Card. Poupard: dialogo interreligioso “via della pace” contro il terrorismo

Per il card. Poupard il “crescente fenomeno della convivenza con i musulmani costituisce ancora di più oggi sullo sfondo della minaccia del terrorismo, una sfida per noi cristiani: siamo chiamati ad un forte impegno di formazione e di rafforzamento della nostra identità, affinché siamo in grado di rendere ragione della speranza che ci anima”. Sottolineando che gli aeroporti costituiscono “un punto nevralgico del nostro mondo” il porporato ha sottolineato che questi devono diventare luoghi in cui “viaggia” il bene, luoghi di “speranza di vita, non di morte, di testimonianza di possibile dialogo tra culture e religioni diverse”. In questi luoghi i cappellani devono “incoraggiare il dialogo” impedendo che la paura e il pessimismo “danneggiano i rapporti con essi”. Il cardinale, per impedire confusione tra i fedeli sull’uso dei luoghi di culto, suggerisce di affiancare alle cappelle cattoliche “sale di meditazione interconfessionali”. “Il dialogo – ha poi concluso il rappresentante vaticano – supera le paure che il terrorismo suscita e apre spirargli di una nuova umanità”, aiuta a “spazzare” via la “cultura del terrore” e a formare “persone nuove” capaci di “dare risposte vere e illuminate dalla fede ai mali”.

Fonte: Agensir

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7 commenti

Sailor-Sun

Se si chiede di incentivare le differenze, che solitamente sono fonte di odio per il diverso, non si può chiedere laa maggiore comprensione reciproca. O no?
Sarebbe come chiedere di ripassare l’italiano per andare in inghilterra.
La razionalità è universale, non la fede.

Giorgio

“sale di meditazione interconfessionali”.

Mi sembra un’ottima idea. Chiudiamoli in una stanza ed aspettiamo il botto.

Markus

AAAAAHHHH MI SCAPPA UNA PREGHIERAAAAA PRESTOOO PRIMA DI PARTIREEEEE :LOL:

Togliamo invece qualunque luogo di culto dagli aeroporti !

Innanzitutto pregare non mi risulta che sia necessario come andare al bagno.
Ma se fosse un disturbo ossessivo compulsivo, è un problema personale da discutere con uno psicologo, invece di tradurlo in un costo sociale ed in un fiorire di templi… per par condicio sarebbe giusto crearne almeno un migliaio … diciamo uno per culto… in tutti gli aeroporti. Poi te lo immagini l’animista africano o l’induista che un giorno arriva a Londra, non trova il tempio della propria divinità e chiede i danni alla corte di giustizia europea perchè è stato discriminato ?

Persino i fanatici religiosi di squadre diverse non perdono occasione per accordarsi tra di loro ed imbrattare il mondo con le loro differenti ossessioni invece di lasciarlo laico e libero a tutti.

Per me la vera strada per la pace è una sfida tra salute mentale laica e tollerante contro il fanatismo religioso di qualunque tipo.

Stefano Chiaudano

Alla faccia del dialogo: i cattolici nelle loro cappelle, e tutti gli altri nelle sale di meditazione.
Tutti sullo stesso piano, vero monsignore?
Questi la discriminazione ce l’hanno nel dna!

Sailor-Sun

Le cappelle e le chiese non servono per pregare (si può fare ovunque), ma per dare modo ai pastori predicatori di espletare la loro funzione di megafoni umani, trasmettendo ininterrottamente messaggi del regime cattolico.
Se no perchè tirerebbero su chiese su chiese? Non bastano quelle che ci sono gia? Vogliono essere vicini al cuore (e al cervello) delle persone, così vicini da esserci dentro e pensare per loro.
Eppoi, chiese negli aereoporti? Negli ospedali posso capire, perchè il dolore che spesso si concentra in tali edifici porta spesso la gente al desiderio di conforto, identificato irrazionalmente con il dialogo (?) con dio, ma negli aereoporti…mi sembra che vogliano solo portare sfiga.

zumpappa

Diciamo che si è cominciato con l’invasione dell’Afghanistan da parte dei comunisti bolscevichi…
Minchia, ma all’origine di ogni casino ci sono i comunisti! E’ da non crederci, ma pare vero!

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