Una Chiesa che parla a tutti, e il cardinale Camillo Ruini, ripetendo tre volte la parola tutti pare voglia davvero dare l’idea della globalità: «Credo – dice – che la Chiesa in genere, e il clero in particolare, deve avere questa ambizione oggi, di parlare a tutti e per tutti, non soltanto per quelle persone che frequentano la chiesa e che hanno diritto alla nostra attenzione pastorale, ma non bisogna limitare lì il suo orizzonte, non solo perché Gesù Cristo è morto per tutti, ma perché il contenuto oggettivo di ciò che diciamo è per tutti, per tutti…. Tutti. Per quanto è possibile. Questo è certamente un impegno molto difficile che sta davanti a noi, e io riscontro per esperienza personale una grande disponibilità alla interlocuzione; quando si parla in modo comprensibile si provocano risposte che, magari, possano essere anche risposte che dissentono, ma sono comunque vere risposte, con le quali si può cominciare a costruire insieme». Camillo Ruini, cardinale tra due Papi, è alla Pontificia Università Lateranense come autore di due libri, su due Pontefici, appunto, riuscendo (parole del rettore, monsignor Rino Fisichella) «a far rivivere l’esperienza di Giovanni Paolo II e a introdurci al pensiero di Benedetto XVI». Il cardinale Ruini, condividendo le parole di Giuliano Ferrara che hanno preceduto le sue, rivendica così il dovere della Chiesa di parlare contro le tentazioni di chiuderla nella pastoralità.
I due volumi di Camillo Ruini, Alla sequela di Cristo. Giovanni Paolo II, il Servo dei Servi di Dio e Verità di Dio e verità dell’uomo. Benedetto XVI e le grandi domande del nostro tempo, pubblicati entrambi da Cantagalli, sono stati presentati ieri sera a Roma da monsignor Stanislaw Rylko, da monsignor Giampaolo Crepaldi, che ha curato anche la prefazione del secondo titolo, e da Giuliano Ferrara.
Al Papa, aveva detto il direttore del “Foglio”, si chiede non solo di essere pastore ma «di confinarsi nella pastoralità, di essere pastore e solo pastore. Invece con un libro che è anche catechesi, dedicato a Gesù di Nazaret, il Papa non accetta il recinto: si ripropone come teologo e dà una lettura smagliante e di straordinario interesse, coerente con la dottrina sociale della Chiesa».
Ferrara rivendica, seduto tra tre vescovi e un cardinale, la sua laicità e la sua estrazione familiare atea e massonica, tuttavia ammette che una cultura diffusa, quella cultura alla portata di tutte le tasche, non afferra che ci sia stato un indebolimento, come scrive anche Ruini, della speranza e dell’attesa della salvezza, verificatosi nel corso dei secoli. «Il cardinale Ruini dice una cosa verissima – afferma Ferrara -. Il mondo in cui tutti possiamo definirci uomini allo stesso titolo non è il mondo umano, originario, ma il mondo cristiano, e con l’indebolirsi del peso del cristianesimo nella totalità politica del mondo contemporaneo, questa dimensione va rendendosi sempre più evanescente, ed è sempre più difficile avere non un generico umanesimo astratto e filosofico, ma un concreto umanesimo che consiste nel rispetto della dignità della persona; e tutte le considerazioni sulla necessità di fondare una nuova antropologia, come insiste Ruini, vanno nella stessa direzione, che io condivido in modo radicale, che è quella di riflettere sul tentativo del potere tecnico scientifico dell’elaborazione e rielaborazione dell’umano, al quale non corrisponde un incremento della nostra effettiva capacità etica di affrontare questi problemi». […]
Il testo integrale dell’articolo di Giovanni Ruggiero è stato pubblicato sul sito di Avvenire
Vecchio sessuofobo inacidito lo sappiamo bene che vuoi imporre la tua malata visione della vita a tutti. Tranquillo, fatti fare un pompino allo yogurt da Suor Germana e fumati una tromba che poi ti ascolto …
La chiesa cattolica dovrà anche parlare a tutti ma finchè ad applaudire ci saranno soprattutto gli ipocriti campioni del “vai avanti te che a me viene da ridere” come Ferrara non possono aspettare che “tutti” siano disposti a prenderli sul serio
quando deve dire stronzate, è neglio che la chiesa stia zitta…
la cosa che mi fa imbufalire a bestia (me che sono credente, non cattolica…) è che la chiesa debba essere così presuntuosa da voler imporre la sua visione, così parziale comunque e confessionale, a tutti! E’ una superbia blasfema, una tal raffazzonata presunzione che ci vorebbe davvero un bavaglio allora, a questo punto sarebbe salvifico mettere la museruola a cotali prepotenti…
Ferrara è poi un maiale ex comunista ex laico che adesso gioca a fare il chierichetto, venduto….
Giuliano Ferrara potrebbe scrivere un libro intitolato: “Non vi so spiegare perchè non sono cattolico quindi fate a meno di chiedermelo”
“Credo che la Chiesa in genere, e il clero in particolare, deve avere questa ambizione oggi, di parlare a tutti e per tutti(…)”
Vedete, è questo che odio del cristianesimo, il suo essere una religione basata sulla predicazione, il che dimostra quanto sia contraddittoria sin dalla base, visto che con le loro prediche i cristiani non intavolano alcun dialogo costruttivo ma, semplicemente, vessano gli stili di vita diversi dai loro proponendo il proprio come l’unica la via per la salvezza, contravvenendo quindi ad un insegnamento del loro romanzato fondatore, quello che vieta di giudicare chiunque a priori
“(…)Non solo perché Gesù Cristo è morto per tutti, ma perché il contenuto oggettivo di ciò che diciamo è per tutti, per tutti…. Tutti.”
Questo è il dialogo cristiano, imporre la propria visione cercando di intimidire il prossimo con l’immagine del cristo morto, che è stato ucciso “anche per Te, per Tutti! (Forza Quattro)”; come non impietosirsi difronte ad un cadavere? La strategia è subdola, e funziona molto spesso, in maniera efficace
“Il mondo in cui tutti possiamo definirci uomini allo stesso titolo non è il mondo umano, originario, ma il mondo cristiano”
QUESTA FRASE, SEMPLICEMENTE, E’ SPREGEVOLE
Diciamo che se prima di parlare a tutti, imparasse ad ascoltare tutti…
Quello che interessa a loro più che altro è che i laici “sani”, seguendo l’esempio fulgido di Ferrara, si rendano conto che in un regime di religione conformista l’unico modo di togliersi di mezzo il prete è sempre stato quello di “dargli ragione e allungare il centone”. Quelli che non lo capiscono (magari perchè hanno problemi di udito…) sono “laicisti”
Io trovo incredibile che le gerarchie cattoliche non riescano a capire un concetto semplicissimo: se una confessione religiosa si arroga la prerogativa di parlare a nome di tutti, e non solo dei suoi fedeli, lo stesso potere puo’ essere invocato a buon diritto da altre confessioni religiose. E qui, scusate, sono potenziali cazzi.
Il giorno in cui gli islamici in Italia inizieranno a fare la voce grossa, come li fermiamo, visto il cattivo esempio che la c.c. fornisce di continuo? Non lo capisce Ruini che e’ nel suo stesso interesse che lo Stato sia impermeabile alle religioni, ovvero laico? Che cosa succedera’ quando l’imam Kilosah pretendera’ di imporre, che so, la preghiera 5 volte al giorno o il cibo kosher o il divieto di mangiare maiale o…?
La chiesa deve parlare a tutti… se poi non viene ascoltata da parte di qualcuno, bhé che questo qualcuno vada a farsi fottere…
Ho interpretato bene il pensiero ruinando?
Ma come siamo ruinati!!! haha
Saluti
la Chiesa non si offenderà se io non ascolto le stronzate che dice…(?)
comuqneu faccio notare che la frase “parlare a tutti e per tutti” è terribilmente ambigua
Ferrara……
dal girovita, proprio un esempio di uno che vive di spiritualità e preghiere!
“parlare a tutti e per tutti”
no, è una frase terribilmente MINACCIOSA E AUTORITARIA!!
Da intendere così: quando NOI parliamo tutti devono ascoltare. Quando NOI parliamo, parliamo a nome di tutti e nessun’altro ha voce in capitolo.
Come evitare la sensazione che vogliano trasformare l’Italia in uno stato dichiaratamente confessionale, e poi anche avviare l’Italia e forse l’Europa sulla strada di una guerra di religione, in ciò ben sostenuti dai loro degni compari islamici?
Tutti insieme, fanno venire in mente una frase saggia che ho letto, attribuita (ma non garantisco) a J.L. Borges: La maggior parte dei conflitti che affliggono gli umani assomigliano alla lotta di due calvi per un pettine.
altro luogo appena creato in cui poter dire la nostra
http://perlafamiglia.blogspot.com/
Sorry: … assomiglia alla lotta …
che un individuo tanto viscido ai miei occhi ,
vada a parlare a tutte le creature che sono state
umiliate e offese da i suoi preti ,vescovi,cardinali ,
e comunque detti cattolici che in nome del loro dio hanno
stuprato sodomizzato abusato allegramente
ritenendosi al di sopra di tuttp e di tutti .
DOVE LI AVETE MESSI EMINENZA STI PECCATORI ????
STI ANIMALI IN LIBERA USCITA???’
noi delle vostre chiacchere ce ne sbattiamo .
siamo troppo preparati con cultura sopra la media
perche ci potete convoncere ,
il tempo delle favole vostre e MORTO,
COME COLUI CHE AVETE TRADITO.
il solito teatrino col finto ateo che si fa la comunione dicendo che è un aperitivo e si confessa perchè lo fa sentire bene e risparmia sullo psicologo… di cui avrebbe tanto bisogno.
Per altro la mia capacità etica e critica riesce a venire a capo di questi problemi etici, quando la scienza li pone, e mi sento sereno, anche nello sbagliare. Mi dispiace vedere che se uno non ci riesce arriva poi a concludere che questa difficoltà è di tutti invece che solo sua e la generalizza con tanta facilità al resto del mondo… tanto da condividere l’imposizione di un divieto a tutti. Un errore cognitivo tipico nei credenti in cose indimostrabili… che genera insicurezza personale ed il bisogno di regole e divieti per tutti 🙂
poichè “la chiesa deve parlare a tutti e per tutti”, intendo per la gioia di tutti.
allora affinchè la chiesa parli per me, il papa dovrebbe affacciarsi da san pietro e annunciare: “oggi è un giorno di grande gioia per il popolo dei credenti e dell’umanità tutta, la rivelazione ci dice che DIO NON ESISTE. diffidate dei falsi profeti, diffidate della chiesa, diffidate dei predicatori che poggiano sul robusto basamento della finanza vaticana e del conformismo religioso. trovate in voi la forza, nella razionalità umana, nel dubbio e nel metodo scientifico.”
MA LORO LO SANNO BENISSIMO CHE NON ESISTE.
SOLO CHE GENTE CHE DA 2000 ANNI SI FA’ MANTENERE.
A SPESE DELLO STATO E DELLA POVERA GENTE,
NON AMMETTEREBBE MAI CIO’.
COME FAREBBERO ????NON HANNO MAI DICO MAI FATTO ;SALVO NATURALMENTE ;
POCHE ECCEZIONI, FATTO UN CAZZO , MANGIANO BEVONO E SCOPANO
ALLA BARBA DELLE GENTI STOLTE .
MA CAZZO CON CHI CREDONO DI PARLARE STI INTRAVESTITI .
DI NERO .
VENISSE IL GIORNO CHE PER VIVERE DOVESSERO LAVORARE,
VEDRETE QUANTE VOCAZIONI ????.:::::……
Che “Gesù Cristo è morto per tutti” non risulta dagli atti processuali. Dove l’avrà appreso Ruini? Se parla a tutti inventandosi gli avvenimenti, larga parte di tutti impareranno a non ascoltarlo.
In effetti il buon Ruini ha sempre cercato il dialogo e ha tentato in ogni modo di parlare a tutti. E’ questa un’intima tradizione cristiana che molti atei ci invidiano. Fin da tempi remoti gli uomini divinamente ispirati hanno cercato di parlare a tutti, di dialogare con tutti. I primi a usare tale prassi furono i domenicani. Mi ricordo di aver studiato di un simpatico frate che amava parlare molto d’avanti al falò nelle piazze. Già a quei tempi era in atto un dialogo con gli omosessuali, un dialogo focoso e appassionato.
focoso perché di solito l’omosessuale era parte integrale del falò; appassionato perché il buon domenicano spesso si emozionava a veder cuocere l’atroce omosessuale. Anche se l’odore delle carni combuste era alquanto sgradevole si rimediava gettando semi di finocchio nel fuoco per coprire il puzzo. Da qui il simpatico epiteto con cui da quel periodo la Chiesa iniziò a chiamare gli omosessuali: finocchi!
da quel tempo ad oggi il dialogo interreligioso non si è mai assopito anche se oggi solitamente chi si oppone alla Chiesa non si trova a far parte di un falò. Ruini rappresenta con grande veemenza questa intrinseca vocazione al dialogo che si tramanda da quel frate domenicano fino ad oggi.
saluti dal vostro ispirato Aldo
@Guidus
Non lo capisce Ruini che e’ nel suo stesso interesse che lo Stato sia impermeabile alle religioni, ovvero laico?
Si’ che lo capisce, ma che gliene frega. Soldi e potere e si va da dio…
Ferrara lo propongo come papa-da-guerra con una bella corazza di titanio rivestita di platino. Sai che figura!
Iersera, la puntata di 8.5 era da antologia:
Lufthawk, Sorci, Parsi e Cervellera (un prete).
“La chiesa deve parlare a tutti.”
Non è che “deve”.. al massimo “può” farlo, ma sempre e solo se riesce ad essere convincente (in senso scientifico). Altrimenti è come se parlasse la Wanna Marchi o l’astrologo di turno (e infatti è esattamente così).
ASCOLTATE L’INTERVISTA A PIERO STEFANI , AUTORE DEL LIBRO ” LE RELIGIONI SECONDO ANDREA ”
http://www.media.rai.it/mpelenco/0,,lestorie^18546,00.html
http://www.media.rai.it/mpelenco/0,,lestorie^18546,00.html
E no! Il cardinal Ruini e gli altri, non possono dire ciò che vogliono, nel nostro Stato. Si credono padroni degli umani e, purtroppo, qui da noi hanno molto credito. – Potremmo anche noi criticare e obiettare l’imposizione di
certi vescovi, che a noi non vanno a modo. — Non è neppure naturale che i preti non possano sposarsi, (solo se lo fanno di nascosto o con la perpetua). E le suore, altrettanto. E, poi loro dicono a noi di essere contro natura? Una grande lezione di ipocrisia. – Il discorso andrebbe allungato, naturalmente.
La Chiesa può anche parlare a tutti (se le va, eh, mica ci strappiamo i capelli se stanno zitti), ma non è che tutti “debbano” starla a sentire.
Scusate l’off topic, ma vi segnalo un link dove potete sottoscrivere una lettera aperta al parlamento italiano per la laicità (tra i promotori anche Odifreddi). Magari diffondete anche la notizia! Grazie.
http://www.letteralaicita.org/home
E perchè solo la chiesa cattolica? Che la legge consenta a tutti di parlare…..
Non lo fa?
E allora zitti tutti
Voi cattolici avete il permesso?
Allora lo stato non è democratico perchè concede privilegi ma concordatario e confessionale
Oltretutto siete stronzi perchè mi obbligate a finanziare le vostre chiacchiere
“Credo – dice – che la Chiesa in genere, e il clero in particolare, deve avere questa ambizione oggi, di parlare a tutti e per tutti”
PER TUTTI?!?! LA CHIESA DOVREBBE PARLARE PER TUTTI?!?!?!
Dico, siamo matti? L’unica cosa che condivido con Ruini è che, purtroppo, appartiene alla mia stessa specie (o magari lui non si è evoluto, chissà), mai e poi mai vorrei che lui parlasse in mio nome.
Se è questo che intendeva, è un folle.
Ebbri della gloria di dio perchè timorosi di non possedere alcunchè.
Questo vale per tutti, preti e comuni mortali.
Preti: O predico o lavoro per vivere.
Comuni mortali: o credo o mi accorgo di essere solo una scimmia evoluta.
Ognuno vuole i suoi privilegi, veri o illusori che siano.