Bagnasco non rifiuta la “giusta e sana laicità”

[…] L’Europa deve riconoscere le proprie radici cristiane dando spazio ai principi etici che appartengono al suo patrimonio. Questo «non significa in alcun modo» negare la «giusta e sana laicità» che però non va confusa con il «laicismo ideologico». Lo ha detto ieri mattina il presidente della Cei, l’arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco, alla sua prima uscita ufficiale dopo la nomina, intervenendo a Roma al congresso del Comece (gli episcopati europei) per celebrare i cinquant’anni dei Trattati di Roma. Oggi i partecipanti saranno ricevuti da Benedetto XVI, che rilancerà l’impegno in difesa dei valori «non negoziabili», citati già ieri dallo stesso Bagnasco nel suo saluto. Parlando del matrimonio, l’arcivescovo ha accennato ai tentativi di «relativizzare» la famiglia rendendola «giuridicamente uguale o equivalente» ad altre forme di unione. […]

L’arcivescovo ha subito spiegato che questa «consapevolezza delle proprie radici cristiane non significa in alcun modo negare le esigenze di una giusta e sana laicità – da non confondere con il laicismo ideologico – delle istituzioni europee, ma significa affermare prima di tutto un fatto storico che nessuno può seriamente contestare, perché il cristianesimo appartiene in modo radicale e determinante ai fondamenti dell’identità europea». Per questo il rifiuto «del riferimento alle radici religiose dell’Europa, lungi dall’essere espressione di tolleranza – perché la vera tolleranza si fonda sulla libertà religiosa e non sul rifiuto delle religioni -, è piuttosto espressione di una tendenza che vuole relegare la religione a fatto esclusivamente privato e soggettivo, elevando il relativismo etico a dogmatismo etico».

Il presidente della Cei ha quindi osservato come nello sviluppo della Ue sia necessario applicare sempre di più il principio di sussidiarietà e riconoscere il contributo peculiare delle Chiese e delle comunità religiose allo sviluppo «della casa comune europea». […]

Il testo integrale dell’articolo di Andrea Tornielli è stato pubblicato sul sito de Il Giornale

30 commenti

Claudio De Luca

Il rifiuto delle cosiddette “radici cristiane” o – meglio – giudaico-cristiane, é razionalmente connesso al rifiuto di un appiattimento identitario dell’Europa su apologetiche ed antistoriche nostalgie celebrative il Sacro Romano Impero, escludenti una quota della componente slava o slavo-balcanica, estranea alla cultura cristiana cattolica. Si dimenticano la numerosa énclave musulmana in bosniaca e montenegrina, le acquisizioni derivanti dall’Illuminismo, le differenze fra cattolici e protestanti e fra cattolici ed ortodossi, si dimentica il razionalismo positivista. Fra l’altro, le millantate radici cristiane di cui troppo spesso si parla, altro non sono che l’eredità temporale del tardo impero romano. Rimarcare questa continuità storica, non solo é concettualmente sbagliato, ma addirittura inclusivo di una implicita responsabilità: se si grida alla continuità storica, bisogna avere il coraggio di accettare il fardello negativo che questa condizione include. Bisogna sapersi accollare il fardello dell’inquisizione, vivissima ben oltre il medioevo e la prima era barocca.
Hanno chiesto scusa a Dio.
Non basta: chiedano scusa agli uomini, alla Scienza, alle gente.

Nikky

I loro principi etici non appartengono alleuropa ma alla chiesa di roma.
E poi parlano di contributo della chiesa!!! E quale sarebbe: in secoli di storia hanno versato più sangue loro che la mafia.
“elevando il relativismo etico a dogmatismo religioso” ovvero al loro dogmatismo ma il relativismo essendo relativista non può diventare dogmatico.. neanche il principio di non contraddizione rispetta!
E sms dulcis in fundo: laicità sana (la loro che non è laicità), laicità cattiva= laicità.

emel

Ma da quando i ladri dicono quali sono le giuste pene per chi ruba ???
Non abbiamo bisogno che ce lo dica un prete qual’e’ la giusta laicita’.

Liberal

E’ giusto non fare menzione delle radici cristiane nella costituzione europea per almeno tre buoni motivi. 1- Le moderne costituzioni non fanno mai riferimento a credenze religiose poichè queste sono sempre di parte e mai unificanti, invece fanno riferimento ai principi universali della dichiarazione dei diritti fondamentali dell’uomo e del cittadino perchè in essi tutti possono riconoscersi. 2 – L’Europa affonda le sue radici nella civiltà classica greco-romana e prima ancora nelle civiltà mediterranee ; il cristianesimo è una mitologia che si è sovrapposta alle altre preesistenti in quel mondo. 3 – Il cristianesimo romano è stato una catastrofe per i popoli europei che , giustamente, se ne sono liberati tranne noi sventurati italici : non è certamente il caso di rammentare tutte le disgrazie patite nel corso di 17 secoli da Costantino ai nostri giorni.

Il Filosofo Bottiglione

“Questo «non significa in alcun modo» negare la «giusta e sana laicità» che però non va confusa con il «laicismo ideologico»”

Bagnasco, come volevasi dimostrare, è un clone del papa e di ruini, dice esattamente le stesse scemenze.

scusate, ma non riesco a trovare altra definizione che quella di scemenza per chi continua a denigrare la giusta petizione di laicismo, per altro usando un falso gioco verbale.
laicismo: che vadano anche a vedere sul vocabolario cosa significa, quegli ignoranti di bagasco, ruini e del papa e ci metto pure nel mazzo quella nullità di sgreccia.

gli concedo un’attenuante: stanno giocando, le loro frasi sono sofismi, si divertono a cambiare il senso di un concetto giocando sui suffissi.

allora gioco anch’io:
io non nego una “SANA RELIGIOSITA'”, ciò che mi indigna è il suo aspetto turpe e DEGENERE: la “RELIGIONE”

Mizar

Scusate: ma voi dell’Uaar dovreste essere i primi a negare che la laicità non dovrebbe scadere nell’ideologia, nell’estremismo, nella propugnazione violenta delle idee ecc. Nell’apprezzare una laicità sana e non estremista la chiesa (se la si osserva senza pregiudizi di alcun genere) ha ragione. E su questo gli atei seri si trovano in accordo. La chiesa non dice “come deve essere” la sana laicità: è insito nel concetto, credo condiviso anche dai laici, che “sana” è la laicità rispettosa e non estremista. Chi non siete d’accordo su ciò ha semplicemente pregiudizi, è un estremista, e in quanto tale commette gli stessi identici errori degli estremisti religiosi che vorrebbe criticare. Io sono contro tutti gli estremismi, quello religioso di certe parti della chiesa cattolica, e quello ateo di certe parti delle associazioni atee (parti purtroppo ampie, a meno che non mi dimostriate il contrario). Ben venga la sana laicità. Non potete non essere d’accordo su questo e dirvi contrari alle ideologie, mi spiace.

Il Filosofo Bottiglione

sulle radici cristiane:

il cristianesimo fa parte della storia d’Europa, ma non c’entra niente con i fondamenti identitari della Costituzione.
anche la seconda guerra mondiale fa parte della storia d’Europa, ma non è certo un fondamento d’identità.

fondamenti possono essere la laicità (che nasce dal rifiuto dei poteri religiosi e delle discriminazioni religiose) e la pace (che nasce dal rifiuto degli orrori delle mille guerre che hanno devastato il nostro continente)

Mizar

Il cristianesimo ha come unico vero messaggio l’amore verso il prossimo. Se voi lo rifiutate, pazienza. Liberissimi.

Il Filosofo Bottiglione

@ mizar

il concetto di “sana laicità” nasce nel contesto del continuo attacco all’ateismo da parte del papa.

la laicità, altrimenti, non ha bisogno di essere definita “sana”.
“laicità sana” è come dire “pace sana”: sono sce… provocazioni verbali.

si può dire che il papa dice sce… provocazioni verbali? o è da laici estremisti non rispettosi?

Nikky

Dallo Zingarelli, laicità:
1 che non fa parte del clero, che non ha ricevuto gli ordini sacerdotali
2 laicismo: atteggiamento ideologico di chi sostiene lindipendenza del pensiero e dellazione politica dei cittadini dallautorità ecclesiastica
Perciò la distinzione fra laico e laicista fra laicità buona e laicismo cattivo è una cavolata in quanto sono sinonimi.
Penso che tutti gli atei siano laici,ela laicità non viene sostenuta dalle gerarchie cattoliche in quanto si intromettono continuamente nellapolitica

Il Filosofo Bottiglione

Mizar dice:
“Il cristianesimo ha come unico vero messaggio l’amore verso il prossimo”

forse è vero.

mi spieghi come mai gran parte dell’azione della chiesa cattolica romana, nel nome del cristianesimo, si sia esplicata nella negazione di questo messaggio?

Daniele+

“..ma significa affermare prima di tutto un fatto storico che nessuno può seriamente contestare, perché il cristianesimo appartiene in modo radicale e determinante ai fondamenti dell’identità europea”.
Perfetto. Allora perchè non citare anche le radici nazi-fasciste.
Sana laicità secondo la chiesa cattolica: “Ognuno, cittadini e istituzioni, è libero di obbedire prontamente e subito quando il papa gli dà un ordine. Verso gli altri, comunque, un atteggiamento di amore e rispetto, espressi con un posto d’onore su una bella catasta di legna impeciata”.

Mizar

Rispondiamo alle repliche…

1) Definire la sana laicità per distinguerla dall’ateismo estremista non mi sembra un delitto. Se dico che quella dell’Uaar è una sana laicità per distinguerla dall’ateismo di stato boscevico, faccio forse male?

2) “Laicità” e “laicismo” Non mi attaccherei in modo dogmatico al vocabolario: la lingua italiana è dinamica e il concetto di “sinonimi” è elastico. In alcuni casi la differenza di accezione può essere utile anche ove il vocabolario indica due parole come perfetti sinonimi. Chiedetelo a un linguista (possibilmente ateo 🙂 ).

3) Non siete d’accordo che gli “ismi” sono le degenerazioni estreme di fenomeni di per sé sani (il cristianesimo in questo senso non è un “ismo” (si dice cristiano, non cristista), ma ha la sua degenerazione nell’integralismo cristiano praticato da una certa parte di sedicenti cattolici).

3) L’azione della chiesa che non è ispirata all’amore, anche ove fosse il 99% dell’azione totale della chiesa, è anticristiana. Ci vuole tanto a capirlo?

civis romanus sum

Bla Bla Bla … tutto questo attorcigliarsi intorno a sofismi linguistici rivela la tua pretaggine acuta in fase terminale … mizar … qui non ci riconosciamo nei tuoi ghetti linguistici , le vostre classificazioni non ci interessano … qui non abbiamo dio e lottiamo tutti uniti contro chi pretende di imporcelo , fino all’eliminazione dalla società di tutte le religioni ” false e dannose “.
mors tua vita mea . sic et simpliciter .

Mizar

Civis: no, non ci siamo: le parole sono importanti, il linguaggio è alla base della nostra capacità di astrazione… non si può respingere il chiarimento linguistico solo perché ci richiede di ragionare un po’ di più. Anche i grandi pensatori atei hanno parlato, scritto, pensato, ragionato. Così semplicemente (e non capisco perché) vi rifiutate di discutere e di rispondere nel merito a ciò che vi dico? Ma perché? Cosa dico di tanto malvagio? Parlate come se ce l’avessi con voi… Non capisco proprio il perché di tutto questo livore. Vi assicuro che non ho assolutamente nulla contro di voi, credo di aver parlato finora solo a vostro favore e contro ogni integralismo, religioso o ateo che sia. Ma voi combattete gli integralismi o no??

Magar

@Mizar
Il messaggio del Cristianesimo è solo l’amore verso il prossimo? Mica vero, il Cristianesimo dice anche che Dio esiste, e che, ad esempio, secondo l’interpretazione della Chiesa cattolica, il concetto di “prossimo” è così ampio da comprendere anche gli embrioni, ragion per cui “amare il prossimo” si traduce nel vietare aborto, sperimentazione sulle cellule staminali embrionali e fecondazione artificiale. Io queste cose non le condivido, so che larga parte dell’Europa non le condivide, e che non vanno perciò inserite nella Costituzione europea. Comunque, anche a prescindere dall’interpretazione della Chiesa cattolica, se il valore che ci piace (a noi europei tutti) è l'”amore verso il prossimo”, allora si scrive esplicitamente questo nella costituzione, non si usa un singolo valore come “cavallo di Troia” per importare nel trattato l’adesione morale ad un’intera dottrina.
Peraltro sono in generale contrario alla confusione tra trattati costituzionali e libri di storia: si rischia di rendere il nostro passato più edificante di quanto non sia, per voler trovare degli “illustri precedenti”. Ergo, nessun riferimento a “radici” di alcun tipo.

Mizar

Per Magar: sulla prima parte ovviamente la pensiamo diversamente, ma non credo ci sia nulla di male in ciò.
Sulla seconda parte, ti do ragione. Nel senso: credo che il cristianesimo abbia solo da guadagnarci se esce da ogni gioco politico e da religione persecutrice diviene religione perseguitata.

Nikky

@ Mizar
La distinzione tra laicità e laicismo è utile a ratzinger per diventare il paladino della sana laicità che, come la intende lui è un concetto vuoto, e che nel suo vero significato è lesatto contrario di ciò che fa ogni volta che si intromette nella politica italiana.
Poi non è necessario distinguere la laicità sana con lateismo estremista perché la laicità non appartiene solo agli atei e non è estremista,semmai è lateismo che può divenire estremista ma laicità e ateismo non sono sinonimi.

civis romanus sum

@ mizar

IO combatto ogni religione monoteista per definizione integralista .
Tu fai distinzioni tra laicismo e laico e ti ho spiegato che sono ghetti linguistici che non mi appartengono …
I nomi non sono conseguenze delle cose, ma talora offuscano la comprensione di cose, situazioni, processi a cui si applicano. Accade con l’appellativo di laico. Derivò nel Medioevo dal greco laikòs – del popolo (laòs) contrapposto ai chierici che hanno da dio eredità (greco kleròs = sorte), quindi privilegi ed autorità, e sfoggiano con la tonsura il loro stato. Io non voglio essere chiamato laico nel senso di non chierico. Non riconosco privilegî, né superiorità ai chierici. Le loro classificazioni non mi riguardano: la religione è cosa loro, e la considero come B. Russell “falsa e dannosa”, dunque incompatibile con la ragione e con il pensiero di chi vuol capire la realtà.
Chiamiamoci dunque “normali”. Io non mi chiamo ateo: l’alfa privativo indicherebbe che mi manca qualcosa, mentre chi crede in un dio creatore si carica di una sovrastruttura inutile. Non mi chiamo agnostico (uno che non sa). So parecchie cose e continuo ad impararne, ma non pretendo di conoscere oggetti inesistenti. Posso chiamarmi gentile: appartengo a un altra gens, a un’altra tribù, non a quelle dei monoteisti.

Mizar

Civis, ti avverto che fai parte del’associazione A-Tei A-Gnostici razionalisti. A me che sono un po’ gnostico fa piacere vedere che il mio pensiero è messo in bella evidenza nel vostro sito… 🙂 🙂 . Detto questo chiudo. Ringrazio chi mi ha risposto sul merito e mi ha offerto buoni spunti per decidere se domani mattina sarò ateo e credente (io mi metto in discussione in ogni istante).

civis romanus sum

Io non faccio parte di nessuna associazione … frequento questo sito perchè scambio opinioni con gente che stimo per la passione con cui combatte voi preti di merda … vedo che cerchi di classificare di nuovo chi ti trovi di fronte per avere un appiglio a cui attaccarti per arrampicarti sugli specchi dei tuoi sofismi linguistici caratteristici della tua congrega .
Non trovando appigli , te li ho tolti tutti ,preferisci sparire nel vuoto della tua fede . addio .

Magar

@Mizar (bis)
Vedo solo ora il tuo ultimo post. Nel merito (del penultimopost):
1)-2) Non è vero che la Chiesa cattolica non dice come debba essere fatta la sana laicità! “Laicità non sana” è detta dalla CCAR la laicità tout-court, non l'”ateismo estremista”, che dai tempi della Rivoluzione d’ottobre non si vede più in giro in Europa. La posizione opposta a quella di Ratzinger e Ruini, da loro tanto avversata, non è quella di Fidel Castro che abolisce la festività natalizia, o della Cina che costringe i cattolici a concordare le nomine dei vescovi con le autorità statali, bensì una moderatissima laicità cavourriana, da “libera chiesa in libero stato”. Come ha già detto Nikky, la “sana laicità” è semplicemente la negazione della laicità, se guardiamo alla sostanza delle cose e non alle etichette millantate;
3) sono d’accordo, c’è differenza tra cristianesimo e integralismo cristiano;
4)umm… la tua mi pare una visione ben poco cattolica del cristianesimo: per quel poco che ne so, per i cattolici deve essere la chiesa ad interpretare il messaggio cristiano, non il comune fedele, che, se non è d’accordo, si sbaglia. Senz’altro R&R vedono le cose così, altrimenti non starebbero combattendo una veemente campagna contro il dissenso all’interno del mondo cattolico (vedi il no ai c.d. “cattolici adulti”).
In ogni caso, per i motivi che ti ho detto sopra, questo non basta per rendere accettabile l’inserimento delle radici cristiane nella costituzione europea.

emel

@Mizar

>Il cristianesimo ha come unico vero messaggio l’amore verso il prossimo.

Bene, allora la chiesa cattolica non e’ cristiana e tu ne dovresti uscire se veramente sei capace di metterti in discussione.
Nessun problema con chi mi porta il messaggio di Gesu, o Budda, o qualunque altro… io lo rifiuto se mi va e continuo la mia strada insieme agli altri.

I cattolici invece sono coloro che se rifiuti il “loro messaggio” la strada te la tagliano.

Magar

Ops, leggo sempre i post in ritardo. Scrivete troppo in fretta, per me! :)) L’ultimissimo di Mizar non l’avevo letto, non mi riferivo a quello, ma a quello precedente.

Nikky

Mizar, mi sembra che con te si discutea soltanto delle nostre idee e sarebbe interessante se anche tu mettessi in discussione le tue idee spiegando per esempio perché oggi sei credente.

Claudio De Luca

@mizar:
é giusto che chi – come te – professa una fede religiosa, possa esprimerla in assoluta libertà.
In questo, sono d’accordo: gli estremismi sono comunque da condannare.
Non solo, ma ritengo che la Chiesa stessa abbia tutto il diritto di esprimersi pubblicamente.
Il problema, se mai, é la fragilità dello Stato che dovrebbe saper interoluquire con illuministica tolleranza, ma pure (quando occore) con assoluta fermezza di intenti.
Ciò dico da agnostico razionalista, estraneo ad ogni cultura gnostica e religiosa e contrario allo sbrigativo pragmatismo dei cosiddetti “atei devoti”

écr.l'inf.

@Mizar
“no, non ci siamo: le parole sono importanti, il linguaggio è alla base della nostra capacità di astrazione… non si può respingere il chiarimento linguistico solo perché ci richiede di ragionare un po’ di più”

OK, come vuoi tu.
Allora ti RIspiego la “differenza” tra LAICTSMO e LAICITÀ.
(Per una trattazione più approfondita, puoi andare a rileggerti la pagina di discussione della voce “laicismo” in wikipedia)

1) LAICISMO: è la DOTTRINA politica della laicità dello Stato (= corrente di pensiero che rivendica l’autonomia dello stato da sistemi dogmatici, in particolare dal dogmatismo cattolico)

2) LAICISTA: chi sostiene il laicismo

3) LAICO: l’ ESSERE improntato, ispirato ai principi e agli ideali del LAICISMO

4) LAICITÀ: l’ESSERE laico.

Questo è ciò che si deduce sfogliando i più autorevoli vocabolarî della lingua italiana.

DUNQUE: non è possibile, in alcun modo, contrapporre “laicità” a “laicismo”. La prima, è lo “stato” in cui si trova una persona, uno Stato, ecc. È una “qualità” posseduta da persone o istituzioni. Il secondo, è la DOTTRINA che definisce il principio di laicità !!

Mi sembra abbastanza elementare no ?
Per dare un paragone linguistico:
RELATIVISMO è la dottrina della RELATIVITÀ della conoscienza.
Se credi che la conoscienza sia RELATIVA, sei un RELATIVISTA.

Ora, più sopra hai mostrato di essere o un grande ignorante, o un imbroglione.
“La chiesa non dice “come deve essere” la sana laicità: è insito nel concetto, credo condiviso anche dai laici, che “sana” è la laicità rispettosa e non estremista.”

Ma cosa vai farneticando ?? Ma te li sei letti i principali documenti vaticani in materia di “sana laicità” ??

Primo: la “sana” laicità se la sono inventata negli anni ’20. Quando non potevano più opporsi alla “laicité” francese. Ma non ammisero mai una “laicité” tout court. Precisarono bene che, per essere accettabile agli occhi di un cattolico, essa dovesse essere “SANA”. (Un po’ come la “coscienza” del concilio vaticano II: che va bene solo se è “rettamente formata”. O come l’Illuminismo, che è buono solo quando è “vero”. Tu che dai tanta importanza al linguaggio, non puoi non aver notato questa mania vaticana di aggiungere aggettivi…)

Secondo: CERTO che la Chiesa DICE come dev’essere la “sana laicità” !! E il loro concetto si “sana laicità” non ha NULLA a che vedere con il concetto comunemente accettato di “laicità” !!! “La dottrina morale cattolica, tuttavia, esclude nettamente la prospettiva di una laicità intesa come autonomia dalla legge morale” (dal Compendio della dottrina sociale della Chiesa). È quello che la Chiesa ha ripetuto mille volte negli ultimi anni: lo Stato è indipendente dalla religione, ma NON lo è dalla legge naturale. Ed in tal caso può definirsi “sanamente” laico. In caso osasse varare leggi che siano in contrasto con la legge naturale, allora si assisterebbe ad una “deriva laicista”.
E qui sta l’inghippo. Chi, infatti, decide del contenuto della “legge naturale” ? Presto detto: SOLO la Chiesa cattolica. QUINDI: la Chiesa cattolica vorrebbe avere il diritto (divino) di decidere QUANDO una legge ha valore di legge e deve essere obbedita, e quando no. Questa io la chiamo TEOCRAZIA. Tu e i tuoi amichetti chiamatela pure “sana laicità”.

écr.l’inf.

Il Filosofo Bottiglione

@ Mizar

in linea di principio, su alcune cose potremmo essere d’accordo, ma occorre prima chiarirsi sulla terminologia.

è vero che tutti usiamo slogan e giochiamo con le parole. anch’io quando affermo ironicamente l’ignoranza del papa: infatti il papa è tutt’altro che ignorante (nella fattispecie ignorare il significato di una parola), bensì e un prestigiatore e mistificatore.

perchè e come il papa mistifichi, è chiaro sia dai miei post precedenti che da quelli di tutti gli altri.

mi soffermo allora sulla parola che tu hai usati: “ismi”

hai detto: “Non siete d’accordo che gli “ismi” sono le degenerazioni estreme di fenomeni di per sé sani (il cristianesimo in questo senso non è un “ismo” (si dice cristiano, non cristista)”

attenzione:
di solito si tende ad ironizzare su chi disprezza il termine “ismo”, infatti solo uno stupido può criticare un suffisso.
cosa sta criticando? il nazismo? il fascismo? il comunismo? l’integralismo? il riformismo? il fenomenalismo? il pessimismo? l’ottimismo? il bicameralismo? il magnetismo? l’ebraismo? il cristianesimo (che vale per il non esistente “cristianismo”)? il protestantesimo (vedi sopra)?

purtroppo, però, dietro la sostantivizzazione del suffismo”-ismo” non c’è uno stupido.

l'”ismo” come sostantivo negativo nasce in ambienti cattolici negli anni ottanta. serve a criticare correnti di pensiero estreme ed effimere ed è usato principalmente per accomunare il comunismo al fascismo ed al nazismo.
ma c’è dell’altro: l'”ismo” è usato per correnti di pensiero non religiose, infatti le correnti religiose hanno l’analogo “esimo” (-ismo = -esimo. Zingarelli).
nella critica all'”ismo” quindi non c’è solo la critica al comunismo, ma a tutto ciò che può essere idea portante al di fuori della religione. oggi il papa è anche più chiaro e usa la parola “idolatria”.

capisci ora la mia indignazione contro il papa per l’uso travisato delle parole come subdolo, fuorviante ed efficace slogan.

infine: qui si stava parlando della chiesa che attacca la laicità, non del cristianesimo nè del comunismo.

se vogliamo parlare del messaggio di cristo si apre un altro capitolo. posso dire semplicemente che parti del messaggio le condivido, altre no (vedi la logica del martirio).
ma, allo stesso modo, sono convinto che tu potresti condividere parti della teoria elaborata da Marx, magari le stesse che condivido anch’io.
il triste uso fatto dalla storia, del cristianesimo e del marxismo è sotto gli occhi di tutti e non aggiungo altro.

in questo sito non vedo integralisti laicisti, vedo solo persone giustamente stanche delle imposizioni culturali di una chiesa capace solo di essere inerzia nella società.

un saluto laicista a tutti

raphael

Le parole sono importanti ma lo sono ancor più i fatti: l’art. 7 ed i privilegi sono sempre lì;
basterebbe che la chiesa ci rinunciasse ed essa recupererebbe una buona parte della credibilità che si attribuisce

archibald.tuttle

“Non siete d’accordo che gli “ismi” sono le degenerazioni estreme di fenomeni di per sé sani (il cristianesimo in questo senso non è un “ismo” (si dice cristiano, non cristista)”

come no: ecumenismo, monoteismo, spiritualismo, anacronismo, ambientalismo, abolizionismo, eroismo, solidarismo, attivismo, altruismo, ottimismo, romanticismo, pacifismo, capitalismo, impressionismo, cubismo, dadaismo, stilnovismo, cosmopolitismo, neorealismo, patriottismo, neoclassicismo, eccetera eccetera eccetera…

tutte degenerazioni estreme di cose altrimenti sane, vero? cristianesimo e’ buono ma buddhismo e’ cattivo, giusto? altrimenti si sarebbe chiamato buddhesimo, ovvio, come per lo shintoesimo no?

e con le lingue straniere come la mettiamo? umanesimo non si traduce forse con “humanism”? che vuol dire, che in america e’ cattivo ma in italia e’ buono? e “catholicism” e’ cattivo in inghilterra?

ma se l’anticlericalismo e’ cattivo, non lo dovrebbe essere anche il clericalismo?

ah, e ricorda che molti ebrei si arrabbiano se critichi il sionismo, attenzione…

forse io non sono un “fine teologo” come il papa, ma ricorrere al suffisso “ismo” per delegittimare qualcosa che non condividi mi sembra una forma di onanismo intellettuale…

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