Il GIP nei giorni scorsi non ha ritenuto di dover dar seguito alla richiesta di archiviazione avanzata in data 6 marzo 2007 dal Sostituto Procuratore dr. Gustavo De Marinis, controfirmata dal Procuratore Capo della Repubblica di Roma dr. Giuseppe Ferrara ed ha ordinato la trasmissione degli atti al Pubblico Ministero per l’iscrizione del dr. Mario Riccio nel registro degli indagati cosicché allo stesso sia garantito di poter interloquire, con la necessaria difesa tecnica, in sede di udienza camerale che verrà fissata nei prossimi giorni ed all’esito della quale lo stesso GIP dr. La Viola deciderà se archiviare il procedimento, ordinare al PM di effettuare ulteriori indagini oppure ordinare al PM di formulare coattivamente l’imputazione a carico del medico. La Procura di Roma, richiedendo l’archiviazione del procedimento ‘atti relativi alla morte di Piergiorgio Welby’, aveva ribadito che a proprio avviso – anche a seguito degli accertamenti compiuti in sede di Consulenza Collegiale Medico-legale che avevano escluso qualsiasi rilievo causale della sedazione in relazione al decesso – non era ravvisabile alcuna ipotesi di reato nei fatti accaduti la sera del 20 dicembre 2006.Il dr. Mario Riccio ha nominato proprio difensore di fiducia l’Avv. Giuseppe Rossodivita.
In merito Marco Pannella e Marco Cappato, deputati europei radicali, hanno dichiarato:
“Il collegio dei consulenti medici dopo l’autopsia sul cadavere di Piero Welby aveva dichiarato: ‘in conclusione è possibile affermare che l’irreversibile insufficienza respiratoria che ha condotto al decesso il Sig. Welby Piergiorgio sia da attribuire UNICAMENTE alla sua impossibilità di ventilare meccanicamente in maniera spontanea a causa della gravissima distrofia muscolare da cui lo stesso era affetto’ “. […]
“Rinnoviamo a Mario Riccio il nostro profondo ringraziamento, anche a nome di Mina Welby, per aver accettato di fornire il suo contributo professionale ed umano all’azione della quale siamo, su indicazione di Piero, corresponsabili ideali e organizzatori materiali. Rivendichiamo infatti di avere concretamente operato per organizzare ed affermare il diritto costituzionalmente garantito di Welby ad interrompere il trattamento sanitario al quale era sottoposto, da lui considerato una tortura insopportabile.”
Il testo integrale dell’articolo di Michele Lembo è stato pubblicato sul sito di Radio Radicale
VERGOGNA.
Qualcuno mi deve spiegare che reato ha commesso Riccio. Aiutare una persona a interrompere le cure non mi sembra che sia reato, è un diritto inviolabile di ciascun individuo scegliere come vivere e come morire ed è una vergogna se uno stato, per di più europeo, non lo riconosca.
Sarebbe interessante sapere in base a quali elementi il GIP ha chiesto l’iscrizione del dr. Mario Riccio nel registro degli indagati. Prove materiali? non direi visto il referto del collegio dei medici.
Ma in quali casi si configura l’abuso d’ufficio?
L’iscrizione a registro è avvenuta con l’ipotesi di reato di “omicidio del consenziente”, quindi il GIP considera l’interruzione della ventilazione meccanica come causa agente del decesso.
Il GIP sarà uno di quei baciapile che i vescovi hanno invitato a non far rispettare le leggi contrarie ai loro dettami…
l’incrminazione di Mario Riccio non c’entra nulla con la decisione di welby di morire.
La procura vuole stabilire solo se siano stati i sedativi che Riccio ha somministrato a Welby a farlo morire.
Caso contrario, se i sedativi non hanno ucciso Welby, Riccio sarebbe libero.
Tutto qui
@paolino
non strumentalizziamo anche questo
Il problema è che il reato di “omicidio del consenziente” va abolito, altrimenti sarà sempre un problema di interpretazione delle leggi.
Che non fossero stati i sedativi erà già stato stabilito dalll’autopsia del medico legale. La procura persegue un obiettivo ideologico che va oltre il diritto, l’ultima accusa sarebbe “omicidio del consenziente” per il semplice fatto di aver staccato la spina sotto sua richiesta, i sedativi non centrano più.
Ecco questa cosa mi sembra molto più probabile…
Concordo con Damiano.
L’autopsia è stata già effettuata e ha escluso l’avvelenamento da sedativi.
http://www.uaar.it/news/2007/03/07/welby-chiesta-archiviazione/
(fonte ANSA)
Abbiam capito tutti perchè in questi giorni il gip rigetta la richiesta di archiviazione nei confronti del Dott. Riccio, i vari gruppi di governo stanno per presentare i ddl del testamento biologico e non si vuole in alcun modo leggere un giudizio meno che totalmente repressivo verso la parola “eutanasia”.
Se la chiusura del caso Welby vedesse la piena assoluzione dell’imputato potrebbe far breccia nella mente bacata dei legislatori un strana idea e prevedere l’ultima parola per il paziente, cosa assolutamente inconcepibile per i nostri amici di Trastevere.
Se l’autopsie è già stata effettuata (come del resto si sapeva) come mai questa novità? Che è successo nel frattempo? Povero Riccio..
La santa inquisizione….
Attenzione: non è detto che sia una cosa negativa.
Ci vorranno anni, l’esito è incerto (purtroppo), ma se si arriva a sentenza essa fa da giurisprudenza.
Un’eventualte assoluzione con formula piena significherebbe aprire quella strada che i politici non vogliono percorrere.
“Un’eventualte assoluzione con formula piena significherebbe aprire quella strada che i politici non vogliono percorrere”
sono i politici che devono prendere questo genere di decisioni, non i giudici!
Il GIP probabilmente è in buona fede: come dimostrato dall’autopsia la causa del decesso non sono stati i sedativi bensì lo spegnimento del respiratore ad opera di Riccio, che quindi ha operato l’omicido del consenziente Welby. Si può cavillare finchè si vuole ma questi sono i fatti.
E’ la legge che deve cambiare!
Mario Riccio merita soltanto onore.
Alla lettura dela notizia, mi è venuto da chiedermi quanto fosse c…..a il gip di Roma e ho fatto una rapida ricerca per scoprire che è lo stesso gip che, tempo fa, aveva fatto chiudere un sito che aveva ricordato il passato nazista di questo papa.
Evidentemente si tratta di una di quelle “spie” che lo stato estero dittatoriale che abbiamo all’interno dei nostri confini ha infiltrato nel nostro sistema giudiziario per guidarlo nei suoi interessi.
Infatti ci vuole una bella dose di cattiveria (chiamiamola così) per perseguire un medico di cui era già stato chiesto il proscioglimento.
Cattiveria caratteristica di quella “religione d’amore”.
Saluti
Massimo Albertin
Non mi stupirei affato se fosse di CL, AC o addirittura dell’Opus Dei …
La massoneria bianca è un vero cancro della nostra società.
I magistrati sono un male necessario, come i militari.
Ottusamente, vivono nell’equivoco rassicurante che norme, leggi e regolamenti risolvano ogni genere di problema.
Come si fa ad applicare pedissequamente ed anelasticamente regole che altri hanno stabilito e che, magari, non si condividono?
Solidarietà assoluta al collega ed all’uomo Mario Riccio.