False credenze

La parola inglese “delusion” non significa delusione! E’ un quasi sinonimo di belief, cioè credenza, ma viene normalmente utilizzata per definire una credenza falsa, fantasiosa o ingannevole. E’ utilizzata anche in psichiatria ed indica dei sintomi, associati a varie patologie, per cui il paziente crede a cose “assurde”. Ad esempio la “Capgras delusion” è il credere che i nostri parenti siano stati sostituiti da impostori mentre la “Cotard delusion” è il credere che siamo morti.
Perché in psichiatria una credenza (belief) possa essere definita falsa credenza (delusion), deve sottostare a tre criteri:
─ certezza, cioè se ne è assolutamente convinti
─ incorreggibilità, cioè non ci si lascia assolutamente convincere da contro-argomenti o prove del contrario
─ impossibilità o falsità del contenuto, cioè la cosa che si crede non deve essere plausibile ma deve essere assurda.

I criteri di questa classificazione sono molto soggettivi, soprattutto il terzo punto, poichè la plausibilità o assurdità di una cosa è molto legata al contesto culturale in cui vivono il paziente e l’esaminatore! Ad esempio, per noi le credenze religiose degli antichi greci sarebbero assurde mentre per uno “psichiatra” dell’epoca sarebbero state ragionevolissime.
Per questo gli studi moderni sulle false credenze/delusions hanno preso in considerazione non solo i pazienti psicotici ma anche la popolazione “normale” Un recente articolo ha dimostrato chiaramente che la tendenza alle false credenze, insieme a quella alle allucinazioni, è presente anche fra gente “normale” cioè non affetta da patologie nervose. Questa tendenza risulta distribuita secondo un continuum ed il passaggio da “normale” a “patologica” è arbitrario e soprattutto legato ai disagi che essa causa (preoccupazione nel paziente, senso di persecuzione …) o alla soggettiva assurdità della credenza …

Uno studio ha anche cercato di individuare delle correlazioni fra la personalità e la tendenza dei “normali” ad avere false credenze. E’ risultato che i giovani hanno una maggiore tendenza degli anziani a credere a cose false ed, in particolare, credono di più a cose che li rendono sospettosi e gelosi, li fanno sentire perseguitati, li spingono ad avere idee grandiose o apocalittiche, li spingono al paranormale. Fra i più anziani, invece, è molto forte la tendenza ad avere idee religiose.

Contributo di Bruna Tadolini per UAAR Ultimissime

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6 commenti

Il Filosofo Bottiglione

dunque è una “delusion” anche il fatto di credere che un numero ritardatario al lotto abbia maggiori probabilità di uscire di un altro.

eppure ci credono in milioni, proprio come nelle religioni. e con le religioni vi è in comune un’altro aspetto: il giro d’affari.

Carlo M.

Molto opportuno questo commento, soprattutto per chi legge nell’edizione originale THE GOD DELUSION di Richard Dawkins!

Bruna Tadolini

Uno degli aspetti importanti di questi studi credo sia la dimostrazione che l’uomo, normalmente e direi geneticamente, ha la tendenza a credere irrazionalmente. Alcuni studi giustificano questo fatto con l’istinto all’autoinganno, cioè a convincersi subconsciamente di una cosa che ci è psicologicamente utile.
Si stanno chiarendo i meccanismi molecolari sfruttando le patologie in cui questa “tendenza” è più sviluppata.

L’altro aspetto, ovviamente, è la consapevolezza che ciò che osserviamo ogni giorno in certe persone, e che apparentemente è incomprensibile per noi razionali, …….. ha una sua base organica. Dire se sia normale o patologica non è facile soprattutto perchè è la cultura e l’ambiente ciò che definisce l’assurdità o meno di una convinzione……… e le religioni, per definizione in psichiatria, vengono tenute fuori da tutto questo.

nrc

Sarebbe interessante anche valutare in che periodo nascono e come evolvono queste “delusion”.
“Fra i più anziani, invece, è molto forte la tendenza ad avere idee religiose.”: iniziano a crederci da anziani? da bambini? da giovani?

Forse per qualcuno credere nelle delusion è necessario anche solo per il fatto che fanno parte della propria cultura sin dall’infanzia e non si ha la capacità di sopperire ad una loro eventuale mancanza.
La superstizione ad esempio (certa, incorreggibile e assurda) è difficile da ricondurre ad un semplice aspetto patologico.

Bruna Tadolini

x nrc

come dicevo il delusional thinking, cioè il credere fermamente ed irragionevolmente a cose assurde è “normale”. Ricordi la canzone di Battisti che faceva … “non è Francesca”, ecco quella è una delusion! Anche il contrario, cioè essere assurdamente gelosi senza motivo, fa parte a vario grado della delusional jealousy o sindrome di Otello che, ad alti livelli e quindi patologicamente, può essere conseguenza di alcolismo, disturbi sessuali, può essere associato a schizofrenia ed altre malattie nervose.

Ci sono persone che hanno maggiore tendenza alle false credenze ed altre che l’hanno minore. In certe patologie, come dicevo, questa tendenza aumenta.

Altri tipi di delusion sono ad esempio la paranoia, l’erotomania cioè il credere che qualcuno sia innamorato di te, le manie di grandezza cioè il credere di essere un genio o di essere amico di chi conta (dio compreso), la mania di persecuzione, il pensare di avere difetti fisici o di essere malato.

Non ci sono modi per distinguere un grado normale (che a ben pensare un po’ tutti abbiamo) o patologico, è lasciato al buon senso cioè a …. se non fa male a nessuno….!

Non so se i vecchi, che cominciano a perdere colpi anche nel funzionamento cerebrale, debbano attribuire certe loro tendenze a questo ma è molto probabile. Alterazioni ormonali, carenza di ossigenazione ecc… si sono dimostrati come cause favorenti!

e……….storicamente, gli psichiatri come Freud suggerirono che tutte le credenze religiose fossero da considerare “delusions…….

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