E’ Abdullah Gul, attuale ministro degli Esteri, il candidato alla Presidenza della Repubblica di Turchia per l’Akp, il filo-islamico Partito per la Giustizia e il Benessere guidato dal premier Recep Tasyyip Erdogan: lo ha annunciato lo stesso Erdogan davanti all’assemblea dei deputati del partito. La designazione di Gul e’ stata decisa dal comitato esecutivo dell’Akp al termine di una riunione al vertice.(1)
“Nessuno deve avere dubbi che, se sarò eletto presidente dal Parlamento, mi atterrò alle norme costituzionali di laicità”.
Lo ha affermato, nel corso di una conferenza stampa, Abdullah Gul, il neocandidato alla presidenza della Repubblica del partito conservatore di radici islamiche, Akp, che forma l’attuale governo turco monocolore.
Gul, che attualmente riveste nel governo turco la doppia carica di vicepremier e di ministro degli esteri, ha dichiarato che intende essere fedele agli ideali del padre della Patria, Kemal Ataturk di una “Repubblica laica, democratica e sociale”.(2)
Il Parlamento di Ankara comincera’ venerdi’ le votazioni per l’elezione del nuovo capo dello Stato, l’undicesimo nella storia della Turchia moderna.
Fonti: SwissInfo(1) e SwissInfo(2)
Gul è apparentemente più moderato rispetto a Erdogan, ma comunque il loro obiettivo è una laicità più aperta alla religione. D’altra parte il dilemma è o lasciare la laicità in mano ai militari (impensabile per l’entrata nella UE) oppure aprire agli islamisti che attraverso le associazioni di patronato e caritative stanno avanzando nella società.