Nella mattinata di oggi sabato 28 aprile 2007, mi telefona un amico e mi dice di aver lasciato nella cassetta della posta un paio di carte per me, invitandomi a scendere presso il locale bar per un caffè. Scendo, prendo le carte dalla buchetta della posta, leggo il titolo e vedo un articolo di Antonio Socci, su Margherita Hack ed i marziani. L’amico tempo fa aveva addirittura ipotizzato che il pieghevole dell’uaar che trovava al bar fosse la stessa Margherita a portarlo in bicicletta, mentre in realtà sono io. Provocazione! Tu quoque Brute fili mi! Ci siamo presi il caffè assieme ed amabilmente conversato su provocazioni varie ed altro. Al tempo delle grandi purghe televisive, in cui venne epurato Santoro, per un periodo Antonio Socci, coprì il buco televisivo lasciato dal purgato (Santoro). Poi non ne so molto su di lui. Sembrava sparito, quando casualmente un giorno curiosando tra le pieghe del sito di Radio Maria (la radio che non casca mai neppure sotto le gallerie), mi sono ritrovato il volto di Socci ed ho scoperto che ha una trasmissione tutta sua presso tale emittente (nel mondo ma non nel mondo). A dir la verità, pensavo che Socci fosse piuttosto sul miscredente andante, ma le apparenze ingannano, infatti consultando il suo sito Lo straniero ho trovato diverse cose interessanti.
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I marziani, Margherita Hack, ed Antonio Socci
8 commenti
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Socci è sempre stato di CL ed affiliato ai poteri forti, bastava leggere le sue fragnacce o vedere Excalibur per accorgersene.
Cmq a me manca molto di più il verme Vigorelli, spero tanto che torni presto in RAI …
Socci un personasggio che fisicamente dà l’dea, in qualche modo, del represso, ma l’aspetto fisico se paragonato alle sue idee o presunte tali, nel senso che come altri stà sostenendo argomenti che nel momento storico attuale hanno un qualche seguito, sono acqua fresca. Basti pensare all’invettiva contro il papa precedente quando l’attuale ha approfondito il suo pensiero fondamentalista ed anticonciliare ed il suo corrige, già a suo tempo esposto da ruini sulle responsabilita della chiesa riguardo la strage degli ugonotti ed altre storiche nefandezze. Conoscere di persona socci e crederlo un miscredente puo voler dire: o che chi ha prodotto l’articolo è uno sprovveduto ull’ultimo stadio, oppure tutto quanto socci manifesta in pubblico è frutto esclusivo di interessi di bottega. Del resto per quanto riguarda gli i nteressi di bottega resta in buona compagnia. Vedi Sgarbi Ferrara, Pera ed una folta schiera di politici che predicano bene e razzolana come meglio a lor pare.
Delusion è il termine inglese che ben definisce il pensiero di Socci. I tre criteri che lo caratterizzano sono:
certezza (sostenuta con assoluta convinzione!)
incorreggibilità (non può essere scalfito o modificataoda stringenti argomenti o prove contrarie)
impossibilità o falsità del contenuto (non plausibile, bizzarro o chiaramente falso)
La sua non è mala fede è proprio DELUDION! …….. che quando risponde a questi tre criteri entra nella psico..patologia
Certo, Socci è decisamente un caso patologico, degno dei manuali di psichiatria. Ma è anche la dimostrazione di dove si può arrivare grazie alle clientele. In Italia puoi essere un pazzo come Socci, un trombone come Pera, un accademico fallito come Buttiglione, un’isterica come la Binetti e via elencando, ma se ti sponsorizza il vaticano arrivi dovunque. E ti affermi.
Quoto Arcturus al 100% (e non solo perche’ mi piace il gruppo, hehe W Fall of Men) e’ una vergogna che questo paese non sponsorizzi i talenti veri, e vanno avanti i raccomandati!
Il problema è che la stragrande maggioranza del popolino crede a tutte le fesserie che sente… se prendi un perfetto idiota, magari un cesso, lo mandi in tv, quattro attricette fingono di sbavargli dietro e citano le sue scemenze come rivelazioni fondamentali del pensiero umano… ecco che si crea un nuovo mito.
Dovremmo imparare ed insegnare alla gente a gridare “il re è nudo”.
Molte cose cambierebbero.
Margherita Hack è una marziana?
No, non credo che la Hack sia marziana, però assomiglia tanto a Maga Magò. Vai Margherita, sei grande!