La Curia di Udine chiede contributi regionali per la manutenzione del suo castello

Leggo da “Il Gazzettino Online il quotidiano del NordEst” ediz. di Udine-provincia di sabato 31 Marzo 2007 un articolo dal titolo “Esercizi spirituali, chiude la casa – Il santuario della Madonna Missionaria a Tricesimo è alle strette per carenza di suore e fedeli”.

Nel corpo dell’articolo si può leggere: “Chiude dopo 60 di attività la casa degli esercizi annessa al santuario tricesimano della Madonna Missionaria. A rendere necessario un periodo di ferma, che durerà almeno per tutta l’estate, è la carenza di personale, unita alla sempre minore affluenza da parte di utenti da tutta la regione. . Nato nel 1947, dopo l’acquisto da parte della Chiesa della storica residenza-castello Villa Valentinis, il centro è sempre stato retto da un sacerdote coadiuvato da gruppi religiosi consacrati. . La casa dispone di 37 camere singole ed è arrivata a ospitare annualmente fino a 20-30mila persone. Nel 2006, tuttavia, le presenze sono state molto più limitate, sull’ordine di 4.700 fedeli, mille in meno rispetto il 2005. La struttura che ospita il centro esercizi, inoltre, necessita di opere di manutenzione straordinarie essenziali per continuare a essere accessibile da parte, in particolare, di anziani e diversamente abili: la zona camere è divisa da quella delle cucine, ad esempio, da 33 scalini, ostacolo insormontabile per chi non può camminare bene.

Per la villa-castello è stato chiesto un contributo regionale di circa due milioni di euro, non solo per mettere completamente a norma gli interni ma anche per consolidare le massicce mura di pietra perimetrali. Una somma minore è stata finanziata per opere di miglioria nella sala da pranzo, cucina e per gli infissi ma resta comunque cantiere isolato.”

Tutti in Friuli conoscono il Castello di Tricesimo, già appartenuto ai nobili Valentinis. Si tratta di un castello storico molto bello, situato in luoghi che definire magnifici è poco, tra le colline, circondato da boschi, vigne e campi coltivati, ma a pochi chilometri dalla città di Udine, in una zona ottimamente servita da strade di ogni genere, ferrovia, autostrada, centri commerciali. Non a caso, credo, è la residenza dell’ex arcivescovo di Udine mons. Alfredo Battisti, che ivi si gode la pensione.

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Tricesimo (UD) – Castello – ingresso principale

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Castello e Santuario della Madonna Missionaria –
veduta dal satellite

Bene: per la manutenzione del suo maniero la Curia di Udine chiede ancora alla Regione Friuli-Venezia Giulia due milioni di euro, nonostante la Chiesa italiana riceva, solo dall’8 per mille, circa un miliardo di euro all’anno, senza contare finanziamenti vari ed esenzioni fiscali che portano complessivamente il costo della Chiesa per lo Stato italiano a nove miliardi di euro annui ai quali vanno aggiunti i 2 miliardi e 250 milioni di euro anni di mancato introito dei Comuni italiani per l’esenzione ICI (stime di Piergiorgio Odifreddi – Perché non possiamo essere cristiani – ed. Longanesi 2007, p.164 e segg.).

Saprà l’amministrazione regionale del Friuli-V.G. (di orientamento catto-comunista) essere corretta nella distribuzione del denaro pubblico?

Non si sa, visto che qualche mese fa elargì ottocentomila euro alle Suore Benedettine di Trieste per il loro trasloco sul Carso ( vedi UAAR Ultimissime del 10 novembre 2006).

Edoardo Montagner
lettera pervenuta a UAAR Ultimissime

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11 commenti

Franco Siccardi

Se non sono in grado di mantenerlo, lo mettano in vendita.
O ne facciano dono allo Stato.

Ah già! Dimenticavo! Loro sono l’opera Pia, non l’opera “Da”
(“Pia” nelle lingue e nei dialetti del Nord Italia significa “Piglia”)

JSM

beh! io quelli in tonaca non li ho mai visti dare: sempre prendere…

edcon

Invece di succhiarci il sangue questi maledetti li chiedano al Papa 2 milioni. Di certo non gli mancano…

Kaworu

per me può pure crollargli sulla testa, il bel castello marcondirondirondello.

Damiano

A casa ho una ferrari che non riesco a mantenere…. pretendo dei finanziamenti regionali!!

Vassilissa

Il castello è stato acquistato nel 1947 -due anni dopo la fine della guerra- in un momento in cui l’italia era una distesa di macerie materiali e morali, con migliaia di senza tetto, mutilati e orfani. E questi che fanno , si comprano un castello! e neanche per ospitarci gli indigenti senza casa (solo 37 camerette singole). Bello spirito caritatevole.

REQUISIRE SUBITO

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