Insisti oggi insisti domani, pare che la strategia vaticana di ri-cristianizzazione – ma più propriamente di ri-cattolicizzazione – della società italiana stia cominciando a dare i suoi frutti: e non sono frutti dolci, per il palato laico. La Repubblica ha pubblicato domenica i risultati di una indagine Gfk-Eurisko sul rapporto degli italiani con la religione e l’etica cattolica, coordinata e commentata da Ilvo Diamanti, sulla quale vale la pena di meditare. Dall’indagine risulta che Benedetto XVI gode oggi di una tasso di fiducia assai più basso (53,/% degli intervistati, un campione di 1445 persone rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne) di quello di cui godeva nel 2003 Giovanni Paolo II (77,2%), ma che il martellamento politico di Ratzinger sulle questioni della sessualità e della famiglia ha ottenuto di converso uno spostamento significativo delle convinzioni degli italiani a vantaggio delle posizioni del Vaticano. Il divorzio, ad esempio, era considerato «moralmente accettabile» nel 2003 dal 62 per cento del campione, oggi dal 55. La convivenza fra eterosessuali non sposati era approvata nel 2003 dal 79 per cento, oggi dal 69, e degli stessi dieci punti scende anche la tolleranza verso i rapporti sessuali fra non coniugati. L’aborto era considerato moralmente ammissibile dal 30 per cento nel 2003, oggi dal 23. L’omosessualità è considerata moralmente lecita dal 40 per cento. A una legge sulle unioni civili sono oggi favorevoli il 50,3% e contrari il 40,7, ma anche qui c’è poco da rallegrarsi: un anno fa i favorevoli erano il 63%, quattro anni fa il 61; scendiamo in picchiata.
A questo progressivo adeguamento ai comandamenti etici cattolici non fa riscontro un aumento del fervore religioso: i cattolici italiani continuano ad andare poco a messa, disertano i seminari, sono fedeli più per tradizione familiare che per convinzione personale e in ossequio alla stessa tradizione continuano a impartire un’educazione religiosa ai figli. Della Chiesa, inoltre, sono in molti a non accettare alcune scelte particolarmente intolleranti: il 79,5 per cento del campione trova sbagliato negare la comunione ai divorziati e i funerali religiosi a Piergiorgio Welby, l’81 per cento considera sbagliata la condanna del preservativo, il 57,3 l’obbligo del celibato per i sacerdoti, il 61,4 la richiesta ai parlamentari cattolici di votare contro la legge sui Dico. Ma quando dalle domande sulla comunità cattolica nazionale o occidentale si passa a quesiti transculturali e transreligioci, la soglia della tolleranza si abbassa alla base della piramidecattolica non meno che al vertice: il 14,3 per cento del campione (contro l’11 del 2003) ritiene che solo la religione cattolica possieda la verità su Dio, e solo il 57,7 per cento (contro il 67 del 2003) ammette che tutte le religioni si riferiscono allo stesso Dio e sono solo formule diverse della fede umana.
Il tempo dunque sembra stia lavorando a favore dell’integralismo ratzingeriano. Contraddittoriamente, una larga maggioranza del campione si dichiara sfavorevole all’ingerenza della Chiesa sul processo legislativo, e il 61 per cento giudica sbagliata l’annuncxiata nota impegnativa della Cei ai cattolici italiani. Almeno sul piano formale, il principio di laicità dello stato viene confermato; tanto più risulta sostanziale l’adesione progressivamente in aumento ai comandamenti dell’etica cattolica. Si tratta di una vittoria di Ratzinger, o una sconfitta – l’ennesima- della politica? Facciamo un’ipotesi. Immaginiamo che nella parte laica del nostro parlamento il riconoscimento giuridico delle convivenze venga presentato per una volta come una scelta di valore e non come un rimedio a una situazione di fatto, che l’omosessualità venga nominata come scelta di libertà e non come problema, che la procreazione assistita venga rubricata come possibilità e non come far west; immaginiamo insomma che la politica laica abbandoni la retorica della riduzione del danno e adotti il linguaggio delle libertà. Scommettiamo che in questo caso molti troverebbero da questa parte la bussola etica che oggi trovano nella Chiesa, e lo stesso sondaggio darebbe risultati diversi?
L’articolo di Ida Dominijanni è raggiungibile sul sito del Manifesto
Insomma bigotti secolarizzati…
Come Don Camillo anche il Papa possiede un “arma” potente !!!!!
Guardi troppa TV, lo sai?
L’origine della contraddizione potrebbe essere sempre la stessa: la politicizzazione dei temi religiosi fa si che chi si schiera per “partito preso” ripete a pappagallo la linea politica dello schieramento per cui “tifa”.
L’arma potente: si martellano le zucche vuote, prive di ogni pensiero proprio, fino a romperle.
mala tempora currunt
La chiesa spinge il suo carretto, è normale, sono i politici che non hanno spina dorsale, soffrono di prostrite acuta, non si mettono a novanta solo perchè è peccato ( almeno dopo i 18 anni).
E’ solo un rigurgito di bigottismo. La realtà è che ognuno vive come gli pare e se ne frega degli anatemi vaticani. Pronti a giudicare gli altri ma non a rinunciare alla proporia libertà.
Le chiese e i seminari sono sempre più vuoti
In pratica è stata descritta un’Italia di pecoroni che ragionano in un certo modo solo per via del tam tam mediatico e/o perchè agiscono per tradizione familiare.
“A questo progressivo adeguamento ai comandamenti etici cattolici non fa riscontro un aumento del fervore religioso”
SEMBRA LA DIMOSTRAZIONE PERFETTA DEL BINOMIO CRISTIANI/CRETINI….
Non sono particolarmente preoccupato per questa fiammata temporanea di bigottismo. Lasciamo pure che Razzo si sfoghi, tanto alla lunga ci perde.
Il trend di lungo termine parla chiaro e indica una costante (e spero irreversibile) laicizzazione della societa’ italiana nei suoi comportamenti: aumento delle convivenze, calo dei matrimoni religiosi, crollo della partecipazione ai sacramenti, crollo delle vocazioni, e cosi’ via. Nel mio piccolo, contribuisco al trend: non ho battezzato mio figlio e quando avra’ l’eta’ gli spieghero’ per bene come stanno le cose.
Difficile dire quanto questo sia da attribuire a Ratzinger piuttosto che alla TV. La popolarità di B16 sembra piuttosto bassa per un paese “cattolico” (curiosamente, sugli stessi livelli di quella di Berlusconi…). Gli elettori del centrodestra oggi sono più propensi a dare risposte “ortodosse” (informandosi prima per sapere come rispondere) anche se non le condividono, per non apparire “relativisti” che è sinonimo di “Prodiano”
@Marco G:
Hai centrato il punto, ma questo è vero anche per molti elettori “margheriti”…
CHI SE NE FREGA ! FACCIANO PURE BIGOTTONI IL BIGOTTISMO E ‘SEMPRE ANDATO DI CONSERVA ALL’ AUTORITARISMO , MO IO RIMANGO ANTICLERICALE CONVINTO
VADANO A FARSI FOTTERE . W L’ITALIA W L’EUROPA LAICA
Il razionalista parte dal dubbio per risolvere il problema. ciò non toglie che, per combattere certe battaglie di civiltà, si possano usare slogan più efficaci di quelli usati finora.
Una grande forza del papa è anche l’indifferenza. chi non è toccato direttamente da un problema, non sapendo nè leggere nè scrivere, demanda, non se ne occupa, accetta le chiacchiere televisive (oggi croce e TV al posto di croce e spada). un esempio: la tanta decantata vittoria al referendum legge 40 è stata una vittoria dell’indifferenza.
Uhm…
Se i sondaggi facessro fede, l’unto avrebbe vinto le elezioni.
Saluti
Hanmar
Personalemente non credo affatto che sia il Papa a dirigere la giostra. Credo anzi che in questi frangenti egli sia un ostaggio dei teodem, teocom, ateocom. Infatti sono loro a decidere quali battaglie benedetto debba fare e lui se ne sta ben zitto sulle altre cose. Sarebbe infatti interessante verificare queste statistiche con altri temi religosi propagandati dal papa, ma estranei alla propaganda politica. Credo che non abbia spostato un solo consenso sul fatto del passare la Pasqua a messa e rinunciare al viaggio alle maldive. Personalemnte conosco decine di ex mangiapreti convertitisi ai presepi e alle croci ma solo perchè “odiano gli arabi che vogliono comandare a casa nostra”. Credo che sarebbe utile esaminare questa ateizzazione (Sgarbi, Ferra, Bondi…) dei precetti religiosi che per certi versi mi ricorda il Hitler. E che è forse il nemico più potente che mai la chiesa cattolica abbia avuto. perchè costoro tenderanno a spremere la chiesa e ad allontanarla sempre più dai credenti normali.
Mi viene in mente quella puntata dei Simpsons in cui i creatori di grattachecca e fighetto prendevano un gruppetto di bambini per sottoporli a un sondaggio e capire cosa gli sarebbe piaciuto vedere in una nuova serie di cartoni animati. Alla fine ne uscivano frustrati, perché quei bambini volevano una cosa e il suo opposto, in maniera totalmente incoerente, anzi approvavano eccitati qualunque cosa venisse loro proposta, fossero anche l’una in contraddizione con l’altra.
La popolarità di B16 sembra piuttosto bassa per un paese “cattolico.
ma allora mi spiegate perché le presenze in piazza San Pietro sono triplicate (se non di più) da quando c’è lui? ho letto i numeri: sembra che alle udienze di Wojtyla ci fossero in media 10.000 persone, con B16 si arriva a 30-40.000 alla volta. sono sempre gli stessi? sono notizie false? conosco qualcuno che è andato a vedere GP2 anni fa e adesso è andato a vedere B16: mi ha raccontato della folla che c’era (a differenza della volta precedente, con meno gente). come si spiega tutto ciò?
Sono d’accordo con il Filosofo. Vince l’indifferenza, infatti sui temi che interessano a tutti (tipo preservativo) non c’e’ caduta di sorta. Il problema e’ che gli italiani da sempre hanno guardato al loro “particulare” e se ne sono fregati della societa’ nel globale.
@charlotte:
Prima di chiedersi il “perchè” sarebbe meglio verificare la fonte delle cifre…
Un passo avanti e tre indietro…
Ero in piazza S.Pietro la domenica prima di Natale e l’unica folla che ho visto è quella che si è radunata alle 11.55, immediatamente prima che B16 si affacciasse, e si è squagliata immediatamente dopo
@Charlotte:
quando Razzo è venuto a Verona, le persone venute a vederlo erano così poche (a Verona! città bigotta!) che hanno dovuto stringere le riprese video. Le riprese dall’elicottero, poi, erano perfino imbarazzanti: insomma, non l’ha cagato nessuno… Lo so per certo, un mio amico è infiltrato nell’ambiente.
marco e che si dovevano fare la casa in piazza san pietro per caso???…fai ridere
poi caro guidus…a verona il convegno non era aperto a tutti…e tra l’altro non mi risulta che verona sia una città bigotta! ti piacerebbe lo fosse
“marco e che si dovevano fare la casa in piazza san pietro per caso???…fai ridere”
Perchè no? almeno non pagavano l’ICI, che infatti fa ridere solo quelli che possono permettersi di non pagarla. La devozione inclusa nel tour tutto compreso invece è una cosa seria. Visto che apprezzi l’umorismo ti racconto un’altra barzelletta: “chi è quel tizio vestito di bianco dietro i tipi col cartello: guarda mamma come mi diverto?”
Sono delle vecchie volpi. sono organizzati e credo si stiano dando da fare con pressioni di vario tipo. non sottovalutare il nemico.il loro metodo: prima ti ascoltano per benino poi ti mettono al centro del cerchio e poi ti bersagliano con discorsi indiretti in modo da non permetterti di difenderti. l’ unica vera difesa con questi st….i è quella di raccontar loro solo palle. per loro se non sei con loro sei contro di loro e cercano in tutti i modi di incastrarti.
attenzione.
Allora non sbaglio quando dico che Ratzinger è un nemico della storia…
Charlotte
bisogna considerare l’usanza italiana di “andare a vedere i VIP” che si tratti di veline, pallonari o papa lo si guarda come uno spettacolo. Dimenticavo, anche le tragedie (Cogne o Tommi) richiamano le folle.
In effetti quello che manca è il ocraggio. Non bisogna giocare in difesa. Le posizioni laiche sui temi eticamente sensibili non vanno sostenute come “buone idee” per risolvere “problemi” ma come SCELTE legittimissime!
per convincere le persone che una fede non è necessariamente la verità, il modo più efficace è montare un bel castello di dogmi e racconti alternativi come il Codice Da Vinci, oppure fare gesti di predicazione da pop star come Madonna crocifissa sulla croce di zirconi.
sono strumenti di eresia e predicazione postmoderna assolutamente legittimi, ma poco si adattano alla divulgazione del pensiero razionale, poichè utilizzano gli stessi mezzi delle religioni.
io, nel mio piccolo, mi limito a razionalissimi slogan, quali:
“la religione è un’assurdità”
“perseverare è umano, essere perfetti è diabolico”
“l’ateismo è l’unica forma di rispetto verso tutte le religioni”
“ha guarito più persone Fleming con la penicillina che i miracoli di tutti i re e i santi messi insieme”
ecc. ecc.
un saluto a tutti
Ero in piazza S.Pietro la domenica prima di Natale e l’unica folla che ho visto è quella che si è radunata alle 11.55, immediatamente prima che B16 si affacciasse, e si è squagliata immediatamente dopo
appunto, erano tutti lì per Ratzi, mica per vedere le colonne. e quando lui se n’è andato se ne sono andati tutti.
bisogna considerare l’usanza italiana di “andare a vedere i VIP” che si tratti di veline, pallonari o papa lo si guarda come uno spettacolo. Dimenticavo, anche le tragedie (Cogne o Tommi) richiamano le folle.
anche GP2 era VIP, e allora (sempre se le cifre siano vere) perché Ratzi “attira” di più? io in quei giornali dove ho letto le cifre, ho letto anche i motivi di questo aumento di gente, perché il motivo c’è! volevo solo sapere cosa ne pensavate, poi lo scrivo.
Caro francesco, Verona “è” una città bigotta, te lo assicuro. Se vuoi verificarlo vai sul nostro sito: http://spazioinwind.libero.it/uaarverona/ oppure vieni a trovarci e sentirai che aria tira in questa città.
ok mauro andrò a verificare