Perché non possiamo dirci cattolici. La sacra ignoranza degli Italiani

Pasqua. Quasi un quarto degli italiani – il 23,2 per cento – non sa che questo è il giorno della resurrezione di Gesù. Incredibile? Proviamo con un classico del catechismo: che cosa è la Trinità? Qui i risultati sono anche peggiori: il 30,7 per cento fa scena muta, un altro 12,4 per cento sbaglia risposta, per un totale pari al 43,1 per cento. Solo il 56,1 per cento degli intervistati se la cava bene e spiega che la Trinità è la misteriosa essenza di Dio, che è al tempo stesso una e tre persone.

Ma sì, diciamo la verità senza presunzione. Pontifichiamo tutti, è proprio il caso di dirlo, se il Papa apre bocca sui Dico o afferma che il Diavolo esiste; discettiamo con familiarità di Maria Maddalena e con Dan Brown ipotizziamo chissà quali retroscena sulla vita di Cristo, ma poi, stringi stringi, se andiamo ai fondamentali della fede annaspiamo. Il Giornale, attraverso lo studio Ferrari, Nasi& Grisantelli, ha interpellato 600 persone. Da Nord a Sud, più o meno istruite, rappresentative del Paese. Attenzione: 600 persone battezzate e adulte. Un campione, per di più, che al primo quesito, quanto lei si definirebbe religioso?, ha risposto in modo positivo, dimostrando sul campo che il cordone ombelicale con la Chiesa non è stato tagliato: il 25,9 per cento ha detto di essere molto religioso, il 34 mediamente religioso, solo il 37 per cento poco o per niente religioso, mentre il 3 per cento non ha saputo dare indicazioni.

Dunque, 6 persone su dieci, grossomodo, sono attaccate alla tradizione bimillenaria da cui provengono, ma poi, in concreto, si smarriscono davanti a domande non proprio insormontabili. Possibile che il 76,4 per cento non sappia cosa vuol dire Cristo? E che il 59, 2 per cento non riesca a mettere in fila i nomi dei quattro evangelisti Matteo, Marco, Luca e Giovanni? Un ignorantissimo 24 per cento non sa nemmeno che Gesù è Dio fattosi uomo.

Le cose vanno un po’ meglio se si domanda: chi è l’autore del Padre nostro? È Gesù e il 51,2 per cento del campione l’azzecca. Un italiano su due. Più o meno la stessa percentuale, 52,6 per cento, che ha messo a fuoco l’Immacolata concezione. Se scendiamo in profondità scopriamo che le donne sono più informate, oltre che tradizionalmente più pie, degli uomini: conoscono con precisione il dogma dell’Immacolata il 57,5 per cento delle intervistate contro il 47,4 degli uomini. Si può anche vedere che il Triveneto mantiene qualcosa della sua storia cattolicissima, almeno in rapporto alle altre aree del Paese: fra Verona e Trieste dà la risposta giusta il 59,8 per cento del campione, contro il 47 per cento del Triangolo industriale, il 49,7 per cento della cosiddetta Zona rossa e il 56,6 per cento del più tradizionaleggiante Meridione. […]

In conclusione, provvisoria, solo l’8,8 per cento viene promosso a pieni voti; il 37,4 mostra una conoscenza sufficiente, oltre la metà verrebbe bocciato all’esame di catechismo e di questo un buon 17 per cento non sa praticamente nulla. Ancora una volta le donne hanno più dimestichezza con i misteri – l’11,9 ha un’alta conoscenza della religione, il 42,2 sufficiente – ma è una magra consolazione.

Il testo integrale dell’articolo di Stefano Zurlo è stato pubblicato sul sito de Il Giornale

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26 commenti

Leo55

Evidentemente le persone scelte per il sondaggio stavano proprio allora uscendo di chiesa o da un convegno di CL.
Tra tutti quelli che conosco io e che si proclamano cattolici e credenti, le percentuali di quelli che avrebbero risposto correttamente su i dogmi e i fondamendali del cattolicesimo sarebbero molto ma molto più basse.

Matteo

Io ho fatto dei piccoli sondaggi a Bologna, in piazza.. un centinaio di persone.. Almeno il 60% di loro approssimativamente, non sapeva che è la terra a girare attorno al sole e non il contrario. Molti non sapevano la data della scoperta dell’America(1492), quella della rivoluzione francese (1789).. Se la religione è direttamente proporzionale all’ignoranza , si spiegano tante cose.. Caso strano.. siamo in Italia! Ma tutto il mondo è paese purtroppo..

Mangiapreti

ROTFL !!! Mi sto scompisciando dalle risate … Il (devoto) Giornale di fronte all’evidenza!

Sailor-Sun

matteo, mi sembra strano che il 60% degli intervistati non sappia che la terra gira attorno al sole…il sondaggio l’hai fatto a bologna, ma quati secoli fa?

Chiara P.

Insomma, possiamo dire, senza voler fare una battuta, che gli atei conoscono la religione dei cattolici meglio dei cattilici stessi. Il che fa pensare……

Gigi

E se alla chiesa va bene cosi?

Quello che chiede la chiesa e’ credere ciecamente, non certo mettersi ha leggere interessarsi, il rischio che qualcuno cominci ad interessarsi troppo, approfondire e porsi delle domande e’ alto.

Notate che storicamente, l’istituzione che vietava la lettura della bibbia era proprio la chiesa.

Chiara P.

@Sailor-Sun
A me purtroppo non sembra affatto strano. Ho letto che commettono questo errore anche molti studenti universitari.

Matteo

@Sailor Sun
Giuro Sailor Sun!! non sto scherzando!!! E non sto gonfiando le cifre! Cmq questa cosa, è stata sbagliata anche alla versione francese di “chi vuol essere milionario”. Il concorrente non sapeva rispondere alla domanda sulla rivoluzione terrestre.. è stato chiesto l’aiuto del pubblico, e lo stesso pubblico ha clamorosamente sbagliato(affermando appunto che il sole gira attorno alla terra). Questa puntata dovrebbe essere anche su YouTube! Cmq altre domande di cultura generale, quali l’area del rettangolo, del triangolo.. venivano sbagliate da una elevata percentuale di persone.

Daniela

io credo che sia vero, c’è molto ignoranza scientifica in giro e molta disinformazione.

Andrea

Solo una cosa.
Nell’articolo si cita il cattolicissimo triveneto. Io ci vivo (Verona provincia) e vi assicuro che è dura per uno che non si professa cattolico.
Ma quello che mi disturba di più è che mi devo sempre scontrare con la bigotteria e la superficialità religiosa, anche dei miei familiari.
Uff!!!

Andrea

E le argomentazioni che mi vengono mosse contro sono sostanzialmente:
– è così perchè l’ha detto il prete nella predica alla messa
– è così perchè l’ha detto il papa, il vescovo, il cardinale
– perchè mi è stato insegnato così ed è giusto così
– perchè non si può andare contro dio

e via di questo passo…ma si può?!

archibald.tuttle

il giornale avrebbe dovuto chiedere della transustanziazione, bisogna sapere anche quello per potersi definire cattolici. cosi avremmo scoperto che il 90% dei “cattolici” non sa di praticare cannibalismo rituale.

Il Filosofo Bottiglione

certo gli italiani in religione sono molto più ferrati sulle seghe di padre pio, che sui misteri fondamentali. ciò significa che c’è grande spazio per l’eresia postmoderna, da Don Brown a Madonna crocifissa sugli swarovski. chissà che non ci sia spazio anche per la mia Grande Ruota Aleatoria.

Eliana Vianello

Alla faccia di centinaia di ore di Religione Cattolica a scuola, a spese dello Stato! Ci vorrebbe una bella interrogazione parlamentare!

Se invece di intervistare solo credenti avessero intervistato anche atei la percentuale di ignoranti si sarebbe ridotta. Anche perché la probabilità che uno rimanga credente dopo aver compreso il significato di certe cazzate cattoliche (immacolata concezione, trinità, transustanziazione…) mi pare etremamente bassa! Se poi leggesse la Bibbia non ne parliamo…

È vergognoso che, a fronte dell’ingente spesa sostenuta dallo Stato per insegnare la religione cattolica, tanta gente sia stata tenuta nell’ignoranza e privata della possibilità di farsi quattro sonore risate e liberarsi del tumore della fede.

Stefano

Vabbeh si sapeva, ma mi sarebe piaciuto sentire la notizia in un telegiornale.

nrc

Se i dichiaratisi cattolici conoscessero meglio la loro religione ci sarebbero più atei.

Sailor-Sun

x elena: la probabilità che uno rimanga credente dopo aver compreso il significato di certe cazzate cattoliche (immacolata concezione, trinità, transustanziazione…) mi pare etremamente bassa!
Ma quanto di devo quotare??!!

x Chiara P. e Matteo: …O_O…

Sailor-Sun

(ri-posto messaggio incompleto)
x elena: la probabilità che uno rimanga credente dopo aver compreso il significato di certe cazzate cattoliche (immacolata concezione, trinità, transustanziazione…) mi pare etremamente bassa!
Ma quanto di devo quotare??!!

x Chiara P. e Matteo: …O_O…@_@…mio dio…
E’ un’immagine talmente assurda che non riesco ad accettarla…se ciò fosse vero saremmo veramente nella merda più nera. Argh!

Sailor-Sun

Ti, non di…sorry
Qualcuno mi può dare un indirizzo internet con dati ufficiali che mi confermi questa notizia?
Davvero, è troppo, non ce la faccio…

Claudio De Luca

La fede confessionale così come é vissuta dalla stragrande maggioranza delle persone, poggia le sue fondamenta sulla mancata capacità di mettere in discussione la propria identità culturale, prima ancora che per paura del dolore e della morte.
Non stupisce dunque, il fatto che moltissimi credenti vivano e pensino come molti agnostici “deboli”, ossia indifferenti alle questioni relative alla metafisica.

Giorgio

Chiara P. scrive:

8 Aprile 2007 alle 11:12
Insomma, possiamo dire, senza voler fare una battuta, che gli atei conoscono la religione dei cattolici meglio dei cattilici stessi. Il che fa pensare……
———————————
Penso proprio che la conosciamo meglio noi, mediamente. E non credo che sia un caso. Per uscirene, infatti, abbiamo dovuto valutarne inconsistenza, contraddizioni, ecc., cioè conoscerla. Per dirla con una frase loro, abbiamo dovuto bere il calice fino alla feccia.

Joséphine

@ Matteo

Non faccio alcuna fatica a crederti. La scuola in Italia è tutta da rifare, l’istruzione media degli italiani credo sia abbastanza bassa.

dal sito http://www.indire.it

Il quadro di sintesi presentato nel giugno del 2000 disegna tre profili nazionali di competenza alfabetica:

• Paesi in cui la competenza alfabetica funzionale rilevata colloca più del 50% della popolazione nei livelli 3, 4/5 della scala Ials-Sials: ovvero attribuisce loro il possesso di strumenti solidi di competenza, non facilmente degradabili e capaci di sostenere futuri incrementi e sviluppi. Rispondono a questi valori: Germania 51,4%, Belgio 52,3%, USA 53,5%, Nuova Zelanda 54,2%, Danimarca 54%, Australia 55,8%, Canada 57,8%, Paesi Bassi 59,4%, Finlandia 63,3%, Norvegia 66,8% e Svezia 72,1%.

• Paesi in cui i livelli 3, 4/5 sono raggiunti da più del 40% della popolazione: Svizzera 46,2%, Rep. Ceca 46,2%, Irlanda 47,6%, Regno Unito 47,9%.

• Paesi in cui la quota di popolazione che riesce a raggiungere questi livelli è inferiore al 35%: Cile 14,9%, Polonia 22,9%, Portogallo 22,9%, Slovenia 23,3%,Ungheria 23, 4%, Italia 34,5%.

Joséphine

Se il 90% degli Italiani devolve l’8 x mille alla Chiesa Cattolica, l’Italia si può definire cattolica.

Mi pare una conclusione razionale, la mia.

🙂

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