Prodi teme una deriva zapaterista

Giorno dopo giorno, la tesi di una svolta ai vertici della Cei è indebolita da controindicazioni vistose. Anzi, le ultime uscite del successore di Camillo Ruini, l’arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco, hanno sorpreso quanti nell’Unione accreditavano un inizio di disgelo col governo; e speravano in un minore protagonismo dei vescovi nella politica italiana. Acolpire non sono tanto i titoli irridenti che i giornali dell’estrema sinistra hanno dedicato alla discutibile esternazione di Bagnasco su coppie di fatto, incesto e pedofilia.
È più rumoroso il silenzio ufficiale di quei settori della maggioranza che hanno puntato sul cambio della guardia. Una novità c’era stata, nei giorni scorsi: la lettera con la quale il segretario di Stato Tarcisio Bertone aveva scritto alla Cei che la Santa Sede avrebbe esercitato il ruolo di «guida rispettosa» dei vescovi. A molti era parso un modo per rivendicare una sorta di primato nella gestione dei rapporti con l’Italia. Ma quanto è successo in seguito sembra smentire o comunque attenuare questa lettura: al punto che ieri il segretario della Cei, Giuseppe Betori, ha potuto negare diplomaticamente la «discontinuità » rappresentata dalla lettera. «La presenza della voce pubblica del cattolicesimo italiano», ha detto Betori, «non è riservata alla Santa Sede ma è anche della Cei». Non solo. […]

Il timore è che la politica italiana finisca per «subire il ricatto dell’etica religiosa». Per questo si rivendica la laicità come «valore fondante della sinistra»: un rimprovero implicito a chi, soprattutto nella Margherita, ha deciso di partecipare all’iniziativa del 12 maggio. Si tratta di una polemica sulla quale si allungano i fantasmi della Spagna socialista e anticlericale: quella «sindrome Zapatero» che preoccupa sia l’Unione prodiana sia le gerarchie ecclesiastiche. Romano Prodi vuole evitare che la strategia della Cei radicalizzi l’Unione.
La sua presenza a una messa celebrata da Bertone, ieri a Roma, forse non è solo un atto formale. Anche in Vaticano avvertono il pericolo di imitare il caso spagnolo che si vorrebbe esorcizzare. Sembra che dietro il «no» alla partecipazione dei vescovi al «Family Day» ci sia questa preoccupazione, espressa dallo stesso Papa. In Spagna, infatti, alcuni cardinali e vescovi scesero in piazza, stimolati e quasi trascinati dai crociati del laicato tradizionalista. Ma diventarono emblemi di un episcopato diviso e, fino a quel momento, piuttosto silenzioso. […]

Il testo integrale dell’articolo di Massimo Franco è stato pubblicato sul sito de Il Corriere della Sera

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23 commenti

Flavio

Magari ci fosse la deriva zapaterista nel parlamento italiano…

enrico matacena

Capisco Prodi e la sua paura che su certi temi la maggioranza si sfasci, ma sta allel forze laiche far capire che se gli altri (mastella & C.) tirano la corda, questa si spezza.
Bisogna mostrare con forza che il popolo italiano è laico e moderno e che non ne può più delle invadenze clericali. Vedo con piacere che anche il papa si preoccupa che certi toni estremistici della cei isolano la chiesa. Gli isterismi di bagansco ne mostrano tutta la bassezza e disgustano anche molti cattolici progressisti. Un nemico stupido è sempre meglio di un nemico intelligente !

Vassilissa

MA DOVE, DOVE?!? dov’è questa deriva zapaterista, che poi sarebbe un governo unito che fa buone leggi per dare diritti a chi non ne aveva, senza tremare agli anatemi del clero ma senza spirito di vendetta, un governo veramente laico insomma. Avercelo uno zapaterismo anche da noi!

JSM

“È più rumoroso il silenzio ufficiale di quei settori della maggioranza che hanno puntato sul cambio della guardia”

SARA’ MICA CHE IL VATICANO E LA SUA CRICCA LE SPARA COSI’ GROSSE CHE LA CATTODESTRA NON TROVA NEMMENO IL CORAGGIO DI APRIR BOCCA A SUA DIFESA??

Joséphine

Io la chiamerei deriva SPAGNOLA, non zapaterista.
E auspico una deriva ITALIANA.

Siamo o no, fratelli d’Italia e non del Vaticano??

Joséphine

C’è solo una cosa da notare: i 24000 voti contestati al termine delle elezioni, non hanno fatto la differenza.
La sinistra è uguale alla destra.

raphael

ma quale deriva, basterebbe molto meno per dimostrare un pò di polso

Joséphine

Non possono dimostrare ciò che non hanno, raphael.

E’ la sinistra in toto ha sempre avuto le mani in pasta con qualche clericale “di frontiera”,
radicalchic, e (tra)vestito da metalmeccanico.

tadeo

la sinistra italiana peggio che la destra?,dare non togliere agli ultimi :pensionati, i salari piu bassi d’Europa…vedono il problema in termini dialeticci uno e’ gli altri.

Marco G.

Io mi accontenterei anche di una deriva alla Bayrou, che cito testualmente: “quando voto una legge, non obbedisco alla Chiesa, ma alla mia coscienza di cittadino. E’ in questo che consiste la laicità.”

Ateo Praticante

Parliamoci chiaro, Che si voglia chiamare deriva zapaterista o deriva spagnola in Italia, ci sarà fra circa 20anni.
La chiesa ha potere decisionale ormai sono in questo paese del cavolo.
Bayrou a me non piace, ma dovendo riscegliere tra Prodi e Berlusconi, probabilmente solo per quella frase voterei Bayrou.
E’ impenabile che nel 2007 in Italia non esista una VERA LEGGE, sui PACS, eutanasia, testamente biologico ecc ecc…

Viva la libertà di scelta!!

Joséphine

@ Marco

se la coscienza te la sporcano, tuo malgrado, meglio obbedire all’intelletto di cittadino e all’amor di Patria e d’Europa.

Claudio De Luca

Dipende dal contesto generale in cui é inscritta la frase. Siamo sicuri che Prodi tema davvero una simile “deriva”? Zapatero non mi pare così intransigente, né così di sinistra.

Pacs

Ma basta con ‘sta storia della deriva.
Basta con questi slogan.
Alla deriva si va una barca.
E poi, se proprio, Prodi guardi alle sue di derive, che fanno molta più paura.
Per esempio rendere l’Italia ostaggio di uno staterello di 600mq.
O per esempio essere il capo di uno stato con gli stipendi più bassi e le tasse più alte d’Europa.
PRODI, SIAMO NEL 2007!

cartman666

Come persona prodi credo sia piuttosto baciapile, forse anche piu’ di berlusconi, che lo e’ solo quando gli conviene, ed al momento la sua coalizione ha fatto davvero schifo come laicita’, mi chiedo pero’ fino a quando riuscira’ a procrastinare lo scontro tra i baciapile che finora hanno fatto il bello e il cattivo tempo,e i laici che sono stati fin troppo remissivi.

zagorba

e’molto meglio una deriva zapaterista che una vaticanista come abbiamo qui in Italia!!!!!

Kaworu

berlusconi ha decisamente sbagliato a definire “coglioni” quelli di sinistra.

quelli di sinistra i coglioni non li hanno.

Stefano

Ancora con questa storia della deriva Zapaterista! Zapatero non ha fatto altro che fare delle leggi a favore del benessere dei suoi connazionali punto e basta, non ci ha messo di mezzo etiche religiose di sorta perchè solo una stretta minoranza preferisce l’obbedienza ai dogmi e quelle persone possono farlo liberamente ma senza obbligare nessun altro!

Lamb of God

Ed ha ragione, la democrazia e i diritti civili hanno sempre fatto paura, soprattutto se di mezzo c’è qualche omino insottanato.

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