«Interventi» della Chiesa: il 51% dice sì

Il confronto sui rapporti tra Chiesa e Stato italiano si fa sempre più arroventato. E, al tempo stesso, partecipato, poiché, oltre i leader dell’esecutivo e quelli ecclesiastici, esso coinvolge e fa discutere gran parte dei cittadini, specie sulla questione dell’influenza del Vaticano sulle scelte legislative del nostro paese. La discussione non riguarda la mera esistenza del fenomeno: la grande maggioranza della popolazione, a destra come a sinistra, concorda sul fatto che la Chiesa tenda, per le materie che essa ritiene di sua competenza, ad interessarsi, in misura maggiore o minore, delle normative adottate dai governi che via via si succedono. Vi è però forte contrasto sull’opportunità di questo comportamento. Più del 40% ritiene che il Vaticano non debba occuparsi del merito delle leggi discusse in parlamento. Ma la maggioranza (51%) approva un intervento, più o meno incisivo. Per la gran parte, esso dovrebbe limitarsi a «indicazioni di carattere generale». Ma una quota significativa, anche se minoritaria (16%), ritiene che il Vaticano possa, se crede, anche «condizionare il voto dei parlamentari su particolari temi delicati». Questa opinione ha riscosso una maggiore approvazione proprio negli ultimi mesi, anche per effetto della offensiva che la Chiesa ha promosso contro i Dico e che ha portato in poche settimane ad una forte contrazione del favore inizialmente espresso dalla popolazione verso questi ultimi. I favorevoli all’intervento della Chiesa nelle scelte legislative si trovano in misura maggiore negli strati meno centrali socialmente: i più anziani, chi possiede titoli di studio meno elevati, i residenti al Sud. E sono più numerosi tra gli elettori del centrodestra, ove costituiscono quasi il 25%. Ma l’elemento caratterizzante è rappresentato, com’era prevedibile, dalla partecipazione religiosa: tanto che un quarto dei cattolici praticanti è dell’opinione che le indicazioni della Chiesa debbano assolutamente vincolare i parlamentari cattolici. E quasi metà ritiene comunque opportuno che il Vaticano dia indicazioni di carattere generale riguardo alle scelte legislative. Insomma, il quadro politico del nostro paese vede, ancora una volta, riproporsi l’antica frattura tra cattolici e laici. Che, come in passato, si sovrappone a quella tra centrodestra e centrosinistra. In una misura forse inaspettata e, di certo, sottovalutata da molti.

Fonte: Corriere.it

27 commenti

charlotte

Conosco parecchi atei che sono favorevoli a quello che dice il papa e che reputano giusto che la Chiesa cerchi di porre un freno alla deriva morale che sta infestando l’Europa. come la mettiamo? vedete che non sono solo i cattolici a pensare certe cose!

Lamb of God

“I favorevoli all’intervento della Chiesa nelle scelte legislative si trovano in misura maggiore negli strati meno centrali socialmente: i più anziani, chi possiede titoli di studio meno elevati, i residenti al Sud”

Ergo gli ignoranti. Secondo i dati pubblicati nel 2005 da una ricerca dell’Università di Castel Sant’Angelo dell’Unla (Unione Nazionale per la Lotta contro l’Analfabetismo) il record negativo di 13,8% è in Basilicata e ci sono nove altre regioni al di sopra del’8%, limite considerato di allarme:

Calabria 13,2%
Molise 12,2%
Sicilia 11,3%
Puglia 10,8%
Abruzzo 9,8%
Campania 9,3%

http://it.wikipedia.org/wiki/Analfabetismo
Non ho altro da dire.

Michele

Da agnostico non trovo giusto impedire alla Chiesa di esprimersi: la libertà di parola ed opinione è sacrosanto ed insito nella Ns costituzione. Il problema non è la Chiesa ma i Nostri politici che tendono troppo ad ascoltarla/accontentarla ! Ed anche i media fanno la loro parte: non passa giorno che non si sappia quante volte ha scurreggiato Bagnasco o cagato B16….

JSM

“Ma l’elemento caratterizzante è rappresentato, com’era prevedibile, dalla partecipazione religiosa: tanto che un quarto dei cattolici praticanti è dell’opinione che le indicazioni della Chiesa debbano assolutamente vincolare i parlamentari cattolici. E quasi metà ritiene comunque opportuno che il Vaticano dia indicazioni di carattere generale riguardo alle scelte legislative”

è più pericolosa la rozza brutalità islamica o la viscida sottigliezza vaticana? i cardinali non hanno bisogno di sharia, jihad, fatwa e quant’altro: è sufficiente un’abile manipolazione e orientamento delle masse attraverso i media

charlotte,
quanto pericoloso è il condizionamento mentale se perfino atei, che dovrebbero riconoscere nel papa un imbroglione, appoggiano questa sistema?

Sydbarrett76

@ charlotte:
non è che essere ateo significa per forza essere intelligente…

@ Michele:
un conto è esprimersi, un conto è interferire. La Chiesa ha il diritto di dire ai credenti di non fare una certa cosa anche se la legge lo permette. Non ha il diritto di dire ai parlamentari cosa la legge deve permettere o meno.

Che poi la Chiesa abbia una sovraesposizione mediatica è palese, in Italia è una lobby di potere come lo sono le lobbies economiche negli USA

Jamp

Quoto Lamb. Altro esempio di come cultura e religione non possono andare d’accordo. Nessuno può impedire alla chiesa di esprimersi, ma qualcuno dovrebbe ricordare che le interferenze attive nell’opera legislativa sono vietate dal concordato e dal codice penale. Ma tanto chissenefrega, vero?

@ Charlotte

anche io conosco tanti di questi “laici”. Che laici non sono, fidati, li ho in casa. Sono semplicemente cattolici non praticanti, che dicono di essere laici solo perchè non vanno in chiesa la domenica, che tengono la bibbia nel comodino e che si faranno seppellire con rito religioso. Credo che ancora il concetto di “laico” debba essere chiarito in certi cervellini sottili.

Daniela

ma poi non è vero che ci sono parecchi atei che la pensano come la chiesa, queste sono tutte palle, frottole messe in giro dalle persone cattoliche per avvalorare le loro tesi.
Anchi’io posso definirmi cattolica praticante e dire il papa ha torto marcio, ma andiamo.

Mauro Ghislandi

Occorre ricordare la genesi storica del particolarissimo rapporto tra Chiesa Cattolica e Stato in Italia.
Quando il fascismo decise di intervenire pesantemente nell’organizzazione e nelle ritualità degli Italiani (sabato fascista, ecc.), la Chiesa si preoccupò molto e cercò di contrastare. Col Concordato si giunse ad un accordo che limitava molto l’ingerenza ecclesiastica nella politica, dando in compenso alla Chiesa il ruolo di “religione di Stato” e un bel po’ di soldi ogni anno.
Con la revisione di Craxi la Chiesa rinunciò al ruolo privilegiato (sulla carta) ed ebbe in compenso una montagna di soldi in più. Ma l’impegno alla non ingerenza rimase.
Se ora la Chiesa vuole rientrare pesantemente in campo (per la mancanza di un partito di riferimento), in cambio dovrebbe rinunciare a tutti i soldi che riceve dallo Stato.

Lamb of God

Non so voi, ma tutti gli atei che conosco io si “mangerebbero il Papa crudo” (per dirla alla “Erode” http://www.gridaloforte.com/ ), perciò immaginatevi quanto siano d’accordo con quel che dice.
Forse il mondo è bello perchè è vario …

ciceracchio

puff. sondaggi … sondaggi ora spendono anche per i sondaggi …
forse si sono imparentati con arcore visto come li difende??? …
gia’ poi gli fanno la pubblicita’ per 8×1000 .su
tutte le reri. ho con cosa la pagano tutta la pubblicita ????’ i sondaggi???
vuoi vedere ??? coi soliti soldi dei cittadini .
e si le devono togliere un po’ da quelli che sono stati tolti alle scuole
pubbliche . per essere gentilmente donate alle scuole
cattoliche . e noi paghiamo e noi paghiamo vero eminenze??

Daniela

ma non possiamo permettere che il nostro diventi un paese teocratico, guardate che qui stiamo rischiando grosso, molto grosso.

Daniela M

il dibattito sui diritti, sulla laicità dello stato e sulle ingerenze delle chiese non si misura a suon di sondaggi…. E’ tipico della nostra italietta fare un sondaggio anche se un politico fa una scorreggia…
insomma! Anche se il 100% degli intervistati dicesse che è giusto che la chiesa intervenga, ciò non avvalorebbe in ogni caso una risposta condizionante la questione…

Franco Siccardi

sondaggi, sondaggi…

Sono stato accuratamente “sorteggiato” da uno dei sondaggi del “Cavaliere”… Guarda caso, sulla guida telefonica c’è scritto “ing.”….

Dopo alcune domande sulle mie idee politiche, ho sentito una voce – che non era quella dell’intervistatore – che diceva testualmente:

“Porc…. Questo e’ di sinistra”

No comment….

archibald.tuttle

“Conosco parecchi atei che sono favorevoli a quello che dice il papa e che reputano giusto che la Chiesa cerchi di porre un freno alla deriva morale che sta infestando l’Europa. come la mettiamo?”

giuliano ferrara e’ bello grosso, ma lo devi contare come ateo singolo.

charlotte

Jamp, non parlavo di laici ma di atei, cioè gente che non crede in Dio, né nella vita dopo la morte ecc. gente che non crede a niente, però dà ragione al papa. non so se mi spiego.

Marco G.

Ferrara è un campione di quel tipo particolare, nefasto, di relativismo che contraddistingue ipocriti e opportunisti (diverso dal relativismo “buono” delle persone tolleranti). La religione, o se è per questo, la guerra, sono sempre buone e giuste quando si possono far fare agli altri. Il suo motto è “armiamoci e partite”.

Kerry King

Ma gli atei che danno ragione al papa sono come i protestanti irlandesi che chiamano i loro connazionali cattolici “papalini” e a cui vorrebbero dar fuoco,o e’ diverso? Fatemi capire;ma lo sa quel povero cristo di gesu’ cristo di queste faide intestine? Bah……..

Jamp

Credo che quel povero cristo di gesù ne avrebbe tanti di “cristiani” da prendere a ceffoni…

grillo parlante

non c’e’ ragione per cui anche gli atei non possano condividere alcuni precetti della Chiesa.quanto alle faide intestine,la Chiesa nasce come Cattolica,tutte le altre forme(protestanti,anglicani,calvinisti,valdesi ecc…)si sono distaccate da essa che resta la Chiesa ufficiale per tutti i Cristiani

archibald.tuttle

“la Chiesa nasce come Cattolica,tutte le altre forme si sono distaccate da essa”

raccontalo agli ortodossi, vediamo cosa ti dicono…

Magar

Raccontalo anche agli anglicani, che dicono di essere “cattolici, ma non cattolici romani“!

Magar

@Charlotte
Se quegli “atei” condividono la dottrina morale del papa, allora vuol dire che, pur non abbracciando la fede cristiana, ne accettano tutti i corollari (che hanno senso solo su basi irrazionali, vedi i discorsi degli “atei devoti” sull’aborto), e quindi sono semplicemente atei incoerenti, che non traggono le logiche conclusioni delle proprie scelte.

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