Rieccola, la «lobby gay di Strasburgo», l’Europa dei «culattoni», per dirla pane al pane con il Mirko Tremaglia del 2004. Quell’Europa che respinse la nomina di Rocco Buttiglione a commissario per le libertà civili ritenendolo non adatto a ricoprire l’incarico, lui che considerava l’omosessualità «un peccato». Ora nel parlamento europeo siamo al «festival di Sodoma e Nerone» allestito da «una potente e gaia minoranza che vuole imporre a tutte le società europee l’ideologia omosessuale». Questa volta è l’udc Volonté, ormai determinato a fare ombra ai più scatenati, nonché affetti da incontinenza verbale, difensori della «famiglia naturale» a prendere in mano il vessillo dell’antieuropeismo da uomini veri.
Ma la chiesa cattolica si difende benissimo da sola. Alla risoluzione approvata ieri dal parlamento di Strasburgo che condanna «i commenti discriminatori formulati da dirigenti politici e religiosi nei confronti degli omosessuali», con allusione al presidente della Cei Bagnasco […] , le gerarchie replicano con piglio deciso e definitivo. Se il cardinale Angelo Scola ha l’impressione che non potendo fare di meglio l’Unione europea «si appigli a questioni nelle quali le differenze tra paesi vanno rispettate soprattutto da chi è eletto» in Italia, l’ex capo dei vescovi Camillo Ruini è ottimista perché nel parlamento che in questo momento conta, quello che sta tra Montecitorio e Palazzo Madama, «buona parte delle forze politiche sono consapevoli dei valori degli italiani». Quel che preme alle gerarchie ecclesiastiche, che hanno dovuto rinunciare alle «radici cristiane» e evidentemente danno per persa l’Europa, ancora una volta è richiamare all’ordine i politici nostrani. Ovviamente negando qualsiasi addebito rispetto all’omofobia. […]
Il forzista Tajiani però non si lascia sfuggire l’occasione di seminare zizzania chiedendo al premier Romano Prodi e ai leader della Quercia e dei Dl di prendere le distanze dalle proprie famiglie politiche europee. La presa di distanza non c’è. La copertura nemmeno. Il che somiglia molto a un tentativo di circoscrivere l’episodio per evitare ripercussioni interne. […]
Nel frattempo, come nel 2004 con l’esclusione di Buttiglione dalla Commissione Ue, l’europarlamento, a differenza di quel che accade tra Montecitorio e palazzo Madama, dimostra di non avere il complesso del «laicismo». Quella sindrome per cui non solo tutto quello che può urtare gli alti prelati, ma anche ciò che è laico nel senso di non conforme, va dosato, ridimensionato, riposto nella propria coscienza al riparo da occhi indiscreti, rimosso.
Roma è lontana dall’Europa laica
10 commenti
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E’ tanto più lontana in quanto solo nella piccola enclave di via Tomacelli si può ancora discutere di queste cose
quella di Buttiglione era una bufala per il fatto che era stato cacciato perchè si era presentato come candidato a commissario europeo ala giustizia e si è presentato con un assistente che era anche il su capo di gabinetto arrestato più volte per bancarotta e per truffa all’UE e non perchè è cattolico. Questa era una bufala portata avanti dal regime mediatico che c’era ai tempi di Berlusconi. Per quello che riguarda la CEI, ormai non c’è da stupirsi che neghi l’evidenza esattamente come non c’è da stupirsi delle cazzate che escono dalla bocca di Volontè (arma di scemenza di massa)!
Quello che mi impedisce di arrabbiarmi è che quasi sempre chi ostenta omofobia è un omosessuale represso. Questo li rende di certo più infelici di quanto potrebbe fare chiunque.
Ciò non toglie che come laico e razionalista mi sento di smontare le loro menzogne e richiedere il rispetto delle regole civili, come fanno tutte le persone normali e oneste.
Comunque ricordiamoci, anche loro possono guarire, anche loro possono evolvere !
Spostiamo il parlamento italiano in un’altra città!
Caro Andrea, cambierebbe poco. Spostiamolo a Strasburgo
ma la guerra la perderabno anche in italia, la chiesa non vincerà.
Infedeli abbiate fede e divulgata la buona novella che la cei propugna, così finalmente i pedofili si potranno trovare circoscrittì nell’ambito della sana famiglia tradizionale, nei ricreatori parocchiali, negli orfanatrofi gestiti da preti dove la buona famiglia tradizionale depositerà i propri figli bastardi, come è sempre avvenuto quando la buona famiglia tradizionale era l’unica possibile per procreare ed allevare dei figli. Che importa se nel terzo mondo crepano di fame ogni giorno centinaia o migliaia di esseri umani, meglio che crepino piuttosto che essere adottati, nutriti, istruiti da qualche nucleo umano inviso alle loro eminenze. E chi se ne strafrega se l’aids fa strage nel sud e nel nord del mondo, che crepino! hanno osato commettere atti impuri, maiali! E’ il giusto castigo di dio (quel porco), ma non venite fuori con il consigliare quell’ altro strumento del demonio (se lo avesse inventato lui meriterebbe essere fatto subito santo) che è il preservativo. Cosa importa se un’Europa proiettata nel futuro condanna l’Italietta clericale per gravi discriminazioni contro parte dei suoi cittadini, abbiamo il vaticano, il papa, la cei, la congrga dei vescovi, dei monsignori, dei prevosti e dei capellani che renderanno la nostra esistenza illuminata e felice di inabissarsi nuovamente nell’oscurantismo medievale, e da lì di nuovo, abbagliati dalla luce che emana da trastevere, ripartire, con il coraggio derivante dalla fede, verso nuove crociate in tutto il pianeta, distruggendo devotamento tutto quanto l’evoluziona ci ha finora donato, massacrondo nel nome di quel dio (sempre lo stesso porco) i propri simili, derubando le ricchezze nel nome e per la grandezza di roma. Questo è una visione che fortunatamente non potranno rendere reale, sono sempre più deboli, in consensi non economicamente, ed è per questo che sono sempre piu malvagiamente intransigenti. Che il loro dio (sempre lui) li accolga prima possibile tra la schire degli angeli, dei cherubini, dei serafini e di tutte qell’altra genia che popola il paradiso. Solo allora avremo finalmente il paradiso sulla terra. Qulcosa di simile (solo l’ultima frase) Pier Carpi ha fatto dire ad Angelo Roncalli in un suo libro “Le profezie di papa Giovanni”. Io non ci credo, ma lo spero tanto.
Ogni tanto mi chiedo se i giornalisti del manifesto ci fanno o ci sono..
E’ inutile illuderci: i cristiani riusciranno comunque ad infilarci ‘sto palo nel didietro…
l’europa avrà le sue agoniate origini giudaico cristiane e l’italia continuerà a leccare i piedi del vaticano.
…purtroppo..
E’ una tristezza dover assistere a scene del genere cinquant’anni dopo una guerra che ha causato milioni di morti. Sembra che non abbiamo imparato nulla. Purtroppo, cari amici bloggers, l’Italia non è l’unico paese a soffrire di omofonia e di intolleranza. In paesi come la cattolicissima Polonia la situazione è ancora peggiore. Leggete il mio blog per credere.
Purtroppo Roma è la culla del cattolicesimo, e questo rende l’Italia un pese meno laico, meno libero e meno civilizzato del resto d’Europa.