Gorizia, un parroco in pista per l’Unione

Il suo nome era già venuto alla ribalta in occasione di un contrasto con il vescovo di Gorizia per alcune prese di posizione sull’amore omosessuale. Adesso, don Andrea Bellavite, 47 anni, direttore del settimane diocesano ‘Voce isontina’, potrebbe prendere la via della politica: l’Unione lo vuole candidare a sindaco di Gorizia. Questa sera, infatti, la Margherita e i Ds decideranno se rinunciare a far scendere in campo Giulio Mosetti, dirigente cittadino dei Dl, e far propria la proposta di candidatura di don Bellavite avanzata dalla sinistra Radicale, dall’Italia dei Valori, da alcuni gruppi vicini alla Margherita, dalla sinistra Ds e da una vasta area del mondo cattolico.

Per adesso don Bellavite si limita a dire di “essere a disposizione della coalizione, ma solo se tutti i partiti e i movimenti ritrovassero l’unità sulla mia persona”. Ma il suo nome non è certo quello di uno sconosciuto. Negli anni scorsi, infatti, era stato vicino ai ‘Beati i costruttori di pace’ contro le bombe atomiche alla base Usaf di Aviano in provincia di Pordenone e ai ‘no global’ contro il Cpt di Gradisca d’Isonzo in provincia di Gorizia. Da ultimo il contrasti con il vescovo di Gorizia.
Che, però, sembrano appianati: ”Nessuna rottura nel lasciarci – afferma don Bellavite – Anzi, mi sono commosso quando mi ha detto: queste porte per te saranno sempre aperte”.

In attesa della decisione la Cancelleria della Curia arcivescovile di Gorizia ha reso noto oggi di aver accolto le dimissioni dall’incarico di direttore della “Voce Isontina”. Che, in un’intervista al Messaggero Veneto, ha detto di essere pronto a lasciare la tonaca: “Ritengo che in questo particolare momento sia per me più utile servire la mia città in ambito amministrativo piuttosto che in quello ecclesiastico”.

Le elezioni amministrative si terranno il 27 e 28 maggio. Alle urne andranno poco più di 12 milioni di cittadini, dei quali 8,5 per le comunali e 3 milioni e 600 mila per le provinciali. Andranno al voto 788 comuni sotto i 15mila abitanti, 170 sopra i 15mila (di cui 29 capoluogo di provincia) e otto province.

Fonte: Repubblica.it

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12 commenti

Stefano

Potrebbe essere anche una persona valida ma per me bisognerebe fare una legge chiara che iimpedisca categoricamente ai ministri di qualunque culto di candidarsi a cariche pubbliche elettive!

Lamb of God

A me non convince per niente, vorrei proprio sapere cos’è la laicità dello stato per questo prete e come la pensa riguardo le materie sensibili.

Daniela

io ho molte perplessità sul fatto di candidare un parraco, c’è qualcosa che mi disturba, ma poi penso che numerosi politici sono molto più dogmatici efondamentalisti di certi parroci o vescovi e quindi vorrei proprio vedere come se la caverebbe questo parroco a fare il sindaco.

Daniela

la domanda è questo parroco sarà fedele al papa o allo stato italiano?

enrico matacena

che un prete si dissoci dalla curia , magari lasci la tonaca e faccia iniziative serie è sempre una cosa positiva, perchè fa esplodere contraddizioni nel mondo cattolico e mette in crisi il monolitismo della chiesa. C’ è da VERIFICARE però come si comporterà costui rispetto ai valori della difesa laicità. Se si comportasse come un valdese andrebbe anche bene. Certo che per noi atei vedersi servire un prete anche se in una salsa più appetibile del solito in generale non entusiasma. Comunque se rinasce un dissenso cattolico rispetto all’integralismo vaticano è senza dubbio da incoraggiare , pur mantendo le distinzioni.
Secondo me ci sono 2 piani :
1) difesa dela laicità (e con alcuni credenti progressisti può esserci un punto d’accordo
2) battaglia culturale e dei valori dove rimarrà sempre comunque una contapposizione tra laico-razionalisti-scientifici e affumicati dalla fede

Steve

A me non convince per niente. C’è di positivo solo che getti la sottana da prete.

Però un prete a fare il sindaco è una disgrazia per un paese civile.

Voterei ogni altro partito che non appoggi questo prete, anche Forza Nuova.

Angela

E’ l’eccezione che conferma la regola. Secondo me, come laici, abbiamo tutto da guadagnare. Una persona di spessore che ha capito che il vero Dio da servire è l’Uomo. D’altronde solo gli stolti non cambiano idea.

gfr

ce ne fossero di persone così a fare i sindaci…e anche i parlamentari…dico così perchè lo conosco bene, non perchè appartengo a questo o a quel partito. Forza Andrea.

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