India: bambini venduti come schiavi, costano meno degli animali

Il traffico dei bambini è una piaga che colpisce i villaggi più poveri dell’India. Martedì 3 aprile un attivista ha voluto denunciare questo traffico di minori che rappresenta circa il 40/50% dell’intero traffico di persone. I bambini – pagati meno degli animali – una volta venduti dalle loro famiglie finiscono per lavorare come braccianti nell’industria dei tappeti, nelle fattorie, come domestici o fatti entrare nel mercato del sesso.
Bhuvan Ribhu del Bachpan Bachao Andolan (movimento per l’infanzia) ha riferito all’agenzia Reuters: “I bambini vengono comprati come i buoi, ma mentre questi animali vengono pagati oltre 15mila rupie, il prezzo dei bambini varia tra le 500 e l 2mila rupie”.
“Ad esempio – continua Ribhu – recentemente due fratelli del Bihar sono stati venduti dai loro genitori a 250 rupie (6 dollari) l’uno e portati fuori dal Paese con la connivenza della polizia. Il rapporto tra polizia e trafficanti di bambini è così forte in alcune zone che questi ultimi prendono i bambini liberati dai bordelli o dalla schiavitù per renderli tranquillamente loro vittime”.
Il Deccan Herald News Service dice che, negli ultimi sei mesi, almeno due coppie hanno dato via i loro figli appena nati. Le famiglie non riescono a sfamare i figli e li vendono: così si giustificano i genitori dei bambini vittime del traffico.
Una coppia di manovali, Ramaswamy (38 anni) e Sakkibai (26), che ha tre figlie – di 2, 4 e 15 anni – ha venduto la loro figlia maggiore a un dottore di Bangalore. Queste le parole del padre: “Con il mio lavoro guadagno intorno alle 30/40 rupie, come posso mantenere una famiglia di 5 persone?” […]

L’articolo è stato pubblicato sul sito cattolico AsiaNews 

9 commenti

Capitan Bukkake

Questo è quello che capita quando uno stato non favorisce politiche per il controllo delle nascite…

Sailor-Sun

Non commettere atti che non siano puri,
ovvero non disperdere il seme.
Feconda una donna ogni volta che l’ami,
così sarai un uomo di fede.
Poi la voglia sparisce e il figlio rimane,
e tanti ne uccide la fame.
Forse ho confuso il piacere e l’amore,
ma non ho creato dolore.
(da Il testamento di Tito, Fabrizio de Andrè)

Qui la chiesa non c’entra, essendo l’india a minoranza cristiana, ma il concetto è lo stesso.
(x curiosità, ho sentito che in india chiedono la produzione di preservativi extra-small…XD)

Con tutti i miei complimenti ai trafficanti di bambini: si meritano l’appellativo di demoni, perchè nessuno può commettere un simile abominio e definirsi ancora umano.

Aldo

“Questo è quello che capita quando uno stato non favorisce politiche per il controllo delle nascite…”

Per quel che vale, approvo e sottoscrivo.

Ernesto

Sailor-Sun

Il sito della BBC riporta effettivamente che molte case produttrici di profilattici abbiano ricevuto lamentele perché i loro prodotti sono troppo grossi per il mercato indiano…

Joséphine

Non vedo una grande differenza tra gli embrioni venduti su Internet e la vendita di questi bambini.

In quali mani capiteranno entrambi??

Kaworu

ma religiosamente mica hanno il peccato originale? 😆

se in certi paesi i contraccettivi fossero diffusi e accettati, ci sarebbero meno problemi di contadini con 20 figli che non sanno come mantenere…

Sailor-Sun

Quoto Kaworu.
Mentre la chiesa idiota e irresponsabile predica l’opposto.
Ma chi vuoi che si “astenga”?
Come ho saputo da una mia parente che segue i pazienti risvegliatisi dal coma, le prime cose che queste persone, ancora quasi incoscienti, chiedono sono: cibo e sesso.
La sessualità è, dunque, insieme al bisogno di nutrirsi, l’istinto più forte dell’homo sapiens. Negare all’uomo la possibilità di sfogare le sue pulsioni naturali non gli provocherà altro che complessi, aggressività e sofferenza personale e sociale.
Capitelo.
Un conto e dire “non violentare”, un’altro è “non toccarti”.
Ogni pentola a pressione ha bisogno di una valvola di sfogo, se no esplode.

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