Gesù Cristo firmato Benedetto

Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da principio e divennero ministri della parola, così ho deciso anch’io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto ordinato, illustre Teofilo, perché ti possa rendere conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto». Così si apre il Vangelo di Luca e questo stesso atteggiamento pare aver dettato a Benedetto XVI l’idea e l’impostazione del suo volume sulla vita pubblica di Gesù, dal battesimo nel Giordano fino al monte della Trasfigurazione. In questi ultimi decenni, infatti, si sono moltiplicati i libri su Gesù, scritti da storici, esegeti, teologi di tutto il mondo: libri che cercano di scoprirlo e di leggerlo nella sua identità umana e di comprendere come sia nata e cresciuta la comprensione della sua figura caratterizzata al contempo da chiarezza e da mistero. Questa ricerca ha dato finora esiti diversi e sovente discordi e più recentemente è stata anche attraversata da testi di grande successo editoriale basati su testi apocrifi o su ipotesi fantasiose.

Proprio per questo Benedetto XVI ha voluto fornire un orientamento autorevole – anche se da lui stesso definito aperto a critiche e discussioni – a quanti, dentro e fuori la Chiesa, desiderano conoscere maggiormente Gesù di Nazaret a partire da una lettura di fede. Gesù chi era? Un uomo di un luogo e di un tempo ben precisi, un ebreo, meglio un galileo che ha vissuto e agito nella storia, in mezzo agli uomini, ma la sua identità viene dalla fede, anche se non è in contraddizione con la sua esistenza terrena. Di lui abbiamo testimonianze, racconti, raccolte di parole, ma quasi tutte – a parte Plinio e Giuseppe Flavio – risalenti a coloro che sono stati suoi discepoli o a coloro che avevano aderito alla sua «buona notizia», riconoscendo in lui non solo un uomo tra molti, ma innanzitutto un uomo giusto, un profeta, il Messia unto da Dio, il Figlio dell’Uomo e il Figlio di Dio.

Gli aspetti del libro di Benedetto XVI che hanno fatto più scalpore nei lanci di agenzia sono in realtà ipotesi o acquisizioni dell’esegesi recente abbastanza condivise. Più «nuova» per molti può apparire l’ipotesi che Gesù sia stato vicino al movimento di Qumran o degli Esseni, come d’altronde il suo «precursore» Giovanni il Battista. […]

Il testo integrale dell’articolo di Enzo Bianchi è stato pubblicato sul sito de La Stampa

6 commenti

Bruna Tadolini

Evidentemente i riscontri dei rotoli di Qumran che suffragano quanto già Voltaire ipotizzava, e che hanno fatto fiorire un “assalto” alla storicità di Cristo, costringono la Chiesa a qualche ….. ammissione, ad esempio “l’ipotesi che Gesù sia stato vicino al movimento di Qumran o degli Esseni, come d’altronde il suo «precursore» Giovanni il Battista.”

Già in occasione della
Pasqua comparve su La Repubblica un articolo in cui si diceva che, per Benedetto XVI, la chiave per risolvere la contraddizione fra i Vangeli sugli ultimi giorni di Gesù (fra le altre cose, non c’era l’agnello sulla tavola dell’ultima cena) sia il rivolgersi ai rotoli di Qumran ed ai riti degli Esseni che Gesù condivideva.

Ma chi sono costoro?
http://it.wikipedia.org/wiki/Esseni
http://www.luigicascioli.it/cascioli_italia/argomenti-nel-sito/argomenti-nel-sito/gli-esseni.html

Franco Siccardi

Ma come si fa a raccontar ancora favole, pretendendo di essere creduti, attorno ad un tizio che avrebbe predicato a Nazareth duecento anni prima che questa citta’ fosse costruita???

Esistessero le olimpiadi di arrampicatura sugli specchi, Ben ed i suoi compari non avrebbero difficolta’ ad occupare tutto il podio…

ciceracchio

nelli insonni notti di un uomo che vagheggia col cervello
verso lidi sconosciuti ,visioni piu’ ho meno,
inconsapevoli, al mattino da sveglio ,si dice tra se e se srivessi ,
tutto quello che mi e’ passato in mente stanotte???
certo farei contenti molti dei credenti, nelle favole oramai aquisite.

charlotte

Ma provate a leggerlo prima di dare giudizi, no? io ne ho letto un capitolo e m’è piaciuto molto! che poi siano favole mi interessa fino a un certo punto… 😉

flaminio

Quello tira l’acqua al suo mulino …. finche’ ci saranno polli che lo seguono lui potra’ sparare tutte le scemenze di questa terra (e anche dell’altra visto che lui ne e’ pratico) e passare per fine intellettuale ,esimio studioso, colto esegeta…. et coetera …del nulla ,cioe’ la base su cui si fonda la sua scienza ma soprattutto il suo Potere.

Sailor-Sun

“Proprio per questo Benedetto XVI ha voluto fornire un orientamento autorevole – anche se da lui stesso definito aperto a critiche e discussioni – a quanti, dentro e fuori la Chiesa, desiderano conoscere maggiormente Gesù di Nazaret a partire da una lettura di fede. Gesù chi era? Un uomo di un luogo e di un tempo ben precisi, un ebreo, meglio un galileo che ha vissuto e agito nella storia, in mezzo agli uomini, ma la sua identità viene dalla fede, anche se non è in contraddizione con la sua esistenza terrena.”

Dare una visione di gesù esplicitamente in chiave di fede, significa non ricercare la storicità, significa inculcare la credulonità, invitare a reprimere il dubbio, il ragionamento e il libero pensiero, significa trasmettere fantasie senza vergognarsi di ammettere che sono tali.
Ricercare la visione dei fatti più comoda possibile, negando l’evidenza o distorcendiola, inventandola dove non c’è, invitando a credere in dio (?) piuttosto che ai propri occhi.
Se la religione è l’oppio dei popoli, la fede è l’extasy, perchè non si limita a inibire i neuroni, li brucia proprio.

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