“La fede cristiana ha stimolato la nascita della scienza moderna”

La recente ondata di attacchi contro Dio e la religione non è rimasta senza replica. Tra le risposte al libro dello scorso anno intitolato “The God Delusion”, del professore di Oxford Richard Dawkins, è stato di recente pubblicato il libro dal titolo “The Dawkins Delusion?” (ed. SPCK), scritto da Alister McGrath, professore di Teologia storica ad Oxford.

Nell’introduzione al libro, McGrath ammette che negli anni ’60 egli stesso era stato ateo come lo è ora Dawkins. Dawkins è esperto in biologia evolutiva e, similmente, McGrath aveva esordito nel settore delle scienze, ottenendo un dottorato in biofisica molecolare.

Tuttavia, egli è poi passato alla teologia e, come spiega: “Successivamente mi sono accorto che il Cristianesimo proponeva una visione del mondo molto più interessante e intellettualmente stimolante rispetto all’ateismo”. […]

Delusione?
McGrath dedica un capitolo a spiegare perché Dio non è una delusione come ha sostenuto Dawkins. Egli osserva che le definizioni usate da Dawkins per descrivere la fede, secondo le quali sarebbe un “processo in assenza di ragionamento”, sono estranee ad un’impostazione cristiana della fede.

Dawkins ha ragione nel sostenere che dobbiamo esaminare le nostre convinzioni, riconosce McGrath. A tal fine i bambini devono ricevere un autentico e accurato insegnamento al Cristianesimo. Sarebbe molto più nocivo per loro, sostiene McGrath, avere un pensiero imbevuto delle erronee e superficiali argomentazioni proposte da Dawkins.

Molte cose che noi sosteniamo, sottolinea McGrath, sono convinzioni la cui veridicità non siamo in grado di dimostrare. Ciò nonostante si tratta di convinzioni del tutto ragionevoli, che proprio per questo si rendono legittime, pur non essendo dimostrabili in senso empirico. Questo avviene non solo nell’ambito della religione, ma anche in quello della scienza, in cui vi sono molte teorie che non hanno raggiunto il livello della dimostrazione definitiva.

McGrath cita anche ciò che alcuni eminenti scienziati, come Stephen Jay Gould, un biologo degli Stati Uniti e Sir Martin Rees, Presidente della British Royal Society, hanno detto sulla religione. Entrambi hanno ammesso i limiti della scienza e accettato che scienza e religione non sono, per loro natura, reciprocamente escludenti.

Inoltre, molte delle grandi questioni della vita, sottolinea McGrath, possono trovare spiegazione nell’ambito delle teorie, ma non vi è alcuna prova scientifica che le possa dimostrare. Vi sono alcune questioni che vanno oltre il raggio del metodo scientifico, come quella di capire se vi è un senso intrinseco nella natura. […]

È vero che la religione può trasformare i conflitti umani in battaglie tra il bene e il male. Ma allo stesso tempo, una società che rifiuta Dio tende a porre come assoluto altre realtà o concetti. In questo senso, la Rivoluzione francese, al fine di sostituire il Cristianesimo con i suoi ideali e principi laici, si è resa responsabile di repressioni violente. […]

La fede cristiana ha stimolato anche lo studio razionale del mondo materiale, che ha dato vita alla scienza moderna. L’importanza data dalla fede cristiana alla dignità della vita umana ha svolto un ruolo cruciale nell’evoluzione degli ideali dei diritti umani. La religione, conclude Ward, può costituire una delle forze più positive per il bene della vita umana.

Il testo integrale dell’articolo di John Flynn è stato pubblicato sul sito di Zenit

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188 commenti

Magar

1) Ha stimolato lo studio razionale del mondo materiale fin quando tale studio non è andato a mettere in crisi alcuni capisaldi dottrinari della religione (vedi Galilei, Darwin): insomma, “potete usare la ragione per studiare la natura, tranne che laddove noi ci siamo già formati, per fede, certe credenze antiscientifiche.” Bella roba, la ragione ridotta a zerbino e completamente asservita agli scopi del fideismo. È la contraddizione interna alla teologia cristiana, quella della (impossibile) convivenza tra fides e ratio.
2) La religione cristiana ha incentivato lo sviluppo del concetto di diritti umani? E la filosofia greca non ha avuto minima parte in questo processo? E come mai i diritti umani hanno iniziato ad essere concepiti in contemporanea con il concetto di laicità dello Stato? E come mai la “dignità della vita umana” è sempre stata difesa pochissimo dalla Chiesa, quando godeva di potere temporale (esplicito), ché lo Stato Pontificio ha continuato, e.g., a praticare la pena capitale ben dopo che il Granducato di Toscana l’aveva abolita? (E i diritti umani degli omosessuali, o delle donne che vogliono abortire, chi li difende?)

emel

AAA cercasi atei falliti ma laureati in discipline scientifiche, disposti a mettere il loro nome e la loro faccia a disposizione della propaganda cattolica.
Si offre ottima paga, biglietti gratis per le grotte vaticane e il santuario di Lourdes.

Requisiti indispensabili :
Notevole pelosita’ di stomaco.
Non essere schizzinosi per quanto riguarda la provenienza del denaro (a richiesta verrano fornite le mollette per il naso se la puzza emanata e’ troppa).
Non fare (ne farsi) troppe domande.

UDM

Anche a Oxford, evidentemente, non mancano stronzi imbecilli ignoranti arroganti impostori leccapile e ruffuani che staccano maechette ai “preti” !!!!!
Che tristezza!!!!!!!!

Johnny Golgotha

Alister McGrath dimostra quanto il pensiero religioso sia totalizzante; qualsiasi credente arriva a concepire tutto entro i confini della propria fede, tanto da immaginarla come origine di ogni cosa, ed è un ragionamento che segue un percorso a circuito chiuso, inizia con Dio e finisce con Dio, punto.

“La Rivoluzione francese, al fine di sostituire il Cristianesimo con i suoi ideali e principi laici, si è resa responsabile di repressioni violente”

Questo costituisce un singolo aneddoto nel passato del laicismo, mentre nel Cristianesimo la repressione è un elemento costante, che viene addirittura predicata come unica arma a difesa dei principi della fede

paolo di palma

“I bambini devono ricevere un autentico e accurato insegnamento al cristianesimo”. E perchè nò al buddismo visto che anche il buddismo è una religione dove il suo massimo rappresentante, il Dalay Lama, ha testualmente dichiarato, in un suo libro, che qualsiasi scoperta scientifica risulti in contraddizione con quanto sostenuto fino a quel momento dal pensiero buddista va tenuta per buona la scoperta e rigettato il pensiero buddista. Sembra quasi il pensiero di Ratzinger. Anche un ateo potrebbe acettare il ragionamento di un buddista pechè entrambi sono sempre pronti, sulla base di nuove conoscenze, a mettere in discussione le proprie convinzioni. Al contrario tutte e tre le religioni monoteiste si fondano su dogmi inalienabili dettati da un dio evidentemente completamente ignorante in quanto sui suoi dogmi si è dovuto correggere, grazie alle scoperte scientifiche, in continazione lungo l’arco della sua storia. Ma forse dio non centra, forse coloro che dicono di rappresentarlo sulla terra ne hanno, nella loro profondissima ignoranza, mal interpretato il suo pensiero.

tadeo

Nell’81 fu nominato Ratzinger prefetto della congregazione per la dottrina della fede (inquisizione) da Paolo II ?.diritti umani? vi ricordati di (Baseoto, Pio Laghi) il volo della morte in Argentina? le vittime delle dittature latinoamericane distrutte nel loro intimo ,martoriato, civilta occidentale e cristiana? il cinismo di un mondo falso, la dignita della vita umana ferita nella sua intima natura da parte della chiesa catolica latinoamericana?, il silenzio, dispresso, intransigenza, complicita’, grazie a loro oggi c’e piu miseria..poverta’..ignoranza..

giops

Basta pensare a Galilei per capire quanto questa opinione di Flynn sia una panzanata.

Carlo

Grande paolo di palma!
Bel post: se riuscissi a darmi un riferimento sull’affermazione del Dalai Lama sarebbe splendido.
Grazie mille.

Bruna Tadolini

scienza e religione non sono, per loro natura, reciprocamente escludenti.

Ragioniamo un po’!
Semplificando, le religioni sono un insieme di cose che hanno un aspetto unificante: la presenza di spiriti o dei. Queste entità metafisiche svolgono diverse funzioni “per l’uomo”: sono respondabili di eventi naturali (dal fulmine alla creazione del mondo!); sono estensori e controllori della morale (le tavole delle legge, dio ti vede); sono elargitori di premi e punizioni in questa o nella vita futura (scomunica, inferno).
A ben vedere, grazie a queste azioni, le religioni svolgono la fondamentale funzione che nella vita di un individuo svolgono una madre o un padre.

Sul primo punto direi che la scienza ha dimostrato di essere molto superiore alla religione nello spiegare il mondo. Ma, mentre una mamma non contesta ed attacca i contenuti dell’insegnamento impartiti ai figli dai prof, la religione lo fa! E la ridicolaggine della cosa è sotto gli occhi di tutti! Dopo lunghe battaglie, ha dovuto cedere ammettendo i risultati acquisiti dalla scienza (evoluzione ad esempio) ma ha cercato di attribuirne la paternità all’entità metafisica oggetti di fede!

Sul secondo punto sta avvenendo proprio ai giorni nostri lo scontro! La morale della chiesa è quella dettata da dio in una dicotomia schizofrenica che richiede l’esistenza di demoni. La scienza sta dimostrando che in ciascuno di noi esiste una morale universale “genetica” che è il frutto evolutivo del fatto che l’uomo è una specie sociale. L’accettazione di questa morale a livello individuale è controllata da zone cerebrali ben definite (la cui alterazione comporta comportamenti aberranti). Questa dimostrazione della “fisicità” della morale rende discutibili le basi di questo secondo punto della religione.
E la medicina, in molti casi, fa già oggi molto di più delle sgridate della mamma!

Il terzo punto nasce, nell’ambito della socialità dell’uomo, dalla necessità di rafforzare gli strumenti genetici ( ad esempio il senso di colpa o il piacere di avere operato bene) che guidano la “morale genetica”. Non so se la scienza, agendo sul secondo punto, troverà i modi per definire quanto è libero arbitrio e quanto è patologia nel comportamento amorale. Non so neppure se riuscirà a “curare” l’amoralità. Di sicuro le premesse ci sono (una volta scoperta la causa aumentano le probabilità di trovare il rimedio).
Nel frattempo c’è già una separazione fra il fisico ed il metafisico. Il fisico, cioè la ragione e la cultura, hanno “inventato” il reato e la condanna che nascono in un contesto di rapporto fisicissimo fra individui senza la necessità del dio metafisico (ti condanno perchè hai infranto le regole stabilite dagli uomini non da dio). Il peccato (infrangere le regole stabilite da dio) non è sinonimo di reato, almeno per ora.

Nel complesso, l’intelligenza e la ragione stanno facendo maturare l’uomo che continuerà ad amare la mamma (perchè l’amore è un sentimento irrazionale) ma … ragionerà con la sua testa. Speriamo!

JSM

“il Dalay Lama, ha testualmente dichiarato, in un suo libro, che qualsiasi scoperta scientifica risulti in contraddizione con quanto sostenuto fino a quel momento dal pensiero buddista va tenuta per buona la scoperta e rigettato il pensiero buddista”

“Non pochi chiedono instantemente che la religione cattolica tenga massimo conto di quelle scienze. Il che è senza dubbio cosa lodevole, quando si tratta di fatti realmente dimostrati…… Se tali ipotesi vanno direttamente o indirettamente contro la dottrina rivelata, non possono ammettersi in alcun modo.” PIO XII

proprio la stessa roba!

JSM

purtroppo, per i poveri di spirito la scieza non può competere con la religione e, in un certo senso è anche vero perchè si basa su un paziente lavoro di osservazioni, analisi, esperimenti, errori mentre la religione lascia volare la fantasia…

la matematica è assai più concreta dell’arte ma non può produrre un bel quadro o una dolce melodia: è assai più difficile “sedurre” una persona con un’equazione che con una canzone.

la sconfitta del pensiero di McGrath esce però dalla sua stessa bocca quando dice che il cristianesimo è assai più stimolante dell’ateismo: uno scienziato viene totalmente meno al suo reale se comincia a distinguere il vero dal falso in base al gradimento

marco musy

“la matematica è assai più concreta dell’arte ma non può produrre un bel quadro o una dolce melodia: è assai più difficile “sedurre” una persona con un’equazione che con una canzone.”

Non sono tanto d’accordo. Personalmente, per me vale il contrario!

Faj

Comunque un apporto decisivo è stato quello di Leone XII nei riguardi della vaccinazione contro il vaiolo. Visto che la chiesa cattolica si preoccupa di salvare l’embrione già allo stadio di morula, tutti i morti per mancata vaccinazione andrebbero messi sul suo conto, per un bilancio corretto.

JSM

marco musy,

buon per te! ma devi valutare la massa: credi che sia lo stesso per quelli che assistono al “sanguinamento di san gennaro”, al pianto della madonnina di gesso, al discorso di un episcopale cretino che parla di omosessualità, incesto e pedofilia?

tu, evidentemente, non sei un povero si spirito

Ely

Sono d’accordo, la Chiesa ha stimolato la scienza così come il regime fascista ha stimolato la resistenza.
Gli scienziati erano stimolati e si dicevano tra loro: “come ci possiamo sbarazzare di questi mentecatti porporati?” 🙂

raphael

[]il Cristianesimo proponeva una visione del mondo molto più interessante e intellettualmente stimolante rispetto all’ateismo”. […]

Per me è stato il contrario….
Semmai, come dice Odifreddi, ragionare sulla razionalità del creato e sulla sua armonia è alta letteratura, ragionare sul cristianesimo equivale alla lettura di topolino

[]i bambini devono ricevere un autentico e accurato insegnamento al Cristianesimo[].
Per carità…..sarei, poi, curioso di sapere cosa intenda per autentico. Non posso restare col terrore di aver affidato i miei figli ad un falso educatore cristiano…..

[]La fede cristiana ha stimolato anche lo studio razionale del mondo materiale[]
Nel senso che le persone intelligenti “cotte” per le continue balle del catechismo hanno deciso di tirar su le maniche e di affrontare le questioni seriamente

Marco

Ho scaricato il libro di Bruna, sicuramente molto interessante, che spero di leggere presto. Io ho letto durante il liceo il libro “Dio e la nuova Fisica” di Paul Davies nel quale si afferma, in estrema sintesi, che i biologi tendono sempre di più all’ateismo mentre i fisici sempre di più al teismo, proprio per la loro formazione culturale. Ovviamente, ci sono le dovute eccezioni, biologi credenti e fisici/matematici atei.
“Se scopriste come gira una rotellina dell”orologio’, allora potreste ipotizzare come si muovono le altre, ma non avreste nessun diritto di definire scientifiche queste ipotesi, e fareste meglio a lasciar perdere la domanda su chi ha caricato la molla”.
Chi ha detto questa frase?
Ulrich J. Becker, un fisico del Massachusetts Institute of Technology.
Egli parlando dell’esistenza di Dio ha detto:
“Come posso esistere senza un creatore?
Non mi risulta che sia mai stata data una risposta convincente a questa domanda”.
Sullo stesso tono, l’astronomo Fred Hoyle ha affermato che credere che la prima cellula si sia formata in maniera casuale è come credere che un tornado che investa un deposito di rottami pieno di pezzi d’aereo buttati alla rinfusa possa produrre un Boeing 747.
Poi ci sono i matematici atei come Odifreddi o i fisici atei come Rubbia…insomma Bruna ha ragione scienza e religione non sono, per loro natura, reciprocamente escludenti.
Ciao
Marco

Domixio

L’inglese “delusion” non è la “delusione” ma illusione

delusion
Traduzione s.
1 illusione, convinzione errata: she clings to the delusions of her youth, si aggrappa alle illusioni della sua giovinezza; he’s under the – that I’ll vote for him, è illuso, si illude che voterò per lui
2 (spec. pl.) allucinazione
cfr. Dizionario Garzanti

Damiano

I bambini devono ricevere un autentico e accurato insegnamento al cristianesimo

Questo emerge da ricerche scientifiche? proprio proprio il “crisitianesimo”? A volte le coincidenze della vita… guarda caso la stessa religione dello “scienziato”.

La morale di questa storia si potrebbe riassumere in questo modo : “paese che vai… Zichichi che trovi!!!” 😆

PS: E’ confortante vedere come coloro che dovrebbero difendere la fede attaccano Dawkins “personalmente” tanto da metterlo nel titolo del libro: è evidente che ad argomentazioni stanno messi maluccio.

Damiano

@Marco:

Egli parlando dell’esistenza di Dio ha detto:
“Come posso esistere senza un creatore?
Non mi risulta che sia mai stata data una risposta convincente a questa domanda”.

Beh… l’argomentazione è quanto mai banale, se l’esistenza implica una creazione e il “creatore esiste” allora come può esistere il creatore senza un suo creatore?.

E non mi risulta che nemmeno a questa domanda abbia mai risposto nessuno. E’ semplicemente arbitrario fare un regresso infinito, sulla base di una ipotesi, per poi fermarlo quando fa comodo (ignorando la stessa ipotesi di partenza).

Marco parli di “casuale” in abito biologico secondo la banale interpretazione dei teologi. leggiti “l’orologiaio cieco” di dawkins…e poi ne riparliamo.

Raskolnikov

La fede cristiana ha stimolato la nascita della scienza moderna tanto quanto la Bibbia a liberato Frederick Douglas della schiavitù.

Questi cazzi vogliano appropriarsi tutto. Meritano sollo un bel gran calcio nei loro beati culi.

JSM

Marco,
la necessità di un creatore non è per nulla dimostrata.
Come puoi esistere? Semplicemente perchè la materia, nel suo perpetuo movimento, ha TEMPORANEAMENTE dato forma a te come a tutti noi.

Per l’universo, inteso come il tutto, non mi risulta alcuna teoria che spieghi la sua creazione dal nulla.

Marco

Damiano io mi leggo l’orologiaio cieco ma tu leggiti Dio e la nuova fisica di Paul Davies. Ci stai? Lo sai che frase c’e scritta nella prefazione e che sarà successivamente più volte citata da innumerevoli autori? Questa: «Può sembrar strano, ma ho l’impressione che la scienza ci indichi la strada verso Dio con maggiore sicurezza di quanto non faccia la religione».
A torto o a ragione, ciò che è certo è che la scienza ha raggiunto oggi un punto in cui può affrontare seriamente questioni ritenute un tempo esclusivamente religioso: e questo fatto stesso è indicativo delle implicazioni della nuova fisica. Perché le leggi naturali sono quelle che sono? Perché l’universo è fatto come è fatto? Come è nato ciò che costituisce l’universo? Come si è determinata l’organizzazione dell’universo? la “nuova” fisica parla di Dio perché la scienza sta togliendo progressivamente spazio alla religione (come previsto dal positivismo Comtiano), oppure la fisica è “nuova” perché, superato il riduzionismo ed il meccanicismo, lo scienziato si apre ai grandi interrogativi sul fondamento e il fine dell’esistenza, domande che nella loro essenza non possono non restare filosofico-religiose? Forse non è la nozione di Dio a migrare (o a cadere) nell’ambito della razionalità scientifica formalmente intesa, ma lo scienziato ad estendere la sua ricerca intellettuale e personale verso quel «che c’è di più, nel mondo, di quanto non sembri a prima vista», e che il neopositivismo scientista aveva privato per lungo tempo di significatività, non solo nell’ambito delle scienze, ma in quello più generale della conoscenza umana come tale.

JSM

Damiano,
per favore, non cadiamo in giochetti logici sulla creazione. Nessuno può portare una straccio di dimostrazione che un solo atomo di questo mondo sia stato creato.
Dovremmo cominciare a comprendere che del concetto di creazione non abbiamo il minimo riscontro.

jesuschristyouaremylife

Vi dimostrate ancora una volta ignoranti, perchè non sapete che per secoli è stata la Chiesa (nei monasteri benedettini) a tramandare la cultura, senza i monaci tante cose non ci sarebbero arrivate a noi, e la scienza di conseguenza non avrebbe potuto andare avanti!!!!!!!!!!!!!!!!!

Daniela

cioè questo personaggiocioè non solo non ha capito un bel niente del libro di Dawkins, ma non deve saperne granchè ne di storia ne di scienza ecco perchè ha virato sulla teologia.

DavideM

@ Marco

l’argomento di Hoyle è tra i più stupidi. E’ come se un extraterreste sbarcato tra i boscimani del Kalahari deducesse che è impossible che quella specie sia la stessa che ha costruito i satelliti artificiali.

JSM

Perché le leggi naturali sono quelle che sono? Perché l’universo è fatto come è fatto? Come è nato ciò che costituisce l’universo? Come si è determinata l’organizzazione dell’universo?

Ciò che chiamiamo leggi dell’universo, e noi siamo parte dell’universo, è semplicemente il comportamento dello stesso nel momento in cui lo osserviamo (definendo presente l’intera epoca dell’uomo). Non abbiamo però alcuna idea se si è sempre comportato alla stessa maniera, e quindi con le stesse leggi, e non sappiamo se continuerà a comportarsi così.

JSM

jesuschristyouaremylife,

Eratostene sapeva esattamente quanto grande era la terra secoli prima del falegname, poi ci sono Euclide, Pitagora e tanti, tanti altri.
I tuoi sciocchi antenati cristiani bruciavano libri pagani e si scannavano per decidere se il falegname aveva una o due volontà. Praticamente ltigavano per decidere se era o meno schizzofrenico…

JSM

“per secoli è stata la Chiesa a tramandare la cultura”

molti storici li chiamano secoli bui………….

Flavio

Per ogni x precedente al 1600 => x ha stimolato la nascita della scienza moderna?

Daniela

la nuova fisica non parla assolutamente di Dio, non so dove è uscita questa novità, nella scienza non si ha nessun bisogno dell’ipotesi di Dio e mai se ne avrà, chi dice il contrario come scienziato non deve valere granchè e sicuramente virerà come tutti gli altri nella teologia come ha fatto questo signore qui del libro. Per quanto riguarda la cultura tramandata: è una bella favoletta della chiesa che tramanda la cultura, la chiesa aveva e ha una visione della cultura esclusivista, la teneva nascosta e non la diffondeva, i testi greci e latini ci sono venuti per altre vie.
La cristianità non c’entra un bel niente ne con la scienza moderna ne con la democrazia e i diritti umani. Solo con il totle rifuito dei dogmi e dell’irrazionale e quindi con il primato della ragione e cioè a partire dall’illuminismo si è avuta la nascita della scienza moderna e dei primi semi di democrazia, la chiesa in tutto questo non c’entra un bel niente.

Marco

Perfettamente d’accordo con JSM ma il problema è: se quelle leggi fisiche non fossero quello che sono non staremmo qui a chiederci se Dio esiste perchè non esisteremmo nemmeno noi! Oppure ammettiamo che le teorie degli universi paralleli della meccanica quantistica siano veritiere, e quindi le leggi fisiche che hanno permesso alla vita di nascere e svilupparsi sulla terra e chissà in quanti altri posti sono quelle che sono solo nel nostro universo ma sono diverse in altri universi. Non è quindi un caso se osserviamo delle leggi fisiche fatte apposta per generare la vita, dato che se così non fosse non staremmo nemmeno qui a chiedercelo (principio antropico forte).

jesuschristyouaremylife

Sì, MA CON LE INVASIONI BARBARICHE, TUTTA QUELLA CULTURA DI ERATOSTENE, EUCLIDE E PITAGORA DOVE FINIVANO? SONO FINITE NELLE BIBLIOTECHE BENEDETTINE E COSì LE CONOSCIAMO. MOLTI MONASTERI IN CUI C’ ERANO LIBRI ANTICHI FURONO BRUCIATI DA NAPOLEONE, PERCHè? PER L’ ATEISMO!!!!!!!!!!!!

Marco

Daniela, rispetto la tua opinione ma sappi che “quel signore del libro che non vale granché come scienziato” si chiama Paul Davies. Ho cercato la sua biografia su internet, che ti riporto di seguito. Nato a Londra nel 1946. Dopo aver insegnato matematica al King’s College di Londra è stato professore di fisica teorica a Cambridge, a Newcastle upon Tyne e ad Adelaide (Australia). Ha successivamente ricoperto una cattedra di Filosofia Naturale presso l’Australian Centre for Astrobiology, nella Macquarie University a Sidney. Come ricercatore si è occupato di problemi legati alla quantizzazione della gravità, alla fisica dei black holes e agli effetti quantistici della curvatura dello spazio-tempo, approdando infine all’astrobiologia. Fin dagli inizi della sua attività Paul Davies si è imposto all’attenzione del pubblico per le sue doti di valente divulgatore, anche in programmi radiofonici e televisivi, prediligendo quegli aspetti della scienza contemporanea, principalmente della fisica e della cosmologia, che offrono collegamenti con la filosofia e la religione. Il graduale, continuo coinvolgimento in queste ultime tematiche gli ha meritato nel 1995 il Premio Templeton per il progresso della scienza e della religione. Con stile attraente e vivace (tale da guadagnarsi una nomina come Fellow della Royal Society of Literature nel 1999), Davies è capace di guidare anche il lettore non esperto verso la comprensione di quei fenomeni e di quegli scenari fisici che hanno più fortemente trasformato la nostra visione della natura, recando con sé importanti conseguenze anche per altri ambiti del sapere. Davies è divulgatore assai prolifico e tutte le sue maggiori opere sono tradotte in lingua italiana, generalmente subito dopo la loro pubblicazione in lingua originale, molte delle quali oggetto di diverse edizioni e varie ristampe. Vanno ricordate: L’universo che fugge (Mondadori, Milano 1979), Universi possibili (Mondadori, Milano 1981), Sull’orlo dell’infinito (Mondadori, Milano 1985), Superforza (Mondadori, Milano 1986), Il cosmo intelligente (Mondadori, Milano 1989), La mente di Dio (Mondadori, Milano 1993), Siamo soli? Implicazioni filosofiche della scoperta della vita extraterrestre (Laterza, Roma-Bari 1994), Gli ultimi tre minuti (Sansoni, Firenze 1995), I misteri del tempo (Mondadori, Milano 1996), Un solo universo o infiniti universi? (Di Renzo, Roma 2002), e ancora The Fifth Miracle. The Search for the Origin and Meaning of Life (1999) e How to Build a Time Machine (2001).
Se non capisce un granchè di scienza lui, vorrei non capirne granchè nemmeno io…

JSM

“Sullo stesso tono, l’astronomo Fred Hoyle ha affermato che credere che la prima cellula si sia formata in maniera casuale è come credere che un tornado che investa un deposito di rottami pieno di pezzi d’aereo buttati alla rinfusa possa produrre un Boeing 7472”

– un uragano scuote i rottami per pochi minuti e dovrebbe mettere insieme nel modo giusti TUTTI i pezzi dell’aereo.

– l’universo scuote eternamente un numero incommensurabilmente grande, se non infinito, di atomi ed è sufficiente che solamente una MINIMA PARTE di essi si combini nel modo giusto per creare quello che chiamiamo vita.

MARCO, NON MI SEMBRANO CONDIZIONI SIMILARI DAL PUNTO DI VISTA PROBABILISTICO…..

JSM

falegnameyouaremylife,

invasioni barbariche? a conti fatti tutta Europa è stata cristianizzata a suon di spade e conventi (una delle figure che trovo più affascinanti è quella del monaco guerriero, altro che predicatore!). quali sono le invasioni barbariche?

jesuschristyouaremylife

CARA JSM, NON SO CHI TI HA RACCONTATO QUESTE STUPIDAGGINI, MA IL CRISTIANESIMO ORIGINALE ERA: AMORE, CARITà, SERVIZIO E DOLCEZZA. LEGGITI GLI ATTI DEGLI APOPSTOLI!!!!!!!

Ela

@ jesuschristyouaremylife: solita storia per giustificare le proprie mancanze: “ma l’ha fatto anche quell’altro!”. Ovvero, un errore ne motiva un altro?

Ad ogni modo i nemici dei libri sono sempre stati i propugnatori del pensiero unico (di qualsiasi stampo fosse).

E gli ecclesiastici avranno anche mantenuto un po’ della cultura del passato, ma imbellettandola tranquillamente alla bisogna, per i loro comodi scopi. Certo, meglio che niente, ma non facciamoli passare come salvatori, eh…

Stefano Chiaudano

“Ciò nonostante si tratta di convinzioni del tutto ragionevoli, che proprio per questo si rendono legittime, pur non essendo dimostrabili in senso empirico. Questo avviene non solo nell’ambito della religione, ma anche in quello della scienza, in cui vi sono molte teorie che non hanno raggiunto il livello della dimostrazione definitiva.”

Forse gli sfugge il concetto di TEORIA, che qui viene accostato, in mala fede, a quello di “convinzioni del tutto ragionevoli”!
Le teorie verranno dimostrate o smentite, le sue ragionevoli convinzioni dubito che possano venire dimostrate.
Non erano “convinzioni del tutto ragionevoli” il fatto che i fulmini fossero strali lanciati da Zeus, la Terra fosse piatta o il Sole girasse attorno alla Terra?

“La religione, conclude Ward, può costituire una delle forze più positive per il bene della vita umana.”

Ammesso che possa, può anche costituire una delle forze più negative. 1 -1 palla al centro.

Uno sproloquio tracotante di mala fede e assente di onestà intellettuale. Una riproposizione della teoria del dio tappa-buchi.

Damiano

Damiano io mi leggo l’orologiaio cieco ma tu leggiti Dio e la nuova fisica di Paul Davies. Ci stai?

Ok, ma ti avverto che se gli argomenti sono tutti così banali non riuscirò a finirlo causa “noia”.

Lo sai che frase c’e scritta nella prefazione e che sarà successivamente più volte citata da innumerevoli autori? Questa: «Può sembrar strano, ma ho l’impressione che la scienza ci indichi la strada verso Dio con maggiore sicurezza di quanto non faccia la religione».

E’ assolutamente irrilevante il numero di volte che viene citata, riflette solo un desiderio che molti scienziati vorrebbero vedere realizzato da ciò che studiano: “avere l’impressione che la scienza indichi la strada verso dio” ha lo stesso valore dell’affermazione “credo in dio”, la scienza studia fenomeni naturali non fantasie umane.
Piuttosto : perchè non replichi alla mia obiezione sul creatore?

A torto o a ragione, ciò che è certo è che la scienza ha raggiunto oggi un punto in cui può affrontare seriamente questioni ritenute un tempo esclusivamente religioso: e questo fatto stesso è indicativo delle implicazioni della nuova fisica.

Anche questa faccenda è banale: quando Copernico formulò la teoria eliocentrica, qualche suo contemporaneo avrebbe potuto affermare che “la scienza ha raggiunto oggi un punto in cui può affrontare seriamente questioni ritenute un tempo esclusivamente religioso”, semplicemente perchè la religione ha sempre “travestito” ciò che non si conosce. Ogni passo avanti per la scienza è un passo indietro per la religione.

Perché le leggi naturali sono quelle che sono? Perché l’universo è fatto come è fatto? Come è nato ciò che costituisce l’universo? Come si è determinata l’organizzazione dell’universo? la “nuova” fisica parla di Dio perché la scienza sta togliendo progressivamente spazio alla religione (come previsto dal positivismo Comtiano), oppure la fisica è “nuova” perché, superato il riduzionismo ed il meccanicismo, lo scienziato si apre ai grandi interrogativi sul fondamento e il fine dell’esistenza,

Capire se c’è e qual’è il “fine” dell’esistenza non è affatto un problema scientifico, ma un desiderio umano.

domande che nella loro essenza non possono non restare filosofico-religiose?

Si, ma non scientifiche…il fatto che ci siano scienziatiche le cercano nella fisica significa solo che hanno trasferito il proprio bisogno religioso sul proprio lavoro, molti altri non lo fanno.

Forse non è la nozione di Dio a migrare (o a cadere) nell’ambito della razionalità scientifica formalmente intesa, ma lo scienziato ad estendere la sua ricerca intellettuale e personale verso quel «che c’è di più, nel mondo, di quanto non sembri a prima vista»,

Purchè si possa “vedere”, usando i mezzi giusti, ad uno sguardo “sufficientemente approfondito”. E’ possibile ipotizzare l’esistenza di una infinità di enti non falsificabili, tra un ente impossibile da percepire e uno inesistente non c’è differenza. Questa non è “nuova” fisica è meta-fisica.

Ela

P.S. sempre per jesuschristyouaremylife: il pensiero originale vale fino ad un certo punto se si devono farei conti con le azioni realmente messe in pratica.
Non basta l’intenzione, specchietto per allodole in molti casi o pezza giustificativa davanti ai critici: è quel che si fa che conta…

P.P.S. vabbè, dai… non esageriamo col mangime al troll, che tanto è inutile… ingrassa solo lui.

JSM

jesuschristyouaremylife,
vedrò di spiegarmi meglio: io non nego affatto che la cultura cristiana abbia avuto una grande influenza nella nostra storia ma affermo che questa influenza è stata alternativamente positiva e tragicamente funesta.

Ciò che trovo oltraggioso da parte delle gerarchie cristiane e dei credenti di stampo clericale è affermare che la cultura cristiana sia la sola nostra cultura e che essa sia l’origine della civiltà moderna. Questa è una affermazione oltremodo falsa e stupida.

La nostra lingua è latina, derivante da quella Roma che ERA pagana, il sistema numerico è araba-persiano, matematica e geometria sono eredità del mondo antico precristiano (ellenico).

Quindi, per quel che mi riguarda, voi credenti siete perfettamente uguali a me ma se cercate di propinarmi la vostra tesi dell’essere migliori in quanto cristiani per me siete solo dei balordi piantagrane….

AMEN

DavideM

@ Marco

I principi antropici non ci dicono niente sugli dei anzi, si può obiettare che non introducono proprio nessuna informazione.
Chi sostiene che “la scienza ci indica la strada verso Dio con maggiore sicurezza di quanto non faccia la religione” utilizza un concetto di dio che non sembra affatto quello delle religioni.
E’ vero che la fisica mostra chiaramente che il mondo reale non si comporta affatto come siamo abituati a pensare, suggerendo l’idea di una realtà “diversa” (in questo sento echi del buddismo).
Ma è altrettanto vero che NON ESISTE UNA SOLA EVIDENZA di interventi degli dei nel nostro mondo.
Se ci si accontenta di considerare dio come il motore della “macchina della realtà” la questione diventa puramente semantica.

Damiano

@jesuschristyouarestupid:

I benedettini erano bravini come copiatori, hanno però copiato prevalentemente ciò che tornava utile alla causa.
Quando poi ci hanno messo “del loro”… beh … l’unica cosa che sapevano fare erano roghi.

jesuschristyouaremylife

JSM, NEANCHE IO CREDO CHE LA CULTURA CRISTIANA DEBBE ESSRE PER FORZA LA SUPERIORE, TI RISPETTO, SO BENE CHE LA CHIESA HA FATTO ERRORI GRAVISSIMI E IMPERDONABILI (CORRUZIONE E OMICIDI E ALTRO), MA LA TEOLOGIA ORIGINALE è DIVERSA DA QUELLA SBAGLIATA DEI SECOLI BUI.

JSM

jesuschristyouaremylife,
che ti fa pensare che sia donna? sono uomo ma, vista la considerazione che ho delle donne, grazie del complimento.

amore, carità, servizio e dolcezza?
sono piuttosto pigro e non ho voglia di andarlo a cercare ma ti ricordo l’editto della fede di Teodosio, uno dei nobili successori del “grande” Costantino, dove si afferma che i non cattolici sono insani e dementi e meritano punizioni terrene oltre che quelle della divina provvidenza.

Damiano

@jesus:

Scrivi pure in minuscolo, maiuscolo significa URLAREEEE!! 😉

Marco

@ Damiano
“Beh… l’argomentazione è quanto mai banale, se l’esistenza implica una creazione e il “creatore esiste” allora come può esistere il creatore senza un suo creatore?.”

Replica:
In merito al principio di causalità, l’argomento cosmologico si fonda sul presupposto che ogni cosa deve avere una causa e si arriva alla conclusione che almeno una cosa (Dio) non è causata da alcunché: ammetto dunque che l’argomento è intrinsecamente contraddittorio. Inoltre, se si ammette che qualcosa – e cioè Dio – possa esistere senza causa, viene meno la necessità del concetto di Dio. Infatti, anche l’universo stesso potrebbe esistere senza una causa esterna a sé. Supporre, però, che l’universo sia causa di se stesso richiede una sospensione dell’incredulità non maggiore che dichiarare che Dio è causa di se stesso. Anche qui, basterebbe un riferimento al problema filosofico della contingenza per dirimere la questione, o almeno per porla nei suoi giusti termini, evitando di collocare Dio e il mondo sullo stesso piano. Anche se possiamo attribuire una causa a ogni evento (e ciò è improbabile, a quanto ci dice la fisica quantistica) rimarrebbe sempre misterioso perché l’universo è fatto come è fatto, o perché c’è un universo mentre potrebbe non esserci. Dio quindi non è tanto causa dell’universo quanto spiegazione dell’universo stesso. L’universo è così com’è perché Dio ha deciso che fosse così. La scienza, che per definizione si occupa solo dell’universo fisico, potrà riuscire a spiegare ogni cosa ricorrendo ad altre cose, ma la totalità delle cose fisiche richiede una spiegazione dall’esterno. Questa è la mia opinione ovviamente.

JSM

jesuschristyouaremylife,

MA LA TEOLOGIA ORIGINALE è DIVERSA DA QUELLA SBAGLIATA DEI SECOLI BUI

sono d’accordo e trovo il vangelo e la storia di Gesù per certi versi affascinante ma ti ricordo che molta gente è morta per aver detto le tue stesse parole….

personalmente, credo che tu debba essere libero di credere in quello che più ti piace e guai a chi ti dovesse discriminare

jesuschristyouaremylife

@ JSM, TEODOSIO ERA UN IMPERATORE E FECE QUELL’ EDITTO PER CONVENIENZA, POICHè I CRISTIANI ERANO IN MAGGIORANZA, LUI CONDANNò I PAGANI NON PER FEDE, MA PERCHè NON CREDENDO A GESù UN Pò SI RIBELLAVANO ALL’ IMPERATORE. IL CRISIANESIMO VIENE SPESSO STRUMENTALIZZATO PER ALTRI FINI!!!!!!

Carlo

Caro Marco,

non conosco Davies, ma dalla sua carriera scientifica deduco che sia un esperto di gravita’ quantistica. Personalmente sono un po’ scettico verso questa disciplina, in quanto sperimentalmente molto poco verificata (e verificabile). La gravita’ quantistica e’ ancora molto lontana dall’essere compresa chiaramente, ci sono decine di diverse teorie e molte non sono verificabili/falsificabili (o lo sono con strumenti fantascientifici). Certo e’ un campo affascinante, ma non molto lontano dalla teologia 🙂 . Secondo me e’ necessario aspettare ancora un po’, una cosa e’ produrre equazioni e teorie “belle” e consistenti logicamente, un’altra e’ che queste descrivano veramente qualche fenomeno naturale.

A mio parere il piu’ grande argomento contro un creatore che ci ami e’ l’esistenza (che mi sembra innegabile) del male (cristianemente definito) nell’universo e nell’umanita’. L’argomento della liberta’ dell’uomo non mi convince in quanto non vedo come questa liberta’ possa essere intaccata dall’assenza di dolore e morte. Ne’ capisco come un dio amorevole abbia potuto concepire un universo in cui gli tsunami possano uccidere centinaia di migliaia di persone innocenti (e farne soffrire milioni di altre). Preferisco pensare che questo sia frutto del caso, degli errori dell’uomo e della nostra ancora incompleta conoscenza della natura.

JSM

Jesuschrist,
tutte le ideologie vengono strumentalizzate: religiose, filosofiche, politiche. E’ per questo che io diffido di tutte, senza distinzione.
Il mio problema col cristianesimo è che è l’ideologia che si è imposta qui. Io non avverso i credenti, che ritengo vittime di una truffa, ma le gerarchie ecclesiastiche che ritengo mere strumentalizzatrici e truffatrici.
Sulla Chiesa di Roma dovrebbe pesare assai di più di quanto non sia la macchia della Donazione di Costantino.

Ely

@Jesus…

In Cina si stampavano libri ben prima che nascesse Guttenberg, i Sumeri navigavano e conoscevano l’astronomia ben prima di Galileo. Anassagora sosteneva che il sole fosse una massa incandescente.
Crizia, se ben ricordo nel V secolo a.c., sostenne l’idea secondo la quale era errato distinguere tra greci e barbari, riconoscendo in questi ultimi le stesse potrenzialità culturali. Da chi doveva essere difesa la cultura greca se i cosiddetti barbari potevano (si vedano i franchi di Carlomagno) ergersi a difensori della cultura romana?
I cosiddetti barbari non penso avrebbero bruciato i libri, mentre i benedettini hanno storpiato e adattato alle loro esigenze Platone e Aristotele.
Ad integrazione, in medioriente la scienza e la cultura fiorirono e vennero mantenute dai primi islamici, gran parte degli strumenti, dell eparole e dei sistemi da noi oggi utilizzati (si pensi all’algebra) hanno origine araba e furono “conservati” dagli islamici.

Joséphine

Scienza e religione non sono escludenti, e chi dice il contrario?

Invece Stato e religione vanno nettamente divisi.

marco musy

Paul Davies in piu occasioni si e’ dichiarato agnositco/ateo.
Il fatto e’ che alcuni fisici hanno la brutta abitudine di chiamare “Dio” l’insieme delle leggi fisiche dell’Universo, generando pie illusioni nei poveri di spirito. Come ad esempio Einstein, che chiama spesso in causa Dio, come nella famosa citazione “Dio non gioca a dadi”. Ma poi se uno legge meglio, dice pure:
“[I had] a deep religiosity, which, however, found an abrupt ending at the age of 12.
Through the reading of popular scientific books I soon reached the conviction that
much in the stories of the Bible could not be true. The consequence was a positively
fanatic orgy of freethinking coupled with the impression that youth is intentionally
being deceived by the state through lies. It was a crushing impression. Suspicion
against every kind of authority grew out of this experience, a skeptical attitude
towards the convictions which were alive in any specific social environment – an
attitude which has never again left me.”
–Albert Einstein (Autobiographical Notes, 1949)

marco musy

@Joséphine
Scienza e religione SONO mutuamente escludenti: la prima espelle implicitamente il concetto di dogma sul quale invece si fonda la seconda. Scienza e religione sono ortogonali.

Ela

jesuschristyouaremylife scrive: ELA, MA IL RAGIONAMENTO “L’ HA FATTO ANCHE QUELL’ ALTRO” MA DOVE L’ HAI LETTO?

Qui:

JSM scrive:
(…) I tuoi sciocchi antenati cristiani bruciavano libri pagani

jesuschristyouaremylife scrive: 5 Aprile 2007 alle 10:52 (…) MOLTI MONASTERI IN CUI C’ ERANO LIBRI ANTICHI FURONO BRUCIATI DA NAPOLEONE

Io questa tua ultima affermazione l’ho letta come pezza giustificativa a quella precedente di JSM.

kattivik

@ Marco e Damiano

Belli i vostri discorsi filosofici, non c’è che dire.
Io introdurrei però un discorso un po’ più terra terra.
Partiamo dal presupposto che mi sforzassi di credere in Dio (quello ebraico/cristiano/mussulmano visto che in origine si parla sempre dello stesso).
Dio si manifesta ad Abramo come raccontato nella Genesi.
Si pensa che Abramo sia visssuto tra il 2000 a.C. ed il 1500 a.C.
Introduciamo un altro concetto: l’età della terra che viene stimata in circa 4,65 miliardi di anni (anno più anno meno non fa molta differenza).
Ammesso che Dio abbia creato la terra, cosa ha fatto e dove è stato per 4,65 miliardi di anni?
La logica mi suggerisce che o si è disinteressato del suo creato (ma non potrebbe visto che Dio è amore, o no?), oppure si tratta di un’invenzione dell’uomo.
A voi la risposta.
Saluti

JSM

bravo kattivik!

se non è possibile dimostrare la non esistenza di un qualche dio, la non esistenza del dio giudaico cristiana è già stata fatta….

Damiano

@kattivik:

Se la metti così “terra terra”, la questione diventa ridicola: io e Marco stavamo comunque discutendo d’altro, eravamo ben oltre le banalità bibiliche. E’ evidente che non c’è nulla di divino nella bibbia, è solo una collezione di “saggi” del tutto compatibili con le superstizioni dell’epoca in cui sono stati scritti.

jesuschristyouaremylife

devo rispondere avarie cose:
1. Damiano, sono del sud e sanguigno, devo URLAREEEEEEEEEEE!!!!!!!!
2. Jsm, ho detto che il cristianesimo è stato strumentalizzato, è naturale anche dai Papi!
3. Ela, il fatto di Napoleone non era una giustificazione, ho solo voluto dire che mentre i benedettini hanno miniato il passato, Napoleone ha distrutto un probabile futuro costituito da ciò che era scritto nei codici distrutti. Cmq sarà anche vero che i benedettini a volte hanno “adattato” i codici, ma se ci sono arrivati così com’ erano stati scritti e i monaci erano gli unici a mantenere la cultura, allora ci saranno stati anche monaci che li hanno scritti tali e quali!!!!!!

Damiano

@marco musy:

Non tutte le religioni si fondano sul “dogma” (anche se i 3 monoteismi lo fanno…)

Ely

@marco musi

Concordo, scienza e religione sono ortogonali 🙂 , non è così per scienza e spiritualità, e con spiritualità intendo più o meno quel che molti astrofisici chiamano Dio (o usiamo pure altri nomi) per identificare quel “terreno” ignoto che precede il Big Bang… infatti tale teoria può spiegare solo ciò che accadde un secondo dopo, ma non ci dice cosa c’era prima, come mai la massa esplosa/implosa esisteva ecc… Si tratta quindi dell’ignoto, un ignoto che si spera un giorno di rendere noto, poi alcuni come Fred Hoyle talvolta chiamarono questo ignoto come “Dio”, tengo però a sottolineare che il dio cristiano (che è lo stesso di quello ebraico) non si chiama Dio, il suo nome è impronunciabile e viene rappresetato dal tetragramma YHWH, altri nomi sono Adonai o Elohim, ma non sono il suo vero nome, così quando si dice Dio si intende proprio un qualcosa di generico che non va associato al dio antropomorfo della bibbia.
Ribadisco che per spiritualità intendo la consapevolezza che ci sia ancora molto da scoprire, quindi una sorta di curiosità, di predisposizione alla ricerca, senza la qualòe la scienza non ci sarebbe.
La religione invece è fatta e finita, non c’è più nulla da sapere, il sistema religioso è chiuso per definizione, quindi non offre stimoli alla ricerca. Il Dio biblico ha già spiegato tutto, per un credente è inutile cercare, tutto è già stato spiegato, basta credere; non è così per il Dio di Hoyle, o se preferiste l’ignoto, che sprona a continuare la ricerca.

kattivik

@ Damiano

>E’ evidente che non c’è nulla di divino nella bibbia, è solo una collezione di “saggi” del tutto compatibili con le superstizioni dell’epoca in cui sono stati scritti.

Quindi stai negando e rigettando la parola di Dio?
Lo stesso discorso possiamo farlo anche con il nuovo testamento o è valido solo per il vecchio testamento?
Comunque la mia conclusione è che la religione si fonda su una serie di favole create dall’uomo… la bibbia appunto.
Saluti

Ely

@jesuschristyouaremylife

La mia versione è differente, i monaci più che aver conservato la cultura, se ne sono impossessati negandone l’accesso all emasse e tenendole nell’ignoranza, condizione ideale per credere se consideri che il popolino non eggeva nemmeno le sacre scritture, ma si beveva la versione del clero, versione che cambiava a seconda delle convenienze.
Che poi, come fatto le opere si siano conservate nei monasteri, questa è una conseguenza è da dimostrare però che senza i monasteri quelle opere non sarebbero state conservate in altri modi, magari migliori. Io non credo che il fine fosse la conservazione delle opere, bensì quello di negare l’accesso a quello che oggi chiameremmo “grande pubblico”, poi come effetto “collaterale” ne è conseguita la conservazione, che non era l’unico modo di far pervenire quelle opere ai posteri.

JSM

“allora ci saranno stati anche monaci che li hanno scritti tali e quali!!!!!!”

EH, GIA’! COME NEI VANGELI: BELLA LA TRADUZIONE DELLA PAROLA VERGINE ANZICHE’ IL CORRETTO FANCIULLA…….

Damiano

Quindi stai negando e rigettando la parola di Dio?

SI, o meglio NO, nel senso che non è afftatto la parola di dio (non credo che dio esista).

Lo stesso discorso possiamo farlo anche con il nuovo testamento o è valido solo per il vecchio testamento?

Assolutamente SI.

Comunque la mia conclusione è che la religione si fonda su una serie di favole create dall’uomo… la bibbia appunto.

E io che ho detto?

Saluti

Ely

@Tutti

Mi permetto di fare le pulci ai “colleghi” non credenti. Combattere la religione è un conto, negare a priori la possibilità che esista un motore immobile è altra cosa. Io non credo fermamente che esista un motore immobile (per dirla aristotelicamente), ma penso che sia una possibilità da non scartare a priori, ovviamente non identifico questo motore con una divinità antropomorfa dotata di sentimenti umani, ma come l’origine delle leggi naturali, il centro dell’universo se volete, ma insomma una porta aperta a questa eventualità la lascio, non so voi.

kattivik

@ Damiano
oops… scusa, ma i post erano rivolti perlopiù a Marco… ho invertito inavvertitamente (scusa il gioco di parole) i vostri nomi. 🙂
Saluti

jesuschristyouaremylife

ela, ela, ela, senza i monasteri come si sarebbero conservati i codici greci, romani, addirittura egizi e sumeri? Che condizione migliore, al massimo dimenticati da qualche parte e ritrovati dopo qualche secolo tarlati e ormai illeggibili!!!!!!!!!!!!!!!!!

Marco

@ Kattivik

parlavamo di questioni ben più profonde delle presunte favole inventate dalla religione. Io non penso che la bibbia ci sia arrivata per fax dall’Onnipotente ma per me ha un valore storico/culturale e basta. Io mi stavo chiedendo del “perchè” l’universo esiste quando potrebbe non esistere proprio. Il fatto che non serva Dio come creatore dell’universo è vero ma non spiega il perchè.

Joséphine

Esistono persone che dalla scienza approdano alla religione,
e persone che dalla religione approdano alla scienza.

Non ci trovo nulla di male in sé, purché non limitino la libertà degli altri.

marco musy

@Ely

Potrei conconrdare con te, ma dipende un bel po da cosa si intende con il termine (un po generico e forse anche un po ambiguo) di “spiritualita'”. Questa spiritualita’ richiede di CREDERE a qualcosa senza prove?
Se la risposta e’ si, allora non vedo differenze con le altre fedi – cristianesimo incluso.

Annotazione da fisico: la locuzione “prima del big-bang” non ha significato perche’ NON ESISTE un “prima”: spazio e tempo non sono enti fisici indipendenti, lo spazio e il tempo sono iniziati con il big-bang stesso che matematicamente e’ una “singolarita’ ” nelle equazioni che si scrivono in relativita’ generale.
Non ha nepure senso pensare che esistano altri unversi paralleli CONTEMPORANEI al nostro.
Il fatto e’ che e’ difficile per noi parlare di queste cose con il senso comune del concetto di tempo. Quando si parla di big bang tutti pensano che sia qualcosa che e’ successo in uno spazio vuoto preesistente, ma non e’ cosi’.

Daniela

certo che si può negare l’esistenza di Dio, l’ipotesi di dio è un ipotesi che alla scienza non serve e non servirà mai, nessuno ha dimostrato l’esistenza di Dio e come non credo a babbo natale così non credo in Dio.

JSM

ELY,
io nego a priori l’esistenza del dio cristiano, del dio biblico (o dei, perchè li dentro ce ne sono un bel po’).
il motore….
il motore c’è e si chiama energia e l’energia fa parte dell’universo stesso.
come ho già detto l’universo è in continuo movimento e oggi sappiamo che la materia può diventare energia e l’energia può diventare materia. qualcuno può anche preferire ci dare a questo fenomeno il nome di dio o motore immobile o necessità.
tutto dipende dal significato che diamo alle parole..

Marco

@ Ely
“Io non credo fermamente che esista un motore immobile (per dirla aristotelicamente), ma penso che sia una possibilità da non scartare a priori, ovviamente non identifico questo motore con una divinità antropomorfa dotata di sentimenti umani, ma come l’origine delle leggi naturali, il centro dell’universo se volete, ma insomma una porta aperta a questa eventualità la lascio, non so voi.”

E’ esattamente lo stesso mio atteggiamento.

JSM

ovviamente, io escludo a priori che questo motore sia un essere senziente tipo grande vecchio con barba e triangolo

Ela

jesuschristyouaremylife scrive: ela, ela, ela, senza i monasteri come si sarebbero conservati i codici greci, romani (…)

Non confondere me e Ely… ha risposto lei sulla questione monasteri.

Ad ogni modo anche se un qualcosa è stato ricopiato identico, non vuol dire che sulla maggior parte non possano essere state fatte aggiunte e modifiche dolose. E se non fossero state eliminate le biblioteche, forse ci sarebbe stata (migliore) alternativa ai monasteri…
Mi spiace, non trovo tutto il merito che vuoi attribuire a questi luoghi e ai loro custodi.

JSM

penso che l’universo (il tutto) sia in eterno movimento e che quele che chiamiamo leggi non siano altro che la descrizione che noi facciamo del suo muoversi

JSM

e aggiungo, queste leggi ci sembrano ordinate? come facciamo a giudicarle? conosciamo solo queste. non abbiamo visto versioni alternative dell’universo

Ely

@jesuschristyouaremylife

Forse ti riferisci a me chiamandomi Ela, Ela è un’altra/un altro. Comunque ok. Come puoi affermare che solo e soltanto i monasteri avrebbero potuto salvare le opere?
Non nego che sia andata come è andata, dico solo che è un fatto, un fatto a cui tu (non solo tu, ma in questo contesto tu) attribuisci poi una tua lettura.
Ad esempio, la pioggia cade e bagna i fiori che così possono sopravvivere. Sarebbe, secondo me, assurdo e fuorviante dire che piove perché possano sopravvivere i fiori, in realtà piove, punto e basta, poi come conseguenza collaterare la pioggia ha un effetto benefico sui fiori, ma non è certo questa la causa della pioggia: piove anche laddove non ci sono fiori.
Così il fatto è questo: le opere sono state conservate nei monasteri. Benissimo. Dove non concordiamo? Sulla causa, tu dici che il fatto è accaduto perché c’era la volontà di conservare le opere, io dico che quelle opere stavano lì ad uso e consumo dei fruitori dell’epoca e che questi non pensassero a noi, i loro posteri. L’effetto poi è che le opere sono state conservate, ma quanti mecenati, quanti laici, quanti collezionisti hanno fatto altrettanto, hanno conservato opere per il loro piacere personale, non certo per noi, poi noi traiamo beneficio per il loro operato, che questo operato sia stato voluto per noi posteri o meno (io credo di no) è questione, in fondo, di lana caprina.
L’effetto è che i fiori godano della pioggia, ma la pioggia cade per fas godere i fiori?

marco musy

“penso che l’universo (il tutto) sia in eterno movimento e che quele che chiamiamo leggi non siano altro che la descrizione che noi facciamo del suo muoversi”

Mi sembra la posizione scientificamente corretta.

Ely

@marco musi

Da fisico hai ragione, non saprei controbattere con dovizia. Filosoficamente mi dico che se anche l’universo si compnesse di un solo atomo ci sarebbe da chiedersi “donde viene questo atomo? è sempre esitito? è nato dal nulla o in seguito a qualcosa che si è trasformato? e questo qualcosa come e perché si è trasformato?” Quidni la spiritualità (passami il termine e se vuoi usane uno che ritieni più adatto) che intendo è questa tendenza a porsi domande, appunto a ricercare, nulla di più distante dal credere senza prove. Lo stesso vale per il motore immobile, chiamatelo come vi pare: continuo movimento, energia, trasformazione, eterno ritorno. Insomma qualcosa mi spinge a pormi domande, a non essere mai soddisfatta e quindi a continuare a pormi domande, come si chiami questo qualcosa e a cosa sia dovuto lo ignoro.
Come Agostino disse riguardo a cosa fosse il tempo: “Se nessuno me ne chiede, lo so bene, ma se volessi darne spiegazione a chi me ne chiede, non lo so.”

kattivik

@ Marco

>Il fatto che non serva Dio come creatore dell’universo è vero ma non spiega il perchè.
Hai ragione su questo.
Il problema è che c’è chi vede in tutto questo la presenza di una figura che chiama Dio e c’è chi invece cerca di trovare una spiegazione causa/effetto.
E’ qui che si scontrano le teorie scientifiche con quelle filosofiche/religiose.
Saluti

JSM

Ely,
è bene farsi domande. Stimola anche la scienza ma bisogna ricordarsi una cosa importante. Amo poco fare citazioni ma questa è per me un pilastro: “non tutte le domande sono sensate e non tutte le domande sensate hanno risposta”

“donde viene questo atomo?” domanda senza senso se prima non si verifica che non sia sempre stato lì
“è sempre esistito?” domanda sensata senza risposta perchè nessuno può tornare indietro per verificare

Marco

L’atteggiamento di Ely mi sembra molto corretto, mai fossilizzarsi e non porsi domande sul come e sul perché. Osservare i fenomeni e descriverli matematicamente è cosa buona e giusta ma chiedersi il perché delle cose è altrettanto importante. Chi si dichiara ateo senza porsi domande e senza mettere in discussione attimo dopo attimo le proprie convinzioni per quanto mi riguarda sta sullo stesso piano di chi si dichiara credente senza porsi domande e senza mettere in discussione la propria fede attimo dopo attimo.

JSM

mi meraviglio che si faccia tanta fatica a prendere in considerazione l’idea che, in base alla nostra esperienza, l’universo è, punto e basta.

Ely

@JSM

Capisco quel che vuoi dire, ma se l’umanità si fosse fermata secoli fa dicendo che l’universo è, punto e basta, forse oggi non avremmo i radiotelescopi e tante altre cose. Io penso che un giorno, magari lontano, l’umanità saprà dire se l’atomo di cui sopra è sempre esistito o oppure no, del resto Einstein sosteneva la possibilità di viaggiare nel tempo, certo non come nei racconti fantascientifici, ma insomma di risalire ad avvenimenti di cui non abbiamo conoscenza diretta. E comunque so bene che sono domande senza risposta, per ora, ecco quel che spero, che un giorno qualcuno darà una risposta, magari quando gli atomi che mi compongono saranno altrove, sparsi chissà dove 😉

Marco

@ JSM

l’universo è punto e basta non lo accetto perché voglio capire perchè è quando potrebbe non essere e perché è così quando potrebbe essere colà. Se ammetti che l’universo è causa di se stesso lo identifichi con Dio, quindi sei più credente di me.

Vassilissa

“senza i monasteri come si sarebbero conservati i codici greci, romani, addirittura egizi e sumeri? ”

Magari, senza l’aggressività escludente del cristianesimo, si sarebbero conservati nei luoghi di culto e nelle scuole greche e romane non cristiane.

Quanti documenti saranno stati distrutti dai monaci? quanti documenti considerati diabolici o inutili o pericolosi sono stati eliminati?

Ely

@Vassilissa

Vero, e mi vien da aggiungere: senza cristianesimo quanti mitrei ci sarebbero oggi? Quante altre culture ci sarebbero ancora?

Stefano

Era talmente stufo di far lavorare il cervello che alla fine ha ceduto alle favole perchè erano “più comode” o “più belle da sentire”.

Proximo

Ho l’impressione che il dialogo fra razionalisti e religionisti sia impossibile. Il dialogo può avvenire solo nell’ambito di un terreno comune, nel quale i concetti possano essere espressi in maniera comprensibile dall’uno e dall’altro. Questo terreno comune può essere solo la razionalità, altrimenti quale? Ma anche in questo caso, abbiamo i razionalisti che si autodefiniscono tali, e i religionisti che proclamano di essere l’espressione più alta della razionalità.

Proximo

Dice Marco
“l’universo è punto e basta non lo accetto perché voglio…”

è una frase razionale questa?

marco musy

@Marco
identificare Dio con l’Universo e’ piu’ una posizione atea che da credente.
Mi sembra, dal punto di vista logico, una banale ridefinizione dei termini.

JSM

marco,
io non ho mai affermato che l’universo è causa di se stesso! Oltretutto non capisco quale proceso logico usi nel dire che quando una cosa è causa di se stessa si identifica con dio!!?
Marco, io non credo: distinguo tra le cose che so (un granello di sabbia) e le cose che non so (il Sahara).

ely,
la mia affermazione “l’universo è, punto e basta” si riferiva ovviamente al solo aspetto del suo inizio. Mi sembra che tutti diano un po’ troppo per scontato che abbia avuto inizio.
ricordati che io ho usato il termine universo per definire il tutto a prescindere dalla sua forma attuale che molti rimandano al big bang.

“perchè è quando potrebbe non essere” domanda cui non riesco a dare tanto senso.
mi preoccuperei di com’è fatto, di come si muove, di esplorarne parti sempre più grandi…
queste sono domande cui dovrammo rivolgere le nostre risorse!

Damiano

@Marco ed Ely:

Occorre distinguere il “perchè” inteso come “modalità di funzionamento” (“il tal fenomeno accade perchè”) dal “perchè” come “fine” (“perchè esistiamo”).

Credo che JSM intendesse un’altra cosa con l’affermazione “l’universo è punto e basta”. Non credo intendesse dire “smetto di pormi domande” ma piuttosto “non credo che un “perchè” ci debba per forza essere”, possiamo benissimo continuare a cercarlo, se vogliamo, ma non è affatto detto che debba esserci. La scienza spiega i “come” non i “perchè”, pretendere che dia risposte sui “perchè” (inteso come “fine”), mi sembra solo una pia illusione.
Se anche domani mattina qualcuno dismotrasse l’assoluta e inconfutabile verità della teoria delle stringhe, del multiverso, della TOE ecc. non potremmo ancora dire nulla sul “perchè” (inteso come “fine”).

Daniela

la scienza si pone domande e si da risposte, ma non può assolutamente usare la trascendenza o la spiritualità per avere le risposte altrimenti si sconfina e questa non è più scienza, quando si comincia ad utilizzare la metafisica, la trscendenza o altro allora la scienza ha fallito il proprio compito, le informazioni che abbiamo dell’universo sono molte e alcune incerte numerosi studi ed esperimenti sono e saranno condotti, ma nessuno ha messo il mezzo la trascendenza e la spiritualità, perchè questa non è scienza, si sconfina in qualcosa di vago e vacuo di soggettivo.
La nascità dell’universo viene indagata attraverso la fisica e l’astrofisica e non la metafisica, questo è bene ricordarlo sempre, trovo a volte molta confusione.
Per quanto riguarda le domande, la scienza non smette mai di porsele ma le risposte che trova non sono ne consolatorie ne definitive come può esserlo la risposta che viene dalla religione o dalla spiritualità: è Dio, questa è la risposta più semplice e banale che si possa trovare.

JSM

damiano,
hai colmato grandi lacune della mia spiegazione
grazie

Jean Meslier

@Marco

l’universo è punto e basta non lo accetto perché voglio capire perchè è quando potrebbe non essere e perché è così quando potrebbe essere colà.

Assunzioni arbitrarie:

1) Esiste un Perche’ l’universo esista.
2) Esiste un Perche’ l’universo sia proprio cosi’ e non cola’

Legittimo chiedersi se c’e’ un Perche’. Un po’ meno il dare per scontato che ci sia.

Io non saprei proprio da dove cominciare per rispondere alla domanda “esiste un Perche’ e se si’ quale?”

Aggiungo inoltre che sono piuttosto perplesso sull’affermazione che i fisici tendano sempre di piu’ al teismo.

archibald.tuttle

“ela, ela, ela, senza i monasteri come si sarebbero conservati i codici greci, romani, addirittura egizi e sumeri? Che condizione migliore, al massimo dimenticati da qualche parte e ritrovati dopo qualche secolo tarlati e ormai illeggibili!!!!!!!!!!!!!!!!!”

tra il decimo e il docicesimo secolo le biblioteche di gran lunga piu grandi del mondo erano arabe, una stava a toledo, prima della reconquista. la civilta araba era decisamente superiore ai barbari europei dell’epoca, pensa ai nomi attuali delle stelle, all’astrolabio, all’algebra, all’origine del termine “algoritmo”, ai numeri arabi, allo studio della medicina a partire dai testi di galeno e aristotele, pensa ad avicenna, averroe, albumasar, alazeno, eccetera… pensa al concilio di vienne in cui si proponeva lo studio dell’arabo nelle universita europee. non so quantificare quante (e quali) delle opere classiche ci siano state tramandate dai monasteri nel corso del medioevo, quanti dalle traduzioni arabe, e quanti per altre vie, ma ho il sospetto che non lo sappia fare nemmeno tu.

jesuschristyouaremylife

vassilina, le scule greche storicamente furono distrutte dai romani che fecero schiavi moltissimi filosofi greci per portarli in patria, non furono affatto i cristiani.
Non so quanti mitrei ci sarebbero oggi se non ci fosse stato il cristianesimo, ma so quanto bene fanno molti cristiani animati dalla fede, poichè è questo il punto principale della dicussioni sull’ esistenza di Dio, scientificamente non si può dimostrarel’ esistenza di Dio, occorre solo la fede, quella forza di lasciarsi andare e di dire: “Non so se esisti o Signore, ma io sono disposto a seguirti, ad amare gli altri come me stesso, a perdonare chiunque mi faccia del male, ad aiutare e ascoltare coloro che hanno bisogno!”
Tutto il resto, citazioni di scienziati, concetti filosofici, le stesse critiche alla Chiesa, anzi anche ciò che esss dice che non riguardi esplicitamente la religione è inutile.
Se si è disposti a lasciarsi andare, a non seguire sempre la ragione ma una volta tanto il cuore, se lo si apre e si lasciano entrare i sentimenti, allora Gesù apparirà ai nostri occhi come appare a me, il RE DEI RE, IL REDENTORE, che si immola per noi per donarci una nuova vita, che perdona i nostri errori e ci è vicino nei cattivi momenti.
Oggi è Giovedì Santo, oggi si ricordano varie cose:
-La lavanda dei piedi, Gesù che pur essendo Dio n on ha vergogna di servire i suoi apostoli ed amici.
-L’ istituzione dell’ Eucaristia, Gesù che si offre totalmente a noi, che entra nel nostro corpo.
Vi ripeto: sono unitili tutte le altre discussioni, è fatto di crederci o no, di lasciarsi andare o rimanere sempre duri nelle proprie convinzioni.
GESU’ GLI DISSE: “PERCHE’ MI HAI VEDUTO, HAI CREDUTO: BEATI COLORO CHE PUR NON AVENDO VISTO CREDERANNO!”
Stasera andate in chiesa e partecipate alla SS. Messa in “coena domini”!!!!!!!!!!!!!!!

JSM

“sono unitili tutte le altre discussioni, è fatto di crederci o no, di lasciarsi andare o rimanere sempre duri nelle proprie convinzioni.”

lo vedi, jesuschristsuperstar? sono le tue parole. è un fatto di crederci ma chi non ci crede è un testone e basta

questo disprezzo nei credenti di qualsiasi religione: questa presunzione di credersi superiore perchè si crede alle favole

Marco

Per quanto mi riguarda potrebbe anche essere vera la teoria di Berkeley sulla non esistenza della materia che Il Dottor Samuel Johnson, il più famoso critico letterario e «uomo di lettere» settecentesco, volle confutare dando un calcio a una pietra e dicendo: «e io la confuto così». Siete sicuri di esistere? Potremmo far parte tutti di un’enorme simulazione che comprenda tutto l’universo senza saperlo e quindi Dio sarebbe solo il programmatore di quella simulazione al calcolatore. Johnson, calciando quella pietra, non ha confutato proprio niente dato che sia lui che la pietra che tutto il resto avrebbero potuto benissimo essere componenti di un programma e nessuno si sarebbe accorto di niente! Ovviamente, questa è una provocazione ma quello che voglio dire è che essere convinti che Dio non esista è opinabile quanto essere convinti che esista e non si può dire che la scienza aiuta l’ateismo perché, come dice giustamente Damiano, la scienza spiega i come non i perché. E’ possibile che il perchè non ci sia proprio e sia tutto senza scopo ma dire che la scienza porti a questo non è corretto, non è questo il ruolo della scienza. Non ricercare il perché è altrettanto limitativo da parte mia.

Damiano

Per quanto mi riguarda potrebbe anche essere vera la teoria di Berkeley sulla non esistenza della materia che Il Dottor Samuel Johnson, il più famoso critico letterario e «uomo di lettere» settecentesco, volle confutare dando un calcio a una pietra e dicendo: «e io la confuto così». Siete sicuri di esistere? Potremmo far parte tutti di un’enorme simulazione che comprenda tutto l’universo senza saperlo e quindi Dio sarebbe solo il programmatore di quella simulazione al calcolatore. Johnson, calciando quella pietra, non ha confutato proprio niente dato che sia lui che la pietra che tutto il resto avrebbero potuto benissimo essere componenti di un programma e nessuno si sarebbe accorto di niente! Ovviamente, questa è una provocazione ma quello

Ci ho pensato anche io a questa eventualità (ben prima che uscisse matrix…), si tratta solo di riflettere sul significato della parola “esistenza”, ma in tal caso torniamo nella metafisica e torna valido ciò che ho detto prima: a meno chè non sia ipotizzabile lo “smascheramento” della simulazione (o mo’ di pillola rossa di Matrix) non c’è differenza tra ciò che “non è” e ciò che “non si può scoprire” per definizione.
Se anche fosse una simulazione per quanto mi riguarda è tutto ciò che esiste, dal momento che non posso uscirne.

Marco

Si Damiano ma in tal caso esisterebbe Dio e ti potrebbe donare la vita eterna semplicemente riprogrammando la simulazione dopo la tua morte.

Bruna Tadolini

Dico anch’io la mia!

Sia i credenti che gli atei tutti fanno atti di fede, cioè credono in qualcosa di non dimostrabile o la cui casusa è ignota. Da ateo ammetto che l’origine dell’universo è un atto di fede; magari non il big bang o chi per lui, che sembra possa essere dimostrato, ma il cosa c’era prima e da dove veniva? Da ateo però, una volta fatto questo atto di fede (che peraltro penso sarà spiegato prima o poi) tutto il resto avviene senza bisogno di fare altri atti di vede, poichè tutto il rsto è spiegabile in termini razionali e soprattutto “fisici”. Altra cosa è per i credenti che devono fare continuamente atti di fede: primo fra tutti anche loro si devono chiedere da dove viene dio? e se c’era chi l’ha creato? e se ha deciso che il mondo dovesse essere così ….ma lui comunque da dove viene?

Ripeto. O capiamo l’origine della religione (e prima dello spiritualismo) o non ne usciamo. Litighiamo su ciò che dice la religione ma il problema vero è, ripeto: cos’è la religione?
Darwin pensava che fosse un prodotto mentale evolutivo e penso che la neuroscienza presto lo dimostrerà (se la lasciano lavorare!!!). nel qual caso la religione e lo spiritualismo e la fede… possono essere assimilati ad una cosa ben concreta come L’amore. L’amore è un prodotto evolutivo metafisico che ci fa fare cose “finalizzate” alla vita. Anche l’amore è un prodotto irrazionale che ci fa fare e pensare cose irrazionali (ad esempio che il mio amore sia il più bello al mondo e guai a chi dice di no!).
Ora io posso essere innamorata ed essere felice di esserlo ma contemporaneamente continuare ad essere razionale per tanti altri aspetti della vita. Posso non essere innamorata e contemporaneamente essere razionale. Essere o no innamorata è una mia condizione, prevista per farmi fare delle cose evolutivamente ok.
Ma non deve influenzare il resto della mia vita e soprattutto spingermi a non accettare altre cose che la mia o l’altrui intelligenza scopre per il bene della mia vita. O peggio, la mia condizione non deve far sì che io influenzi o distrugga la vita altrui.

Concludendo lo spiritualismo come l’amore sono fatti metafisici che devono rimanere nel privato. Se questo è facile per l’amore e lo spiritualismo lo è molto meno per la religione che ha portato lo spiritualismo nel sociale. Ma la dimostrazione della sua origine “mentale” dovrebbe essere lo strumento per darle la sua giusta collocazione

JSM

io non ho mai detto che la scienza ha tutte le risposte e sono d’accordo con Damiano che la scienza risponde a come non a perchè.

certo che non si può dimostrare la non l’esistenza di un dio qualunque; come non si può dimostrare la non esistenza di giove, ahura mazda, ra, ecc., ecc., ecc.

i teologi sono davvero bravi: un tempo inculcavano nella gente l’idea di un dio potente che creò il mondo in sette giorni e che ha mandato il suo figlio divino (sic!) sulla terra.
ora che l’evidenza è piuttosto imbarazzante inculcano alla gente l’idea che dio esiste perchè è necessario che esista!

“Siete sicuri di esistere?” Marco, questa è buona per i filosofi e la filosofia non mi interessa particolarmente come strumento di conoscenza del mondo. Per la scienza questa è una domanda insensata.

Marco

Che la religione possa essere assimilata all’amore ho i miei dubbi a meno che si affermi che buttare giù due torri e ammazzare tremila persone sia un atto d’amore.

Damiano

Si Damiano ma in tal caso esisterebbe Dio

Perchè mai? in tal caso esisterebbe solo un simulatore dell’universo non (necessariamente) dio… (nel senso comune)

e ti potrebbe donare la vita eterna semplicemente riprogrammando la simulazione dopo la tua morte.

Conclusione (che non deriva dalle premesse) “classica”, che spiega solo perchè alcuni sono smaniosi di trovare dio: per il desiderio di essere immortali.

Marco

Damiano tutte le religioni sono nate per rispondere alla più antica domanda dell’uomo: cosa c’è dopo la morte? Se fossimo immortali non ci sarebbero religioni.

Marco

Damiano tutte le religioni sono nate per rispondere alla più antica domanda dell’uomo: cosa c’è dopo la morte? Se fossimo immortali non ci sarebbero religioni.

Ely

Sull’eucaristia mi viene in mente quella novella che Voltaire annotò nel suo “Dizionario filosofico”, la riassumo a memoria: in pratica un abate o comunque un prelato prese uno schiavo “infedele” e lo educò cristianamente. Dopo un po’ di tempo lo interrogò, per assicurarsi che fosse pronto per ricevere la “prima comunione”: «Quanti dei esistono?»
«Esiste un solo Dio», rispose lo schiavo.
E dopo altre domande l’abate tutto contento si convinse e gli diede l’ostia consacrata.
L’indomani, per verificare, il prelato chiede ancora: «Quanti dei esistono?»
E lo schiavo: «Nessuno!»
«Ma come puoi dire nessuno, e tutti gli insegnamenti che ti ho impartito?»
E l’altro gli risponde: «Padre, mi avete sempre detto che esiste un solo Dio. Ebbene, ieri l’ho mangiato!»

🙂 🙂 🙂

Ely

@Marco
Berkeley… bellissimo, quando lo studiai rimasi affascinata, non tanto per convinzione, ma perché era proprio affascinante il fatto solo di riuscire ad ipotizzare un’idea simile (l’immaterialismo) in occidente. Esse est percipi… quel che vedi, senti, ecc.. è una collezione di idee… beh la scienza non so se ha dimostrato l’effettiva esistenza della materia, fatto sta che attualmente si parla di energia oscura, di materia mancante, antimateria e altre cose che però non ho basi adeguate per poterle affrontare.

Marco

Ely se mi provochi…

Un ateo stava facendo una passeggiata nella foresta.
– Che alberi maestosi! Che fiumi impetuosi! Che begli animali! – si diceva.
Mentre camminava lungo il fiume senti un movimento tra i cespugli dietro di sè. Si volto per dare un’occhiata e vide un grizzly di 3 metri che lo caricava. Si mise a correre più velocemente che poteva su per il sentiero. Guardò sopra la sua spalla e vide che l’orso si avvicinava sempre di più. Guardò ancora e vide che l’orso era sempre più vicino. Il suo cuore pompava freneticamente e cercava di correre ancora più veloce. Inciampò e cadde a terra. Rotolò per cercare di tirarsi su ma vide che l’orso era proprio sopra di lui, avendolo raggiunto con la sua zampa sinistra e alzando la destra per colpirlo. In quell’istante l’ateo gridò:
– Mio Dio!!!
Il tempo si fermò. L’orso si congelò. La foresta era silenziosa. Mentre una luce abbagliante brillava sull’uomo, una voce venne fuori dal cielo:
– Hai negato la mia esistenza per tutti questi anni, insegnato ad altri che non esisto e addirittura attribuito il creato ad un incidente cosmico. Ti aspetti che ti aiuti in questa circostanza? Devo considerarti un credente?
L’ateo guardò dritto verso la luce:
– Sarebbe ipocrita da parte mia chiederti all’improvviso di considerarmi cristiano ora, ma forse puoi rendere cristiano l’orso?
– Molto bene… – rispose la voce.
La luce se ne andò. I suoni della foresta ricominciarono. L’orso abbassò la sua zampa destra, accostò insieme entrambe le zampe, abbasso il capo e disse:
– Signore, benedici questo cibo che sto per ricevere e per il quale ti sono molto grato…

Smile
Marco

Bruna Tadolini

X Marco

Anche ammazzare la moglie se ti tradisce non è molto atto di amore ma ….
Entrambi amore e spitualismo/religioni sono strumenti per la sopravvivenza del DNA proprio e del gruppo! E allora l’ammazzare torna in entrambi i casi!

Damiano

Damiano tutte le religioni sono nate per rispondere alla più antica domanda dell’uomo: cosa c’è dopo la morte? Se fossimo immortali non ci sarebbero religioni.

E con ciò? Mi stai forse dicendo che l’uomo ha creato dio a sua immagine e somiglianza? 8) 😉

Marco

“E con ciò? Mi stai forse dicendo che l’uomo ha creato dio a sua immagine e somiglianza?”

Damiano penso di si e anche quello che dice Bruna è logico. Ti aggiungo anche che secondo me tutte le religioni sono lontane anni luce dal comprendere Dio. Per questo non riesco a imprigionarmi all’interno di una religione ma si può anche credere in Dio senza appartenere a una particolare religione.

JSM

Marco,
quella dell’orso è carina!!!

“cosa c’è dopo la morte?”
Stai dicendo che tutte le religioni sono nate per rispondere a una domanda che non ha senso.
L’uomo non riesce ad accettare che la morte sia la fine della propria vita. Cosa c’è dopo? La decomposizione del corpo e il trasformarsi dalla nostra materia in altro nel continuo movimento dell’universo.
Il problema dei credenti è che continuano a scegliere la verità in base al gradimento, rifiutando la cruda realtà.

Damiano

Per questo non riesco a imprigionarmi all’interno di una religione ma si può anche credere in Dio senza appartenere a una particolare religione

Si, sono convinto che se lo si spoglia di tutti gli attributi che le religioni gli appioppano e lo si de-antropomorfizza, in pratica lo si riduce a causa prima e ne rimane ben poco. Tuttavia se si ipotizza l’immortalità per “grazia” “volere” “merito” (nota che nessuno di questi attributi sarebbe compatibile con un dio siffatto), si va un pochettino oltre e si finisce nel campo delle religioni.

Marco

Damiano e Jsm
la sopravvivenza della mente dopo la morte fisica del corpo potrebbe anche essere un meccanismo naturale che ha sviluppato la razza umana nel corso della sua lenta evoluzione dai primati inferiori, come una sorta di backup cerebrale teso alla conservazione del sè. E’ fantabiologia ma mi piace ragionare a 360 gradi senza pregiudizi nè preconcetti.

JSM

Marco,
mi piacerebbe avere un solo, unico elemento concreto che mi induca a pensare che la nostra coscienza, o anima o comunque la vuoi chiamare, perdura dopo la nostra morte.
Dammi un solo elemento percettibile, non filosofia o mere speculazioni. Non ti chiedo dimostrazioni che esiste la vita dopo la morte ma una misera prova che questa ipotesi si debba prendere in considerazione.

Mi farebbe piacere, sai? Non trovo attraente l’idea di decompormi…

Bruna Tadolini

Riporto brani da “L’origine dell’uomo” di C. Darwin relative a dio

“Non vi è nessuna prova che l’uomo in origine fosse dotato del nobile sentimento dell’esistenza di un Dio onnipotente…. Se, tuttavia, noi comprendiamo col vocabolo religione la fede in agenti invisibili o spirituali, il caso è del tutto diverso, perché questa credenza sembra essere quasi universale nelle razze meno civili. E non è difficile comprendere l’origine di tale fede. Appena si furono sviluppate le importanti doti dell’immaginazione, della meraviglia e della curiosità, insieme con la facoltà di ragionare, l’uomo naturalmente avrà anelato a comprendere ciò che lo circondava ed avrà indefinitamente speculato sulla propria esistenza..
Come ha osservato il signor M’Lennan: “L’uomo deve essersi inventata qualche spiegazione dei fenomeni della vita; e giudicando dall’universalità di essa, sembra che la più semplice ipotesi e la prima che si sia presentata all’uomo sia stata questa, che i fenomeni naturali si debbano riferire alla presenza negli animali, nelle piante, nelle cose, e in tutte le forze della natura, di certi spiriti pronti ad agire, come l’uomo sente di avere in sé” E’ probabile che, come ha dimostrato con molta chiarezza Taylor, i sogni abbiano per primi dato origine all’idea di spiriti; perché i selvaggi non distinguono prontamente fra le impressioni soggettive ed oggettive. Quando un selvaggio sogna, crede che le figure che gli appaiono alla mente siano venute da lontano per fermarglisi dinnanzi…”

“Dalla credenza in agenti spirituali si passa agevolmente alla credenza nell’esistenza di uno o più Dei: perché i selvaggi attribuiranno naturalmente agli spiriti le stesse loro passioni, lo stesso amore della vendetta o la più semplice forma di giustizia, gli stessi affetti che provano essi stessi.”

“Le medesime alte facoltà mentali che hanno dapprima indotto l’uomo a credere ad agenti spirituali invisibili, poi al feticismo, al politeismo ed infine al monoteismo dovevano infallibilmente condurlo, finchè la sua potenza del ragionare era ancor poco sviluppata, a varie strane superstizioni e strane abitudini.

Damiano

@Marco:

“cosa c’è dopo la morte?”

Non è che il fatto di essere ateo sia sufficiente a non porsi domande come queste. Se riformulo la domanda in “che cosa c’è quando non esisterò più?” allora uno potrebbe rispondere “quello che c’era prima che esistessi” ,vale a dire niente (almeno io non “ricordo” niente…).
Ovviamente nessuno ha certezze dimostrabili su questo fronte, ma da qui a vivere la vita in funzione di … ce ne corre!

JSM

Marco, lo vedi?
Fai ipotesi su come o cosa potrebbe essere la vita dopo la morte ma non ti passa nemmeno per la testa di pensare se essa esista o meno.

Damiano

@Bruna

“Le medesime alte facoltà mentali che hanno dapprima indotto l’uomo a credere ad agenti spirituali invisibili, poi al feticismo, al politeismo ed infine al monoteismo dovevano infallibilmente condurlo, finchè la sua potenza del ragionare era ancor poco sviluppata, a varie strane superstizioni e strane abitudini.”

Abbiamo dei lampanti fenomeni di questo tipo su questo forum… (alcuni sono ancora fermi al feticismo…) 😆

Marco

Magari avessi la risposta alla domanda “cosa c’è dopo la morte”, come minimo andrei all’ufficio brevetti per vivere di rendita…
Io ragiono da ingegnere: l’anima/mente è il software che gira sul nostro hardware cerebrale. Che succede se il tuo pc si rompe/muore? Il programma/mente/anima può girare su un altro hardware ed essere immortale, se non ci fosse un hardware compatibile lo stesso programma potrebbe essere eseguito manualmente ma esisterebbe! L’immortalità dell’anima potrebbe essere un meccanismo naturale per conservare la specie, sviluppatosi con lo sviluppo del cervello e dell’intelligenza. Sempre da ingegnere ti dico che probabilmente tra qualche secolo tutta la razza umana avrà l’immortalità tecnologica: basta riversare tutte le sinapsi cerebrali al momento della morte in un calcolatore che provvederà a far girare il programma dell’anima. Questa è fantascienza ma…chi lo sa?

Danilo Vottero

La mente è il cervello. Sono cose inscindibili, essendo la nostra mente prodotto degli impulsi elettrochimici del cervello. Perciò, morto il cervello, la mente non può sopravvivergli.

FaberIptius

Marco,
ti piacerebbe vivere in un calcolatore?! Non pensi di aver bisogno pure di un corpo antropomorfo?

Marco

@ Faber
E chi ha parlato di calcolatore non antropomorfo? C’è una setta pseudo-religiosa che si definsce raeliano che predica la clonazione e il trasferimento della mente da un cervello all’altro per realizzare la vita eterna!

DavideM

@ Danilo Vottero

“La mente è il cervello.”

E il cervello è fatto di normalissima materia, come quella dei fiumi, per esempio. Quindi mi viene da pensare che anche i fiumi abbiano una mente.

JSM

Marco!!
primo: la prima domanda non deve essere “cosa c’è dopo la morte?” ma “c’è qualcosa dopo la morte?”. Differenza sottile ma importante perchè il tuo modo di formulare la domanda implica una sottintesa risposta affermativa al mio tipo di domanda.

secondo: la storia del software e hardware è affascinante e non posso proprio escludere che in futuro sia così. dimentichi però che fino ad allora, alla nostra morte, non abbiamo una hardware cerebrale sostitutivo e senza il software finisce solo per cancellarsi. Quando avremo fatto quello che tu ipotizzi, non avremo una vita dopo la morte: avremo semplicemente sostituito lo hardware..

DavideM

“senza pc windows esiste eccome!”

Se non gira non esiste. La sua esistenza è lo svolgimento delle operazioni che lo costituiscono.

Danilo Vottero

Ma noi non siamo macchine! Nessuno ci ha creati e programmati (dal mio punto di vista naturalmente…). Il nostro cervello è una situazione unica che non può essere riprodotta altrove, dunque la mia mente in particolare (così come la tua) non possono essere trasferite in alcun modo. Tant’è vero che non troverai mai qualcuno con una mente, un modo di pensare uguale al tuo, mentre troverai milioni di windows che operano allo stesso modo!

DavideM

Il problema della mente non è COME funziona, o su che hardware/software si basa, ma CHI/COSA sente la puntare dell’ape sulla MIA gamba. Se accettiamo il principio che mente=SW+HW allora anche il pc SENTE windows (e probabilmente gli dà fastidio ;-)).

FaberIptius

Marco, mi sembra ci sia una bella differenza tra la Vita Eterna e quello di cui parli tu. Quello che descrivi sembra una pantomima della vita, con (almeno) gli stessi problemi che abbiamo nei nostri corpi (e cervelli) di carne.

Damiano

Danilo la mente è il sw del cervello, senza pc windows esiste eccome!

La metafora non è molto azzeccata: Il software è “informazione” che non ha alcun senso senza una macchina che lo possa eseguire, persino per trasferire il software da una macchina all’altra è necessario un mezzo “materiale” che supporti rappresenti l’informazione.
Quando tu dici che windows continua ad esistere in realtà intendi ” esiste da qualche parte una macchina capace di dare un senso a questa sequenza di bit”.

PS: Comunque ad un dio “bill-gates” preferirei un dio “linus-torvald”! 😆 (risparmieremmo nella sanità quanto meno…)

JSM

il software deve essere supportato
se si distrugge il supporto senza aver copiato il software quest’ultimo si cancella
alla nostra morte, noi distruggiamo il supporto senza aver copiato il software

il software che è la nostra mente si cancella e le religioni non hanno più alcuna domanda sulla morte cui dare risposte

Marco

@ DavideM
“Se non gira non esiste. La sua esistenza è lo svolgimento delle operazioni che lo costituiscono.”

La religione cristiana, tanto per dirne una, afferma esattamente quello che dici tu: in effetti si parla di resurrezione della carne E vita eterna che ci sarà DOPO la resurrezione della carne. Al momento della morte lo stesso cristianesimo afferma che cìè il nulla. E’ la bontà di Dio che co farà resuscitare e ci donerà la vita eterna. Quindi con la frase che hai detto sei perfettamente d’accordo con la religione cristiana. Io invece penso che non conti la materia di cui è fatto il cervello ma la struttura: l’anima può benissimo esistere appoggiandosi a diversi tipi di HW, alcuni fisici stanno ipotizzando che le stelle a neutroni siano intelligenti perché dotate di struttura complessa come un cervello, figurati un pò…

Il Filosofo Bottiglione

allora mi infilo anch’io nella discussione e ribadisco che da Berkeley in poi non vi è più stata la possibilità di avere una comune visione del trascendente.
io, di norma, mi affido all’immanente e ritengo che il linguaggio della scienza sia l’unico che ci permette di giungere a modelli interpretativi comuni.
alle mistiche dei tanti aggiungo la mia, quella della Grande Ruota Aleatoria che ci destina casualmente i passaggi tra la morte e la vita. ovviamente ci credo solo io, ma è quella giusta.
faccio notare che la verità di un credo non coincide con la sua diffusione: milioni di persone credono che il numero ritardatario al lotto abbia maggiori probabilità di essere estratto e parecchi, su questo credo, si sono scioccamente rovinati.

un saluto a tutti

DavideM

@ Marco

“alcuni fisici stanno ipotizzando che le stelle a neutroni siano intelligenti perché dotate di struttura complessa come un cervello”

Questa non l’avevo mai sentita ma è esattamente quello che penso anch’io!
A meno che nei neuroni si trovi qualcosa che non esiste altrove, bisogna concludere che il “supporto” della mente è esattamente lo stesso della “materia inerte”. Quindi che la coscienza non è un’esclusiva umana ma una proprietà della materia.

“l’anima può benissimo esistere appoggiandosi a diversi tipi di HW”

questo invece non lo credo, per quello che dicevo prima: sarebbe certamente una mente, ma diversa da quella originale.

Ely

Però, quante teorie personali che son venute fuori. Questo è il bello, il relativismo. Non mi piace l’assolutismo religioso, ma nemmeno quello ateo, ammesso che esista. Quindi ben vengano le idee di ogni tipo, tutte degne di cittadinanza, poi alcune si riveleranno strampalate, ma insomma meglio tante e alcune strampalate piuttosto che una sola assoluta e per di più la più strampalata!

Jean Meslier

[…] la mente è il sw del cervello, senza pc windows esiste eccome!

Ehi ehi ehi.. andiamoci piano. Chi l’ha detto che la mente e’ il software del cervello?

(D’accordo sul fatto che windows esiste senza pc, ma non ha senso, mentre un pc senza windows puo’ esistere e funzionare ugualmente)

FaberIptius

Scusa Marco, visto che non hai risposto…
mi sembra ci sia una bella differenza tra la Vita Eterna e quello di cui parli tu. Quello che descrivi sembra una pantomima della vita, con (almeno) gli stessi problemi che abbiamo nei nostri corpi (e cervelli) di carne.

Cartesio

Il problema è che le religioni nate nel bacino del mediterraneo e nel vicino oriente, quindi cristianesimo, ebraismo ed islam ritengono di poter spiegare il mondo ed i suoi fenomeni grazie a Dio come prima causa. Al contrario il buddismo tibetano rifiuta il concetto di prima causa in quanto tutto ha una causa quindo anche Dio dovrebbe essere stato creato. Ma aldilà delle diatribe di stampo aristotelico-aquiniane, credo che vi sia una ragione più profonda per cui le religioni mediterranee pretendono spiegare: questá è la paura di vivere di ogni essere umano. Oggi siamo immensamente più bravi nell’osservazione del mondo grazie alla tecnologia ed alla scienza moderne, quindi è logico che la religione si senta messa all’angolo. Se a ciò si aggiunge il fatto che grazie alle rivoluzioni inglese e francese il clero che ancora si arroga la prerogativa di interpretare il volere di DIo onnipotente, sia stato “silurato”, ciò spiega ancor meglio i vari rigurgiti creazionisti o TEOCON. Adesso sono loro ad avere paura!
Come in ogni processo storico c’è anche una pars destruens: se la religione ha avuto un ruolo fondamentale nella crescita emozionale degli esseri umani, in quanto la figura di Dio cosí come per esempio quella di Maria sono servite dare un’immagine a quegli archetipi che il grande psicoanalista Jung chiamava il Sé (come centro della personalità) od il femminile nel maschio, bisogna ora riflettere come i nostri figli (nel mio caso è cosí) possano avere uno sviluppo psichico armonico dopo che Dio sia morto per parafrasare Nietzche. In sintesi: la scienza può aiutarci a superare molte paure di vievere, come le malattie; ciononostante non ho trovato ancora come il vuoto lasciato dalla religione dopo la morte di Dio debba e possa essere colmato. Le nostre emozioni, o l’inconscio sono ancora lì e ci aspettano al varco ogni giorno. Anche un ateo può avere una depressione o soffrire momenti di sconforto, non credete?

Marco

@ Ely

La teoria sull’Universo Olografico è quella che preferisco am ne ho parlato già in un altro thread. Sono teorie molto complesse ma, per semplificare al massimo, esse affermano che, nonostante la sua apparente solidità, l’Universo sia in realtà un fantasma, un ologramma gigantesco e splendidamente dettagliato. Oltre alla sua natura illusoria, questo Universo avrebbe altre caratteristiche stupefacenti: la separazione tra le particelle subatomiche è solo apparente, ciò significa che, a un livello più profondo, tutte le cose sono infinitamente collegate. Gli elettroni di un atomo di carbonio del cervello umano sono connessi alle particelle subatomiche che costituiscono ogni salmone che nuota, ogni cuore che batte e ogni stella che brilla nel cielo. Tutto compenetra tutto, come in un’immagine olografica. Affermare che ogni singola parte di un’immagine olografica contiene tutte le informazioni in possesso dell’immagine intera significa semplicemente dire che l’informazione è distribuita non-localmente. Se è vero che l’Universo è organizzato secondo principi olografici, si suppone che anch’esso abbia delle proprietà non-locali e quindi ogni particella esistente contiene in se stessa l’immagine intera. Dato il presupposto, tutte le manifestazioni della vita provengono da un’unica fonte di causalità che include ogni atomo dell’Universo. Dalle particelle subatomiche alle galassie giganti, tutto è allo stesso tempo parte infinitesimale e totalità di tutto. Sebbene la natura umana cerchi di categorizzare, classificare e suddividere i vari fenomeni, ogni suddivisione risulta necessariamente artificiale e tutta la natura non sarebbe altro che un’immensa rete ininterrotta. Tutto ciò potrebbe ricondurre a Dio, fonte ultima di causalità, ma qui c’è l’atto di fede.

Marco

@ Faber

Io preferirei quel tipo di vita eterna con tutti i problemi che ne derivano piuttosto che passare l’eternità a cantare lodi a Dio, sarebbe alquanto noioso a mio avviso. Comunque, se vai sul sito dei raeliani http://www.rael.org si parla proprio di quella vita eterna: clonazione e traferimento della memoria dal corpo morente al corpo clonato. Non sarebbe proprio eterna e non proprio come la immaginano le religioni, su questo sono d’accordo. Quello che penso io, invece, è che sia insito in una specie intelligente come quella umana (e sull’intelligenza c’e l’atto di fede…scherzo) un meccanismo biologico che trasferisca la mente su un supporto diverso al momento della morte, un biologo mi fucilerebbe per quello che ho detto ma la ritengo una possibilità…

Marco

@ Jean Meslier

“Ehi ehi ehi.. andiamoci piano. Chi l’ha detto che la mente e’ il software del cervello?”

Chi ha detto che la mente/anima è il software del cervello? Lo dico io, ma io conto come il due di picche quando regna bastoni quindi ti consiglio il libro “Life Beyton Earth” di Gerald Feinberg fisico e Robert Shapiro biochimico. In tale libro si valuta la possibilità che esista vita extraterrestre fondata non sul carbonio ma sul -plasma stellare-, -campi elettromagnetici-, sul -magnetismo delle stelle a neutroni- e altri sistemi molto insoliti. Visto che la vita e l’intelligenza, sono concetti a livello “software” (citazione del libro), conta solo lo schema ossia l’organizzazione e non il supporto come cita anche il libro di Paul Davies “Dio e la nuova fisica” già nominato.

Ely

Ma infatti, io non ho detto di credere in un “motore inmmobile”, besnì di lasciare aperta la porta all’eventualità… un socratico sapere di non sapere.

FaberIptius

Marco,
vuoi dire che c’è da aspettarselo questo meccanismo o propugni una soluzione tecnologica? Nel primo caso (un meccanismo biologico) dovrebbe essere semplicemente scoperto e non inventato. Tuttavia credo che questo contrasti non poco con tutta la biologia e la teoria dell’evoluzione.

Marco

Faber io me lo aspetto questo meccanismo mentre i raeliani propugnano per una soluzione tecnologica. E se contrasta con la teoria dell’evoluzione dovremmo cambiare tale teoria o no?

Jean Meslier

Boh, se vogliamo fare della fantascienza e’ un conto. Se vogliamo fare delle supposizioni fondate su cio’ che effettivamente sappiamo, non possiamo trascurare il fatto che il cervello umano e’ organizzazione di materia molto diversa e molto piu’ complessa di un campo elettromagnetico o di una stella. Non ho letto il libro (pero’ ho letto Solaris di Stanislaw Lem hai presente?) ma direi che anche un’ipotetica forma di intelligenza basata su meccanismi fisici “stellari” non e’ assimilabile al sw che gira in un pc, cosi’ come non lo e’ la mente in rapporto al cervello.

Ti consiglio il libro “La nascita della mente” di Gary Marcus.

JSM

attenzione che il fondamento del nostro cervello è la chimica….

Damiano

Qui stiamo viaggiando con la pura fantasia… certo è bello e affascinante, ma siamo finti bel lontani dal punto di partenza mi pare…

Marco

Ovviamente il sw che gira su un pc è una metafora. Da un punto di vista puramente “ideale”, non c’è nulla che vieti ad una forma di vita di essere supportata da un mezzo differente dai composti del carbonio anche se credo che la teoria delle forme di vita basate su plasma o campi elettromagnetici sia decisamente debole, per una ragione “darwiniana”, ma qui dovrebbe subentrare l’esperta Bruna. Perché una forma di vita si sviluppi, è necessario che essa possa evolvere da uno stato estremamente semplice (che potremmo definire “non vivente”) verso forme più complesse ed organizzate, esattamente come le forme di vita sulla Terra si sono evolute a partire dalle prime molecole in grado di autoreplicarsi.
Perché ci sia evoluzione, però, devono sussistere sia la capacità di riproduzione che la selezione naturale e sinceramente, nella limitatezza delle mie conoscenze, non riesco a vedere come garantire queste condizioni senza un supporto materiale e particolari condizioni ambientali.
Non per nulla, i maggiori esperti mondiali di esobiologia affermano che la vita intelligente vada ricercata su pianeti dotati di crosta solida, atmosfera ed acqua, in orbita stabile intorno a stelle di vita media molto lunga, in modo da garantire che sia il tempo a disposizione che l’ambiente siano favorevoli all'”innesco” della vita.
Ciò non toglie, naturalmente, che semplicemente le nostre conoscenze attuali siano solo troppo arretrate per afferrare tali concetti al di fuori della chimica del carbonio.

Marco

Con questa citazione debbo salutarvi e darvi appuntamento alla prossima settimana, spero che sopravviviate anche senza le mie citazioni e le mie troll-ideologie; mi permetto di augurarvi Buona Pasqua, non è che vi offendete vero?
Saluti
Marco

Daniela

mi riferisco a chi ha detto che gli atei fanno un atto di fede, come credere al big bang o etc etc.: ora vorrei ricordare che il big bang e le altre teorie non sono teorie filosofiche o spirituali o religiose ma sono teorie scientifiche che devono essere verificate e studiate attraverso la sperimentazione e quel potente strumento e linguaggio che è la matematica, non c’è nessun atto di fede ma è scienza, scienza pura e semplice

Ely

Buona pasqua anche a te, io non mi offendo perché mi piace l’ecumenismo quando penso che potremmo avere molti più giorni di “feste” pagate 😉 e starcene a casa a poltrire!

Ely

La differenza è che in una teoria sceintifica non si crede, la si adotta in attesa di una migliore, bisogna essere consapevoli che viviamo secondo un paradigma che un domani potrebbe rivelarsi sbagliato (non totalmente, è chiaro) e quindi dovremmo rivedere le nostre posizioni. Ebbene, nel caso le rivederemo.

DavideM

@ Jean Meslier

“il cervello umano e’ organizzazione di materia molto diversa e molto piu’ complessa di un campo elettromagnetico o di una stella”

non è un problema di complessità, perchè posso benissimo immaginare che se sadicamente stacco una zampa ad un minuscolo acaro ci sarà una “entità” che proverà dolore come lo proverei io. Il punto è: cosa c’e’ “oltre” il sistema nervoso? cosa “riceve” le sensazioni?
Dare una risposta forse va oltre l’ambito della scienza, ma ciò non toglie che sia una questione estremamente interessante.

Gio

Solo un teologo (che guarda caso non è uno scienziato) poteva dire una cazzata simile.

La fece cristiana è di aiuto alla scienza quanto il DDT lo è alle mosche.

Il Filosofo Bottiglione

@ Marco

la Grande Ruota Aleatoria è una reminescenza infantile, ha le sembianze della ruota della lotteria che vedevo alle feste dell’Unità di paese. ovviamente i numeri da cui è composta sono infiniti (numerabili? densi e non numerabili? immaginari? non importa). poichè trovo difficile pensare alla fine del mio pensiero (cogito ergo sum) concludo che dopo la morte debba intervenire qualcosa: cosa? Essa, la Grande Ruota della festa dell’Unità: si ferma a caso su di un numero (o su di una casella) indicando la nuova destinazione: umana, di altro essere vivente, su altro pianeta, in altro universo, come iperpiano di spazi multidimensionali… nessuno può saperlo.
incredibile, vero? oppure credibilissima, come qualsiasi altra mistica, non meno del regno dei cieli, della ghenna, delle dodicimila vergini e altri paradisi fiscali.
chissà se c’è materia per partecipare all’otto per mille…

per quanto riguarda le rivendicazioni del cristianesimo sulla genesi della scienza, mi sembrano un tantinello capziose, come l’atteggiamento che la chiesa ha sempre avuto di fronte alle scienze: usarle quando gli tornavano comode, contestarle quando risultavano scomode.
l’attività di molti scienziati è stata patrocinata anche da poteri religiosi, per la semplice ragione che i poteri hanno sempre saputo che le conclusioni degli studiosi potevano essere utili.
due casi contro le argomentazioni di McGrath:
la speculazione scientifica (vedi Aristotele) è nata prima del cristianesimo.
la nascita del metodo sperimentale (vedi Galileo) ha avuto, da parte della chiesa (i principali eredi del cristianesimo) un atteggiamento che non lascia dubbi.

sul mantenimento del sapere classico da parte dei bravi monaci è già stato detto tutto: hanno contribuito, come ha contribuito il filone di Alessandria che era in mano all’islam.
il perchè lo possiamo leggere solo nella storia e nei fatti contingenti del medioevo, farli risalire all’eretico Gesù mi sembra un po’ forzato.

Daniela

comunque avete visto come è semplice uscire fuori dall’ambito scientifico ed inventare vere e proprie storie, se ne possono inventare di tutti i colori basta solo un pò di fantasia.

Bruna Tadolini

Una delle cose che mi colpiva guardando vecchie serie di fantascienza era che, arrivati su un nuovo pianeta “vivente” con strane piante e frutti, si facesse la prova per vedere se le piante e frutti fossero velenosi. Mai nessuno che dicesse che era statisticamente molto improbabile che le molecole organiche costitutive (corrispondenti ad i nostri amminoacidi, acidi grassi ecc..) di quegli organismi fossero uguali alle nostre! e quindi era impossibile il cannibalismo (usare quelle molecole introdotte come cibo per costruire e far funzionare il corpo degli astronauti).

Probabilmente le molecole più semplici che sono alla base della vita tendono a formarsi allo stesso modo in ambienti simili (amminoacidi sono stati trovati su meteoriti, dicono..) ma i modi con cui si “scelgono” e si combinano mi sembra più improbabile che sia simile. E stiamo parlando della chimica del carbonio, per silicio proprio non saprei….

Jean Meslier

non è un problema di complessità, perchè posso benissimo immaginare che se sadicamente stacco una zampa ad un minuscolo acaro ci sarà una “entità” che proverà dolore come lo proverei io. Il punto è: cosa c’e’ “oltre” il sistema nervoso? cosa “riceve” le sensazioni?

Non sono d’accordo. Noi proviamo dolore perche’ abbiamo un sistema nervoso che riceve e percepisce determinati stimoli come dolore. Se l’acaro e’ capace di provare dolore non c’e’ nessuna “entita'” che prova dolore al posto suo. Se io mi do’ un pizzicotto il dolore lo provo io, non un’entita’ esterna a me. Perche’ deve esistere qualcosa “oltre” il sistema nervoso per spiegare il dolore? o la mente?

DavideM

“Se l’acaro e’ capace di provare dolore non c’e’ nessuna “entita’” che prova dolore al posto suo.”

l’acaro è l’essere più piccolo che mi è venuto in mente con qualcosa di simile ad un sistema nervoso – che sicuramente non può essere molto complesso. L’entità a cui mi riferivo è l’acaro stesso, in particolare la materia di cui è costituito. Il meccanismo che trasmette le sensazioni è chiaro. Il mio punto è capire chi/cosa le PERCEPISCE.

DavideM

“il sistema nervoso dell’acaro?!”

sarà elementare ma qualcosa avrà, altrimenti come gestisce le zampe?
Se al posto dell’acaro avessi citato qualcosa di ancora più semplice (per esempio un’ameba) non sarebbe stato altrettanto evidente che può provare delle sensazioni.

paolo di palma

X Carlo
Il libro del Dalai Lama al quale mi riferisco è. L’ABBRACCIO DEL MONDO edito da
Sperling & Kupfer. E’ un volume di 200 pagine di gradevole lettura nel quale Tenzin Gyatso si confronta con diversi importanti scienziati riguardo le conoscenze e le terie scientifiche raggiunte e formulate nella ricerca, come fine ultimo, del bene dell’umanità.

Bruna Tadolini

X DavideM
Ecco, servizio a domicilio!

“Le sensazioni
Abbiamo visto come, già a livello delle più semplici forme di vita, il “sentire” cosa stesse accadendo all’interno o all’esterno dell’organismo permetteva di attivare i comportamenti più adatti ad affrontare la situazione. Negli organismi unicellulari la gestione della vita di relazione era molto
semplice e quasi diretta: lo stimolo agiva come un interruttore che faceva scattare i percorsi metabolici intracellulari che davano la risposta comportamentale.
Le cose, ovviamente, si complicarono quando gli organismi divennero pluricellulari e gli stimoli vennero raccolti da cellule localizzate in organi distinti. Per far sì che i diversi segnali settoriali (concentrazioni di sostanze nel sangue e nei liquidi extracellulari, odori, suoni, immagini) potessero essere interpretati secondo una “visione” unitaria del fenomeno che stava accadendo, si dovettero evolvere parecchie strutture anatomiche. Prima di tutto i neuroni che ancora oggi trasferiscono i segnali provenienti dagli organi di senso a specifiche aree dette olfattive, visive, acustiche… In queste aree avviene una prima elaborazione che trasforma i segnali ricevuti in sensazioni (che tipo di odore, di colore, di suono..); da qui gli elaborati proseguono verso altre aree che li organizzano dando di essi una rappresentazione globale. Le singole sensazioni e la sensazione finale vengono memorizzate in apposite aree cerebrali a cui viene fatto riferimento ogni qual volta si vogliano identificare, per confronto, le sensazioni appena ricevute.
Senza l’integrità strutturale dei neuroni e dei circuiti nervosi che costituiscono queste vie non può esserci la percezione corretta del mondo esterno come ben sanno le persone che, per qualche patologia, hanno delle lesioni in tali strutture anatomiche. Il danno può essere a carico di neuroni localizzati in diversi punti della via di trasduzione e di elaborazione dello stimolo. Le patologie che ne risultano sono coerenti con tale localizzazione. Se si ledono i recettori o i neuroni afferenti, i segnali non vengono raccolti e non arrivano al cervello per cui non si può percepire quella parte del mondo esterno da cui provengono i segnali (ciò si verifica, ad esempio, nella cecità). Se la lesione è a carico dei circuiti delle aree integrative sensoriali, pur percependo singoli stimoli provenienti da un oggetto, non si riesce ad averne una rappresentazione globale (ad esempio, si percepiscono le sopracciglia, il naso, la bocca, gli occhi ma non si è capaci di organizzarli in un viso). Una lesione nelle aree di memoria impedisce di confrontare lo stimolo in arrivo con quelli già memorizzati (ad esempio, si vede una persona ma non la si riconosce o si sente una parola ma non la si associa ad alcun oggetto).
La complessa rete nervosa che abbiamo descritto permette di percepire una situazione che si sta verificando intorno a noi. Ma sapere che abbiamo davanti Giuseppe (tanto per fare un nome a caso), non costituisce una informazione sufficiente per avere una reazione corretta. E’ chiaro, infatti, che la presenza di Giuseppe può avere conseguenze assai diverse sulla nostra vita a seconda
che egli sia un amico o un nemico. Dobbiamo, perciò, compiere un’altra operazione nervosa: giudicare Giuseppe, cioè classificarlo. Il circuito che lo ha identificato deve integrarsi con altri circuiti in cui sono memorizzati gli amici e i nemici; da questo confronto si ha l’identificazione di Giuseppe, non più solo come “oggetto concreto” (Giuseppe) ma anche come appartenente ad una “categoria astratta” (nemico).
Il processo di classificazione che noi eseguiamo utilizzando parole ed idee, non poteva certo essere compiuto sotto questa forma dagli animali passati e presenti che non erano e non sono dotati di linguaggio. In essi ed in noi, questa atavica forma di conoscenza viene resa cosciente sotto forma di “sensazione”: la presenza di un oggetto/soggetto classificato come nemico evoca una sensazione di “paura” mentre quella di un amico evoca una sensazione di “piacere” e “gioia”. Malgrado queste sensazioni non siano il frutto di un ragionamento, esse guidano nella scelta del comportamento “razionalmente” più corretto.
I circuiti di circuiti nervosi che ho descritti permettono non solo di “sentire” ciò che succede nel mondo esterno, ma anche di avere coscienza di situazioni che si verificano all’interno del nostro organismo. Circuiti simili trasformano il calo della glicemia (concentrazione del glucosio nel sangue) nella sensazione di fame o il diminuito volume del sangue nella sensazione di sete, o lo stiramento della parete dell’intestino in dolore addominale. Anche in questi casi, è il tipo di sensazione che proviamo che ci rende coscienti di una situazione interna e ci spinge al corretto comportamento (a mangiare o a bere). Alterazioni di questi circuiti determinano l’incapacità a provare sensazioni (impressionante è l’insensibilità al dolore di alcune persone).
Da ciò che ho detto risulta che le sensazioni ritenute metafisiche sono a tutti gli effetti paragonabili alla digestione o alla respirazione, sono cioè il risultato dell’azione di organi nascosti all’interno del corpo. Mentre, però gli organi che fanno digerire e respirare sono facilmente identificabili, quelli che fanno sentire sono, anatomicamente parlando, più difficili da individuare a causa della complessa struttura del sistema nervoso. La storia evolutiva di questi “organi metafisici” è stata concettualmente simile a quella degli organi più propriamente fisici. Ogni mutazione che ne migliorava le prestazioni aumentava le probabilità di sopravvivenza e di riproduzione dell’individuo in cui si era verificata. Il gene mutato, venendo preferenzialmente trasferito alle generazioni successive, man mano arricchiva anche la specie di una qualità “metafisica” che la rendeva evolutivamente più adatta all’ambiente in cui viveva.”

Claudio De Luca

Si, la Chiesa ha incoraggiato il progresso scientifico … andatelo a chiedere al povero Galilei che si é cagato nelle mutande, per quanto é stato incoraggiato. O magari a Giordano Bruno.

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