Andrò al Family Day. Decisione individuale e privata di un elettore qualunque dell’Ulivo. Ma se persino nel più «laico» dei partiti della coalizione di governo, quale i Ds, ci sono segnali di una riflessione in merito, forse è tempo che una serie di scelte individuali vengano dichiarate.
Le ragioni per andare al Family Day, anche per un cittadino che appoggia i Dico, anche al fianco delle organizzazioni cattoliche più conservatrici, sono, a mio parere, scritte nel Dna stesso della sinistra.
1) Nella storia del movimento operaio, la famiglia è sempre stata un punto fermo della propria identità sociale; l’istituzione a cui, nell’esperienza concreta delle classi popolari, si è ancorata la solidarietà più generale, formata a immagine e somiglianza proprio delle relazioni solidali che la famiglia offre. […]
Dentro la famiglia come luogo innovativo per nuove parità e nuove libertà è passata anche (in negativo e in positivo), più di recente, tutta l’ambizione a nuove relazioni umane. I figli omosessuali, o quelli che non vogliono più il matrimonio tradizionale, i ribelli e i single, l’Italia tutta che vuole i Dico, insomma, esce da questa esperienza familiare consolidata: e nella vita reale è nell’ambito delle famiglie che le irregolarità trovano spesso soluzione. Ancora oggi il popolo della sinistra rivendica così l’orgoglio di scelte familiari etiche – nel rispetto della propria tradizione. La famiglia non è affatto un valore soltanto cattolico.
2) Le ragioni della cronaca e della politica stanno modificando l’immagine della sinistra. Un trans è entrato in Parlamento; la foga della battaglia con la Chiesa ha spostato i Dico su toni di estremismo omosessuale; e la stessa foga di difesa politica ha portato la sinistra ad affrontare il caso Vallettopoli e Sircana rifugiandosi in una sorta di indifferenza di giudizio – con quella frase ripetuta «nel privato ognuno fa quello che vuole». […]
La legge sui Dico è diventata infinitamente più rilevante di quello che è nella realtà del Paese per il suo significato simbolico. Ma ai fini del bene pubblico, non è forse più rilevante la possibilità di costruire intorno a un principio una identità condivisa, magari costruita nel tempo, ma decisamente più ampia? Recenti sondaggi sul calo di popolarità del governo sostengono che i Dico vi giocano un grande ruolo: non è questo forse un monito?
Il testo integrale dell’articolo di Lucia Annunziata è stato pubblicato sul sito de La Stampa
Vallettopoli, estremismo omosessuale, sondaggi sul calo di popolarita’…
Lucia Annunziata sei piu’ pagliaccia di quanto credessi.
Se le stesse parole fossero uscite dalla penna di Feltri avrei glissato, ma si tratta dell’Annunziata, e allora mi domando se con l’ora legale qui qualcuno abbia perso la bussola … questo articolo a tratti è involontariamente comico.
Ma ci fa o ci è?
Non soffermandomi sui ds “partito più laico”, con Fassino che sperava nelle radici cristiane europee, forse fa finta di dimenticare che il family day è contro i dico e che i cattolici che lo organizzano credono che gli omosessuali siano dei deviati senza diritti.
La sinistra dovrebbe essere a favore di tutte le famiglie e non solo di quelle del mulino bianco. Ma questa sembra tutto aparte che una sinistra.
Ma vada a fare la buffona da qualche altra parte.
elegante forma di opportunismo
l’Annunziata ha fiutato l’aria, ora va di moda il teodem e lei oplà subito presta la sua penna e fa propaganda, eh Lucia sì che sa sempre dove tira il vento…
d’accordo con anteo
@ Anteo
Il problema è chiedersi anche se il teodem va di moda tra gli operai, perché mi sembra che stiamo partendo in un confronto tipico a sinista diritti dei gay=diritti borghesi. L’operaio che ha chiesto a Bertinotti come mai si occupa dei gay e non degli operai ha avuto effetto.
Comunque la Annunziata mi delude il suo discorso è incoerente e sarà il discorso, temo, del PD, per cui urgentemente è necessario bloccarne la costituzione.
Chi parteciperà al famili day parteciperà ad una manifestazione contro gli omosessuali, a meno che non ci vada col preciso intento di chiedere una famiglia riconosciuta dallo stato anche in favore degli omosessuali.
@lik
in effetti a sinistra c’è ancora chi sostiene che l’omossessualità è una corrotta pratica borghese-aristocratica, purtroppo c’è anche chi non comprende la profonda analogia tra lotta operaia, lotta femminista , lotta dei neri fino ad arrivare ai gay.
Ogni volta tocca fare un riepilogo e ricordare che i diritti civili o sono di tutti oppure inevitabilmente finiscono col ridursi anche per chi li ha conquistati, e l’operaio non può ignorare che in gioco sono anche i suoi diritti di lavoratore. Non può ignorare l’operaio maschio che dalla maturazione di diritti al femminile ha avuto anche lui un notevole slancio civile e sociale, purtroppo nell’opinione pubblica è penetrata la falsa idea malthusiana che un diritto dato a te sia un diritto in meno per me, concezione fasulla da confutare.
@ Anteo
La analogia esiste tra lotta femminista e lotta dei gay. Solo i gay e le donne sono riusciti ad essere solidali nel complesso perché era contro il patriarcato. Gli operai ed i neri si iscrivono nel patriarcato e nei valori “virili”. Molto spesso le famiglie di operai erano lui operaio, lei casalinga. Solo recentemente ci sono dei cambiamenti grazie al coming out di operai gay e di neri gay, ma nel complesso nonostante l’Africa del Sud tra i neri e gli operai l’omosessualità è malvista, nel primo caso pensa che ci sono addirittura delle canzoni antillane che spiegano che l’Europa è un continente di froci e che non vale nulla, nel secondo ha molto successo la retorica della sinistra che non difende più gli operai ma corre dietro ai gay cavalcata dall’estrema destra.
Concordo in pieno con lik
@lik
non vedo contraddizioni tra l’occuparsi di diritti ai gay e la difesa dei lavoratori.
la sinistra in questo momento si sta occupando di entrambe, perlomeno in Italia nei limiti di un governo di coalizione, partendo dalla tremenda eredità lasciata dal precedente governo.
Certo che non è un compito facile con la destra che controlla buona parte della stampa e televisione, con un papa in assetto da guerra, con gli Usa che non sopportano disobbedienti in politica estera, anche gli afgani (che strano!) non gradiscono…
In piazza per il “family day” non scendono i lavoratori, non è dai lavoratori che arrivano le forti resistenze all’estansione di diritti ai gay.
annunziata ha parlato da un ignorantona, la nostra non è ancora una società moderna, dove contano i diritti delle persone, ma conta il numero ed i soldi, è una società gretta e brutta
@ Anteo
Nessuno ha detto che vi siano contraddizioni, stiamo semplicemende sottolineando che la solidarietà tra gay e operai è molto difficile da realizzare e siccome oggi occuparsi di diritti dei lavoratori in un contesto di mondializzazione (non c’entra solo il governo precedente) è particolarmente difficile è molto facile cadere nei capri espiatori. Questi problemi ce li hanno tutti i paesi in un contesto di concorrenza mondiale allucinante non è solo una questione di Bush o di Berlusconi che controlla i mass-media.
“non è dai lavoratori che arrivano le forti resistenze all’estansione di diritti ai gay”
Ma i lavoratori non sono una categoria omogenea, di resistenze ai diritti dei gay tra gli operai ce ne sono eccome anzi sarei curioso se vi fosse un sondaggio cosa ne salterebbe fuori. Tieni presente che esiste una tradizione cattolica operaia che vota al centro nella maggiranza ed è fortemente ostile ai diritti dei gay. Comunque la Annunziata sta giocando su questo contraddizioni, è evidente, e mi ha deluso parecchio anche se per chi ha letto il suo libro “la sinistra, l’america e la guerra” è evidente l’influenza di quello che è successo negli USA dove si sono accorti che chi ce l’aveva con i gay erano proprio gli operai o spesso le minoranze (tranne quella ebraica) molto spesso più conservatrici dei laico-liberal.
l’Annunziata si dimostra come al solito una peracottara ignorante: non mi risulta che sia entrato alcun TRANS nel parlamento italiano, casomai un uomo travestito da donna, che non ha MAI sentito l’esigenza di effettuare un cambio di sesso (anatomico).
Perche’ mai?
@ Jean
Prova a fare una raccolta di firme per una legge sui diritti dei gay all’uscita di una fabbrica, poi oggi non esiste nemmeno più la solidarietà operaia come esisteva una volta, molto spesso la maggioranza degli operai vota a destra o populista, dai ci hanno fatto pure un film con pozzetto e la fenech sui rapporti tra mondo operaio e omosessualità, se non sono quelli i film che toccano il grande pubblico 🙂
Comunque questo è un discorso molto interessante anche si più che di operai si dovrebbe parlare oggi di ex-operai disoccupati, il discorso di fondo è che la solidarietà più forte si è realizzata con i movimenti femministi.
Per certi aspetti si ritrovano le stesse contraddizioni con la questione della caccia, per chi conosce bene il mondo operaio, la caccia è parecchio diffusa, per chi si oppone alla caccia è un po’ complicato. Eppure i verdi sono alleati con pdci e rc.
Ho capito, ma allora non e’ tanto una questione di operai, quanto di livello culturale. Probabilmente molti di loro considereranno secondaria qualsiasi rivendicazione di diritti che non li riguardi direttamente, un’attitudine abbastanza trasversale, direi.
Comunque nel film che dici (La patata bollente?) mi pare che Pozzetto alla fine solidarizzasse con Ranieri.
@ Jean
Ma infatti non si stava dicendo che gli operai sono più omofobi della media, semplicemente poter pensare ad una solidarietà come quella che si è costitutita tra movimenti femministi e movimenti gay (pur con tutte le distinzioni e eccezioni) è impensabile proprio perché è stata una lotta contro la famiglia patriarcale. Poi addirittura c’è che va più lontano come il pdci e dichiarazioni veramente al limite di alcuni suoi membri.
Leggiti questo http://www.crisalide-azionetrans.it/comunisti_italiani.html#operai
Io non ho mai sentito tanto stronzate e mi chiedo se questa gente conosca il mondo operaio, sempre con i cliché del “cazzo proletario” che piace alle borghesi quando semmai è più spesso il “cazzo capitalista” che piace alle proletarie/i. Vattimo poi è in pieno delirio come al solito. Comunque prepariamoci perché questo argomento torna e ritorna come dicevo la storia dell’operaio omofobo che striglia Bertinotti è stata subito recuperata dal cdx.
Anche io andrei volentieri al family day. Con le bandiere pro-dico. Infondo nessuno vuole male alla famiglia. Soprattutto Mastella, che vuole bene alla sua e alla “famiglia”.
Ma è la stessa lucia annunziata che ha litigato con il berlusca???
ah sì… è anche la stessa che ha cacciato la guzzanti….
Grazie Lucia, io inviterei i i favorevoli ai dico a partecipari,specialmente se sposasi/e e mai separati/e, invitando i vari Casini, Fini, Berluconi a partecipare ,possibilmente con tutte le loro famiglie.