Rosy Bindi risponde a un editoriale di Claudia Mancina apparso recentemente su Il Riformista. Alla lettera della ministra segue già oggi la replica della Mancina.
Il dibattito è incentrato su quanto la Bindi -intervenendo a un convegno- aveva affermato riguardo alle adozioni da parte degli omosessuali, e, più in generale, sulla dignità dei gay.
L’adozione non è finalizzata a soddisfare il desiderio di maternità e paternità degli adulti ma a rispettare il diritto di ogni bambino ad avere quella famiglia che il padre e la madre naturali non hanno potuto o voluto garantire. Quando una legge affronta il destino futuro di un piccolo individuo deve tener conto che lo sviluppo della sua persona ha bisogno di una relazione tra due figure di sesso diverso, attraverso le quali elaborare la propria identità, non solo sessuale. Se poi l’adozione è rivolta ad un bambino straniero, andrebbe ricordato che si tratta sempre di un’ultima istanza, quando insomma sono fallite tutte le altre opportunità. Ogni creatura, finché è possibile, ha diritto di crescere nell’ambiente che gli ha dato la vita.
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Sul sito personale della ministra della Famiglia è possibile leggere anche una lettera dai lei indirizzata a E. Scalfari e pubblicata su Repubblica, sempre su questi temi:
Non farò una smentita perché la frase che l’ha colpita (“E’ meglio che un bambino resti in Africa piuttosto che sia adottato da una coppia omosessuale”) è stata effettivamente da me pronunciata, anche se con accenti ben diversi da quelli che risultano dalla secca estrapolazione dal suo contesto. Sono lieta invece di darle una spiegazione, spero utile a chiarire che non c’è, e non c’è mai stato in me alcun intento offensivo nei confronti degli omosessuali. Ho infatti pronunciato quel giudizio nel corso di un dibattito di fronte a una platea fortemente ostile ai Dico e a qualsiasi forma di riconoscimento dei diritti individuali all’interno delle coppie di fatto. Tra le accuse tradizionali della destra, c’era anche quella che immagina i Dico come inizio di un piano inclinato che porterà in breve a matrimoni, convivenze e adozione senza regole. Idea, se ne sarà accorto, che circola con altri intenti e speranze, anche in certa sinistra.
Insomma la povera Bindi sceglie le proprie parole in base alla platea e, questa volta, ha detto meglio morti che in mano ai froci per scongiurare l’apocalisse ed evitare la propria lapidazione.
Boh, io quando mi trovo da solo ad affrontare (verbalmente) orde di cattolici mi esalto, do il meglio e penso a Leonida … cosa c’è di più bello che cenare tutti assieme all’inferno?
“inizio di un piano inclinato che porterà a breve a matrimoni, convivenze e adozioni senza regole”
Tutto da dimostrare e anzi lesperienza di altri paesi,come la francia dimostra lesatto contrario.
E poi che significa convivenze senza regola, non mi dite che decidono loro con chi voglio convivere! Ora si arrocano il diritto anche di mettere il naso nel mio letto, ops ma questo diritto l’hanno già.
“Lo sviluppo della sua persona ha bisogno di due figure di sesso opposto”
Echi glielha detto,la dottssa binetti?
“inizio di un piano inclinato che porterà a breve a matrimoni, convivenze e adozioni senza regole”
Certo perchè le cose si fanno da sole! Non sono molto esperta in materia ma ho sempre sentito dire che in Italia è particolarmente difficile adottare un bambino e richiede moltissimo tempo. Adesso sembra che da un giorno all’altro sarà l’anarchia più totale e i bambini li daranno via al mercato!
“ritengono che l´identità di un bambino ha bisogno di svilupparsi nella relazione tra due figure di sesso diverso”
Questa opinione può essere condivisa oppure no. Ma è un’opinione.
Un politico non dovrebbe fare le leggi in base alla sua opinione personale. Dovrebbe basare le sue affermazioni su dati concreti… altrimenti c’è davvero il rischio di condizionare la vita delle persone attraverso presupposti di privi di consistenza estratti dal senso comune!
“non c’è, e non c’è mai stato in me alcun intento offensivo nei confronti degli omosessuali”
beh, allora c’e di che ammirarla per la naturalezza e l’ingenuita con cui riesce a farlo…
Anche su Diario c’è una lettera della Bindi in risposta a Paolo Hutter sempre su quella frase dei bambini africani e dell’adozione come capriccio: in pratica dice le stesse cose della lettera riportata qua sopra.
Vi riporto la risposta di Hutter:
“Non stiamo alzando la posta per aver le adozioni. Il problema è che le dichiarazioni della ministro sono circolate semplicemente come “il desiderio di maternità o paternità un omosessuale se lo deve scordare”. Un’espressione rozza che a Rosi Bindi può essere sfuggita e che involontariamente ha colpito non già le astratte virtuali schiere di aspiranti adottivi ma le realtà vive e complesse delle lesbiche e degli omosessuali che i figli ce li hanno. Di fatto.
Il ministero della famiglia può avere opinioni diverse dalle aspirazioni di alcuni o molti di noi sulle adozioni, ma non dovrebbe ignorare questa realtà.”
“Si vedrebbe subito che non ha senso parlare di mini-compromesso storico e che l’incontro tra laici e cattolici è possibile perché avviene su un terreno culturale che è quello della liberaldemocrazia e non quello dell’antiliberalismo e antimodernismo”
ma CHE LO DIMOSTRINO di non essere antimodernisti… il papa e’ DICHIARATAMENTE antimodernista, avete mai sentito un parlamentare della margherita SMENTIRE il papa su una QUALSIASI cosa?
@archibald.tuttle
Ti sbagli! Il papa è modernissimo!! Non sai che di recente ha detto che interner è una grande risorsa (togliendo praticamente il 90% dei siti)? E scommetto che quello dell’UAAR si salva…! 🙂
lo sviluppo della sua persona ha bisogno di una relazione tra due figure di sesso diverso,
Dov’è l’evidenza per questa affermazione?