Lo Stato difenda e garantisca la laicità senza asservirsi alla Chiesa

Si può continuare a tacere? O bisogna interrogarsi se non si è andati oltre? Oltre lo stato laico e il rispetto della pluralità delle idee. Oltre l’idea di uguaglianza e il principio di non discriminazione.
Uno Stato è laico se religioni e ideologie non hanno influenza sul governo della società, ma hanno valore solo per le persone. Lo Stato deve garantire un comune spazio di libertà e non può imporre una dottrina morale. Per questo è necessario che chi siede in Parlamento per volontà di elettori ed elettrici serva il principio dell’autonomia e del pluralismo, rappresentando e disegnando una comunità libera e responsabile, contrastando le diseguaglianze in un contesto di diritti e doveri e sancendo la libertà di organizzarsi la vita e le relazioni senza che le scelte di alcuni diventino obbligo per tutte e tutti, pena la perdita dell’autonomia personale e la conseguente violazione della dignità della persona.
Vediamo crescere ogni giorno un ossessivo richiamo da parte della chiesa cattolica ai valori e ai modelli unici: in questo apostolato scorgiamo, con preoccupazione, vene di integralismo e di contrapposizione ad altri integralismi, ma, proprio perché laici, difendiamo la libertà della Chiesa e della sua missione.
Ciò che ci pare vada oltre è vedere le istituzioni, a partire dal nostro Parlamento, incapaci di esprimere autorevolmente il proprio giudizio.
Arretrare per evitare la chiarezza, per paura di un sano conflitto di idee non aiuta la convivenza, anzi descrive una società triste, che guarda indietro e non sa scrutare il futuro.
I diritti civili segnano l’epoca, parlano dell’accoglienza e delle società multietniche, del bisogno essenziale di diritti, doveri, responsabilità, di rispetto, di libertà e quindi di laicità.

Promotori: Susanna Camusso (sindacalista), Ferruccio Capelli (Direttore Casa della Cultura di Milano), Sylvie Coyaud (giornalista), Claudio Fasoli (musicista), Paolo Franchi (direttore del Riformista), Giorgio Gaslini (musicista), Giulio Giorello (filosofo), Sergio Lo Giudice (Presidente nazionale Arcigay), Aurelio Mancuso (Segretario nazionale Arcigay), Rita Marcotulli (musicista), Alfredo Martini (Presidente Onorario Federazione Ciclistica Italiana), Pier Giorgio Odifreddi (matematico), Moni Ovadia (regista), Ottavia Piccolo (attrice), Lella Ravasi (psicanalista), Massimo Rebotti (giornalista), Paolo Soldini (vicedirettore del Riformista).

Per aderire all’appello, si può scrivere a scamusso@tin.it.

Appello pubblicato sul sito de Il Riformista

Archiviato in: Generale

Tags:

11 commenti

Joséphine

“Ciò che ci pare vada oltre è vedere le istituzioni, a partire dal nostro Parlamento, incapaci di esprimere autorevolmente il proprio giudizio.”

Pienamente d’accordo, le nostre istituzioni non hanno il senso dello Stato Italiano
bensì dello Stato Vaticano.

A questo punto si facciano pagare dal Vaticano e cambino cittadinanza.

Joséphine

Una volta mi lamentai con un volontario comboniano per le ingerenze del Vaticano.
Lui mi rispose:
“Perché si continua a criticare queste ingerenze? E’ lo Stato Italiano che le permette.”

Questa risposta mi aprì gli occhi.

🙂

Damiano

@Josephine e Libero:

Son d’accrodo, ma almeno abbiano la decenza di non dare lezioni morali: il fatto che la guardia sia rincoglionita non giustifica moralemte il furto da parte del ladro.

Damiano

@Josèphine

“Perché si continua a criticare queste ingerenze? E’ lo Stato Italiano che le permette.”

A questo punto non dovevi fermarti e continuare a chiedere:

1) Sei d’accordo con l’operato della chiesa?
2) Perchè continui a supportarla?

Qualunque risposta avesse dato a queste due domande avrebbe fatto la figura dell’ipocrita.

Joséphine

@ Damiano

Lui era d’accordissimo, ovvio.
Ed era pure un grandissimo pervertito sessuale, credimi.

Joséphine

@ Damiano

Non abbiamo il diritto di lasciare il nostro Stato nelle mani di guardie rincoglionite.
L’Italia va difesa, all’interno dell’Europa.

Tra l’altro al posto dello straccetto per la laicità, esibirei il tricolore adornato delle stelle della Ue.

Altro che straccetto!!

raphael

Lo Stato italiano non è laico perchè non è equidistante da ogni confessione religiosa….
Esso ha anzi concesso dei privilegi alla religione cattolica e dunque è in contraddizione perfino col suo essere democratico.
Che il clero sia andato oltre i patti concordatari è un dato di fatto ma il cattolico medio deve sapere che quel concordato lo pone nella posizione di chi ha torto marcio in partenza

Damiano

Lui era d’accordissimo, ovvio.

Quindi era un grandissimo ipocrita: è come se il ladro si giustificasse dicendo “sei tu che non mi hai impedito di entrare in casa”. Avresti dovuto sputargli in faccia.

Commenti chiusi.