Infibulazione al bando in Eritrea. Il governo di Asmara ha dichiarato illegale le mutilazioni genitali femminili e stabilito dure pene per chi la pratica o vi si sottopone. «La circoncisione femminile rappresenta un grave rischio per la salute delle donne e, oltre a metterne in pericolo la vita, causa loro considerevole dolore e sofferenza – si legge in un comunicato pubblicato sul sito dell’esecutivo – chiunque richieda, inciti o promuova la circoncisione femminile sarà punito con una multa o il carcere».
Il provvedimento è entrato in vigore il 31 marzo, ma è difficile dire fino a che punto sarà realmente rispettato. Le mutilazioni genitali femminili sono molto diffuse nel Corno d’Africa e, secondo Secondo l’Unione nazionale delle donne eritree, circa il 90% delle connazionali nel 2002 risultava mutilata, avendo subito una clitoridectomia, escissione o infibulazione. […]
La cosiddetta “circoncisione femminile” è praticata soprattutto in Africa ma non solo. La Somalia ha il triste primato della cosiddetta “infibulazione faraonica” (la più devastante) dove si calcola che il 98% delle donne sia mutilata. Ma anche in Egitto, Sudan settentrionale, Nigeria, Mali, Kenya la pratica, sotto diverse forme, è molto diffusa. La circoncisione femminile, anche in forme più lievi, viene praticata dalle popolazioni musulmane dell´Indonesia, India, Malesia, in alcune zone del Pakistan, nonché in Oman, Yemen e negli Emirati Arabi.
Anche in Italia molte donne migranti sono a rischio mutilazione. Con una legge del gennaio 2006 il Parlamento ha modificato il codice penale per tutelare le donna da queste pratiche: l’articolo 583 bis punisce con la reclusione «da quattro a dodici anni chi, senza esigenze terapeutiche, cagiona una mutilazione degli organi genitali femminili».
Il testo integrale dell’articolo è stato pubblicato sul sito de
L’Unità
Basterebbe questo orrore per giudicare socialmente la pericolosità della religione islamica.
Meno male che il resto nel resto del Mondo c’è qualcosa che avanza invece di arretrare.
@Leo55: credo che questa volta l’Islam non centri. Ma per essere sicuro vado a documentarmi.
infatti…
http://it.wikipedia.org/wiki/Infibulazione
@Stefano
Conosco anch’io da dove proviene storicamente e culturalmente questa orribile pratica.
Anche la morale sessuofobica e discrimonatoria del cristianesimo ha alimentato in certi tempi , simili usanze tribali.
E’ un dato, però, che solo nell’Islam odierno, certe tradizioni continuino a perpetrarsi, sostentate da un tessuto culturale arcaico e inumano………Le mutilazioni genitali, oltre che essere un segno di identificazione tribale, sono anche ritenute dalle stesse donne che le praticano sulle loro figlie, un segno di “onore” di cui fregiarsi e in cui riconoscere la propria “miseranda” identità di persone sottomesse all’uomo.
Non credo che giovi a qualcuno assolvere la religione islamica dalle sue odierne responsabilità, accomunando le colpe con altre religioni………mi sembra la vecchia storia dell’asserire che siamo tutti ladri o mafiosi, per significare che non ci sono ladri o mafiosi.
A tal fine giova anche leggere questo…..
http://alessiaguidi.provocation.net/diritti/infibulazione.htm
era ora, speriamo che adesso lo stato faccia rispettare questa legge e punisca davvero le famiglie, e che il ministero dell’istruzione informi bene sullle conseguenze di questa barbara usanza
Per una volta sono d’ accordo!!!!!!!!
@Leo55
Argomentata così suona diversamente.
Concordo sul fatto che le religioni come Islam e Cristianesimo (le altre non le conosco così bene) creino un enorme volano culturale rendendo difficile, da un lato, liberarsi di concezioni e riti arcaici ( a volte annessi per fare proselitismo su culture preesistenti) e dall’altro progredire verso forme più moderne di cultura.
Questa è una bellissima notizia.
Quoto Joséphine
Bella notizia, vero. Ma , mi chiedo, quando islamici ed ebrei vietaranno la circoncisione?
Perchè non è mai partita una campagna contro la circoncisione???
La circoncisione è praticata dagli islamici?
Capisco che non sia idilliaca l’idea di vedersi amputare un pezzettino dell’estemità atta alla riproduzione, ma questa usanza ha conseguenze negative sulla salute o sulla psicologia di coloro a cui viene praticata?