«L’Italia è sotto la minaccia della Jihad. Vi sono segnali certi di minacce al nostro Paese da parte dei terroristi dell’Islam fondamentalista che progettano di colpire soprattutto i militari italiani in missione all’estero o cittadini italiani operanti nelle aree di crisi. I rischi maggiori permangono in Afghanistan e in Libano. Nel mirino dei terroristi sono anche il Papa ed il Vaticano che hanno già ricevuto minacce dopo il discorso del Santo Padre a Ratisbona e la sua visita in Turchia». A rilevare tutto questo la 58a Relazione sulla politica informativa e della sicurezza curata dalla segreteria generale del Cesis e inviata ieri al Parlamento. Una relazione semestrale che conferma gli allarmi delle precedenti.
Il nostro Paese, fanno presente i servizi, è da tempo incluso nel novero dei potenziali obiettivi dell’offensiva jihadista, anche se in territorio italiano non sono stati compiuti attentati. Questo però, avvertono i servizi, non deve «far sottovalutare la persistenza e l’acutezza di un sentimento e di intenzioni inequivocabilmente ostili»: «I propositi offensivi del fronte jihadista sono concreti, misurabili e, in più casi, non generici». I nostri 007 considerano di «prima grandezza» la possibilità di attacchi contro i reparti italiani impegnati nelle missioni di pace all’estero, soprattutto in Afghanistan e in Libano. In tutta Italia sono state rafforzate le misure di prevenzione e sicurezza. Nel secondo semestre del 2006 sono state 211 le persone controllate dalle forze dell’ordine per legami con il terrorismo internazionale. Di queste persone, 65 sono mediorientali e 33 nordafricani. È stata accertata la consolidata presenza nel nostro territorio di estremisti riconducibili «alle filiere radicali maghrebine e concentrati soprattutto sulla piazza lombardo-piemontese e su quella campana». Sempre nel secondo semestre del 2006 sono state 130 le minacce contro obiettivi italiani: 115 di matrice jihadista e 15 riferite ad ambiti eversivi nazionali. Di queste minacce, 71 sono riferite al territorio italiano e 59 a interessi italiani in Paesi occidentali e arabi moderati. Nella relazione dei servizi viene segnalato anche che dal 2000 al 2006 sono raddoppiate le moschee e le associazioni islamiche presenti in Italia, passando da 351 a 696. Le scuole coraniche sono invece 158 e sono più numerose in Emilia Romagna (25), Toscana (18), e Veneto (16).
Meno grave è invece l’allarme per il terrorismo interno. Ci sono rischi potenzialmente letali ma sono limitati. È sempre presente infatti un’area brigatista che tenta di riorganizzarsi dopo lo smantellamento subito negli scorsi anni. Ci sono anche le cosiddette aree antagoniste che sono però frammentate sia a sinistra che a destra. Quanto alla mafia, i servizi rilevano che in Sicilia alcuni settori di «cosa nostra» stanno attraversando un periodo di crisi con difficoltà di reclutamento dei quadri. Questo induce i boss locali a sanguinose lotte per la conferma del proprio dominio. Accade a Palermo, dove il latitante Salvatore Lo Piccolo cerca di consolidare la sua leadership. Situazioni di conflittualità anche nella provincia di Palermo e nel catanese.
Allarme jihad, Italia nel mirino
17 commenti
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al lupo! al lupo!…..
In italia dovrebbero trasmettere “Bowling a Columbine” almeno una volta a settimana in prima serata per 20 anni, non se ne può più dell’odio, della paura xenofoba, del razzismo che propagandano i nostri media ogni giorno ad ogni ora.
Sono tutti allarmismi studiati ad arte…
Sono 5 anni e mezzo che ci rompono i coglioni dicendo che l’Italia è un obiettivo sensibile, non è mai successo nulla e mai succederà alcunchè, nonostante nel nordest gridino al complotto ogni due giorni. Imbecilli.
Lamb:
Considera che qui al nordest è una strategia che paga sul piano politico, siamo letteralmente infestati di rozzi leghisti ignoranti, una volta erano pure contro il vaticano, adesso sono culo e camicia, sono veramente senza ritegno.
Cmq, cosa c’entra il vaticano con le minacce all’italia?
Ah, già… all’estero identificano l’uno con l’altro… ed i media e i politici non fanno nulla per ribadire che si tratta di due stati “indipendenti e sovrani” (ma dove??)…. 🙁
@ nrc
Io la tv non la guardo quasi mai, ma non ho capito una cosa, da una parte mi si dice che ad ogni ora si trasmette la propaganda vaticana, dall’altra che ad ogni ora si “propaganda la xenofobia” decidetevi un attimo una buona volta, tra l’altro ho dato un’occhiata rapida, ma la notizia della censura dell’immagine di Maometto sui libri scolastici francesi per non offendere i musulmani non l’ha data quasi nessun giornale. Se non fosse per l’UAAR non ne sarei stato portato a conoscenza. Quindi se essere laici vuol dire criticare dalla mattina alla sera la CCAR e difendere l’islam, allora poi non stupiamoci dei risultati. A me sinceramente interessa sapere quante sono le scuole private islamiche, quante sono le moschee.
quante sono le scuole private cattoliche in italia? quante le chiese?
@ JSM
In questo post si sta parlando di islam. Pensa un po’ se tutte le volte che si parla di DICO dovessimo ricordare che nei paesi islamici i gay vengono sbattuti in prigione o appesi in mezzo alla strada come in Iran? Poniti piutttosto la domanda, quanti giovani vanno nelle chiese, e chi va nelle scuole cattoliche e cosa si insegna, perché francamente io vedo comunque una bella differenza sinceramente.
La propaganda vaticana e la xenofobia sono sempre presenti in dosi massicce sulle TV nazionali, a volte in modo simultaneo, a volte in modo alternato. Se essere critici verso il coro di allarme islamofobico e completamente infondato dei mass media vuol dire “difendere l’islam” vuol dire che si è in malafede.
L’unica differenza che vedo relativamente a quello che si insegna nelle scuole islamiche rispetto alle scuole cattoliche è la direzione verso cui inchinarsi: una si inchina verso il vaticano, una verso la mecca. Ma i concetti e gli insegnamenti riguardo la vita, la sessualità, la libertà sono gli stessi. Anzi, mi sembra che l’islam non si accanisca contro la ricerca scientifica, l’aborto e “l’omicidio di embrioni”, cosa che invece fa abbondantemente la chiesa cattolica.
E sinceramente, in un paese del terzo mondo un po’ di arretratezza è anche comprensibile, ma in una nazione “civilizzata” come l’italia no.
@ Emilio Gargiulo
Certo infatti tu sei in malafede, su questo blog alcuni antisemiti hanno invitato a sopprimere i sionisti dalla faccia della terra e vaneggiato di potenti lobby ebraiche in Italia, tu non sei mai intervenuto, intervieni solo per difendere l’islam. L’uaar tra l’altro è stata accusata di islamofobia termine inventato dai mullah iraniani contro la lesbica Taslima Nasreen.
http://www.spazioamico.it/Atei%20di%20Palermo.htm
Quindi tu sei Comincio a capire come mai in Lombardia i laici sono tanto nulli, con della gente del genere come te Emilio, fai passare la voglia.
“E sinceramente, in un paese del terzo mondo un po’ di arretratezza è anche comprensibile, ma in una nazione “civilizzata” come l’italia no.”
I paesi del golfo sono molto più ricchi di molti paesi dell’america latina, nei primi i gay rischiano la morte, nei secondi no, anzi in certi casi sono riconosciuti loro diritti. Ma queste cose i propagandisti ipociriti come te che si interessano ai gay in maniera strumentale non le sanno. A proposito cosa pensi dell’omofobo Fabri Fibra che se la prende nelle sue canzoni contro gli effeminati? Non è uno scandalo? Non è anche lui responsabile del suicidio di quel ragazzo, pur avendo scritto una canzone per Carlo Giuliani?
@lik: Hai esaurito le cazzate da sparare, e ripeti sempre la stessa tiritera?
@ Gargiulo
Le cazzate le stai dicendo tu sei capace a ripetere solo la propaganda terzomondista che scusa l’omofobia e la misoginia dei paesi del “terzo mondo”. Ora è più accettata l’omosessualità in Colombia e in genrale l’America latina rispetto alle petromonarchie del golfo, e questo smentisce la tua teoria. Allora sei capace a rispondere su Fabi Fibra? No voglio sapere cosa ne pensi delle sue canzoni dove se la prende con gli uomini effemminati che hanno perso la virilità. Lui non è musulmano quindi puoi criticarlo tranquillamente. Quanto all’aborto nei paesi islamici è vietato praticamente ovunque a parte la Tunisia e alcune repubbliche ex-sovietiche.
@nrc
io ci aggiungerei anche fahrenheit 9/11 😉
Certo che sarebbe una bella seccatura morire per colpa di un discorso fatto da ratzinger…
@lik:
Qui l’islam, i musulmani e maometto non c’entrano proprio niente; non ne ho fatto riferimento nel mio intervento e quindi non so a cosa ti riferisci quando invochi un pari trattamento tra religioni, sei off topic.
L’articolo in oggetto è l’ennesima dimostrazione che ormai da anni in italia è in atto una sistematica strategia della tesione, atta a rendere più docili le masse attraverso la paura. Il terrorismo è uno strumento, in questo caso, non dei “terroristi”, ma del potere costituito, che ha tutto l’interesse affinchè aumenti razzismo e xenofobia, verso musulmani, cristiani “extracomunitari” o ebrei che siano.
Io che credo che tutti gli uomini nascano uguali non vedo un senso in quest’odio generico e irrazionale che, a quanto pare, anche tu esprimi.