Le reliquie di Giovanna d’Arco sono un clamoroso falso. Parola di scienziato: altro che i resti della pulzella d’Orleans, bruciata sul rogo a Rouen come eretica nel 1431, dopo essersi battuta contro l’occupazione britannica. Quei frammenti finora spacciati come appartenenti all’eroina più celebre della storia di Francia risalgono invece ad una mummia, e sono databili fra il sesto ed il terzo secolo avanti Cristo.
E’ questa la conclusione cui è giunta una équipe di studiosi europei coordinata dal medico legale Philippe Charlier dell’ospedale Poincaré di Garches, che ha pubblicato i risultati di un lungo studio sulla rivista Nature.
E’ dallo scorso anno che Charlier, avuto il permesso di analizzare le reliquie della santa, presentate come autentiche nel 1867, sta cercando di dirimere un dibattito che dura ormai da un secolo e mezzo. I resti – una costola umana all’apparenza carbonizzata, un frammento di lino e un femore di gatto, animale comunemente gettato nel rogo delle presunte streghe nel medioevo, mischiati a pollini di pino – si sono rivelati non autentici alla luce di nuove tecniche di analisi. […]
I risultati non sembrano più lasciare spazio ai dubbi. La Chiesa, che canonizzò l’eroina francese nel 1920, è stata sempre prudente sull’autenticità delle reliquie, cosi l’Arcivescovado di Tours donò i resti di cui era proprietario all’associazione degli amici del Vecchio Chinon che ancora custodisce i frammenti nell’omonima cittadina del centro della Francia. Quest’ultima decise di affidarsi agli esperti già nel 1979, ma la perizia non ebbe risultati.
Ora i nuovi metodi forensi usati dal team del dottor Charlier sembrano mettere la parola fine al mistero dell’eroina, diventata un mito nazionale e il simbolo della Francia.
Il testo integrale dell’articolo è stato pubblicato sul sito de La Repubblica
io farei santo il gatto, poveraccio!
Povero gatto (noi umani non siamo capaci neppure di ammazzarci tra di noi senza tirare in mezzo anche gli altri esseri viventi, che cosa patetica) e povera Giovanna D’Arco prima bruciata e poi santificata… ce ne vuole di faccia tosta eh!
questo non significa nulla, capitano false relique, ma l’ importante è il ricordo di ciò che i santi hanno fatto!!!!!!!!!!!!
Le più famose false reliquie sono
1) la falsa sindone di Torino, datata tra il 1290 e il 1360, una pacchiana falsificazione sbugiardata dagli stessi tecnici vaticani. Ma dopo 20 anni continuano a propagandarla per vera
2) il falso sangue di San Gennaro. La curia di Napoli non permette di esaminare il contenuito dell’ampolla del XIV secolo per non fare la fine della falsa sindone di Torino
3) gli 8 (avete capito bene otto!) prepuzi di Cristo sparsi per il mondo, uno dei quali custodito a Calcata (VT). In Francia c’era fino a pochi anni fa anche un OConfraternita del santo Prepuzio!
Al link sotto la storia degli 8 prepuzi di Cristo e della Confraternita del Santo Prepuzio: http://laici.forumcommunity.net/?t=4932964
L’importante e’ che le reliquie, false o vere, facciano miracoli; sicuramente queste ne avranno fatti molti. g
Toh… un altro falso nella chiesa cattolica di Roma… ma che strano…
altro che un falso, questo è un miracolo! un fenomeno razionalmente inspiegabile, un’altra prova della grandiosità di dio!
Cristo si che un “cazzuto”, avrebbe fatto strada nel porno…
Già, anche le mummie egiziane fanno miracoli… 😆
Steve:
Da qualche parte esiste anche il “latte di maria” e l’asino imbalsamato della domenica delle palme…