Leggo su Avvenire il resoconto dell’Arcivescovo di Firenze, Cardinale Ennio Antonelli, in relazione alla vicenda di Don Cantini.
«Nell’estate del 2005 mi è pervenuto un dossier di lettere firmate, con accuse di gravi delitti nei confronti di don Lelio. Dopo ponderata valutazione, ho deciso un primo intervento. Ho chiesto e ottenuto la rinuncia scritta all’ufficio di parroco, permettendo a don Lelio di andare ad abitare in una casa isolata a Mucciano nel Mugello, senza alcun incarico pastorale».
La “ponderata valutazione” di una serie di circostanziate (e firmate) denunce a uno stupratore di minori conduce, dunque, al silenzio sulla vicenda e al ricovero dell’accusato in una casa di campagna. Cominciamo bene.
«Essendo don Lelio ultraottantenne e malato ed essendo i fatti a lui contestati ormai lontani nel tempo e giuridicamente prescritti, ritenevo che questo primo provvedimento, almeno provvisoriamente, avrebbe potuto bastare. Col tempo avrei avuto la possibilità di studiare meglio la situazione di fatto e la stessa normativa giuridica, che non conoscevo abbastanza, dato che questo era il primo caso del genere che mi trovavo a gestire in tanti anni di ministero episcopale».
[…]
Ha fatto bene a dire queste cose: praticamente una confessione scritta di favoreggiamento. Coraggio, visto che il luogo abituale di riunione non manca e due persone gia’ le abbiamo trovate, ne troviamo un’ altra e facciamo scattare anche il reato associativo !
Giuro che leggere ‘ste cose mi toglie le forze…
la cosa scandalosa è anche che questo prete ottantenne se ne vive tranquillo in una casa che sicuramente gli è pagata dalla diocesi, dunque con l’8 per mille…!
stavo pensando… come i cristiani creano i loro templi per riunirsi, adorare il loro Dio, officiare riti e leggere i loro testi sacri, non sarebbe una brutta idea creare degli spece di “templi del Logos” (non intendo tornare ai templi della Ragione dell’illuminismo) intendo con Logos quello che intende Odifreddi nel suo libro, comunque, dei luoghi di conoscenza e filosofia, in cui si tramanda il sapere razionale, si discute e volendo si filosofeggia.. non un luogo di erudizione, ma un luogo di ragionamento e discussione filosofica dal punto di vista del non credente.
Trovo scandalossissimo, come gia’ detto, che le vittime non si siano rivolte alla magistratura. Che il vescovo abbia coperto tutto, poi, non mi meraviglia, ma dovrebbe far riflettere. E’ un comportamento mafioso, condito di falsa pieta’. Sono quasi certo che se il pedofilo fosse stato dell’arcigay, per esempio, il vescovo non avrebbe avuto problemi a denunciarlo.