PROGETTI : Lo scrittore e studioso Massimo Consoli cura una collana dedicata ai “Padri fondatori” del movimento omosessuale
Si chiama “Padri fondatori” la collana pubblicata dalle edizioni Del Giano sulla storia del movimento omosessuale e della comunità gay, lesbiche, bisex e transgender (Glbt).
Curatore e direttore della collana è Massimo Consoli, figura storica del movimento omosessuale in Italia : il suo archivio internazionale sull’omosessualità, raccolto a partire dal 1959 in lunghi anni di pazienti ricerche, oggi è custodito nella sede dell’Archivio di Stato a Roma. Tra i primi titoli in catalogo nella collana di Consoli L’amore omosessuale, scritto nel 1906 dal sociologo e filosofo morale finlandese Edward Westernarck, e Nasce l’omosessualità, in cui si riporta integralmente il documento datato 1868 nel quale per la prima volta compare scritta su un foglio di carta la parola “omosessualità”. Scopo principale della collana infatti, secondo il suo ideatore, è rendere accessibili i documenti più rari e sconosciuti della storia GLBT in tutto il mondo.
E mentre in questi giorni arrivanoin libreria In difesa dell’omosessualità di Oscar Wilde e Omosessualità e vampirismo (con un racconto scritto da Karl Heinrich Ulrichs 13 anni prima della pubblicazione del Dracula di Bram Stoker), sono in stampa Cuba l’sola infelice sulla storia delle persecuzioni castriste contro i gay e una biografia con immagini del fotografo George Platt Lynes.
Ma la parte piè ambiziosa del progetto editoriale è quella alla quale Consoli sta ancora lavorando : la stesura di una cronologia dei primi 100 anni di storia omosessuale in Italia, dal 1900 al 2000. Fra le curiosità , in arrivo anche una guida ai personaggi GLBT sepolti al cimitero di Testaccio a Roma.
Carla De Girolamo
Articolo su PANORAMA del 12 aprile 2007
Permettetemi di correggervi: il nome giusto è Edvard Westermarck. Vabbè, non è che lo sapevo (anche se sono finlandese *blush*) – ho provato a cercare qualche informazione in più con quel nome e google mi ha invece consigliato Edvard Westermarck. Però, mi sembra che Edvard è “tradotto” Edward in italiano. Boh…