Al Qaeda è ora nel Maghreb. Ad Algeri ha usato il suicidio del terrore. A Casablanca la polizia ha snidato quattro terroristi che si sono fatti saltare in aria. Il terrore dunque è più vicino, deciso a espandere la sua area oltre la guerra irachena e afghana. I talebani sono all’offensiva in Afghanistan e le madrasse wahabite continuano a crescere in Pakistan, dove Musharraf è ora più isolato. In Somalia le corti islamiche hanno ripreso l’offensiva. Se si pensa che guerriglie islamiche operano in Thailandia, nelle Filippine e in Indonesia, si delinea una linea di scontro che copre tutta l’area del mondo musulmano e tocca i confini dell’Occidente. È il conflitto fondamentale che nasce dal ritorno dell’Islam a porsi come identità totale, anche politica, o riscoprendo il califfato o imponendo in tutta l’area musulmana e oltre la sharia coranica come legge dello Stato. L’Islam fondamentalista corrode gli Stati islamici, eredi del colonialismo europeo, consuma la forma Stato che nel mondo musulmano è una eredità europea, cioè cristiana.
Il concetto di Stato come autonomo dalla religione è un pensiero del mondo cristiano, che si scontra con l’idea dell’unità e dell’unicità della comunità islamica, omogenea all’unità e all’unicità di Allah. L’opinione pubblica europea, e anche parte di quella americana, pensa che la crisi in cui viviamo sia frutto della guerra di Bush e si rifiuta di vedere la realtà. È la definizione dell’Islam come comunità mondiale una e unica che scatena il conflitto: un conflitto che la mente europea non può concepire perché non sente, per molte ragioni, il fascino dell’assoluto. Ma il mondo islamico lo sente e manda all’Occidente un guanto di sfida: il guanto della morte, i suicidi-omicidi. La Chiesa conosce i martiri e l’Occidente conosce i soldati. Time ha pubblicato recentemente le lettere di semplice umanità inviate dai soldati americani che, dopo averle scritte, sono morti in battaglia. Ma il mondo islamico conosce la morte simbolica, la morte come guerra contro l’altro e l’altro è storicamente quasi sempre il cristiano, il figlio della Cristianità anche divenuta Occidente.
Al Qaeda in Marocco e in Algeria vuol dire che la guerra terrorista diviene più vicina alle terre europee. L’Europa può rifiutarsi di vederlo ed esaltare la capacità multilaterale del Vecchio Continente nei confronti del «militarismo» americano. Se la causa del male è la guerra di Bush, il pacifismo europeo è la soluzione appropriata. La resa compie sempre un armistizio, anche se è difficile capire quale armistizio sia possibile di fronte alla totalità una e unica della comunità islamica. Mentre cadono le vittime musulmane in Algeria e saltano in aria i terroristi in Marocco, il governo italiano, che ha trattato la liberazione di Mastrogiacomo attraverso Gino Strada, persegue il suo obiettivo di decostruzione dell’Occidente, producendo in Italia una legislazione sull’immigrazione che possiamo chiamare cosmopolita. È un valdese di Rifondazione che introduce questa legislazione in base alla quale un extracomunitario può entrare in Italia come sponsor di se stesso. Mentre vengono aboliti gli odiati centri di prima accoglienza e rimangono solo centri d’identificazione: un immigrato identificato può circolare in Italia. Immigrare in Italia è divenuto un diritto dell’extracomunitario. E anche l’extracomunitario che proviene da Paesi musulmani, dove cresce la febbre del fondamentalismo wahabita. Che i salafiti vengano a noi, sembra dire il buon ministro Ferrero. Le vie del buonismo sono infinite e imprevedibili. […]
Il testo integrale dell’articolo di Gianni Baget Bozzo è stato pubblicato sul sito de La Stampa
«Il concetto di Stato come autonomo dalla religione è un pensiero del mondo cristiano,»
Per niente proprio. Il mondo cristiano, ancora oggi ed oggi più che mai opera per risottomettere lo stato alla religione. In Italia la riconquista è a buon punto. Il concetto di Stato come auronomo dalla religione appartiene all`illuminismo ed al liberalisno, ed a tutti, meno che al cristianesimo. I cristiani assistevano indifferenti e divertiti ai roghi di chi si permetteva di obiettare al potere dei preti e rispettivi ruffiani.
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………………………….,.Roma
piú non trionfa.
Piú non trionfa, poi che un galileo
di rosse chiome il Campidoglio ascese,
gittolle in braccio una sua croce, e disse
– Portala, e servi. –
“è difficile capire quale armistizio sia possibile di fronte alla totalità una e unica della comunità islamica. Mentre cadono le vittime musulmane in Algeria […]”
ma se sono musulmani che ammazzano altri musulmani, come fa ad esserci una totalita una e unica della comunita islamica? ma che me lo chiedo a fare, lo ha scritto badget bozzo…
lasciando da parte la figura di badget bozzo, devo dire che ha ragione. Potete e possiamo criticare la chiesa quanto vogliamo, ma a me l’islam fa 1000 volte più paura, ed a differenza della chiesa è in continua espansione, anche e soprattuto grazie alla politica demografica, ripeto che lo si voglia o no
La civiltà occidentale è quella di oggi, laica e liberale, il “mondo cristiano” l’abbiamo avuto nel medioevo, i secoli bui del terrore ed era (è) lo specchio della teocrazia mussulmana, praticamente la stessa cosa, forse perfino più feroce, inumana, ipocrita. Purtroppo ci stiamo ritrovando due cancri che stanno da tempo invadendo la nostra società occidentale democratica, il cristianesimo ed il comunismo con i suoi zombies, che riconoscono i mussulmani come loro alleati nello sconfiggere la democrazia, la nostra società liberale.
Concordo con Necron
@Necron: I comunisti mangiano i bambini, non lo sapevi? Anzi, organizzano banchetti a base di bambini cristiani insieme ai terroristi islamici di Al Quaeda.