Perifrasi clericali

Secondo Angelo Amato, Segretario della Congregazione per la dottrina della fede, l’aborto, l’eutanasia, la ricerca scientifica sugli embrioni e la pillola RU486 costituiscono espressioni di un terrorismo che «viene subdolamente propagandato dai mezzi di comunicazione, manipolando ad arte il linguaggio con espressioni che nascondono la tragica realtà dei fatti».

Amato, in buona sostanza, auspica che le cose vengano chiamate con il loro nome, per evitare che dei veri e propri atti criminali non vengano riconosciuti in quanto tali a causa delle infide circonlocuzioni utilizzate dai media per descriverli.
L’idea mi piace, e per dimostrare pubblicamente la mia adesione all’iniziativa chiarificatrice propongo di provvedere immediatamente alle seguenti sostituzioni:

“omofobia” al posto di “difesa della famiglia naturale”;
“maschilismo” al posto di “sacralizzazione del corpo femminile”;
“tortura” al posto di “tutela della vita fino al suo termine naturale”;
“omicidio” al posto di “castità quale unico rimedio per sconfiggere l’AIDS”;
“sadomasochismo” al posto di “il cilicio è una pratica che appartiene alla cultura cristiana”.

Ha altre sostituzioni da suggerire, Arcivescovo?

Articolo di Alessandro Capriccioli pubblicato sul blog Metilparaben

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33 commenti

Marco G.

Un bel problema per la Questura. Cosa deve fare dopo le dichiarazioni di Mons. Amato? Dare la scorta ai medici o arrestarli? Mandare le pattuglie a protezione delle cliniche o a fare irruzione?

Markus

Bravo bell’articolo !

Come al solito fanno a gare per accusare gli altri delle proprie colpe.

Loro che per primi chiamano RADICI Cristiane d’Europa quelle che sono LE APPENDICI di un CULTO NATO IN ASIA, SULLA BASE DI UN MONOTEISMO NATO IN AFRICA.

Sempre gli stessi che propongono IL LORO ARBITRIO COME RIMEDIO ALLA SCIENZA ED AL RELATIVISMO E LO CHIAMANO PAROLA DI DIO !

Questi CAMPIONI DEL DOGMATISMO E DELL’ASSURDO CHE DEFINISCONO AMORE LA LORO PREVARICAZIONE?

Vergona !

Daniela M

Giusto! dire le cose con il loro vero nome:

vaticano=mafia pseudoreligiosa
papa=tiranno plutocrate
CEI=Comitato per l’Eliminazione dell’Intelligenza

Gianni

“Circonvenzione d’incapace” al posto di “evangelizzazione”

Stefano Chiaudano

A proposito di chiamare le cose con il proprio nome, ieri sera facendo zapping, ho visto ( mi sembra su RAI2) un pezzo della trasmissione protestantesimo; spiegavano come utilizzano l8 per 1000 i Valdesi: incredibile! Uno dei progetti è quello per diffondere l’utilizzo dei preservativi per combattere l’AIDS.
E il “signore”, rispondendo alla domanda del giornalista che gli chiedeva se fosse evangelicamente accettabile, ha detto: “si tratta di chiamare le cose con il loro nome: il preservativo è il mezzo più sicuto e “attuabile” per combattere l’AIDS.
Ma allora aveva ragione Giovanni Paolo II: fede e ragione possono convivere… non con il cattolicesimo…

Daniele Gallesio

Fede e ragione possono convivere?

Convivere è una parola grossa.
Di fronte a certi problemi, o fa un passo indietro la fede o fa un passo indietro la ragione.

Nel caso specifico dei preservativi, a quanto sembra, i cattolici fanno fare un passo indietro alla ragione, i protestanti alla fede.
In nessuno dei due casi fede e ragione sono applicate contemporaneamente.

Daniela

sono d’accordo con gallesio, qui si tratta di capire quali sono gli strumenti più adatti per combattere l’aids, si tratta di RAGIONARE, purtroppo molte menti sono offuscate dall’irrazionalità e non pensano.

Stefano Chiaudano

Chiaramente è la ragione, che di fronte a questioni pragmatiche fa fare un passo indietro alla fede. Chi accetta il dogma e basta, non ragiona per definizione.
Comunque i Valdesi dimostrano di avere sia la fede, sia la ragione e di saperle usare quando serve.

Damiano

Per i valdesi la fede è una questione personale, per i cattolici un pretesto per fare branco e dividere il mondo in due.

Daniela M

e per i valdesi vale la ragionevolezza, più che la ragione…

Daniela

fin quando la religione rimane qualcosa di personale e privato a me sta bene, ognuno è libero di credere a quello che vuole (miti, leggende o favole) e di gestire la propria vita come vuole, ma che assolutamente non deve essere imposta agli altri, e per inciso le parole di angelo amato trasudano una violenza inaudita ed un’ignoranza imbarazzante, io sono felice di essere atea e razionalista

giorgio

la comunione e’ endocannibalismo che e’ praticato tuutt’ora da certe popolazioni primitive ,vedi ad esempio certe etnie del bacino amazzonico che polverizzano la parte di ossa che restano dalla cremazione del corpo di capi tribu’,le mischiano con della purea di banane e lo mangiano.

rudy leonelli

Naturalmente ci sarebbe da aspettarsi (non dico “da pretendere”, ché il termine, per quanto logico, verrebbe reputato troppo “violento”…) che i vari sindaci, vice, e vice-vice, sindaci di centrosinistra che si stracciano le vesti ogniqualvolta un ex detenuto (come per esempio Renato Curcio) parla in pubblico dei temi delle ricerche (per es. sul precariato) a cui ha lavorato, e stigmatizzano l’esercizio della libertà di espressione garantita dalla Costituzione, adducendo che tale esercizio arreca, a loro dire, offesa alle vittime del “terrorismo”,

PRENDANO UNA NETTA E DURA POSIZIONE contro Angelo Amato, il quale, parlando di “TERRORISMO” a vanvera, reca OFFESA non soltanto alle donne che interrompono la gravidanza e a tutti gli esseri umani liberi di scegliere, ma anche alle vittime del terrorismo in senso proprio e in particolare delle stragi (quelle per nulla metaforiche: da Piazza Fontana ad oggi).

Signori (e assessori): ancora uno sforzo, se non volete essere ridicoli!

Sailor-Sun

X Giorgio, conosco anche io questa pratica, e la considero molto più umana di quanto non sia la sepoltura, in quanto si usa un gesto fisico e simbolico (resterai sempre con noi) invece di una lapide che, una vota edificata, può essere benissimo dimenticata nei cimiteri.
Già l’usanza di tenere le ceneri dei defunti in casa rende più presente il ricordo del defunto.

Esiste un temine superiore a ipocrisia? Perchè sarebbe attribuibile a chi, come bagnasco, reputa crimini l’aborto, l’eutanasia, la ricerca scientifica sugli embrioni e la pillola RU486, e nel frattempo copre i preti pedofili e li rende impunibili.

Sailor-Sun

Gallesio: puoi sempre usarle per concimarci l’orticello. Quello si che è ritorno alla terra. XD

fabrizio

“pedofilia” al posto di “lasciate che i pargoli vengano a me”

Il Filosofo Bottiglione

stavo proponendo un “clericalismo” anzichè “sana laicità”
ma poi mi sono accorto che l’ottimo Antonino mi ha anticipato.

Il Filosofo Bottiglione

propongo anche la semplice parola “embrione” al posto dell’ambigua circonlocuzione “essere umano in potenza”

Daniela M

@fabrizio

quella sulla pedofilia non mi sembra una battuta felice….

che c’entra cristo e i pargoli con la pedofilia?
Abbi pazienza, prenditela con i preti, con le suore, ma non i pare che quel passo del vangelo sia da intendere così, dai…

Sailor-Sun

X Daniela: io ci avevo gia pensato tempo fa…
In effetti nel contesto religioso di amore e pace portato da gesù che c’entrano i bambini? Forse può essere visto come “trasmettte ai bambini il mio messaggio” (e a tal proposito consiglio di guardare sul forum la sezione ateismo –> firus della fede –> links).

Daniela M

@sailor sun

perchè i bambini sono l’innocenza e la purezza di pensiero…infatti nel vangelo si dice anche che chi non sarà come un bambino non entrerà nel regno dei cieli…
crsito vuole indicare come bisogna essere dei bambini dentro, per accogliere il suo messaggio…mi sembra, anche laicamente, un bel concetto..

Sailor-Sun

X Daniela: Poeticamente è un bel concetto, ma purtroppo può essere usato dalla chiesa attuale (e non solo nel cristianesimo) per inculcare nella mente priva di difese del bambino tutte le cavolate che si vogliono, in particolar modo quelle finalizzate al controllo della coscienza.
Insegnare l’amore è giusto, ma spesso lo si usa come cavallo di troia per l’invasione clericale nella vita altrimenti libera degli uomini.
L’insegnamento dell’amore puro, nel contesto attuale, è utopia.

Il Filosofo Bottiglione

d’accordo con Sailor. essere come i bambini per entrare nel regno dei cieli è un concetto di grande efficacia poetica, ma come prassi ha una luce diversa. infatti i bambini, se non governati dall’etica degli adulti, sono in grado di compiere notevoli efferatezze.
simbolicamente c’è dietro tutto il significato dell’essere liberi dalle regole e dal sistema di valori che Gesù (o il gruppo di eretici che con quel nome viene rappresentato), da bravo eretico, contestava.
la chiesa, poi, come struttura di potere, l’ha sempre usato per scrivere le proprie corbellerie sul foglio bianco delle coscienze dei bambini. ma lo avrebbe fatto a prescindere da quelle parole di cristo: come tutti i regimi si è interessata all’educazione settaria dei bambini.

fabrizio

ok ho fatto una battuta infelice! il senso voleva essere che molto spesso i preti hanno un po’ travisato il senso di quelle parole!

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