Lettera a Michele Ainis

Gentile dott. Michele Ainis, ho letto con interesse il suo articolo su La Stampa “Quel che dico e quel che faccio”. Le è sfuggita una sorta di censura, o forse di autocensura da parte dei giornalisti della carta stampata e soprattutto della televisione, i quali muovono spesso critiche alla Chiesa per la sua ingerenza nelle cose di Stato, ma nessuno mai osa muovere critiche alla gerarchia ecclesiastica sul piano strettamente religioso. Oltre all’ignoranza in materia, esiste un pregiudizio, secondo il quale l’insegnamento del Magistero è sempre coerente e conforme al Vangelo. Da qui la rinuncia a qualsiasi discussione sul piano puramente teologico. Un esempio. In televisione si parla di eutanasia: non viene mai invitata (proprio mai) una voce cristiana che non sia in sintonia col pensiero della Chiesa. Così nessuno verrà mai a sapere che la posizione della Chiesa riguardo a questo problema, oppure ad altri come i Dico in questo periodo, fecondazione assistita, celibato dei preti, sacerdozio femminile, ecc., spesso non trova serio fondamento nel Vangelo, oltre a contrastare con la ragione. Inoltre: non si parla mai di libri religiosi (badi bene: religiosi), in contrasto col pensiero della Chiesa cattolica. Così, per fare un esempio, la recensione ad un libro come quello uscito recentemente grazie ad uno scrittore cattolico, intitolato “Sesso, diavolo e santità”, la si può trovare (guarda un po’) soltanto su un sito ateo! E sono certa che moltissimi, lei compreso, non ne hanno sentito parlare. Così avviene per molti altri libri. In Italia santi e santuari non si toccano!

Elisa Merlo

10 commenti

Il Filosofo Bottiglione

ha toccato un bel problema. esisteranno pure dei cattolici (esistono, esistono) che trovano le uscite del papa oscurantiste e fastidiose, se non addirittura detestabili.
eppure la loro voce non si sente mai. perchè? non hanno spazio? hanno paura a esprimersi per conformismo? per reverenza? oppure usano parole di critica così velate che le capiscono soltanto loro?

voglio un bel cattolico che dica: “il papa oggi ha proprio detto una gran cazzata!”

Stefano

In italia la Chiesa Cattolica costituisce sicuramente la più potente delle lobby, quindi anche se è uno schifo, è logico che l’informazione italiana prenda il magistero cattolico come unico modello e sbatta fuori tutti gli altri. Che il Papa o gli altri gerarchi dicano spesso delle vere e proprie scemenze che non hanno nemmeno a che fare con la propria religione non lo sappiamo solo noi atei, ma credo anche la maggior parte dei cristiani praticanti, ciè quelli che lesacre scritture cristiane le conoscono bene! D’altra parte se tutto quello che proviene dal Vaticano fosse vero e coerente, allora esisterebbe solo la Chiesa Cattolica e non tutta quella costellazione di confessioni di matrice cristiana che invece ci sono nel mondo!
Quindi alla fine non si tratta di ignoranza come scritto nell’articolo, ma di connivenza con il Vaticano!

Messaggero78

Esatto si chiama connivenza col Vaticano,nei fatti e sulla carta,visto che il Concordato pone la religione cattolica (NON cristiana ma cattolica) su di un piano privilegiato rispetto alle altre confessioni,cristiane e non,nel rapporto con la società e lo stato(in palese contrasto con la stessa costituzione di cui il concordato ahimè è parte,visto che è sancita la pari dignità di tutte le religioni);poi se consideriamo la triste situazione dei media in genere in Italia,specie della televisione (Rai dominio dei partiti e Mediaset proprietà di S.Berlusconi ,poi stop) i conti tornano.Solo una volta,che io ricordi,a un dibattito sulla legge 40,ho assistito all’intervento di un pastore valdese (donna),che ovviamente aveva posizioni ben distanti da quelle del Vaticano,non monolitiche e più “liberal”…ma era moooolto tardi…si sa,qualcuno potrebbe decidere di destinare l’8x mille ai valdesi anzikè ai cattolici,o magari convertirsi!;)
PS:ma perchè UDC significa Unione Democratici Cristiani e NON CATTOLICI?Stesso dicasi per la nuova DC…
PS2: se notate bene il Papa parla sempre come se tutti fossimo cristiani,manco cattolici…

Pacs

Però sollevare questo problema è interessante.
Dove sono quei cattolici che dissentono dai vertici?
Che si facciano sentire.

Steve

I cattolici si comportano diversamente dagli anatemi vaticani. Una cosa è la gerarchia altro il popolo dei credenti.

Il Vaticano ha sequestrato il cristianesimo

Vassilissa

Raphael
ci sono i valdesi, i protestanti e altri ma, per l’appunto, non trovano spazio su giornali e tv. La rubrica Protestantesimo andava in onda ben oltre mezzanotte (se c’è ancora), la pubblicità per l’ 8×1000 dei valdesi è stata censurata su fortissime pressioni della chiesa ramana e così via, lo sai anche tu.
Il giornalista italiano non fa la fatica di andare a cercare le voci di dissenso, si lascia imboccare dal prete più vicino, e loro sono sempre così vicini e presenti.

http://www.chiesavaldese.org
tanto per farsi un giro e leggere una diversa visione della fede cristiana

raphael

X Vassillissa
non ci siamo intesi
voglio dire che gli altri non sembrano poi sforzarsi più di tanto o non osano sbilanciarsi in una querelle con la chiesa cattolica come gli omosessuali e/o gli atei stanno facendo

Vassilissa

Su questo hai ragione, per quel poco che conosco dei valdesi rifuggono proprio ogni tipo di polemica quasi a rimarcare l’enorme differenza dalla ccar. Anch’io li vorrei un po’ più combattivi. Tocca fare tutto il lavoro a noi….

Commenti chiusi.