Non so se ci sia ancora memoria, nella pubblica opinione, del “caso Buttiglione“; so però che questo è il momento giusto per ravvivarla e per cancellare la scorretta ricostruzione della vicenda che venne fatta propria, all’epoca, praticamente da tutti i principali quotidiani italiani: la bocciatura di Rocco Buttiglione, candidato nel 2004 dal governo italiano a vice-presidente della Commissione europea (un candidato di cui nessuno hai mai negato competenza, intelligenza, l’esplicito impegno per l’Europa e assoluta probità personale), sarebbe da addebitare alla sua ottusa e omofoba intransigenza cattolica, incapace di amalgamarsi col nuovo, radicato e irrinunciabile pluralismo delle istituzioni europee. Le cose, però, non sono andate così e Luca Volontè oggi lo documenta, in modo impeccabile, in un libro leggibilissimo, nel quale la palese (e legittima) passione politica nulla toglie al rigore della cronaca. Buttiglione è caduto vittima di un’autentica “congiura”, che andava al di là della sua persona. Infatti il vero obiettivo dei “congiurati”, più che quello di escluderlo dalla Commissione europea, era di rendere evidente una volta per tutte e a tutti come solo il laicismo (riassumendo con questo termine una globale opzione politico-ideologica di timbro relativistico) fosse e dovesse essere riconosciuto quale unico legittimo orizzonte di riferimento delle istituzioni europee. È evidente che in questo orizzonte non poteva trovare spazio una figura come quella di Buttiglione. Nelle serrate audizioni presso il Parlamento europeo, egli ha riconosciuto, con esemplare lucidità, la differenza tra ordine giuridico, ordine morale e ordine religioso e si è impegnato, come uomo politico e di governo, ad un sincero rispetto verso tutte le norme giuridiche democraticamente introdotte nel sistema. Però – e qui sta il punto decisivo – non ha ceduto alla tentazione di dichiararsi disposto a “privatizzare” la propria visione cristiana del mondo, riducendola, secondo i desideri esp liciti dei laicisti, a sentimento intimo, arbitrario, emotivo e irrazionale. È in questi termini che va capito il “caso Buttiglione”, come un caso da ritenere tuttora aperto: lo dimostra, se ancora si cercano prove, la recentissima approvazione della risoluzione europea contro l’omofobia, nella quale si è cercato di introdurre, forzando indebitamente recenti dichiarazioni dell’arcivescovo Bagnasco, una condanna esplicita del pensiero del presidente della Cei e più in generale dell’insegnamento cattolico in tema di famiglia e di sessualità. L’opera di Volontè ci aiuta però ad andare al di là del singolo episodio, dandoci piena conferma della correttezza di un’espressione che molti ancora esitano ad usare: dittatura del relativismo. […]
Il testo integrale dell’articolo di Francesco d’Agostino è stato pubblicato sul sito di Avvenire
Bravo D’Agostino, bella mistifcazione della realtà, un applauso al grande direttore della commissione di bioetica confessionale.
Forse avere la memoria corta per un cattolico è un bene, dal momento che si possono comodamente scordare anche le peggiori nefandezze e tentare voli pindarici per riscoprire una verità a lungo celata, peccato che il dicorso OMOFOBO di Buttiglione sia scritto in calce in un verbale della UE.
Bene han fatto a cacciarlo a pedate, l’Europa non sa che farsene dei baciapile di casa nostra e il fatto è stato rimarcato anche e Berlino.
non c’è un filo di logica nel discorso di quel poveretto chiamato Volontè, la cui sbandierata intelligenza esce con le ossa rotte:
mi chiedo allora come mai un’Europa così laica e relativista possa aver avuto al suo timone un democristiano DOC come Prodi, che afferma beatamente che avrebbe voluto inserire le radici cristiane nella costituzione europea.
La dittatura finora l’hanno fatta i cattolici. Finiamola di die stronzate come “dittatura del relativismo”.
il relativismo, la bestia nera del nuovo millennio! prima di ratzinger nessuno sapeva cosa fosse. ora che c’è ratzinger tutti ne parlano ma nessuno ancora sa cosa sia il relativismo.
ogni volta che leggo un tale cumulo di cazzate mi sale una rabbia…
Non conosco bene l’evento qui visto come “dittatura”, ma non si può mettere come vice-presidente dell’unione europea, una persona che deve confrontarsi con il resto del mondo ed essere da esempio di buon (?) governo, una persona dichiaratamente di parte (credente) e, a quanto sembra, omofobica.
La laicità è super partes, in quanto la ragione è universale.
SE IN EUROPA SONO ESISTITE DITTATURE SONO PREVALENTEMENTE .
PRIMA CATTOLICHE, E OSCURANTISTE ,
POI ALTRE SEMPRE APPOGIATE DALLE GERARCHIE ,ECLESIE ,
NON PARLIAMO POI DEL MONDO ???
DOVE ??SUD AMERICA MA SMETTANO VADANO A LAVORARE .
esco un po’ fuori tema: chi fra voi ha visto l’intervista ad Odifreddi su YOUTUBE? intendo dire, quella fatta dall’ipocrita perbenista Corrado Augias …
Odifreddi ha fatto un solo errore: é stato troppo diretto, forse un po’ arrogante.
Ma la sostanza c’era …
Guardatevi il video.
io l’ho vista, si è comportato bene, a me è piaciuto
Mi sembrava che avessero rifiutato buttiglione alla commissione giustizia perchè aveva promosso numerose iniziative incompatibili come la depenalizzazione del falso in bilancio in Italia ed altre amenità del genere. Questo al di là delle sue posizioni religiose. Subito dopo in Italia aveva cercato di avere il posto di Garante della Privacy ed anche lì è stato rifiutato … altra giro altra congiura di una potente minoranza gaia in Italia ?
in ogni caso IL RELATIVISMO E’ MOLTO MEGLIO DELL’ARBITRIO E DELLE INFONDATE PAURE DEI CATTOLICI
Te la darei io la “dittatura” D’Agostino!Osi pronunciare un termine simile in un contesto come quello europeo,dove puoi dire e predicare tutte le tue fregnacce!Qui non c’è ne l’OVRA,ne l’NKVD,ne la GESTAPO.Predichi cosi’ perchè in realtà se voi potreste,la dittatura la instaurereste ….quella cattolica-apostolica-romana!SIETE FINITI,tutto passa e questo vale anche per voi!
Ma che congiura ci vuole per decidere che un omofobo protettore degli evasori fiscali non debba enrtare al parlamento europeo? A me sembra un atto di civiltà.
Qualcuno mette il link dell intervista? Grasssie 😀
E CI MANCHEREBBE ALTRO!!!
Ma cosa sperano questi di Avvenire, che le istituzioni europee siano prone ai voleri vaticani come vergognosamente lo sono quelle italiane, da Napolitano e Prodi in giù?
Ma non hanno ancora capito che laicità è sinonimo di neutralità?