Il pirotecnico viaggio di Craig Venter

Imbarcate qualche biologo, una schiera di giornalisti, un’idea geniale e un bel po’ di dollari su uno sloop di trenta metri, e poi spediteli a fare il giro del mondo sulle tracce del Beagle, il brigantino che negli anni Trenta dell’Ottocento ha portato Charles Darwin nei luoghi che lo avrebbero ispirato a concepire la sua teoria dell’evoluzione. È quello che ha fatto Craig Venter, lo scienziato-imprenditore per eccellenza, protagonista nel 2000 del sequenziamento del genoma umano. Con la Celera Genomics, un’impresa privata, aveva gareggiato con il consorzio pubblico globale dello Human Genome Project. Ora Venter ha pubblicato sulla rivista scientifica PLoS Biology (che gli ha dedicato un intero numero) parte dei risultati della spedizione attorno al mondo della sua nave: metà laboratorio galleggiante e metà corazzata comunicativa, il Sorcerer II, che in inglese significa stregone, è partito nel 2003 da Halifax in Canada ed è tornato in porto nel 2005, passando per il Mar dei Sargassi, le isole Galapagos e la Polinesia Francese.
Per quasi due anni ha filtrato l’acqua degli oceani, raccogliendo e catalogando genomi batterici sconosciuti. Venter, come Darwin, è andato a caccia di biodiversità, sostituendo fringuelli e iguane con batteri e virus. Ma non è quella la differenza principale tra Beagle e Sorcerer: se Darwin osservava, io intervengo, sostiene Venter, e lo fa applicando ai microrganismi le tecniche bioinformatiche «shotgun» a suo tempo sviluppate per sequenziare il genoma umano, cioè frantumando e ricomponendo i genomi batterici raccolti dal Sorcerer. I risultati sono impressionanti: sette milioni di sequenze di Dna analizzate, per un totale di sei miliardi di nucleotidi, insomma uno dei più grandi database genomici del mondo; migliaia di nuove famiglie di proteine, migliaia di nuove specie batteriche. Per immagazzinare questi dati e metterli a disposizione dei ricercatori di tutto il mondo è stata creata ad hoc una banca dati open access […]
Eppure, secondo Venter, non abbiamo che cominciato a «grattare la superficie» dell’enorme diversità microbica – e genomica – del pianeta […]

L’articolo completo è raggiungibile sul sito del Manifesto

7 commenti

Vassilissa

Avrà incontrato anche gli “evoluzionisti per caso” Susy e Patrizio? Tutt’altro genere, per carità, ma è bello che il viaggio di Darwin venga ricordato con modi diversi e che se ne parli. 🙂

Ernesto

Lo scopo di Venter non è commemorativo ma commerciale. E’ alla ricerca di enzimi sconosciuti che consentano un’economica produzione di idrogeno.

Hanmar

In ogni caso e’ un’iniziativa sia scientifica che mediatica notevole.
Se poi trovera’ i suddetti batteri e ne studiera’ un’applicazione commerciale, meglio ancora.

Saluti
Hanmar

Bruna Tadolini

per la produzione di idrogeno? E se li troverà qualcuno dirà che erano stati “intelligentemente” creati per farsi scoprire dall’uomo a maggior gloria……

Invece, ogni nuovo DNA aiuta a confermare la non intelligenza dell’evoluzione, ma la casualità dei “tentativi” e la casualità delle nuove soluzioni in grado di produrre una nuova o diversa funzione!

Vassilissa

Bruna
ti segnalo un articolo sul settimanale Diario di oggi: “Cervello non in fuga” pag 22, nuove scoperte sull’Alzheimer da uno studio genetico di un gruppo famigliare affetto da una forma precoce. Da lì si è cominciato a ricostruire il “viaggio” di diverse forme di degenerazione caratteristiche di varie famiglie originarie di una zona della calabria. Una mutazione genetica spontanea molto strana.
L’articolo non ha carattere scientifico ma ti potrebbe interessare. Scusa la confusione ma non so spiegarmi meglio. 🙁

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