Mi sorprende molto che in un momento in cui la scienza raggiunge livelli estremi di complessità e tanti ricercatori si interrogano su spaventose questioni etiche, alcuni siano ancora tentati da uno scientismo tanto primordiale da poter suscitare l’interesse dei positivisti del XIX secolo. Quanto alla riflessione di Michel Onfray, autore del Trattato di ateologia, io la definirei volentieri neopagana, per il rimpianto verso l’antichità pagana che sembra ispirarla. A un mondo antico idealizzato, considerato felice e gaio, ricco di saggezza e gioia di vivere, la fede cristiana avrebbe sostituito un universo di pessimismo, incupendo l’orizzonte del senso con la sua insistenza sull’uomo peccatore, e rendendo profondamente infelice quell’umanità che un tempo godeva di felicità e spensieratezza.
Questo rimprovero appare già durante l’Illuminismo, ad esempio nella figura di Diderot, per il quale il cristianesimo aveva frenato lo slancio della natura e la pulsione dei sensi, parte integrante dell’individuo: lo testimonia la forma che assume il suo anticlericalismo ne La Religiosa. Lo stesso tipo di critica viene espressa nel XIX secolo da scrittori come Anatole France, e da coloro che tessono le lodi di una figura storica come quella di Giuliano l’Apostata, il nipote dell’imperatore Costantino, che rinnegò il cristianesimo per ristabilire i culti pagani nell’Impero. Tesi molto simili sono state elaborate dalla «nuova destra», una scuola di pensiero di stampo più politico che morale, che oggi non è più sotto le luci della ribalta, ma ha fatto parlare di sé alla fine degli anni ’70. Attraverso autori come Alain de Benoist e la rivista Éléments, questa scuola denunciava – e denuncia tuttora – il cristianesimo in quanto responsabile dei mali che affliggono l’umanità al giorno d’oggi, imputandogli in particolare la responsabilità del totalitarismo, che sarebbe contenuto in germe in ogni forma di monoteismo, al quale va contrapposto il po liteismo dell’antichità o quello delle mitologie germaniche e scandinave. Secondo i sostenitori di questa ideologia, il politeismo sarebbe per sua natura pluralista e più rispettoso della libertà e della tolleranza rispetto al monoteismo, il quale sostenendo la fede in un Dio unico, esclude qualsiasi forma di pluralismo.
Ma questa visione improntata di nostalgia e idealizzazione non è che una chimera. Il vero mondo dell’antichità non corrisponde affatto a questo quadro idilliaco: sappiamo bene che quello che, nell’universo greco, gli antichi definivano regime democratico ha poco a che vedere con i nostri sistemi politici attuali e con le libertà che essi concedono. Città come Sparta e Atene non erano esattamente note per la mitezza dei loro costumi. […]
Il testo integrale dell’articolo di René Rémond è stato pubblicato sul sito di Avvenire
Bell’articolo, condivido in pieno. Grazie ai gestori del sito per l’ottima selezione.
Debole critica. Onfray neopagano… non penso: il termine nel suo uso corrente indica anche un ritorno al politeismo, che in sé non va molto d’accordo con l’ateismo. I neopagani s’incazzeranno non poco a essere accomunita al grande ateo francese… 🙂
Onfray, per come l’ho letto io, è un pensatore piuttosto originale: tentare di inscatolarlo in qualche categoria predefinita non è cosa facile.
Per il resto l’articolo mette insieme cose molto diverse: Diderot, Benoist, Gide, il codice Da Vinci… magari un’occhiata a questo pamphlet lo darò, ma in partenza non mi convince la sua impostazione.
i Romani garantivano piena libertà di culto e di cultura, anzi, loro stessi assimilavano culti barbari. Volevano solo i soldi e i territori, al contrario della chiesa che voleva soldi, territori, culto e cultura.
Certo il politeismo, o le religioni orientali (religioni senza dio) sono certamente
piu’ tolleranti di quelle positive.
In quanto all’articolo sono le solite ciance, la storia dei fatti e non dei discorsi condanna
senza appello tutte le religioni rivelate.
Il prblema qui è che stanno identificando i non religiosi, atei o agnostici, con dei terroristi anticristiani.
Non capiscono che vogliamo solo il rispetto di ogni pensiero e posizione.
Che vogliamo un pluralismo reale e non la tolleranza.
No. Devono metterci all’indice ed indicarci come cancrena del cristianesimo.
Stanno rantolando in difesa perchè hanno paura di perdere terreno=potere
non sono molto d’accordo con quanto detto nell’articolo sopra riportato. Penso che il cristianesimo non debba essere stigmatizzato in un modo così ottuso da divenire “la causa di tutti i mali”. Penso che il cristianesimo in se non sia dannoso (leggete Manzoni oppure Dante, fondamenti inequivocabili della nostra cultura).
scadrei nella banalità e nella ripetitività se continuassi a scrivere in quanto numerose volte ho esposto il mio pensiero in merito alla positività del cristianesimo. (NON DELLA CHIESA)
Onfray è molto in gamba, contrariamente ad altri atei che criticano solo la chiesa, critica molto anche l’islam politico. Certo vivendo in Francia ne ha una certa esperienza, ma oggi le critiche vincenti sono quelle che criticano sia il cattolicesimo che l’islam. Perché a minacciare i diritti dei gay e delle donne non c’è oggi in Europa solo la chiesa cattolica, ma anche l’islam.
Claudio: “Certo il politeismo, o le religioni orientali (religioni senza dio) sono certamente
piu’ tolleranti di quelle positive.”
Lo dimostra ampiamente la recente vicenda indiana di Richard Gere…
In effetti l’islam e l’ebraismo sono culti monoteisti… non so come trattino gli altri, ma i cristiani, che sono chiaramente politeisti, si sono mostrati piuttosto intolleranti verso gli altri culti.
(sì, sì … dite pure di no… con i vostri templi piene di buffe statuine compresi buoi e asini sul finire dell’anno… e poi non c’è niente di male a dire SI’ SONO POLITEISTA… vi farà solo sentire più onesti)
In ogni caso mi sembra che il problema sia sempre quello di ottenere la laicità piuttosto che uno nessuno o centomila culti. Liberi tutti di praticare il proprio, purchè ciascuno sappia che sono i suoi sacrosanti spazi di fantasia personale e che imporla agli altri E’ VIOLENZA !
CONSIGLIO A TUTTI UNA LETTURA VELOCE E DIVERTENTE PER QUANTO RIGUARDA LA “VICENDA DEL POLITEISMO CATTOLICO” GENERATO DAL CREDERE NEI SANTI:
CIAPPELLETTO (NOVELLA DI BOCCACCIO – DECAMERONE)
novella interessante, elegante, raffinata che presenta, attraverso un topos nella rappresentazione dei personaggi boccacceschi, una condizione in cui l’unico vero culto deve comprendere solo la divinità senza inglobare santi, santini e santucci (fatti dagli uomini).
@ Markus
L’Ebraismo non è una religione proselita, non ha una vocazione universale. Non ci sono riferimenti al culto cristiano ed islamico molto semplicemente perché all’epoca non esistevano !!! Per quanto riguarda il trattamento delle religioni minoritarie (ebraismo e cristianesimo) nell’islam ognuno ovviamente si racconta la storia che vuole, mettendo in avanti l’Andalusia oppure il genocidio armeno (comunque gli armeni sono stati sterminati anche perché cristiani visto che ci sono state conversioni forzate all’islam). In ogni caso cristiani e ebrei hanno sempre sofferto della dhimmitudine nell’islam e oggi il mondo islamico è praticamente judenrhein e i cristiani sono sempre meno numerosi. Direi che la tolleranza verso le religioni minoritarie è oggi più forte in occidente proprio perché ci si è liberati dall’influenza del cristianesimo, non dimentichiamo che ci sono più musulmani in un quartiere di Berlino che cristiani in tutta la Turchia. Islam e cristianesimo sono comunque aggressivi e proseliti nei confronti dei non credenti o dei credenti in altre religioni.
@ Lik
Vedi è proprio questo che ritengo fantastico dell’Ebraismo. Non fa proselitismo. E credo ci sia una strettissima correlazione tra prepotenza e proselitismo.
Come agnostico sinceramente me ne frego di criticare gli altri culti … che a dirla tutta per me potrebbero pure essere nel giusto… solo non posso tollerare che mi vogliano imporre come certezze quelle che giudico stramberie…
Poi vengo qui, cazzeggio, prendo in giro un po’ e faccio campagna anti troll ( ma in fondo lo faccio per loro… che pena questa gente che viene qui a criticare invece di coltivare i propri valori).
Solo che se devo pensare alla pace nel mondo ( e credimi per me è un must umanista fondamentale) la immagino solo nel relativismo e nel rispetto di chi si proibisce di imporre agli altri le proprie idee ( e mi sta bene che ne parli a tu per tu se la cosa interessa, W la libertà di pensiero, ma l’imposizione per legge di “valori assoluti” falsificati proprio dalla necessità di importli per legge è pieno delirio)
Aldo
io mi riferivo alle religioni senza dio:buddismo e confucianesimo cose ben diverse
dalla religione sick e dall’induismo, per essere chiari.
Claudio ricordari che il 99% degli taliani è convinta che il buddismo veneri budda. fare pure fare “D’oh!” ma è così.
Il paganesimo… si può dire che era mediamente più tollerante dal punto di vista religioso. Il suo “tallone d’achille” sono state gnosi e stoicismo, che hanno introdotto il concetto materia=male. Con tutto quel che ne consegue. Gli ideali di “purezza ascatica” autolesionistici, disprezzo per il mondo, il corpo e il sesso vengon da lì.
Purtroppo hanno avvelenato il cristianesimo fin dalle radici (cattolicesimo compreso). Fin dai primordi la cristianità ne ha assorbito la mentalita (vedasi Agostino ad esempio), rielaborandola e finendo per amplificarla.
La pura e semplice verità è che le culture non sono compartimenti stagni. Commerci, esplorazioni e conquiste mescolano costantemente le varie culture facendo sì che si influenzino a vicenda. Basti pensare che parte del misticismo astrologico e simbologico cristiano è di derivazione asiatica (filtrato dalla cultura bebilonese\persiana che ha influenzato gli ebrei).
Per questo parlare di “radici cristiane” dell’europa è ridicolo. Come lo sarebbe parlare solo di radici islamiche, atee o marziane. Tante cose ci hanno resi quello che siamo, tutte ugualmente importanti.
Chi continua a cercare disperatamente questa oquella radice come unica, cercando di imporla agli altri, dimostra solopoca conoscenza storica o un proprio disagio (il bisogno di riconoscersi da qualche parte, forse).
la verità è che il cristianesimo e le altre religioni sono così povere di spiegazioni e di aiuto per l’umanità , che si accorgono di essere diventate completamente inutili. E vorrei precisare che le nuove questioni etiche molti scienziati le affrotano senza l’ausilio della raligione, ma tramite l’etica laica.
Il fatto che il 99% degli italiani sia ignorante sulle religioni (cristianesimo compreso…) e’ dovuto alla interssata disinformazione data dai ciarlatani in tonaca, e non cambia il fatto che oltre i due terzi dell’umanita’ non creda in alcun dio.
Credo che ci siano dei fraintendimenti di fondo. Credo sia sbagliato invocare l’antichita’ come momento di tolleranza tra le religioni, ed esaltare il paganesimo. Dopo tutto o religioni pagane o religioni monoteiste sono semplicemente forme arcaiche di pensiero inadatte all’uomo moderno.
Vorrei sottolineare che in campo religioso e teologico negli ultimi anni si e’ diffusa la corrente della teologia del pluralismo religioso. La formulazione piu’ radicale di questa corrente e’ quella di John Hick (teocentrismo): Dio e’ una realta’ assoluta e inconoscibile (Fenomeno) che si manifesta in forme metaforiche nelle varie religioni. Esse sono vie autonome ed equivalenti di salvezza per i loro aderenti. Idee come questa ispirano il Council for a World Parliament of Religions, sponsorizzato dall’ONU.
I documenti quali cristianesimo e religioni (1997) della pontificia commissione teologica internazionale, la Dominus Iesus (2000) della Congregazione per la dottrina della fede, e anche il piu’ recente libro del papa su Gesù di Nazareth hanno come obiettivo la critica di questa forma di teologia. Il papa ha processato (1998-2001) alla CDF Jacques Dupuis, che ha proposto un pluralismo convergente.
Va anche detto che quando in settembre la lezione di Ratisbona di papa Benedetto XVI, nessuno ha voluto sottolineare che la lezione era tenuta a Regensburg, dove – se non ricordo male – c’e’ un’universita’ dell’Opus Dei, e in quegli stessi giorni ad Assisi si svolgeva un importante incontro interreligioso cui il papa non ha partecipato. Credo che quel viaggio in Germania sia stato organizzato proprio per evitare al papa il fastidio di andare ad Assisi. E’ noto che Ratzinger e’ stato uno dei piu’ grandi critici della riunione voluta da Giovanni Paolo II nel 1986 ad Assisi.
Premesso che Onfray non scrive niente di particolarmente illuminante – le sue tesi sono già state ampiamente dibattute e ormai assimilate da chi si sente coscenziosamente ateo -, definirlo neopagano mi pare, francamente, una sciocchezza. Forse perché ha scritto una controstoria della filosofia nella quale rivaluta gli atomisti, i cirenaici e Lucrezio a spese dell’idealismo platonico e della teologia razionale di Aristotele? E con questo? Ripeto, Onfray non scrive niente di così eclatante, di così innovativo, però si è messo d’impegno per sputtanare le religioni, ha avuto successo e questo ha fatto arrabbiare il signor Rémond. Non potendo, il signor Rémond, confutare sul piano filosofico le tesi di Onfray, cerca di svilirle definendole becero neopaganesimo. Probabilmente il buon Rémond non riesce a uscire dal piano metafisico. O meglio, ha la testa sulle nuvole.
Tu riesci a immaginare un cristianesimo senza chiesa? un credo senza religione?
Non confondiamo però chi si dice cristiano con chi si dice cattolico o meglio chi vuole la laicità e la indica come un valore a sè con chi professa l’assolutismo teocratico…..
I nuovi guru non sono anticristiani ma sono laici e dunque anticattolici
E’ chiaro che poi per un ateo le panzane restano tali ed il rispetto si spegne ma il confronto va coltivato
lik
“dhimmitudine” 🙂
bel termine. spero entri in uso comune
Un’articolo scritto da cristianisti nostalgici…