compagni compagne amici gay lesbiche atei agnostici razionalistici insomma uomini liberi liberatevi dai vincoli che vogliono imporre .
ste persone vecchie e vecchie dentro e fuori vecchie idee medioevali oso dire cattive contro chi non e’ secondo loro probo e giusto . e allora io quello che secondo loro e peccato non vorrei lo facessero diventa’ reato .

Damiano

abbiamo deciso di divorziare e convivere dopo il divorzio

un grande!! 😉

Vassilissa

uLTIME NOTIZIE
Confermata in pieno la linea ruini, con tanto di documento vincolante.
Vi aspettavate qualcosa di diverso? Chissà che contentezza le comunità di base e i firmatari di quell’appello, adesso che la cei, ruini e ratzinger fanno catenaccio. SCISMA!!!

Marco G.

Confermata in pieno la linea Ruini… anche sul fatto che i vescovi non hanno nulla di più importante a cui pensare

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