I Vescovi portoghesi chiedono che i fedeli cattolici lottino per la vita

La 165ª Assemblea plenaria della Conferenza Episcopale Portoghese (CEP) si è chiusa questo giovedì a Fatima con un appello ai fedeli cattolici affinché lottino in difesa della vita.

Secondo i Vescovi, nonostante la legalizzazione dell’aborto nel Paese, “la questione mantiene tutto il suo peso nel campo della decisione morale”.

“La Chiesa cattolica, salda nella sua missione di fronte all’approvazione della legge sull’aborto, considera che questo sia il momento di riaffermare la sua determinazione nel lottare per la vita e aiutare le donne in difficoltà”, affermano i presuli, che dal 16 al 19 aprile si sono riuniti nella Casa di Nostra Signora dei Dolori del Santuario di Fatima.

“Facciamo appello alla retta coscienza delle donne, delle coppie, dei medici, degli infermieri e di tutti coloro che intervengono nel processo che può condurre all’aborto”, sostengono i Vescovi in un comunicato finale.

Secondo la CEP, “in questo contesto, la possibilità di obiezione di coscienza non dovrà mai avere incidenza negativa sulla vita professionale per chi la sceglie”. […]

Il testo integrale dell’articolo è stato pubblicato sul sito di Zenit

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5 commenti

Sailor-Sun

Sempre con questa obiezione di coscienza (controllata).
Volete lottare per la vita? Allora fate una campagna per la diffusione del preservativo, così che il problema aborto sia ridotto, migliorando allo stesso tempo la qualità della vita generale, diminuendo le preoccupazioni per le gravidanze indesiderate e problemi morali (intesi come della morale della singola persona) conseguenti.

Magar

Penso che neppure la loro obiezione di coscienza dovrebbe avere ricadute sulla vita (tout-court, non “professionale”) di chi sceglie di abortire: come si conciliano le due cose?

Soqquadro

Che inflazione di “appelli per la vita”, dove erano tutti questi appelli tra il 1938 e il 1945?
(E dove sono quando vengono schioppettati i medici abortisti e i Matt Sheppard della situazione?)

Franco Siccardi

Soqquadro, in Portogallo la feroce dittatura salazarista ha continuato a torturare ed assassinare con il beneplacito e la complicita’ dei ciarlatani cattolici sino al 25 aprile 1974.

Pertanto, prima di lanciare appelli per la vita di una cellula, il clero portoghese si chieda quanti esseri umani morti ammazzati ha sulla coscienza.

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