Sos Laicità è uno sportello “confidenziale e gratuito” che la Uaar, Unione degli atei e degli agnostici razionalisti, nel cui comitato di presidenza siedono fra gli altri Margherita Hack e Piergiorgio Odifreddi, ha creato per dare sfogo ai «cittadini vittime o testimoni di prevaricazioni religiose o di violazioni della laicità dello Stato». Negli ultimi mesi – informa la UAAR nel suo sito online – il servizio ha funzionato a pieno ritmo. Centinaia di persone hanno segnalato «intimidazioni e delazioni» da parte di parroci che non hanno gradito scelte laiche come non battezzare i propri figli, decidere di non sposarsi e convivere ma, soprattutto, fare richiesta per essere «sbattezzati», cioè tolti dal registro dei battezzati.
«C’è chi si è visto recapitare convocazioni perentorie in diocesi – assicura in una nota l’Unione degli Atei – chi ha dovuto sopportare telefonate su telefonate, o fornire imbarazzate spiegazioni ai familiari precedentemente informati, in modo ovviamente tendenzioso, dal parroco». Nei casi di laicità irriducibile, pare sia scattata anche la «minaccia di vedere il proprio nome e quello dei familiari esposti “al pubblico ludibrio” sulle porte della Chiesa del paese».
Alessandra Longo, pagina 4 del numero odierno di “Repubblica”
Fondiamo il telefono (chessò) arcobaleno (libertà di pensiero contro il dogmasmo clericale) per i casi di abusi da parte del clero (compresi quelli sessuali, ovvio).
ci sto’ facciamolo, io ho dovuto combattere un demone cristiano
sul posto di lavoro ,mi rompeva le palle tutti i giorni .
meno male che ho vinto io .
facciamolo sailor ciceracchio e con te .se vuoi ti faccio avere la mia mail.ok
Queste cose corrispondono al vero?
Aò, semo famosi!
(Almeno ogni tanto almeno un riquadro (9cm x 9cm) di giornale per noi atei, dopo le intere paginate su ogni peto puzzolente e retrogrado degli scarafoni vaticani.)
Jean: io mi sono sposata a Milano (mia residenza) e non nel paesino di mio marito perché altrimenti sua madre avrebbe potuto avere problemi (parroco che l’addita pubblicamente, e si sa che qualcuno che non vede l’ora di avere il permesso di malignare c’è sempre). Quando il marito, evidentemente e apertamente ateo, ha chiesto di essere sbattezzato è venuto fuori un polverone.
E guarda che i miei suoceri sono persone di vedute larghissime, e il paesino non è nemmeno uno dei più bigotti della Penisola…
cioe’ scusa, mi sfugge…
…tu sei atea e ti sei comunque sposata in chiesa a Milano perche’ al paesino il prete… ?
…o forse ho capito male io ?
Io ho capito che si è sposata civilmente a Milano appunto perché altrimenti il parroco li avrebbe additati…?
“Nei casi di laicità irriducibile, pare sia scattata anche la «minaccia di vedere il proprio nome e quello dei familiari esposti “al pubblico ludibrio” sulle porte della Chiesa del paese».
Questa affermazione mi sembra inverosimile, IMHO violerebbe la legge sulla Privacy.
Cmq un laico convinto e di carattere può anche infischiarsene di essere esposto sulle porte della Chiesa, magari qualcun altro lo segue;-)
Io mi sono sposata civilmente. E poi ho divorziato civilmente.
Feci presente al giudice che, come capita spesso nelle separazioni, non ritenevo eticamente corretto il comportamento del mio coniuge.
La sentenza di divorzio, IN NOME DEL POPOLO ITALIANO, disse nelle motivazioni che non potevo invocare l’eticità di comportamento del mio ex-coniuge, poiché il mio matrimonio civile non aveva carattere di sacralità.
Forte questa sentenza della Repubblica Italiana:-D
Anno domini 1996
>Questa affermazione mi sembra inverosimile, IMHO violerebbe la legge sulla Privacy.
La legge su cosa… ??? AHAHAHAHA
Ti serve mettere sotto controllo il telefono di Tizio ? …basta pagare.
Vuoi conoscere da quali medici Caio si e’ fatto visitare negli ultimi 5 anni ? …basta pagare.
Ti serve sapere… ? …basta P A G A R E !!!
a volte un questurino che arrotonda ….a volte un qualunque impiegato delle poste ….a volte un funzionario telecom …a volte un parassita ministeriale.
…la legge sulla privacy, in Italia… eh eh eh, per un attimo ho pensato che fosse un’affermazione seria
😀
Io farei anche un telefono contro le ingerenze atee.
@ Francesco
io ci sto senza condizioni al telefono contro le ingerenze atee.
Rimarrebbe muto
😀
@Emel
Ho vissuto in un paesello per un certo periodo.
Ti assicuro che se le persone ti rispettano, ti rispettano a prescindere dallo sbattezzo.
@La sentenza di divorzio, IN NOME DEL POPOLO ITALIANO, disse nelle motivazioni che non potevo invocare l’eticità di comportamento del mio ex-coniuge, poiché il mio matrimonio civile non aveva carattere di sacralità.
Forte questa sentenza della Repubblica Italiana:-D
Anno domini 1996
Nooo, non ci credo, non voglio crederci! O_O
Quindi per lo stato italiano sopravvive, a livello legale, la convinzione che etica e morale siano appannaggio delle religioni?! Cio’ e’ troppo “pessimista”… pure per me =_=
@ Francesco
io invece farei un telefono contro i troll.
La legge sulla privacy, credo che alla fine sia servita solo per delle aziende di software per vendere qualche programma x gestire adempimenti inutili,ad imprese e professionisti.
Fare condannare un prete per le sue violazioni, oltre che difficile da provare, e’ molto difficile vista la notoria connivenza di buona parte della magistratura.
Pessimista Cosmica
ce l’ho nero su bianco.
A disposizione della UAAR, se lo ritiene interessante.
non trovo difficile credere alle rappreseglie dei parroci, d’altronde per loro tutto ciò deve essere intollerabile
Teniamo ben salda la laicità dello Stato, non voglio che l’Italia abbia ingerenze da parte del
Vaticano. A quasto punto penso che il concordato vada abolito.
Ormai le parole del (Pastore Tedesco) non le calcolo proprio, e quanto a Bagnasco vada a dare ordini alle proprie truppe e non ai parlamentari italiani.
@ Jean Meslier
Le segnalazioni giornaliere che riceve SOS Laicità sono ormai tante: qualche giorno fa ne ricevemmo addirittura quindici in un giorno solo. L’aumento delle segnalazioni è superiore all’aumento delle visite al sito, e riteniamo che ciò sia dovuto proprio alle nuove istruzioni impartite dalle gerarchie ecclesiastiche in merito al trattamento dell’apostasia. Le segnalazioni di “intimidazioni e delazioni” non riguardano solo lo “sbattezzo”, ma nella stragrande maggioranza dei casi è proprio questo l’argomento del messaggio.
@ Joséphine
Sicuramente comportamenti del genere violano la legge. Ma non è facile denunciare il proprio parroco chiamando a testimoniare i propri genitori.
io mi sono sbattezzato qualche mese fa ho dovuto solo minacciare di denunciare il parroco che nicchiava sul mio invito ad annotare la mia decisione. gli ho spedito un telegramma ,mettendolo in mora.
ho scritto anche allaCuria di Napoli senza avere alcuna risposta.
Se il mio nome comparisse sulla porta della chiesa del mio paese, non avrei alcuna difficoltà.
Sono un ateo ” A TESTA ALTA !!!”
Concordo pienamente con Mario Rosario Celotto.
Io ho sbandierato il mio sbattezzo ai quattro venti e il mio paese di nascita supera di poco i mille abitanti.
Molti anni prima mi sono sposata civilmente, perchè atea, nel paesino medesimo con abito “da sposa” (bianco e nero, ma è questione di gusti) non certo in stile minimal e con pranzo e festa danzante.
Credo che forse questa scelta fosse anche dettata dall’idea di mostrare quanto una cerimonia civile possa essere altrettanto “coreografica” di una religiosa, benché io generalmente non ami ostentare o conformarmi a tradizioni.
Ho talvolta l’impressione che le cerimonie di matrimonio civile si svolgano un pò sottotono non per scelta ma quasi a nascondere o avallare una certa idea di matrimonio serie B.
Ribadisco, ben venga il tailleurino e la cerimonia intima se così piace, ma
non nascondiamoci in nome di un finto minimalismo che qualcuno vuole imporci come supposto galateo ma che mira, invece, solo a renderci meno visibili.
a me genovese da molto fastidio vedere polizia e carabinieri nei dintorni del duomo ogni volta che paso di li e mi vergogno di essere italiano
http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/scienza_e_tecnologia/siticattolici/sitiatei/sitiatei.html
Mi piacerebbe sapere quale base giuridica ha una sentenza di questo genere, ovvero in quale parte del codice civile viene legalmente riconosciuta la “sacralità”…
Alcuni giudici dovrebbero limitarsi a zappare la terra…
EMI:
Molti anni prima mi sono sposata civilmente, perchè atea, nel paesino medesimo con abito “da sposa” (bianco e nero, ma è questione di gusti) non certo in stile minimal e con pranzo e festa danzante.
Credo che forse questa scelta fosse anche dettata dall’idea di mostrare quanto una cerimonia civile possa essere altrettanto “coreografica” di una religiosa, benché io generalmente non ami ostentare o conformarmi a tradizioni.
Ho talvolta l’impressione che le cerimonie di matrimonio civile si svolgano un pò sottotono non per scelta ma quasi a nascondere o avallare una certa idea di matrimonio serie B.
Ribadisco, ben venga il tailleurino e la cerimonia intima se così piace, ma
non nascondiamoci in nome di un finto minimalismo che qualcuno vuole imporci come supposto galateo ma che mira, invece, solo a renderci meno visibili.
BRAVA; MITICA!!!!!!!!!!! Pure io il prx anno mi sposerò in Comune, bellissimo abito tradizionale ma carino e adatto a una giovane come me (27 anni), bel pranzo, foto e video dal fotografo, e poi mi piacerebbe una festa danzante. Per me è un matrimonio di seria A! Alla faccia di tutti gli stronzi/e che dicono che è un matrimonio di serie B o squallido (sì, è vero hanno detto pure “squallido”, esattamente mia suocera l’ha detto..in realtà è il suo matrimonio ad esserlo visto che lui la zeppa di corna..)
Risolvo il problema alla radice : io non mi sposerò. 8)
@Francy by Toscana
Condivido ogni tuo sentire e sono sinceramente felice per i tuoi progetti e ti auguro ogni felicita’.
@Damiano
In effetti per chi, come molti di noi, nutre una visione veramente liberale, il matrimonio attualmente disponibile e’ un adattamento ad esigenze di varia genesi pratica.
Credo che il problema del matrimonio civile italiano sia quello di esser stato plasmato sul modello religioso e che andrebbe profondamente riformato. Innanzitutto estendendolo alle persone dello stesso sesso, poi riconsiderando il concetto di sessualita’ che e’ una liberta’ individuale, un diritto soggettivo e non deve soggiacere a logiche di mera possessivita’ bensi’ solo al sentire e alle intese tra i contraenti il matrimonio (che possono essere istintivamente monogami e/o scegliere di esserlo, oppure condividere una idea di polyamory) ed infine snellire il divorzio, tutelando ovviamente il benessere dei figli dove ci siano.
Come Damiano io non intendo sposarmi, credo neanche civilmente (devo ancora valutare i vantaggi o svantaggi economici).
E’ ancora valida quella regola che un matrimonio non consumato può essere annullato?
@Emi:
Condivido in toto, potrei accettare il matrimonio civile solo dopo una profonda riforma legislativa che snellisca soprattutto il divorzio evitando che diventi un “cappio” per uno dei due coniugi (quasi sempre tocca ai maschietti finire con la testa dentro al cappio…)
Io mi sono sbattezzato questa settimana. Nel giro di un paio di giorni mi è arrivata la lettera di risposta. Nonostante i toni ampollosi con sfarzo di carta intestata e timbri, e gli avvertimenti sulle terribili conseguenze cui andrà incontro la mia anima. Nel complesso non mi hanno fatto grandi storie. Forse sono stato fortunato!
@Damiano
Esattamente bisogna sciogliere ogni “cappio”. Ma la vedo dura.
@Daniele+
“non mi hanno fatto grandi storie”
Nel tuo caso sono stati decisamente solleciti nel riscontro.
Nella mia lettera di risposta è chiaramente citata la mia scomunica. Considerato che non è mai stato scomunicato Hitler e risme simili, forse qualche storia ci han provato a farmela.
Comunque ne facciano quante vogliono di storie simili, che solo mi inorgoglisco dello “battezzo”, ed ancor più della scomunica.
@emel:
“…tu sei atea e ti sei comunque sposata in chiesa a Milano perche’ al paesino il prete… ?”
A dirla tutta, mio marito è ateo, io protestante, entrambi siamo orgogliosi della posizione in materia di fede nostra e l’uno dell’altro. Ci siamo sposati in comune ma a Milano e non al suo paesino per evitare che sua madre dovesse fare i conti con un parroco dalla lingua lunga, ché andarcene via lasciando lei a sentirsi i pettegolezzi delle beghine non pareva proprio gentile…
Quanto all’abito, visto che se ne parla: bianco con bordo nero, pezzo unico di vintage degli anni ’70. Niente strascico, visto che con una cerimonia di 20 minuti* come è a Milano si sarebbe finito a passare più tempo a tirar dietro lo strascico che a sposarsi. La futura signora nel turno dopo il mio non si era posta di questi problemi: pareva la Principessa Diana. ;-D
* questo mi pare uno scandalo: nessuna possibilità effettiva di fare una cerimonia civile che sia una cerimonia. E per i funerali è peggio ancora…
Ah, ora che ci penso: mi hanno messo su l’Ave Maria di Schubert a tradimento, al pronunciare dei voti. Io stavo per fare una piazzata ma ho preferito soprassedere, non vedevo l’ora di sposarmi. L’ateo di famiglia ha dichiarato di amare molto, e trovare assai romantico, il pezzo in questione: l’animo umano è incredibile. Io invece ce l’ho ancora un po’ sul gozzo, insieme ai Promessi Sposi che ci hanno regalato (la Costituzione è laicista, eh?).
@Josephine: “La sentenza di divorzio, IN NOME DEL POPOLO ITALIANO, disse nelle motivazioni che non potevo invocare l’eticità di comportamento del mio ex-coniuge, poiché il mio matrimonio civile non aveva carattere di sacralità.
Forte questa sentenza della Repubblica Italiana:-D
Anno domini 1996”
Agghiacciante. E ancora più agghiacciante che nessuno possa aver dubbi sulla verità di quello che racconti: siamo abituati…