Con una solenne cerimonia nello Yad Vashem, il Museo dell’Olocausto di Gerusalemme, è cominciato domenica sera in Israele il Giorno della Shoah, dedicato al ricordo dei sei milioni di ebrei morti nei campi di sterminio nazisti.
Alla cerimonia, che apre una 24ore di iniziative che si concluderà lunedì sera, assistono le massime autorità dello Stato e i membri del corpo diplomatico, tra i quali il Nunzio apostolico, monsignor Antonio Franco, che ha deciso di partecipare alla commemorazione nonostante l’incidente di una didascalia su Pio XII ritenuta offensiva dal Vaticano. Per quella frase, considerata fuorviante e ingenerosa nei confronti dell’ex pontefice, il nunzio aveva in un primo tempo ipotizzato di disertare l’iniziativa. La crisi era però rientrata .
Durante la celebrazione alcuni sopravvissuti ai campi di sterminio e alle persecuzioni naziste hanno acceso sei torce, in ricordo dei sei milioni di ebrei uccisi. […]
Lunedì mattina tutti gli israeliani si fermeranno alle 10, ora locale (le 8 in Italia) per un minuto di silenzio mentre le sirene di tutto il paese si metteranno a suonare in ricordo delle vittime della follia nazista.