In marcia contro le esecuzioni. Silenzio da Benedetto XVI

Hanno risposto partecipando in alcune migliaia alla marcia di Pasqua per la moratoria Onu delle esecuzioni capitali, organizzata da “Nessuno tocchi Caino”, Partito Radicale Nonviolento Transnazionale, Comunità di Sant’Egidio, Radicali Italiani, con il patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Roma e dell’ Anci, l’associazione dei comuni italiani.

La marcia, partita dalla piazza del Campidoglio, si è conclusa, dopo aver percorso le strade del centro storico di Roma, in piazza San Pietro nel momento in cui Papa Benedetto XVI, impartiva la benedizione Urbi et Orbi senza peraltro fare cenno al tema della moratoria, come invece aveva auspicato il ministro Emma Bonino, rappresentante del Governo insieme ai sottosegretari Paolo Cento e Bobo Craxi. Adesione e partecipazione per il sindaco di Roma Walter Veltroni. Il silenzio del Papa tedesco è stato particolarmente notato perché ben diversa era stata la reazione del suo predecessore, Giovanni Paolo II, ad una analoga manifestazione di alcuni anni fa.

La marcia, rallegrata da palloncini bianchi su cui era disegnata una colomba, molte bandiere di organizzazione dei radicali e di partiti come quello dell’ Italia dei valori e di Rifondazione comunista, ha chiesto al Governo italiano di presentare una risoluzione all’Assemblea generale dell’Onu per chiedere la moratoria universale delle esecuzioni capitali. Fra i tanti cittadini che hanno marciato per portare al Papa la richiesta di usare la sua autorevolezza verso i potenti della terra per chiedere l’abolizione della pena di morte, anche molti politici ed esponenti delle istituzioni. Fra questi il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga («Sono contro la pena di morte per motivi religiosi»), il sindaco di Roma, Walter Veltroni («Rifiuto l’idea che uno Stato si vendichi e tolga la vita ai cittadini che amministra»), e, tra i promotori della marcia, il leader radicale Marco Pannella («Il Governo sia all’altezza degli impegni e delle attese»), il sottosegretario Paolo Cento dei Verdi. . Insieme a lui, il ministro Emma Bonino, che ha chiesto al Papa di «usare la sua influenza per salvare migliaia di vite vittime di omicidi di Stato». […]

Il testo integrale dell’articolo è stato pubblicato sul sito de L’Unità

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39 commenti

davide

il silenzio del papa è molto più eloquente (e inquietante) di qualsiasi suo possibile intervento. Tanto se per Razty la vita non appartiene all’individuo perchè aizzarsi tanto?

Capitan Bukkake

la chiesa è sempre stata favorevole alla pena di morte…c’è anche scritto nel catechismo…

Stefano

Più che altro la Chiesa prevede tutt’ora la pena di morte! Ecco perchè Giovanni Paolo 2° è stato ipocrita e Ratzinger è stato se stesso e basta (aggettivi adatti non ce ne sono)!

Pacs

Ma certo, era troppo occupato a esaltare la donna nella sua omelia!!!!

Kaworu

certe cose dovrebbero far riflettere i cattolici.

ma questi se ne fottono e anzi, sono i primi a ineggiare a favore della forca.

Il Filosofo Bottiglione

al papa non interessa nulla delle guerre, della fame nel mondo, di dio, della famiglia, della natura e di tutte le altre faccende di cui spesso parla. al papa è un politico a cui interessa il suo potere. evidentemente ha inquadrato la manifestazione contro la pena di morte come qualcosa di politicamente avverso o antagonista, quindi ha scelto di ignorarla.

Leo55

Fin dalle origini il Cristianesimo, nello stesso messaggio delle Scritture, ha presentato ambiguità circa la pena di morte. Sostanzialmente esclusa in Mt 5, 44 (“amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano”), in Lc 6, 35-37 (“…non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato”) e in Gv 8, 1-11 (nell’episodio della donna adultera), tale pena riappare ammissibile nell’epistola ai romani di Paolo in rapporto alla sottomissione all’autorità in quanto emanata da Dio; ed analoga ambiguità può essere riscontrata nei testi degli apologisti e dei padri della Chiesa, da Tertulliano (De Idolatria) e Lattanzio (Divinae Instituziones), contrari alla pena capitale, ad Agostino, orientato ad ammettere in determinate circostanze il “diritto di spada”.
Nel diritto biblico la pena di morte è comminata tra l’altro per l’omicidio premeditato (Es 21, 12; Lv 24, 7), per il rapimento e la successiva vendita di persona (Es 21, 16; Dt 24, 7), per il delitto di stregoneria (Es 22, 17), per la violazione del riposo sabbatico (Es 35, 2), per i sacrifici umani (Lv 20, 2), per i maltrattamenti e le percosse ai genitori (ES 21, 15; Lv 20, 9), per l’adulterio e l’incesto (Lv 20, 10-12; Dt 22, 22), per l’idolatria (Dt 17, 2-5; 19, 17-18).

Comunque, la pena di morte è in teoria vigente nello Stato della Città del Vaticano, limitatamente al caso di attentato contro la vita, l’integrità o la libertà personale del Papa o di attentato contro il capo di uno Stato estero, quando la legge di tale Stato prevede appunto questa pena (Legge Vaticana 7 giugno 1929, n. 11, art. 4). In Vaticano le ultime esecuzioni risalgono al pontificato di Pio IX (1846-78).

archibald.tuttle

“Comunque, la pena di morte è in teoria vigente nello Stato della Città del Vaticano, limitatamente al caso di attentato contro la vita, l’integrità o la libertà personale del Papa o di attentato contro il capo di uno Stato estero, quando la legge di tale Stato prevede appunto questa pena (Legge Vaticana 7 giugno 1929, n. 11, art. 4). In Vaticano le ultime esecuzioni risalgono al pontificato di Pio IX (1846-78).”

odifreddi nella trasmissione di augias ha detto che la pena di morte e’ stata abrogata dallo stato della citta del vaticano nel 1969 o giu di li, e’ possibile?

Leo55

@archibald.tuttle

Lo Stato pontificio ha mantenuto nel suo ordinamento la pena di morte fino al XX secolo, abolendola nel 1969, benché inapplicata dopo il XIX secolo. Per la posizione attuale della Chiesa Cattolica:http://it.wikipedia.org/wiki/Pena_di_morte
Odifreddi ha detto giusto.

Leo55

Questo è, comunque, il pensiero dei padri della chiesa sulla liceità della pena di morte:
Sant’Agostino e San Tommaso d’Aquino sostengono la liceità della pena di morte sulla base del concetto della conservazione del bene comune. L’argomentazione di Tommaso d’Aquino è la seguente: come è lecito, anzi doveroso, estirpare un membro malato per salvare tutto il corpo, così quando una persona è divenuta un pericolo per la comunità o è causa di corruzione degli altri, essa viene eliminata per garantire la salvezza della comunità (Summa theologiae II-II, q. 29, artt. 37-42). Il teologo sosteneva tuttavia che la pena andasse inflitta solo al colpevole di gravissimi delitti, mentre all’epoca veniva utilizzata con facilità e grande discrezionalità.

Il malicidio è un caso particolare, previsto da Bernardo di Chiaravalle, di lecita pena di morte. Durante le crociate, il fedele cristiano poteva uccidere i nemici pagani, uccidendo cosi’ il “male che era in loro”.

charlotte

Si vede che non avete ascoltato (o letto) il messaggio del Papa, in cui ha condannato tutte le facce della violenza!!!!!!

è vero, ha fatto un lungo elenco delle violenze che insanguinano il mondo, ha parlato persino dei “sequestri di persona” (e poche ore dopo si è saputo dell’uccisione del povero interprete di mastrogiacomo)… certo non ha nominato la Bonino, ma il suo discorso è stato molto ampio, anzi, più di quello che mi sarei aspettata. quanto alla esplicita condanna della pena di morte, forse non vuole inimicarsi gli USA, che dite?

Sailor-Sun

Il settimo dice “non devi ammazzare
se del cielo vuoi essere degno”.
Guardatela oggi questa legge di dio,
tre volte inchiodata nel legno.
Guardate la fine di quel nazareno,
e un ladro non muore di meno. (x 2)
(da Il Testamento di Tito, Fabrizio de Andrè)

Se la chiesa si battesse contro la pena di morte, sarebbe come il bue che da del cornuto all’asino, non solo per le atrocità compiute in passato (e di cui karol ha chiesto scusa), ma anche per le morti attuali da lei provocate, le morti sociali di coloro che, per la chiesa, sono abominevoli, eretici, peccatori e fuori dalla grazia di dio.
A quando la crociata contro i diabetici in quanto imperfetti, impuri e colpiti dal castigo divino?

Claudio De Luca

In effetti, la pena di morte é stata abolita nel 1969 come qualcuno giustamente osservava. Comunque, in gravissimo ritardo rispetto allo Stato italiano ed in inspiegabile contraddizione con il presunto messaggio cristico del “porgi l’altra guancia” e del perdono.
La sensazione é quella di un irragionevole divario fra i pretesi diritti di una morula (12 cellule) e quelli – concretissimi – di un essere umano senziente.

Aldo

Giusto per inquadrare secondo una prospettiva corretta i falsi proclami contro la pena di morte che provengono dai politici di casa nostra, riporto qui di seguito un significativo estratto da un articolo della nostra costituzione:

Art. 27, comma 4
Non è ammessa la pena di morte, se non nei casi previsti dalle leggi militari di guerra.

Nessuno si è mai sognato di modificare quel comma, che prevede con chiarezza la possibilità di ricorrere alla pena di morte con un semplice atto legislativo del governo di turno. Eppure, se la maggioranza dei parlamentari contrari alla pena di morte fosse davvero tanto nutrita e la loro convinzione fosse davvero tanto forte, non sarebbe stato così difficile riscrivere quell’articolo nella seguente forma:

Art. 27, comma 4
Non è ammessa la pena di morte.

Dunque, gli accorati appelli contro la pena di morte, in quanto espressione di massima ipocrisia, lasciano il tempo che trovano. Purtroppo.

Leo55

@Aldo

La Costituzione italiana, approvata il 27 dicembre 1947 ed entrata in vigore l’1 gennaio 1948, abolì definitivamente la pena di morte per tutti i reati comuni e militari commessi in tempo di pace. La misura venne attuata con il decreto legislativo 22/48 del 22 gennaio 1948 (Disposizioni di coordinamento in conseguenza dell’abolizione della pena di morte). La pena di morte rimase nel codice penale militare di guerra fino alla promulgazione della legge 589/94 del 13 ottobre 1994 (in Gazzetta Ufficiale 25 ottobre 1994 n. 250), che l’abolì sostituendola con la massima pena prevista dal codice penale.

Aldo

Certo. Confermi che la costituzione consente tutt’ora che la legge possa prevedere ed applicare la pena di morte. Se davvero non la si intendesse più applicare, non vedo dove starebbe il problema nella modifica costituzionale sulla quale ho fantasticato.

Il fatto è che quella modifica, chi ha il potere, NON LA VUOLE. Destra e sinistra.

Leo55

No, Aldo
leggi bene……..
La pena di morte rimase nel codice penale militare di guerra fino alla promulgazione della legge 589/94 del 13 ottobre 1994 (in Gazzetta Ufficiale 25 ottobre 1994 n. 250), che l’abolì sostituendola con la massima pena prevista dal codice penale.

Non esiste, quindi, più , ad oggi , la possibilità di applicare la pena di morte in Italia, anche in tempo di guerra , difatti per eliminare la sua possibile applicazione è stato sufficiente la modifica del codice penale militare che la prevedeva in tempo di guerra, appunto con la legge 589 del 1994.

Ma , comunque , condivido lo spirito del tuo intervento.

Aldo

Non sono un giurista, ma non credo che una legge possa surclassare una norma costituzionale. Dunque, credo che la legge che citi (ti ringrazio) regolamenti una possibilità offerta dalla costituzione, quella di non prevedere/applicare la pena di morte, ma che non impedisca di promulgare leggi successive di senso anche opposto rispetto a quelle attuali. Certo, potrei anche sbagliarmi e, invero, sarei ben lieto di scoprire che mi sbaglio. Purtroppo, temo di non sbagliarmi.

forzalube

Sostengo le richieste della marcia, ma perché mai ci si dovrebbe rivolegere al papa per rafforzare l’iniziativa? Sarebbe un riconoscergli dell’importanza

oz

@forzalube:
Se si hanno a cuore gli scopi della marcia, francamente mi sembra infantile evitare di rivolgersi al papa solo per negargli il riconoscimento di un’influenza che, volenti o nolenti, ha. Certo avrei goduto come un riccio se fosse stata data risonanza al mancato appoggio esplicito del papa all’iniziativa…

Ernesto

Claudio De Luca
Le segnalo che ho allungato di un altro post la nostra vecchia discussione. Vada, Veda, se lo crede opportuno Risponda.

paolino

Secondo Nessuno Tocchi Caino, a larga maggioranza è in corso di approvazione la modifica di quel comma dell’art. 27 della Costituzione per eliminare anche quella residua previsione della pena di morte. Si pensa che entro l’anno la modifica possa essere approvata in via definitiva.
Quindi non è vero che non vogliono abolirla. Il motivo era diverso: si riteneva che non si poteva toccare la prima parte della Costituzione, per dimostrare che i diritti e i doveri dei cittadini fossero acquisiti definitivamente.

paolino

@sailor-sun
Karol ha chiesto scusa per alcune malefatte della CCAR, non per tutte!
Dello sterminio degli Albigesi non ha detto una parola, per fare un esempio.

Sailor-Sun

x paolino: è vero, di questi albigesi non ho mai sentito parlare.
Non esiste nulla di definitivo: se ci si ostinasse a considerare i primi articoli della costituzione come perfetti ed inalienabili, si farebbe lo stesso errore di chi considera la bibbia la verità assoluta.
Qualunque cosa, per quanto ben fatta, può essere migliorata. L’importante è non precludere all’uomo la capacità di dubitare e di ragionare.
Mi ricordo un film con robin williams, di cui non mi ricordo il titolo. Robin è un babone che un giorno per caso assiste ad una lezione universitaria di giurisprudenza.
Prof: “La modicabilità della costituzione è ciò che la rende imperfetta”
Robin: “Macchè! La modificaabilità della costituzione è prova di saggezza e buon senso. Coloro che secoli fa la scrissero sapevano di non essere perfetti, che avrebbero potuto fare degli errori. Così lasciarono modo ai posteri di correreggere ciò che loro avevano sbagliato.”
Credo valga per ogni cosa.

Giorgio

Una delle cose che trovo più sgradevoli nella CCAR è che si preoccupa molto della vita che non c’è ancora (embrioni e dintorni) e di quella che non c’è più (malati terminali e dintorni), il tutto naturalmente MOLTO a modo suo, ed invece si cura poco e niente della vita che c’é.

franca

Secondo me la pena di morte non è più prevista neppure in caso di guerra da circa un mese o due. Non ho gli strumenti per verificarlo ma ricordo di aver ascoltato parte del dibattito parlamentare

Kaworu

se si preoccupassero dei vivi, il papa sarebbe vestito di stracci, e non Prada.

del resto, il diavolo veste prada 😉

darkzero

Si preoccupa così tanto, specie dei bambini, che si adopera in ogni modo per insabbiare i casi per nulla esigui di suoi compari che li molestano…

jesuschristyouaremylife

Eh basta con i preti pedofili, sono un problema e io sono il primo a condannarli, ma all’ interno della Chiesa sono meno dell’ 1%, non strumentalizziamoli!!!!!!

Aldo

Paolino: “Secondo Nessuno Tocchi Caino, a larga maggioranza è in corso di approvazione la modifica di quel comma dell’art. 27 della Costituzione per eliminare anche quella residua previsione della pena di morte. Si pensa che entro l’anno la modifica possa essere approvata in via definitiva.”

Quando leggerò su un documento approvato in via definitiva la nuova versione dell’articolo costituzionale, sarò molto soddisfatto (anche se rimarranno molte ragioni di insoddisfazione in altri àmbiti). Per ora, mi riservo di conservare il mio scetticismo e di non revocare, prudenzialmente, la mia accusa di opportunismo di facciata.

Per buona misura, noto che dei lavori in corso i mezzi di informazione di massa non danno notizia. Si tratta di un’omissione sospetta, visto che sottolineare l’impegno profuso nell’imminenza di quell’abolizione darebbe un bel ritorno d’immagine. Fatico a spiegarmi le ragioni di tanta “riservatezza”.

Angel

jesusblabla vedi che il problema dei preti pedofili non si attesta all’1% – purtroppo per i bambini. Informati, che è meglio!

darkzero

Percentuali a parte, il problema è che il tuo caro razzinga se ne _sbatte_ – ripeto, “sbatte”, S-B-A-T-T-E, e li sposta da una parrocchia all’altra come i pezzi degli scacchi, invece di consegnarli alla giustizia. Il tuo atteggiamento SCHIFOSO è uguale uguale al suo: “sì, sono un problema ma lasciamoli perdere, anzi copriamoli pure”. Vanno ARRESTATI, e buttata via la chiave (come per Ratzinger, del resto…)

Sailor-Sun

X jesusecc: i preti pedofili saranno anche un’eccezione, ma la chiesa che li copre piuttosto che ammettere l’esistenza di mele marce nel suo frutteto (che ritengo comunque bacato per la maggior parte) non da molta fiducia.
Inoltre non è proprio vero che la chiesa sfama e disseta i poveri: farà anche questo, ma da ciò che ho letto su E Polis un mese fa la chiesa dal 1996 a questa parte ha destinato più della metà dei soldi (una marea) che riceve dalle varie fonti, più per l’edificazione e restauro di chiese e per il sostentamento del clero che per opere di bene. E la percentuale di soldi praticamente sprecati è continuata a salire, e attualmente solo un quarto dei miliardi di entrate vanno davvero a fare qualcosa. Vuoi ancora attaccarti al quarto buono invece di ammattere lo spreco dei tre quarti?

cartman666

La percentuale dei preti pedofili e’ molto piu’ alta, mi sembra sia del 4%, considerato che poi gli episodi denunciati sono solo una parte, mi vien da dire, poveri bambini. Secondo me poi per quanto riguarda le mancate scuse per il massacro degli albigesi, deriva da una semplice dimenticanza,non vorrei pensare male, ma, provateci voi a tenere bene i conti dopo duemila anni di massacri, qualcosa vi sfuggira’ pure, cazzarola!

mary

se veramente il mondo andrà avanti così sono sicura che arriveremo ad ucciderci con le nostre stesse mani… l’ ignoranza dilaga e proprio chi critica il presunto moralismo cattolico fà della sua vita un piedistallo da dove giudicare tutto e tutti, senza pensare a sè…è vergognoso, SI PREDICA TANTO LA PACE NEL MONDO MA FARESTE UNA GUERRA PUR DI ELIMINARE QUALSIASI PRESENZA RELIGIOSA NELLO STATO…vi permettete di giudicare il Papa solo perchè pensate che egli ritenga di essere l’ uomo migliore al mondo… è vero, non lo è, ma non ha mai neanche detto di esserlo, è la gente come voi che lo pensa.vedete la differenza che c’è tra noi e voi?noi abbiamo a che fare con gente in carne ed ossa, come era Gesù daltronde, voi invece trattate di ideologie e di utopie.
sono molto amareggiata ma allo stesso tempo dispostissima al dialogo e al rivedere la mia posizione.
GRAZIE

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