Al caffe’ dell’ateismo

Prendi un vanitoso rottweiler di Charles Darwin, un pugile ateista che porta il figlio in vacanza nel Kurdistan iracheno e un apologeta dell’illuminismo ratzingeriano. Mettili in uno dei più celebri templi metodisti di Londra, la Westminster Central Hall, sotto lo sguardo di duemila persone. E otterrai una delle fiere del pensiero più entusiasmanti degli ultimi anni. Loro sono Richard Dawkins, autore del bestseller “The God delusion”, il giornalista inglese Christopher Hitchens e il filosofo eduardiano di Princeton Roger Scruton. Il tema della serata era quanto vivremmo meglio senza la religione. Alla fine del dibattito il pubblico ha votato e a vincere sono stati gli ateisti, 1.205 contro 778, al motto di “meno Dio”. Secondo lo Spectator, che ha seguito l’evento, è stata la dimostrazione che l’ateismo è la nuova religione, con tanto di pulpito dice il Wall Street Journal. Novello Stirner con l’ossessione per le missionarie cattoliche, Christopher Hitchens a maggio pubblicherà “Dio non è grande. Come la religione avvelena tutto”. Nel suo inglese molto charming, che a dire il vero funziona molto meglio quando racconta i peshmerga di Jalal Talabani, Christopher “Hellbound” Hitchens ha spiegato che “da Baghdad a Beirut, da Bombay a Belfast, da Belgrado a Betlemme, da Bali al Bangladesh”, il massacro degli innocenti è sempre ispirato dalla fede. “Just say Bosnia”: così il columnist che vive a Washington ha tentato di liquidare come sediziosa e inquinante la dimensione religiosa.
La differenza principale fra Scruton e Hitchens non è solo il rapporto col comunismo, con il primo che finanziava i dissidenti a Praga, da cui veniva espulso, mentre il secondo si diceva “trotzkista”. A differenza di un conservatore inattuale come Scruton che si confronta sempre con questo mondo, un libertario attualissimo come Hitchens dimostra di vivere in un universo sospeso e presecolarizzato, in cui lo stato minaccia di tornare “cristiano”, la religione è una “barbarie medievale” che ha “ritardato lo sviluppo della civiltà”, la destra religiosa minaccia le libertà civili e il muro di separazione di stato e chiesa è diventato un nostalgico ricordo. Secondo Hitchens viviamo in un mondo di “equivalenti fondamentalismi”, nessuno migliore dell’altro. Da esperto materialista che cita Jefferson e Russell, Voltaire e Paine, Hitchens ha detto che “la fede non viene dalla rivelazione, è creata dall’uomo”. E’ arrivato a dire che “il fascismo è stato sostenuto dalla chiesa cattolica”. Si è salvato quando ha detto che stalinismo e khmer rossi erano fenomeni religiosi, “dove si decide chi è degno di vivere e chi no”. Ha però dimenticato di aggiungere che sta qui la differenza fra i cristiani evangelici e l’islamismo. “L’ateismo è la sola condizione necessaria per una conversazione sulla moralità”.
[…]

Testo integrale dell’articolo sul sito Il Foglio.it

26 commenti

Carlo

Beh, senza dubbio un dibattito interessante, anche leggendo il report (fazioso) del Foglio. Com’e’ che in italia non ci sono, oppure quando ci sono scatta immediatamente la critica nei confronti degli organizzatori (vedere Odifreddi a Pavia)??

(Domanda retorica, lo so…)

JSM

è arrivato a dire che la Chiesa cattolica ha appoggiato il fascismo……

E’ REALTA’ STORICA.
il duce era “uomo della Provvidenza”

Bruna Tadolini

Si parla, si parla…. ma trovo sempre chiarissimo e convincentissimo Darwin quando, nel “L’Origine dell’Uomo”, formulava la sua ipotesi che lo spiritualismo e le religioni fossero un prodotto evolutivo genetico/culturale e scriveva

“Non vi è nessuna prova che l’uomo in origine fosse dotato del nobile sentimento dell’esistenza di un Dio onnipotente…. Se, tuttavia, noi comprendiamo col vocabolo religione la fede in agenti invisibili o spirituali, il caso è del tutto diverso, perché questa credenza sembra essere quasi universale nelle razze meno civili. E non è difficile comprendere l’origine di tale fede. Appena si furono sviluppate le importanti doti dell’immaginazione, della meraviglia e della curiosità, insieme con la facoltà di ragionare, l’uomo naturalmente avrà anelato a comprendere ciò che lo circondava ed avrà indefinitamente speculato sulla propria esistenza..
Come ha osservato il signor M’Lennan: “L’uomo deve essersi inventata qualche spiegazione dei fenomeni della vita; e giudicando dall’universalità di essa, sembra che la più semplice ipotesi e la prima che si sia presentata all’uomo sia stata questa, che i fenomeni naturali si debbano riferire alla presenza negli animali, nelle piante, nelle cose, e in tutte le forze della natura, di certi spiriti pronti ad agire, come l’uomo sente di avere in sé” E’ probabile che, come ha dimostrato con molta chiarezza Taylor, i sogni abbiano per primi dato origine all’idea di spiriti; perché i selvaggi non distinguono prontamente fra le impressioni soggettive ed oggettive. Quando un selvaggio sogna, crede che le figure che gli appaiono alla mente siano venute da lontano per fermarglisi dinnanzi…”

“Dalla credenza in agenti spirituali si passa agevolmente alla credenza nell’esistenza di uno o più Dei: perché i selvaggi attribuiranno naturalmente agli spiriti le stesse loro passioni, lo stesso amore della vendetta o la più semplice forma di giustizia, gli stessi affetti che provano essi stessi.”

“Le medesime alte facoltà mentali che hanno dapprima indotto l’uomo a credere ad agenti spirituali invisibili, poi al feticismo, al politeismo ed infine al monoteismo dovevano infallibilmente condurlo, finchè la sua potenza del ragionare era ancor poco sviluppata, a varie strane superstizioni e strane abitudini.”

Ecco, è quel “era” nell’ultima frase di Darwin citata (….sua potenza del ragionare era ancor poco sviluppata……) che mi fa poco sperare!!!
Ma d’altra parte per una specie (noi) in cui è “normale” credere ad un mare di cose palesemente false!!!! (Vedi False Credenze in Ultimissime di ieri)

Per quelli a cui interesse l’evoluzione del comportamento animale ..
“Dal big bang a dio. Il lungo viaggio della vita” in http://www.geocities.com/biochimicaditutti

Bruna Tadolini

X JMS

sempre da “Dal big bang a dio. Il lungo viaggio della vita”, fra un po’ ve l’avrò copiato tutto!!!!

” La funzione sacerdotale di intermediario fra gli uomini e lo spirito era sicuramente comparsa sin dai primordi dello spiritualismo ma la nuova funzione dette un enorme potere a questo interlocutore privilegiato di Dio. Infatti mentre in precedenza, le regole e l’osservanza della morale erano imposte dal capo gruppo, ora esse erano prescritte e fatte rispettare da Dio, cioè dai sacerdoti. In molte società ciò elevò il sacerdote a capo supremo; nelle società in cui sopravvisse un potere laico, al sommo sacerdote vennero comunque attribuiti poteri enormi, non escluso quello di nominare lo stesso capo “secolare” .”

Dall’incoronazione all’uomo della provvidenza…… siamo lì

Vassilissa

Dawkins vanitoso rottweiler ?? Maddai, è così pacato e gentile.
E poi rottweiler è attributo di ratzinger.

Bruna Tadolini

Io credo che da noi sia difficile fare cose di quel tipo perchè mancano gli interlocutori….laici!

Mentre i religiosi possono parlare di aria fritta a quelli laici è richiesta una tremenda preparazione scientifica e….. non è facile! Ho assistito ad un dibattito televisivo fra la Hack ed un prete e purtroppo la fantastica Hack di biologia non ne sapeva mezza; non so quanto ne sappiano Odifreddi o altri…. E quelli che ne sanno di biologia ne sanno poco di filosofia e company…..

Purtroppo gli scienziati sono persone serie che non si improvvisano per quello che non sono e non dicono ciò che non sanno! Purtroppo sono onesti!

Chissà, visto che è diventato assolutamente necessario anche combattere su questo fronte, che qualcuno non ci si dedichi..

JSM

cara la nostra prof!
il tuo libro l’ho già scaricato e prometto che, appena finito il libro di PEPE RODRIGUEZ, lo leggerò.

JSM

bisogna dire che su una cosa le tonache sono davvero brave: evitare, su ogni materia, il confronto diretto con scienziati ed esperti realmente qualificati

Luca C.

Da notare anche che Ratzinger (che comunque è un pastore tedesco non un rottweiler! :)) diventa un illuminista… veramente esilarante.

Paul

che l’ateismo sia una nuova religione, è tutto da vedere… cmq è quantomai necessario un atteggiamento di “devozione” alla causa laica, visto il fanatismo religioso che impera! dobbiamo essere appassionati tanto quanto i credenti se non di più, perchè la visione atea del mondo può forse far mancare il terreno da sotto i piedi nell’immediato, specie ai poveri di spirito, ma nel breve futuro diventa una preziosissima risorsa e l’unica medicina per la follia dell’umanità……

cmq, per avere qualche cosa di concreto a cui appigliarsi si sono buttati sulle idee politiche dei dibattenti, e guarda caso di Dawkins non hanno saputo dire niente di avverso… ( aparte il vanitoso, che come commento fa ridere xchè e un’osservazione sul personale e non sulle idee)

machetazos

Non si sa di chi sia l’articolo? Sarebbe abbastanza comico se fosse proprio il buon Giuliano “Turbotrippa” Ferrara a spalar merda sui trascorsi comunisti altrui…

Cris

La faziosità di questo articolo è veramente vomitevole, ma fa piacere notare che, come ha appena detto Paul, non hanno comunque trovato niente a cui appigliarsi, se non ricorrere al trito abbinamento ateo=comunista e a pietose battutine ironiche sulla vanità di Dawkins (??) e sull’accento elegante di Hitchens 🙄
Buffo l’effetto delle frasi tra virgolette; immagino che l’autore intendesse prendere le distanze da quelle affermazioni. Peccato che siano la pura verità 😆

Infine, interessante l’affermazione che la differenza fra i cristiani evangelici e l’islamismo sta nel fatto di decidere chi è degno di vivere e chi no… a quale delle due religioni si addice di più la definizione?? 😉

Bruna Tadolini

In gamba Scruton! dice un sacco di cose sensate peccato che non tragga le conclusioni giuste! e cioè che è l’uomo che ha creato dio e non viceversa! che è l’uomo che usa questo suo prodotto metafisico/dio per i propri fini nel bene ma soprattutto nel male!

Gio

Il discorso su “quanto staremmo meglio senza le religioni” è certamente interessante e, ormai, di importanza fondamentale per la civiltà umana.
Tuttavia, vorrei ricordare che l’ateismo si distingue dalle religioni proprio in quanto NON è una religione.

Bruna Tadolini

E trovo che Scruton abbia ragione (nel senso che gli argomenti su cui può contare sono molto più forti) rispetto a Dawkins quando dice che abbiamo un gene religioso. L’idea di Dawkins che la religione sia un fatto solo culturale è molto debole.
Certo la cultura veste come vuole un qualcosa che abbiamo geneticamente: la tendenza a credere ciò che consciamente, ma soprattutto inconsciamente, ci serve credere. Purtroppo la decisione di tenere fuori dagli studi psichiatrici le religioni e le loro credenze, renderà più difficile studiare questo aspetto del delusional thinking.

† Requiem Aeternam Deo †

“Secondo lo Spectator, che ha seguito l’evento, è stata la dimostrazione che l’ateismo è la nuova religione, con tanto di pulpito dice il Wall Street Journal.”

L’ateismo è la nuova religione…e la confusione come al solito regna sovrana nelle umane menti. L’ateismo non è una religione e non lo sarà mai, in quanto non è un atto di fede. La fede nasce dalla disfatta della ragione, che incapace di spiegarsi dati fenomeni, rimanda il loro verificarsi a cause ultraterrene; l’ateismo nasce piuttosto dal rifiuto di questo meccanismo: dire “CREDO che dio non esista” non è una dichiarazione di ateismo, perché è rivelatrice del venir meno della ragione. “RIFIUTO l’idea dell’esistenza di dio” è – a mio modesto parere – una genuina dichiarazione di ateismo, un atto squisitamente volitivo che rivela forte personalità; ovvero, la vittoria della ragione. REQUIEM AETERNAM DEO. Punto.

statolaico

1205 contro 758. E bravi gli inglesi, ma allora… GOD SAVE THE QUEEN!!! Heheheheh!

Cris

Per Bruna Tadolini:
Dawkns non sostiene affatto che la religiosità sia soltanto un fenomeno culturale. Nel suo ultimo libro “The God Delusion” dedica un intero capitolo alla discussione di come la religiosità possa essersi sviluppata come “effetto collaterale” della selezione naturale, e quindi in qualche modo essere una caratteristica inscritta nel nostro genoma.

Cris

😉

E’ l’ennesima prova della faziosità del “giornalista”

jacopo

Requiem: rifiutare l’idea dell’esistenza di dio non mi sembra il miglior frutto della ragione.

Riguardo il gene della religione: non capisco perchè si continua a leggere autori “scientifici” che legano l’invariabile (il gene) ad un comportamento o a predisposizioni psichiche legate alla storia di una persona o di una società.
Perchè siamo così religiosi da pensare ad un gene?

La mancanza di spiegazioni della natura crea disagio, la mancanza di un ordine nella società anche.
La religione ha dato a questi due problemi concreti una risposta veloce (perchè la religione non è una spiegazione verificata, quindi non ha bisogno di lunghe indagini) e così facendo probabilmente ha reso più forti nella competizione le società con un credo religioso.
(Magari le società religiose hanno spazzato via le prime società con il culto dell’indagine pre-scientifica)

Perchè parlare di un gene quando si tratta solo di bisogno di ordine per poter fare delle scelte?
Perchè cercare la religione oggi che la scienza è in grado di dare molte più risposte della religione?
Perchè siamo una manica di ignoranti

Bruna Tadolini

X Jacopo

se vuoi un po’ di elementi per capire, anche a te suggerisco “Dal big bang a dio. Il lungo viaggio della vita”: corto (meno di 200 pagine), semplice (insomma….ma comunque più di tanti altri), gratis (liberamente scaricabile su http://www.geocities.com/biochimicaditutti )

C’è un intero capitolo intitolato “L’evoluzione metafisica della vita” che tratta di sensazioni, sentimenti, apprendimento, cultura, socialità, morale, dio, religione per un totale di 57 pagine.

Cris

@ Jacopo:

Il solo fatto che Dawkins sia titolare della cattedra di “Public understanding of science” all’Università di Oxford mi sembra sufficiente a defenirlo un autore sceintifico senza virgolette.

Non si sta parlando di “un gene” della religiosità.
Si sta parlando di come una _tendenza_ alla religiosità possa avere dato un vantaggio di sopravvivenza ai nostri progenitori, rispetto agli individui più… indipendenti.
Uno degli esempi di Dawkins riguarda i bambini piccoli: quelli che obbediscono istintivamente agli “ordini” dei genitori imparano a tenersi alla larga dai pericoli senza doverli prima sperimentare sulla loro pelle; e il loro vantaggio in termini di sopravvivenza sta essenzialmente in quello.
Ovviamente il fatto che esista una qualche componente genetica che predispone a credere acriticamente a quanto ci viene raccontato da persone “autorevoli” della nostra comunità (e quindi anche alla religiosità) non significa che siamo dei robot incapaci di pensare con la nostra testa e di superare questa “inclinazione”.
Altrimenti semplicemente i liberi pensatori, gli atei e gli scienziati non esisterebbero.
Di sicuro lo sviluppo della tendenza alla religiosità ha anche componenti ambientali e culturali, non la si può ridurre soltanto alla genetica, ma nessuno ha mai cercato di dire questo.

Prima di dare dell’ignorante alle persone, pensa a documentarti meglio.
Magari le 200 pagine in italiano suggerite da Bruna sono più abbordabili delle 400 pagine in inglese dell’ultimo libro di Dawkins.

Cris

Scusami Jacopo, sono stata inutilmente acida nella risposta…
E’ che quando mi toccano Dawkins divento una belva 😉

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