Scivolosi dettagli

Dal Giornale.it:

La prima scritta, «Bagnasco vergogna», è comparsa una settimana fa sul portone del duomo di San Lorenzo a Genova. Ora i muri imbrattati si moltiplicano: «Bagnasco a morte». Oppure: «Attento, ancora fischia il vento». Scritte firmate falce e martello o con la stella a cinque punte delle Br, e con un esplicito riferimento alla «P38», comparse nel quartiere di Sampierdarena. Messaggi inquietanti diretti al presidente della Cei, monsignor Angelo Bagnasco, colpevole di dire «no» ai Dico.

Gioverà ribadire, a scanso di equivoci, che il contenuto delle scritte sui muri di Genova è assolutamente inaccettabile; detto questo, mi sarebbe piaciuto che il Giornale avesse operato una ricostruzione dei fatti appena più veritiera: perché la polemica, com’è universalmente noto, non è divampata in seguito ai pronunciamenti vaticani rispetto ai Di.Co., ma in ragione dell’offensivo paragone tra gli omosessuali e i pedofili operato dal Presidente della CEI.

La precisazione, ancorché puntigliosa, appare indispensabile, se è vero che prima di fare appello al senso di responsabilità degli altri sarebbe opportuno esercitare il proprio: regola elementare, eppure allegramente disattesa.

Prima da Bagnasco, poi dal Giornale.

Articolo di Alessandro Capriccioli postato sul blog Metilparaben

7 commenti

JSM

sottoscrivo in pieno e ribadisco: la chiesa è molto furba e sa manipolare molto bene le menti di chi la ascolta
e poi si è già detto: chiamare insulti e minacce la parola vergogna è una grave distorsione della realtà che aiuta molto il gioco di condizionamento psicologico tanto caro alla Chiesa e al Potere. in questo, l’operato dei media è davvero deprecabile

aggiungo un pensiero personale: ora saltano fuori scritte con minacce vere e proprie. ma a chi giova veramente tutto questo?

JSM

Daniela,
trovo che la scritta Bagnasco Vergogna e quelle che ho visto stamattina siano molto diverse e mi sto convincendo che queste ultime siano…… “fatte ad arte”

anteo

strane coincidenze: a Milano scritte naziste sulla libreria Babele con invettive contro Imma Battaglia, a Genova contro mons. Bagnasco.
Vista la coincidenza temporale penso vada espressa la massima solidarietà a tutte le vittime di minacce ma una solidarietà doppia per la libreria Babele oggetto delle malevole attenzioni dei nazifascisti e, come gay dichiarati, degli strali del vaticano.
Non è bello sentirsi oggetto di malevole attenzioni e maldicenze, dubito che i Bagnasco lo capiscano, questo non toglie che elemento di civiltà è sempre opporsi ai roghi e alla violenza.

Gnofle

Prima le scritte costruite ad arte, poi vedrete quante madonnine cominceranno a piangere, quante processioni verranno fatte nei santuari, quanti crocifissi muoveranno gli occhi, quante auree misteriose verranno viste in cielo, quanti contadinelli paralitici comineranno a camminare…
Hanno iniziato una guerra santa contro la laicità (o il relativismo come dice NAZInger), ed ho paura che sia solo cominciata.

Sailor-Sun

Non per niente nella home page del sito la risposta predominante del sondaggio è “è la mossa della disperazione”.

raphael

ed ho paura che sia solo cominciata.
e perchè?
era ora e dobbiamo vincerla. Certo non con la violenza, come qualcuno vorrebbe, ma non possiamo tirarci indietro proprio ora

Commenti chiusi.