Sarà perché c’è chi ha ritenuto la “Nota” del direttivo della Cei in merito alle unioni di fatto non così dura come a prima vista pareva essere, ma l’uscita di ieri ai microfoni di Radio Vaticana del responsabile del dicastero della Cei che si occupa proprio di famiglia, il vescovo di Aosta monsignor Giuseppe Anfossi, sembra fatta apposta per sgomberare il campo da ogni possibilità di dubbio e quindi dire forte e chiaro cosa e chi il testo vescovile vuole andare a colpire.
Nonostante Anfossi pare sia stato nei giorni scorsi uno dei vescovi che più ha spinto perché il consiglio permanente coniasse un testo soft, le sue parole di ieri sono calate – queste sì – come una clava su quel cattolicesimo che ancora sosteneva come in fondo la “Nota”, non citando esplicitamente i Dico, non poteva a questi essere direttamente riferita.
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La “Nota”, secondo Anfossi, è stata scritta «indirettamente» anche per difendere «i semplici» da «pressioni ideologiche, da lobby vere e proprie, a cominciare da quella che è legata al mondo dell’omosessualità». Un modo di intervenire, quello della Cei, che dunque «difende una parte di popolazione da ingerenze che sono altrettanto violente e non democratiche». Come dire, se le parole del mondo laico sono volutamente violente, “altrettanto” non possono che essere quelle della Chiesa.
Il testo integrale dell’articolo di Paolo Rodari è stato Pubblicato sul sito de Il Riformista
beh se siamo una lobby, com’è che a me non arriva l’8 x mille? e com’è che ogni starnuto di Grillini non finisce in “prima pagina” al tg come invece accade per ogni scoreggia del papa? e com’è che… beh l’elenco è lungo ragazzi 😉
no sapete, in quanto studentessa squattrinata mi farebbe comodo un versamento dell’8 x mille eh…
Quand’è che tutti i/le gay italiani/e potranno beneficiare dell’esenzione fiscale in qualità di appartenenti alla lobby?
Qui una risposta del circolo Arcigay “Il Cassero”, che ospita la sede del circolo UAAR di Bologna
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Arcigay “Il Cassero” – Gay & Lesbian Center
Nota disimpegnativa del Consiglio Direttivo a riguardo delle iniziative legislative in materia di unioni di fatto
L’ampio dibattito che il movimento di liberazione omosessuale è riuscito a imporre all’Italia sul tema dei diritti civili e delle coppie di fatto testimonia quanto bisogno ci sia, ancor oggi, di ribadire che la laicità dello stato italiano è una condizione irrinunciabile per la vita democratica.
La “nota” della Conferenza Episcopale Italiana, che richiama i cittadini e i politici cattolici alla coerenza agli ordini di Papa Benedetto XVI, ci riporta indietro di trent’anni, al dibattito sul divorzio e sull’aborto. La “nota impegnativa” della C.E.I. dimostra che la Chiesa Cattolica non ha affatto rinunciato al suo progetto di dominio temporale sull’Italia.
Per questo, amici e amiche di fede cattolica, ci rivolgiamo direttamente a Voi, con la certezza di trovare orecchie attente.
Noi, cittadini e cittadine omosessuali, bisessuali e transessuali, riteniamo lesa la sovranità dello stato italiano, impedito dai veti vaticani a legiferare nell’interesse della società.
Vi chiediamo – giacché Vi sappiamo cittadini democratici e adulti – di non seguire gli ordini dei Vescovi. Ordini neppur velati dalla buona educazione di far credere che si goda di una qualche autonomia.
Il movimento di liberazione omosessuale non dispone dei mezzi economici, mediatici e politici della Chiesa Cattolica. Stentiamo a raggiungere la carta stampata – e della televisione non si parla nemmeno – . Non godiamo di nessuno dei privilegi miliardari di cui gode il Vaticano grazie al Concordato. Possiamo far conto sulla nostra buona volontà, sulla nostra passione civile e sulla forza delle nostre idee.
E se anche fossimo potenti, non vorremmo mai trattare i cittadini di uno stato libero come bambini che non sanno scegliere il proprio bene. Siamo orgogliosi di non possedere nessuna verità rivelata, ma di contribuire al progresso di questa società che anche noi abitiamo. E dalla quale non intendiamo fuggire.
Noi persone omosessuali preferiamo “disimpegnarVi”, cittadini cattolici; lasciarVi liberi di riflettere, conoscere, indagare, formarsi un’opinione autonoma e infine decidere.
Crediamo nell’auto-determinazione e nell’autonomia di giudizio.
Per questo, Vi lasciamo come Vi abbiamo trovato. Uomini e donne liberi.
Comitato Provinciale Arcigay Bologna “Il Cassero”
Via Don Minzoni, 18 – 40121 – Bologna – Italy | Tel +39 051 649 44 16 Fax +39 051 649 50 15
http://www.cassero.it | direttivo@cassero.it
grandissimi 😀
«difende una parte di popolazione da ingerenze che sono altrettanto violente e non democratiche»
Lapsus freudiano. Quando dice “altrettanto” significa che ammette che le sue sono ingerenze violente e antidemocratiche!!
Mi meraviglio che certe associazioni, come Arcigay, non facciano pubblica e ufficiale dichiarazione di rifiuto della religione cattolica.
Eh, no se i Gay sono una lobby (e il Vaticano invece no….) a questo punto voglio essere lobbista anche io… posso creare la lobby degli alcoolizzati?
…chi altro crtedevano che fossero una lobby pericolosa gli ebrei e che andavano sterminati,perchè detenevano il potere mondiale?..ah,già i nazisti!
ihihihi..a volte l’impeto partorisce storpiature grammaticali piuttosto esilaranti,comunque la frase giusta era questa:chi altro nella storia credeva fosse giusto far pensare agli altri che gli ebrei fossero una lobby pericolosa e che andavano sterminati,perchè detenevano il potere mondiale?..ah,già Hitler ed i nazisti!
se ci sono lobby in italia sono proprio quelle finanziate dal vaticano, tipo:
-opus dei
-comunione e liberazione
-legionari di cristo
E Azione Cattolica …
Oltre a tante altre non ufficiali tipo Confartigianato, tramite la quale domani potevo andare all’udienza papale.
Una lobby sfigata che tenta da sempre di avere poche briciole di considerazione….nulla rispetto a quella che si fotte la mia vita direttamente, a scuola prima e sui posti di lavoro poi, ed indirettamente attraverso chi amo e mi è vicino
io ho combattuto contro pio 9° ma ragazzi questi omofobici
rintronati oltre che pericolosi per la ns democrazia ;
stanno attaccando l’intera europa
qui non’e in atto uno scontro tra gay ,
benche ‘ sotto le sottane nere
se ne annidino una moltitudine .
questi con una rabbia mai vista se non quando furono scacciati da roma
vorrebbero che le truppe con lo scudo crociato
mettessero i gay laici in qualche campo sic… di
altro che lobby ..
mi sorge un dubbio ?’ ma il bacia mano in segno di sottomissione ??
non lo usano i mafiosi???
Parlare di lobby senza far numeri vuol dire solo agitare uno spauracchio. Quando si nomina la lobby degli armamenti negli USA si possono portare le inquietanti cifre dei fatturati per dare sostegno alla tesi che influenzino il governo. Qui di cosa si sta parlando?
Allo stesso modo, dal lato nostro, sarebbe utile poter citare le cifre (quante persone e quanti euro) quando citiamo le lobbies che appoggiano il vaticano: qualcuno ha fatto i conti? di che fonti disponiamo? avete sottomano qualche link utile?
Ehi! Perchè non mi è stato detto prima di appartenere a una lobby? Che bello!!! Visto che ci siamo c’è qualcuno che può dirmi che potere ha questa lobby? Così tanto per regolarsi…
Ah! Posso chiedere al Vaticano, loro lo sanno di sicuro…
Siamo passati dalla balla all’improponibile…
Mi rifiuto di accettare il linguaggio del clero.
Mi rifiuto di accettare etichette.
L’ennesimo insulto gratuito.
L’ennesimo tentativo di dividere.
Ancora una volta i pretazzi fanno la parte del bue che dice cornuto all’asino.
Attacca la lobby dei gay vaticani o quella dei gay italiani??
Ma non sarebbe meglio IGNORARE le loro panzane in toto??
Cominciare a non prendersela, e IGNORARLI?
Quelli di Arcigay sono troppo morbidi. Ma forse è che in questo Paese quella contro l’arroganza del clero è una battaglia persa, e lo sanno.
Da quando i gay costituiscono una lobby?
Devo essermi perso qualcosa …