Dossier pedofilia

Pubblichiamo questo dossier sulla pedofilia su cui ha lavorato un gruppo di nostri amici e redattori. E’ un lavoro che ci è costato non pochi dolori, tanto è orribile questa realtà che è molto più diffusa di quello che apparentemente si pensa. Molto diffusa è soprattutto la pedofilia nell’ambito della chiesa cattolica, come risulta dalla seconda parte di questo dossier dedicata propria a tale aspetto. Chiesa cattolica che però continua a porsi, nonostante tutti gli scandali nella quale è immersa, come moralizzatrice e impegnata nella difesa della famiglia e dei costumi sessuali: quanta ipocrisia!
Perché ci siamo impegnati nella realizzazione di tale dossier? Perché molti nostri amici e collaboratori sono impegnati su tale tema? Il motivo che ci ha spinto si può così riassumere.
La chiesa gerarchica si concepisce come una torre inespugnabile. Gli attacchi contro questa torre sono venuti da tutte le parti, ma nessuno ha finora fatto breccia. Non ha fatto breccia San Francesco ai suoi tempi. Non hanno fatto breccia oggi neppure i teologi della liberazione in nome dei “depauperati della terra”. La domanda che ci siamo posti è dunque: la pedofilia clericale può rappresentare oggi la BUCCIA DI BANANA sulla quale scivolerà il castello di carte (catechismi, teologie, encicliche, infallibilismi, ecc.) che sorregge la gerarchia e, dalle rovine, nascerà il vero popolo di Dio, dove non ci saranno più caste, privilegi, ma solo fratelli alla pari? Ovviamente non lo sappiamo, ma siamo convinti della necessità di dover fare la nostra parte, per aiutare il popolo di Dio a riprendere nelle proprie mani il proprio destino. Comunque vada si tratta di una questione di cui non possiamo non interessarci e di cui i cristiani devono farsi carico.
[…]

Testo integrale del dossier sul sito chiesaincammino.org

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43 commenti

Steve

Quel rapporto è fatto molto molto male. E’ una banale raccolta di notizie di stampa senza né capo né coda e senza studiare le cause del fenomeno, le responsabilità dei vertici vaticani (crimen sollicitationis 1962 e de delictis gravioribus 2001) a partire dal papa in carica e dai predecessori.

Insomma un lavoro ben poco utile a inquadrare il fenomeno.

Lamb of God

E’ un primo passo.

Fra l’altro “Il Dialogo” è un quotidiano cristiano che da ampio spazio ai preti contro come Vitaliano Dalla Sala, Franco Barbero e Andrea Gallo; si rifornisce direttamente all’estero perchè in Italia di notizie non ne filtrano e si occupa molto di traduzioni perciò, come dici tu, c’è bisogno di un lavoro a valle che metta assieme un pò meglio tutti i pezzi del puzzle.

Cmq consiglio a tutti di visitare: http://www.deliverusfromevilthemovie.com/site.php

Chissà se riusciremo a vederlo, magari dopo aver distribuito Magdalene e Amen qualcuno può importare anche questo …

ciceracchio

durante la puntata tv. anno zero .con l’emerito
giornalista travaglio abbiamo udito cose ,
che io personalmente sapevo.
giornalista attento a cio’che succede nel mondo
a elencato ua serie di misfatti perpetrati da prelati ,
americani e miimizzati dalle gerarchie eclesiastiche,
facendo nomi di citta’ e di prelati coinvolti
e il numero dei prelati coinvolti nell’infame atto
perpetrato sui bambini . vittime dello infame atto.
mi viene in mente
se qualcuno scandalizera
un banbino, sarebbe meglio per lui
che si legasse una macina al collo e si gettasse nel mare.
orbene non mi sono accorto che qualcuno di questi delinquenti
abbia seguito le sue parole .
parole del signore.

ciceracchio

mi scuso per errori di ortografia voglio sperare che il concetto sia
stato compreso lo stesso>infatti lo disse yoshua ben josep >
nel vangelo sta’ scritto. mi sembra un monito di jesu’di nazzaret il loro maestro.

Vassilissa

Tranquillo Ciceracchio, si è capito benissimo. Non dare peso a quei troll che ti fanno le pulci per l’ortografia, sono così poveri che gli rimane solo la soddisfazione di fare i maestrini…
Anch’io non ho potuto studiare molto, ma il valore di una persona non è nella sua pagella, non ti pare? Meglio poco istruiti ma liberi e onesti. Evvai Cicero.

Stefano

Se il lavoro venisse fatto seriamente sarebbe molto utile. Bisognerebbe poi unirlo con tutti i dati storici che riagurdano le nefandezze fatte dalla Chiesa nei secoli, comprese quelle fatte ai giorni nostri e confrontare poi il tutto con i vari proclami della chiesa stessa per farne notare l’ipocrisia e la pericolosità!

Gio

E’ davvero stupefacente come qualcuno abbia pure il coraggio di venire qui a parlare di “rapporto fatto male”… cercando magari di insabbiare l’argomento nella sua interezza. Una faccia tosta incredibile.

Steve

Eh va beh…ragazzi se adesso pure io faccio parte della cricca che protegge i preti pedofili…

Ho detto che è un lavoro superficiale, ed in effetti è un piccolo collage di notie raccolte qua e là. Soprattuitto non tiene presente le coperture vaticane sul fenomeno e non cerca di inquadrarne la cause, ossia la repressione affettiva e sessuale nei candidati al sacerdozio.

E’ vero che in Italia non esistono studi apèprofonditi sul fenomeno e che bisognerà prima o poi porvi mano.

Ma ovviamente il dossier ha il pregio di aprire un piccolo squarcio nel muro del silenzio.

Claudio De Luca

Francamente non capisco perché tanta costante ostinazione nell’inscrivere l’argomento “pedofilia” nel blog UAAR.
O meglio, lo capisco benissimo, ma non lo condivido: mira a creare una equazione pregiudiziale fra sacerdozio e perversione sessuale socialmente patogena.
Chiaro che fra i preti esiste una prevalenza ed un’incidenza moderatamente superiore alla media rilevabile nella popolazione generale cosiddetta laica, ma lo stesso vale per l’omosessualità, che é invece molto più tollerata, in quanto strumentalmente adoperata per sottolineare (peraltro giustamente ma faziosamente) l’immaturita del laicismo nel nostro Paese.
La verità consiste nel fatto che ENTRAMBE le condizioni andrebbero razionalmente inscritte nel novero delle perversioni sessuali (gli omosessuali dovrebbero venir definiti affetti da inversione dell’orientamento sessuale) sono patologiche, ma in EGUALE MISURA degne della nostra umana comprensione e solidarietà.
Ciò, almeno dal punto di vista del principio ideale.
Chiaro, che la pedofilia é molto più destabilizzante e patologizzante, ma anche i pedofili meritano la ns solidarietà.
Perlomeno, quelli che escono allo scoperto.

Claudio De Luca

Ancora una cosa: se GIUSTAMENTE difendiamo i diritti delle Persone omosessuali, non vedo perché non dovremmo considerare umanamente degni di solidarietà tutti gli altri soggetti devianti. O tutti o nessuno. A partire dagli scambisti, passando per le prostitute, i transessuali e le pornostar, fino ai pedofili.
Ricordiamoci che perliamo di malati, non di persone normali.
Comunque tutto ciò non c’entra con l’ateismo, né col razionalismo agnosticista.

Claudio De Luca

Intendiamoci … la mia é una provocazione dialettica, ma il problema della discriminazione esiste. Il mio intento, é semplicemente dimostrare come il pregiudizio rappresenti un male universale: nessuno può dirsi fuori da questo rischio

Steve

Beh il problema è che la pedofilia ecclesiastica è generata principalmente dall’organizzazione ecclesiastica. Poi c’è il discorso sulle protezioni accordate ai preti pedofili. E poi l’ipocrisia dei preti che ci vengono apaarlare di castità e abusano dei bambini.

Credo non sia poco

Kaworu

forse, claudio, perchè gli omosessuali NON sono soggetti devianti?

e forse perchè due omosessuali sono consenzienti, mentre un bambino e un adulto no?

non so eh, idea mia…

quindi per te gli omosessuali son persone malate? ah beh si. e poi c’era la marmotta che confezionava la cioccolata…

guarda, è costoso, ma ti consiglio come lettura serale il manuale statistico e diagnostico dei disturbi mentali.

Messaggero78

Deviati o devianti?Confusione tra participi?;)Deviante è colui che devia…cmq gli omosessuali non sono malati,al contrario dei pedofili che sono incapaci di un’affettività e di una sessualità “sana”,sia verso il proprio stesso sesso che verso quello opposto…

Magar

Chi chiama “soggetti devianti” gli omosessuali sarà una “persona normale” o un “malato”? Mah, chissà…

Claudio De Luca

Ripeto la mia é una provocazione: chiaro che non si può paragonare un adulto senziente ad un bambino!
Ma vorrei sottolineare, come questi poveracci vengano ogni giorno lapidati dai media e descritti come mostri disgustosi.
Intendiamoci: se abusano di un bambino devono pur essere neutralizzati, ma non mi piace questa gogna, capisci cosa intendo dire?
Per quanto riguarda il DSM IV, lo conosco bene.
Ma preferisco altri e più complessi strumenti diagnostici, che considero più completi.
Ad esempio il OPD.
Il DSM IV é veramente troppo riduzionista.
Trovo assurdo, ad esempio, che una Persona che abbia un attacco di panico venga inscritta nel novero della patologia, mentre chi ha una inversione dell’orientamento sessuale non lo sia! Ma tant’é: qui non si tratta di stabilire chi sia malato e chi no, ma – piuttosto – di incoraggiare la gente che ha problemi ad uscire allo scoperto, a parlare, confrontarsi.
La gogna e l’emarginazione radicalizzano la pericolosità sociale!

Kaworu

gli attacchi di panico ti impediscono di avere una vita normale.

non mi risulta sia lo stesso per l’omosessualità…

non vedo di quali problemi quindi dovremmo andar cianciando.

Kaworu

nel senso che a parte i problemi che gli altri gli creano, un omosessuale di per se di problemi non ne ha.

sarebbe come dire che un nero ha problemi in quanto nero.

probabilmente li ha in quanto nero in una società razzista.

Claudio De Luca

Cosa intendi per vita normale? se ritieni che il problema risieda nella limitazione della libertà individuale … beh, dipende!
Un attacco di panico può occorrere in una persona su 4, nel corso della vita, senza che vi sia una invalidità particolare. Anzi, ti dirò di più: quasi sempre o comunque spesso, il disturbo é transitorio, tendendo alla spontanea risoluzione nel tempo, con restitutio ad integrum.
Esistono poi dei fobici o degli ansiosi (per fortuna una minoranza relativa) per i quali, in effetti, si può ben parlare di limitata libertà individuale e progettuale.
Ma se esamini con imparzialità i termini del problema, anche un omosessuale é limitato nella sua libertà, qualora venga discriminato e trattato come un essere reietto e disgustoso, vessato dalle più volgari allusioni e ghettizzato.
Il DSM IV é un campionario di stupidità: non riesce a valutare i problemi in maniera “tridimensionale”: viceversa, é monodimensionale, fenomenologico.

Damiano

Chiaro che fra i preti esiste una prevalenza ed un’incidenza moderatamente superiore alla media rilevabile nella popolazione generale cosiddetta laica, ma lo stesso vale per l’omosessualità, che é invece molto più tollerata

Forse perchè la pedofilia e l’omosessualità non sono la stessa cosa?

Claudio, tu parli di omosessuali come di “malati”, se sei medico dovresti sapere che l’omosessualità non è una malattia.

Damiano

Trovo assurdo, ad esempio, che una Persona che abbia un attacco di panico venga inscritta nel novero della patologia, mentre chi ha una inversione dell’orientamento sessuale non lo sia!

Forse perchè la “malattia” è anche uno stato di malessere (psicologico o fisico). Mentre chi ha attacchi di panico “sta male” e vorrebbe evitarli, chi è omosessuale sta bene così e non ha bisogno di essere guarito.

Claudio, ti mostri tanto acuto in certi interventi ma in altri non riesci a trattenere una tua personalissima e schientificamente non giustificata prevenzione nei confronti dell’omosessualità, l’argomento stesso ti da fastidio.

grillo parlante

in I talia ci sono 21000 casi di pedofilia all’anno.i preti condannati per pedofilia in Italia negli ultimi 15 anni sono 17 piu’ 23 in attesa di giudizio(la fonte e’ insospettabile,http://www.stefanobolognini.it/index.html,sito dichiaratamente filo-gay).ovviamente pero’ fa comodo parlare solo di quei 17 e ignorare gli altri 21000;e nel 2006 i casi di pedofilia in Italia sono cresciuti del 30%

Lamb of God

Claudio, se le tue parole le avesse scritte il primo troll di passaggio non ci sarebbe alcun problema, ma il fatto stesso che tu non tenga minimamente conto dell’effetto sul prossimo della pedofilia la dice lunga sul tuo ragionamento.
Fra l’altro non hai centrato il problema fondamentale, ovvero le misure di sicurezza attuate dalle gerarchie ecclesiastiche per ovviare ai peccatori e l’indegna sottrazione di essi alla giustizia ordinaria, son questi fatti che più fan imbestialire perchè una persona malata non deve esser messa in condizione di nuocere nuovamente (a parer mio … ).

“Ancora una cosa: se GIUSTAMENTE difendiamo i diritti delle Persone omosessuali, non vedo perché non dovremmo considerare umanamente degni di solidarietà tutti gli altri soggetti devianti.”

Tu la meni tanto con le cosiddette provocazioni verbali, un po’ come Bagnasco, e scrivi delle incredibili fesserie come quella riportata, ma mi sai dire che cosa c’entra col discorso del in topic? Ci sono altre strane devianze dei nostri amici preti che vanno segnalate e con le quali dovremmo solidarizzare? Per me una frase simile si commenta da sola.

Damiano

@grillo:

dai letteralmente i numeri, immagino sia perfettamente inutile spiegarti che l’incidenza della pedofilia nel clero cattolico sia doppia rispetto al resto della popolazione, immagino sia anche inutile dirti che i numeri assoluti non hanno senso (non sarebbe la stessa cosa se i 17 preti condannati fossero su un totale di 100 presti piuttosto che su totale 1000000) e penso si anche inutile spiegarti la differenza che passa tra l’essere condannato per pedofilia ed essere pedofilo.

@Claudio:

Tu che intendi per “normale”?

ciceracchio

grazie vassilissa sono veramente rincuorato che tu mi dia solidarieta’
da tutti i porci preti , veramente commosso grazie

Claudio De Luca

Ragazzi, probabilmente avete ragione: può darsi che dietro queste spiegazioni vi sia del pregiudizio inconscio da parte mia.
Prometto di vigliare attivamente sulla specifica questione.
Ma, a rigore di logica, non riesco a considerare normale l’omosessualità: trovo più plausibile l’ipotesi che rappresenti una deviazione dovuta a problematica identificazione con la figura paterna durante l’infanzia e/o a “fissazione” del Sé sulla immagine materna.
Comunque, devo ammetere che potrei aver torto.

riccardo

Non so se sono off topic ma posto ugualmente il ragionamento.

Credo di aver scoperto il nesso tra i DiCo la pedofilia e l’incesto.
seguire attentamente i seguenti postulati e la conclusione finale:

1) Tra i preti serpeggiano molti pedofili
2) I preti, si sa, scopano più delle persone normali
3) I preti hanno degli “incidenti” di percorso chiamati figli
4) Questi sono chiamati “incidenti” soltanto dalle sventurate a cui è capitato
5) Questi sono chiamati “doni di dio” dai preti/padri
Conclusione:
volete che si lasciano scappare l’occasione di approfittare di carne fresca grazie ad un ricatto che difficilmente sarà mai denunciato???????

Vassilissa

Riccardo, forse ho bisogno di un altro caffè perchè il tuo ragionamento mi pare contorto e inverosimile: in pratica stai dicendo che i preti pedofili si danno al sesso sfranato con ingenue donzelle allo scopo di metterle incinte e generare altre prede…. bhà. Denunciare la pedofilia pretesca (ma anche quella in famiglia) è doveroso ma scusa non c’è bisogno di inventarsi cose così strampalate.
Manteniamoci lucidi, cerchiamo di separare la nostra antipatia verso certo clero dalle leggende metropolitane.
Credo che la pedofilia violenta vada inquadrata in un fenomeno più ampio di violenza in generale contro i soggetti deboli, purtroppo in aumento (+28% quella sulle donne), è indispensabile trattare un argomento così importante con chiarezza e competenza.

Lamb of God

La violenza sulle donne penso sia in aumento ma non in modo così esponenziale come dicono i sondaggi, semplicemente ora viene denunciata e c’è molta meno accondiscendenza soprattutto all’interno del matrimonio, sicuramente è sparita (in parte) l’omertà rispetto a 20 anni fà, perchè all’epoca si taceva e si conviveva col dolore.

Damiano

trovo più plausibile l’ipotesi che rappresenti una deviazione dovuta a problematica identificazione con la figura paterna durante l’infanzia e/o a “fissazione” del Sé sulla immagine materna.

E se fosse di origine genetica?

Ma in ogni caso a prescindere da tutto questo e premesso che l’omosessualità di per se non nuoce a nessuno (proprio a NESSUNO!), la discriminazione nasce dalla connotazione che uno da al termine “devianza”:

– La castità è una “devianza” nella stessa misura in cui tu la intendi per l’omosessualità? (si/no, perchè..)
– Praticare sesso orale in un rapporto eterosessuale è considerabile una “devianza”? (si/no, perchè…)
– Rischiare la vita per praticare sport estremi è considerabile una “devianza” solo perchè la maggior parte delle persone non pratica sport estremi?

cosa è “devianza” ? la malattia? l’essere fuori “dalla media”?
Essere “fuori dalla media” e necessariamente patologico?

O forse la parola “devianza” assume un particolare significato quando viene applicata alla sfera della sessualità?

Francesco

Potenziale Risposta di Lamb of God a Ciceracchio (direttamante dall’altro post):

“I favorevoli all’intervento della Chiesa nelle scelte legislative si trovano in misura maggiore negli strati meno centrali socialmente: i più anziani, chi possiede titoli di studio meno elevati, i residenti al Sud”

Ergo gli ignoranti. Secondo i dati pubblicati nel 2005 da una ricerca dell’Università di Castel Sant’Angelo dell’Unla (Unione Nazionale per la Lotta contro l’Analfabetismo) il record negativo di 13,8% è in Basilicata e ci sono nove altre regioni al di sopra del’8%, limite considerato di allarme:

Calabria 13,2%
Molise 12,2%
Sicilia 11,3%
Puglia 10,8%
Abruzzo 9,8%
Campania 9,3%

http://it.wikipedia.org/wiki/Analfabetismo
Non ho altro da dire.

Reazione (senza risposta) di un Cattolico a Ciceracchio:

Vedi opere della Misericordia Spirituale

Risposta di un Cattolico a Lamb of God:
“Chi è senza peccato scagli la prima pietra”

Siamo tutti ignoranti, e tutti necessitanti di imparare cose nuove. L’importante è non erigersi a dei in terra qundo impariamo la matematica.

Vassilissa

Siamo tutti ignoranti, e tutti necessitanti di imparare cose nuove. L’importante è non erigersi a dei in terra qundo impariamo quattro preghiere e due sermoni.

ciceracchio

CARO FRANCESCO SARO’ IGNORANTE MA CIO’ CHE HAI SCRITTO E A CHE MO”’
NON CIO’ CAPITO UN CAZZO ??? SE E’ PER ME GRAZIE SE E’ PER UN’ALTRO
SPERIAMO CHE CAPISCA ..

Claudio De Luca

Caro Damiano, tu apri un capitolo immenso: cos’é normale e cosa patologico?
C’é senza dubbio una terra di mezzo, tutt’altro che trascurabile, dove normalità e patologia sfumano con estrema gradualià una nell’altra. Ed esiste un ambito estremo, chiarissimo, in cui é facile discernere il sano dal malato.
In effetti, il capitolo “sessualità” é ben lungi dall’essere definitivamente conosciuto: esistono solo ipotesi, più o meno plausibili.
Sia chiaro, che mi rendo perfettamente conto di non essere il depositario di saperi immutabili ed imprescindibili.
Il dogmatismo ha sempre odore di pregiudizio e – fra l’altro – ostacola il dialogo ed il progresso, anche all’interno della Scienza.
Il problema, a mio avviso, consiste nell’evitare che si erigano barricate ideologiche che escludano piuttosto di includere.
Un rischio, paradossalmente, potrebbe essere quello di ghettizzare chi é chiaramente malato (mi sforzo di adoperare il termine “deviante” in senso strettamente medico-biologico al di là di implicazioni e giudizi di ordine morale-etico) da parte di chi si muove in quella terra di mezzo di cui parlavo.
Non so se mi spiego … il problema non é tanto quello di stabilire chi sia normale e chi non lo sia, ma piuttosto quello di accettare, tollerare, incoraggiare, dialogare.
Fermo restando, che chi sbaglia deve pagare (ad esempio i pedofili sessualmente attivi).

Ma

Lamb of God

Io sono solo il Dio di me stesso e se 1+1=2 mi duole un sacco sai, ignoranza e fede son sempre andati a braccetto soprattutto quando i pastorelli vedevan Madonne perciò se questo sondaggio, che prendo col beneficio del dubbio, da ragione alla mia (&nostra) tesi sei libero di sentirti una mosca bianca, un pò come noi atei …

Damiano

il problema non é tanto quello di stabilire chi sia normale e chi non lo sia, ma piuttosto quello di accettare, tollerare, incoraggiare, dialogare

Certo, sono d’accordo, ma se dalla “diagnosi” sano/malato, normale/anormale, naturale/contronatura si fanno dipendere i diritti delle persone o si traggono giudizi del tipo buono/cattivo, allora definire ESATTAMENTE ciò che è deviato da ciò che non lo è diventa fondamentale.
Se si legifera sulla logica deviato/non-deviato è NECESSARIA una definizione precisa e univoca e possibilmente scientifica.

riccardo

@ Vassilissa

ho tentato di capire come diavolo abbia potuto associare pedofilia e incesto alle unioni di fatto, tali affermazioni mi sembrano frutto di ragionamenti contorti. Non credo che i preti pedofili adeschino donzelle per metterle incinte e creare nuove prede, questo no. Ma il mio ragionamento algoritmico è l’unico che mi sia venuto in mente vista la totale disgregazione di idee che può portare ad affermazioni come quella del cardinalone. Presumo che queste frasi siano frutto di un ufficio stampa clericale molto preparato il quale sa che aggregando certi sostantivi è possibile creare degli scenari mentali e non c’è bisogno che tali parole abbiano un nesso l’una con l’altra. Forse ho sbagliato io a pensare che quelle affermazioni siano il risultato di un ragionamento logico o molto più semplicemente di una posizione etica.
Per il resto, violenza sulle donne e pedofilia familiare, non mi pronuncio, l’argomento è di estrema serietà e in quanto tale va trattato, come suggerisci, con lucidità e competenza.

JSM

“Presumo che queste frasi siano frutto di un ufficio stampa clericale molto preparato il quale sa che aggregando certi sostantivi è possibile creare degli scenari mentali e non c’è bisogno che tali parole abbiano un nesso l’una con l’altra”

RICCARDO HA PIENAMENTE RAGIONE E CIO’ E’ POTENZIALMENTE PIU’ PERICOLOSO DI QUALCHE FANATICO ISLAMICO

Vassilissa

Scusa Riccardo, non avevo capito che era un tentativo di ricostruire il loro ragionamento (che faticaccia). Hai ragione,la loro tecnica è abbastanza semplice: si accosta al tema del momento (i dico) qualcosa che la gente semplice odia e teme (pedofilia, incesto) e si martella.
Scusami ancora. 😳

JSM

Vassilissa, la loro tecnica è semplice ma, come tutte le cose semplici, se fatta bene è geniale

jesuschristyouaremylife

IN OGNI COSA CI SONO MELE MARCE, MA NELLA CHIESA PER FORTUNA OLTRE A QUELLE CI SONO ANCHE MELE MATURE, COME MISSIONARI, SACERDOTI, LAICI CHE SI IMPEGNANO PER IL SOCIALE

grillo parlante

beh,se confrontiamo 17 casi su 15 anni con 21000 in un solo anno sarebbe piuttosto arduo dire che la pedofilia e’ doppiamente diffusa tra i preti che tra chi non lo e’,e sarebbe una bella cosa anche citare una fonte come ho fatto io;ma anche facendo finta che tutto questo sia vero,i preti hanno anche molte piu’ ”vittime” a disposizione,una famiglia ha due,tre,quattro figli quando va bene,in una lezione di catechismo possono esserci anche 50 bambini,e in ogni caso si continua a non comprendere perche’ la pedofilia susciti scandalo solo quando avviene nella Chiesa e non altrove

Damiano

@Grillo:

Ho dato un’occhiata al sito:

1) E’ un sito che parla di omosessualità se si chiama “omosofia” ci sarà un motivo, per questo non ha per niente senso definirlo filo-gay, è come se io definissi filo-cattolico il sito di vatican.va.

2) Ho guardato un po’ ma NON ho trovato i numeri di cui parli, puoi mettere il link alla pagina per favore?

Te lo chiedo perchè non si capisce che cosa stai confrontando : 17 e 21000 sono entrambi numeri relativi a casi giudiziari ? Se non è così stai confrontando metri con chilogrammi…

Sai che cosa è una misura relativa? Dire che all’interno del clero c’è il 4% di pedofili (http://www.rai.it/news/articolonews/0,9217,73841,00.html) significa che su un totale di 300000 fanno 12000 casi. Per ottenere la stessa percentuale sul resto della popolazione (supponiamo 15.000.000 di maschi…) i casi di pedofilia dovrebbero essere ben 450.000 (altro che 21000!), riesci a capire o ti serve un disegnetto?

ma anche facendo finta che tutto questo sia vero,

non serve che fai finta…

i preti hanno anche molte piu’ ”vittime” a disposizione,una famiglia ha due,tre,quattro figli quando va bene,in una lezione di catechismo possono esserci anche 50 bambini,

Questa tua , a dir poco “strana”, “difesa” del clerico pedofilo, dimostra ancora una volta quanto possano essere scivolosi gli specchi, i numeri si riferiscono al numero di preti accusati non al numero delle vittime dei preti!!

e in ogni caso si continua a non comprendere perche’ la pedofilia susciti scandalo solo quando avviene nella Chiesa e non altrove

Questo è falso, la pedofilia è un problema di per sè, sono il primo a dirlo, ma quando mi trovo di fronte ad un clerico in gonnella che pretende di dare lezioni di “corretta sessualità” e di “deviazioni sessuali”, il minimo che possa fare, è fargli notare che la trave che è nel SUO occhio.

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